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Vecchio Ieri, 17:41   #75461
Esperto
L'avatar di juan
 

Secondo voi è normale che dopo anni di farmaci e psicoterapia io non sia ancora in grado di affrontare contesti sociali?
Vecchio Ieri, 17:44   #75462
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Sto cominciando a capire che nel 2025, se non metti almeno un personaggio traumatizzato, il tuo libro non verrà mai pubblicato.
Vecchio Ieri, 19:20   #75463
Esperto
L'avatar di Lost75
 

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Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
Io il bidone del vetro ce l'ho a pochi metri dalla finestra della camera da letto...
Silenzio devi dire di fare silenzio
Vecchio Ieri, 19:39   #75464
Esperto
L'avatar di Teach83
 

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Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
Mi stavo lavando i denti, è caduto un fulmine e dallo spavento ho ingoiato il collutorio
Poteva andarti peggio. Pensa se avessi ingoiato lo spazzolino ? Ai voglia a spingere in bagno 😂

Comunque oggi ultimo giorno di lavoro cazzarola... si va in ferie e ci si rivede dopo ferragosto.

Mi riposo una settimana e poi si parte all'avventura !
Vecchio Ieri, 20:00   #75465
Esperto
L'avatar di Teal
 

Com’è che tutti considerano sé stessi di mente aperta, evoluti, corretti, non giudicanti e non rompiballe ma poi pensano tutti di essere circondati da un mondo di rompiballe ottusi stronzi conformisti impiccioni giudicanti? C’é una dissonanza cognitiva all’interno della società? O é auto rassicurazione?
Vecchio Ieri, 20:43   #75466
Esperto
L'avatar di Unspecified
 

Come si combatte la derealizzazione, se gli psicofarmaci non funzionano? Ho paura di commettere gesti inconsulti, anche se quel briciolo di lucidità che mi è rimasto mi fa resistere...
Vecchio Ieri, 20:50   #75467
Esperto
 

Esiste qualcuno che non sia solo in questa società? L'era in cui si forgiava il proprio ego sulla base delle relazioni sociali è finita da un pezzo. Adesso che tutti vengono controllati a vista e seguono le norme imposte dal sistema non c'è più spazio per le cerchie sociali, ognuno si è lasciato addomesticare dalla propria quiete personale restando all'interno di una cella d'isolamento.
Vecchio Ieri, 21:12   #75468
Esperto
L'avatar di Lost75
 

Quote:
Originariamente inviata da Teach83 Visualizza il messaggio
Poteva andarti peggio. Pensa se avessi ingoiato lo spazzolino ? Ai voglia a spingere in bagno 😂

Comunque oggi ultimo giorno di lavoro cazzarola... si va in ferie e ci si rivede dopo ferragosto.

Mi riposo una settimana e poi si parte all'avventura !

Dubito possa succedere per errore o per uno spavento, uno (o una) dovrebbe ficcarselo tutto un bocca di proposito forse con quello elettrico potrebbe succedere che si stacci la testina
Vecchio Ieri, 21:18   #75469
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Secondo voi è normale che dopo anni di farmaci e psicoterapia io non sia ancora in grado di affrontare contesti sociali?
Posso chiederti che terapia farmacologica fai? Se vuoi dire.

Purtroppo più complesso è il caso più è difficile ottenere con le terapie, e mi pare di capire che tu non sia "semplicissimo" e che ci siano tanti fattori di mezzo. Dalla tua hai la giovane età, questo aiuta a non tirare i remi in barca
Vecchio Ieri, 21:26   #75470
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Teal Visualizza il messaggio
Com’è che tutti considerano sé stessi di mente aperta, evoluti, corretti, non giudicanti e non rompiballe ma poi pensano tutti di essere circondati da un mondo di rompiballe ottusi stronzi conformisti impiccioni giudicanti? C’é una dissonanza cognitiva all’interno della società? O é auto rassicurazione?
Non lo so perché ma la metafora della strada è sempre più azzeccata in varie situazioni.
E quindi anche qui: chiunque gira per strada , pensa di incrociare tutti incapaci alla guida e di essere meglio degli altri a guidare. Ci fu pure uno studio a riguardo.
Eppure non torna. Se tutti sono bravi, gli incapaci che incrociamo chi sono?

Viviamo di dissonanze, un'altra che noto ma sono una marea, è che da quando si parla di bullismo, tutti pensano al se stesso bullizzato da piccolo. I genitori, hanno tutti la preoccupazione che il loro figlio sia un bullizzato.
Non torna. Per ogni bullizzato c'è un bullo, ma il senso di colpa per esserlo stato o i genitori che si preoccupano di avere un bullo in casa, mancano. Eppure mica è meno grave.
Ringraziamenti da
bukowskiii (Oggi), Teal (Ieri)
Vecchio Ieri, 21:32   #75471
Esperto
L'avatar di Teal
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Non lo so perché ma la metafora della strada è sempre più azzeccata in varie situazioni.
E quindi anche qui: chiunque gira per strada , pensa di incrociare tutti incapaci alla guida e di essere meglio degli altri a guidare. Ci fu pure uno studio a riguardo.
Eppure non torna. Se tutti sono bravi, gli incapaci che incrociamo chi sono?

