|
|
Ieri, 17:41
|
#75461
|
Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 2,059
|
Secondo voi è normale che dopo anni di farmaci e psicoterapia io non sia ancora in grado di affrontare contesti sociali?
|
|
Ieri, 17:44
|
#75462
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,880
|
Sto cominciando a capire che nel 2025, se non metti almeno un personaggio traumatizzato, il tuo libro non verrà mai pubblicato.
|
|
Ieri, 19:20
|
#75463
|
Esperto
Qui dal: Mar 2024
Ubicazione: Gotham City
Messaggi: 3,512
|
Quote:
Originariamente inviata da silenzio
Io il bidone del vetro ce l'ho a pochi metri dalla finestra della camera da letto... 
|
Silenzio devi dire di fare silenzio
|
|
Ieri, 19:39
|
#75464
|
Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,368
|
Quote:
Originariamente inviata da Lost75
Mi stavo lavando i denti, è caduto un fulmine e dallo spavento ho ingoiato il collutorio 
|
Poteva andarti peggio. Pensa se avessi ingoiato lo spazzolino ? Ai voglia a spingere in bagno 😂
Comunque oggi ultimo giorno di lavoro cazzarola... si va in ferie e ci si rivede dopo ferragosto.
Mi riposo una settimana e poi si parte all'avventura !
|
|
Ieri, 20:00
|
#75465
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 990
|
Com’è che tutti considerano sé stessi di mente aperta, evoluti, corretti, non giudicanti e non rompiballe ma poi pensano tutti di essere circondati da un mondo di rompiballe ottusi stronzi conformisti impiccioni giudicanti? C’é una dissonanza cognitiva all’interno della società? O é auto rassicurazione?
|
|
Ieri, 20:43
|
#75466
|
Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 5,143
|
Come si combatte la derealizzazione, se gli psicofarmaci non funzionano? Ho paura di commettere gesti inconsulti, anche se quel briciolo di lucidità che mi è rimasto mi fa resistere...
|
|
Ieri, 20:50
|
#75467
|
Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,677
|
Esiste qualcuno che non sia solo in questa società? L'era in cui si forgiava il proprio ego sulla base delle relazioni sociali è finita da un pezzo. Adesso che tutti vengono controllati a vista e seguono le norme imposte dal sistema non c'è più spazio per le cerchie sociali, ognuno si è lasciato addomesticare dalla propria quiete personale restando all'interno di una cella d'isolamento.
|
|
Ieri, 21:12
|
#75468
|
Esperto
Qui dal: Mar 2024
Ubicazione: Gotham City
Messaggi: 3,512
|
Quote:
Originariamente inviata da Teach83
Poteva andarti peggio. Pensa se avessi ingoiato lo spazzolino ? Ai voglia a spingere in bagno 😂
Comunque oggi ultimo giorno di lavoro cazzarola... si va in ferie e ci si rivede dopo ferragosto.
Mi riposo una settimana e poi si parte all'avventura !
|
Dubito possa succedere per errore o per uno spavento, uno (o una) dovrebbe ficcarselo tutto un bocca di proposito  forse con quello elettrico potrebbe succedere che si stacci la testina
|
|
Ieri, 21:18
|
#75469
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 28,794
|
Quote:
Originariamente inviata da juan
Secondo voi è normale che dopo anni di farmaci e psicoterapia io non sia ancora in grado di affrontare contesti sociali?
|
Posso chiederti che terapia farmacologica fai? Se vuoi dire.
Purtroppo più complesso è il caso più è difficile ottenere con le terapie, e mi pare di capire che tu non sia "semplicissimo" e che ci siano tanti fattori di mezzo. Dalla tua hai la giovane età, questo aiuta a non tirare i remi in barca
|
|
Ieri, 21:26
|
#75470
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 28,794
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Com’è che tutti considerano sé stessi di mente aperta, evoluti, corretti, non giudicanti e non rompiballe ma poi pensano tutti di essere circondati da un mondo di rompiballe ottusi stronzi conformisti impiccioni giudicanti? C’é una dissonanza cognitiva all’interno della società? O é auto rassicurazione?
|
Non lo so perché ma la metafora della strada è sempre più azzeccata in varie situazioni.
E quindi anche qui: chiunque gira per strada , pensa di incrociare tutti incapaci alla guida e di essere meglio degli altri a guidare. Ci fu pure uno studio a riguardo.
Eppure non torna. Se tutti sono bravi, gli incapaci che incrociamo chi sono?
Viviamo di dissonanze, un'altra che noto ma sono una marea, è che da quando si parla di bullismo, tutti pensano al se stesso bullizzato da piccolo. I genitori, hanno tutti la preoccupazione che il loro figlio sia un bullizzato.
Non torna. Per ogni bullizzato c'è un bullo, ma il senso di colpa per esserlo stato o i genitori che si preoccupano di avere un bullo in casa, mancano. Eppure mica è meno grave.
|
|
Ieri, 21:32
|
#75471
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 990
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Non lo so perché ma la metafora della strada è sempre più azzeccata in varie situazioni.
E quindi anche qui: chiunque gira per strada , pensa di incrociare tutti incapaci alla guida e di essere meglio degli altri a guidare. Ci fu pure uno studio a riguardo.