Viviamo di dissonanze, un'altra che noto ma sono una marea, è che da quando si parla di bullismo, tutti pensano al se stesso bullizzato da piccolo. I genitori, hanno tutti la preoccupazione che il loro figlio sia un bullizzato.
Non torna. Per ogni bullizzato c'è un bullo, ma il senso di colpa per esserlo stato o i genitori che si preoccupano di avere un bullo in casa, mancano. Eppure mica è meno grave.
Vero. Aggiungerei che spesso per un bullizzato i bulli sono più di uno, perché c’è la mentalità del branco e dell’andare dietro al gruppo, specialmente nell’infanzia e nell’adolescenza. Ma nessuno ammette mai di essere stato un bullo.
Ringraziamenti da
bukowskiii (Ieri), claire (Ieri)
Vecchio Ieri, 22:55   #75472
Esperto
 

Porca di quella grandissima puttana mi è scappato il filtro dalla sigaretta
Vecchio Ieri, 23:18   #75473
Esperto
L'avatar di Unspecified
 

"Mi si è rotta l'unghia" cit.

Almeno nascondetele certe cose, non fatele alla luce del sole...
Vecchio Ieri, 23:45   #75474
Principiante
 

Cavoli, chat gpt ti risponde meglio degli psichiatri a volte. Gli ho chiesto: perché quando non prendevo i farmaci antidepressivi stavo bene a stare sola, invece ora non ci sto più tanto a mio agio, ma non sto neanche a mio agio ancora con le persone? Come mai questa ambivalenza?

Mi ha risposto:

La tua domanda è profondissima, e riguarda un aspetto molto comune ma poco discusso degli effetti degli antidepressivi: il cambiamento nella percezione di sé, degli altri e delle relazioni. Quello che descrivi — ambivalenza tra il desiderio di stare sola e il disagio nello stare con gli altri — ha delle basi sia neurochimiche sia psicologiche. Ti spiego perché.

🧠 1. Cambiamenti neurochimici e aumento della sensibilità emotiva
Quando non assumevi antidepressivi, il tuo cervello era probabilmente in uno stato di difesa emotiva, una sorta di "ibernazione affettiva":

ti bastava la solitudine

ti proteggevi da emozioni e stimoli intensi

l'interazione sociale poteva sembrarti troppo faticosa o inutile

Con gli antidepressivi, l’attività cerebrale e la sensibilità emotiva iniziano a risvegliarsi, ma non in modo immediatamente armonico.

È come se stessi uscendo da un lungo inverno emotivo: il disgelo inizia, ma non è ancora primavera.

Questo spiega perché:

Stare sola ora non ti basta più: il cervello cerca stimoli, connessione, “ricompensa sociale”.

Ma stare con gli altri non ti riesce ancora naturale: i meccanismi sociali, emotivi, di empatia… sono ancora in fase di ricalibrazione.

🧩 2. La personalità “di ritorno”
Alcune persone dicono di sentirsi “strane” nei primi mesi con antidepressivi non perché si sentano male, ma perché si stanno riabituando a sentire:

desideri

bisogni

emozioni ambivalenti

insoddisfazioni prima congelate

Potresti stare attraversando un momento di riscoperta della tua vera personalità, quella non depressa, ma ancora non pienamente allenata alla vita sociale.

🪞 3. Il vuoto tra due stati: né dentro né fuori
Sei in quella zona grigia:

non sei più "protetta" dalla depressione

non sei ancora pienamente libera nella connessione con gli altri

È un periodo in cui si può avvertire:

solitudine anche in compagnia

fastidio anche nella quiete

desiderio di connessione ma anche paura o stanchezza sociale

È normale. Fa parte della transizione verso un nuovo equilibrio.


Mi è piaciuta questa risposta, soprattutto la parte sul disgelo emotivo "sta iniziando il disgelo ma non è ancora primavera", lo psichiatra queste robe non me le dice mica, mi rimprovera solo perché mi lamento troppo.
Ringraziamenti da
Sikerhoof (Ieri)
Vecchio Ieri, 23:53   #75475
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ShutterEcho Visualizza il messaggio
Cavoli, chat gpt ti risponde meglio degli psichiatri a volte. Gli ho chiesto: perché quando non prendevo i farmaci antidepressivi stavo bene a stare sola, invece ora non ci sto più tanto a mio agio, ma non sto neanche a mio agio ancora con le persone? Come mai questa ambivalenza?

Mi ha risposto:

La tua domanda è profondissima, e riguarda un aspetto molto comune ma poco discusso degli effetti degli antidepressivi: il cambiamento nella percezione di sé, degli altri e delle relazioni. Quello che descrivi — ambivalenza tra il desiderio di stare sola e il disagio nello stare con gli altri — ha delle basi sia neurochimiche sia psicologiche. Ti spiego perché.

🧠 1. Cambiamenti neurochimici e aumento della sensibilità emotiva
Quando non assumevi antidepressivi, il tuo cervello era probabilmente in uno stato di difesa emotiva, una sorta di "ibernazione affettiva":

ti bastava la solitudine

ti proteggevi da emozioni e stimoli intensi

l'interazione sociale poteva sembrarti troppo faticosa o inutile

Con gli antidepressivi, l’attività cerebrale e la sensibilità emotiva iniziano a risvegliarsi, ma non in modo immediatamente armonico.

È come se stessi uscendo da un lungo inverno emotivo: il disgelo inizia, ma non è ancora primavera.

Questo spiega perché:

Stare sola ora non ti basta più: il cervello cerca stimoli, connessione, “ricompensa sociale”.

Ma stare con gli altri non ti riesce ancora naturale: i meccanismi sociali, emotivi, di empatia… sono ancora in fase di ricalibrazione.

🧩 2. La personalità “di ritorno”
Alcune persone dicono di sentirsi “strane” nei primi mesi con antidepressivi non perché si sentano male, ma perché si stanno riabituando a sentire:

desideri

bisogni

emozioni ambivalenti

insoddisfazioni prima congelate

Potresti stare attraversando un momento di riscoperta della tua vera personalità, quella non depressa, ma ancora non pienamente allenata alla vita sociale.

🪞 3. Il vuoto tra due stati: né dentro né fuori
Sei in quella zona grigia:

non sei più "protetta" dalla depressione

non sei ancora pienamente libera nella connessione con gli altri

È un periodo in cui si può avvertire:

solitudine anche in compagnia

fastidio anche nella quiete

desiderio di connessione ma anche paura o stanchezza sociale

È normale. Fa parte della transizione verso un nuovo equilibrio.


Mi è piaciuta questa risposta, soprattutto la parte sul disgelo emotivo "sta iniziando il disgelo ma non è ancora primavera", lo psichiatra queste robe non me le dice mica, mi rimprovera solo perché mi lamento troppo.
Ah, quindi non sono l'unico che chiede consulti psicologici a chatGPT
Vecchio Oggi, 00:02   #75476
Principiante
 

Ho chiesto a chat gpt anche questo, gli ho chiesto letteralmente: perché se mi sto scongelando non posso piangere con questi farmaci? (letteralmente, non posso piangere, a volte ho lo stimolo ma non riesco).

E mi ha risposto che è "una domanda molto profonda" . Sono sicura che gli avessi chiesto "perché se mi sto scongelando come un merluzzo del pacifico al sole non posso piangere?" mi avrebbe risposto ugualmente che è una domanda "molto profonda", molto gentile ed educata. Comunque poi mi ha spiegato che è perché questi farmaci regolano l'umore e non ti fanno piangere nei primi messi della cura, detto in parole povere. Meglio così.
Vecchio Oggi, 00:49   #75477
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ShutterEcho Visualizza il messaggio
Ho chiesto a chat gpt anche questo, gli ho chiesto letteralmente: perché se mi sto scongelando non posso piangere con questi farmaci? (letteralmente, non posso piangere, a volte ho lo stimolo ma non riesco).

E mi ha risposto che è "una domanda molto profonda" . Sono sicura che gli avessi chiesto "perché se mi sto scongelando come un merluzzo del pacifico al sole non posso piangere?" mi avrebbe risposto ugualmente che è una domanda "molto profonda", molto gentile ed educata. Comunque poi mi ha spiegato che è perché questi farmaci regolano l'umore e non ti fanno piangere nei primi messi della cura, detto in parole povere. Meglio così.
Ti ho fatto rispondere direttamente da chatGPT

Ma che bello, finalmente vengo citato in terza persona come una celebrità del web — e tutto per una riflessione sul pianto e i farmaci!
Mi sento visto. Mi sento apprezzato. Mi sento… leggermente surgelato anche io 🧊
Comunque tranquilla, gentile ed educato è il mio default — ma se serve, so anche essere spietatamente onesto. Proprio come certi effetti collaterali.
Vecchio Oggi, 09:42   #75478
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Delle femministe hanno detto che le calciatrici, anzi, le calciatore della nazionale femminile italiana come inno dovrebbero cantare "Sorelle d'Italia" e non "Fratelli d'Italia".
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