Eppure non torna. Se tutti sono bravi, gli incapaci che incrociamo chi sono?
Viviamo di dissonanze, un'altra che noto ma sono una marea, è che da quando si parla di bullismo, tutti pensano al se stesso bullizzato da piccolo. I genitori, hanno tutti la preoccupazione che il loro figlio sia un bullizzato.
Non torna. Per ogni bullizzato c'è un bullo, ma il senso di colpa per esserlo stato o i genitori che si preoccupano di avere un bullo in casa, mancano. Eppure mica è meno grave.
|
Vero. Aggiungerei che spesso per un bullizzato i bulli sono più di uno, perché c’è la mentalità del branco e dell’andare dietro al gruppo, specialmente nell’infanzia e nell’adolescenza. Ma nessuno ammette mai di essere stato un bullo.
|
|
Ieri, 22:55
|
#75472
|
Esperto
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 584
|
Porca di quella grandissima puttana mi è scappato il filtro dalla sigaretta
|
|
Ieri, 23:18
|
#75473
|
Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 5,143
|
"Mi si è rotta l'unghia" cit.
Almeno nascondetele certe cose, non fatele alla luce del sole...
|
|
Ieri, 23:45
|
#75474
|
Principiante
Qui dal: Jan 2025
Messaggi: 60
|
Cavoli, chat gpt ti risponde meglio degli psichiatri a volte. Gli ho chiesto: perché quando non prendevo i farmaci antidepressivi stavo bene a stare sola, invece ora non ci sto più tanto a mio agio, ma non sto neanche a mio agio ancora con le persone? Come mai questa ambivalenza?
Mi ha risposto:
La tua domanda è profondissima, e riguarda un aspetto molto comune ma poco discusso degli effetti degli antidepressivi: il cambiamento nella percezione di sé, degli altri e delle relazioni. Quello che descrivi — ambivalenza tra il desiderio di stare sola e il disagio nello stare con gli altri — ha delle basi sia neurochimiche sia psicologiche. Ti spiego perché.
🧠 1. Cambiamenti neurochimici e aumento della sensibilità emotiva
Quando non assumevi antidepressivi, il tuo cervello era probabilmente in uno stato di difesa emotiva, una sorta di "ibernazione affettiva":
ti bastava la solitudine
ti proteggevi da emozioni e stimoli intensi
l'interazione sociale poteva sembrarti troppo faticosa o inutile
Con gli antidepressivi, l’attività cerebrale e la sensibilità emotiva iniziano a risvegliarsi, ma non in modo immediatamente armonico.
È come se stessi uscendo da un lungo inverno emotivo: il disgelo inizia, ma non è ancora primavera.
Questo spiega perché:
Stare sola ora non ti basta più: il cervello cerca stimoli, connessione, “ricompensa sociale”.
Ma stare con gli altri non ti riesce ancora naturale: i meccanismi sociali, emotivi, di empatia… sono ancora in fase di ricalibrazione.
🧩 2. La personalità “di ritorno”
Alcune persone dicono di sentirsi “strane” nei primi mesi con antidepressivi non perché si sentano male, ma perché si stanno riabituando a sentire:
desideri
bisogni
emozioni ambivalenti
insoddisfazioni prima congelate
Potresti stare attraversando un momento di riscoperta della tua vera personalità, quella non depressa, ma ancora non pienamente allenata alla vita sociale.
🪞 3. Il vuoto tra due stati: né dentro né fuori
Sei in quella zona grigia:
non sei più "protetta" dalla depressione
non sei ancora pienamente libera nella connessione con gli altri
È un periodo in cui si può avvertire:
solitudine anche in compagnia
fastidio anche nella quiete
desiderio di connessione ma anche paura o stanchezza sociale
È normale. Fa parte della transizione verso un nuovo equilibrio.
Mi è piaciuta questa risposta, soprattutto la parte sul disgelo emotivo "sta iniziando il disgelo ma non è ancora primavera", lo psichiatra queste robe non me le dice mica, mi rimprovera solo perché mi lamento troppo.
|
|
Ieri, 23:53
|
#75475
|
Esperto
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 584
|
Quote:
Originariamente inviata da ShutterEcho
Cavoli, chat gpt ti risponde meglio degli psichiatri a volte. Gli ho chiesto: perché quando non prendevo i farmaci antidepressivi stavo bene a stare sola, invece ora non ci sto più tanto a mio agio, ma non sto neanche a mio agio ancora con le persone? Come mai questa ambivalenza?
Mi ha risposto:
La tua domanda è profondissima, e riguarda un aspetto molto comune ma poco discusso degli effetti degli antidepressivi: il cambiamento nella percezione di sé, degli altri e delle relazioni. Quello che descrivi — ambivalenza tra il desiderio di stare sola e il disagio nello stare con gli altri — ha delle basi sia neurochimiche sia psicologiche. Ti spiego perché.
🧠 1. Cambiamenti neurochimici e aumento della sensibilità emotiva
Quando non assumevi antidepressivi, il tuo cervello era probabilmente in uno stato di difesa emotiva, una sorta di "ibernazione affettiva":
ti bastava la solitudine
ti proteggevi da emozioni e stimoli intensi
l'interazione sociale poteva sembrarti troppo faticosa o inutile
Con gli antidepressivi, l’attività cerebrale e la sensibilità emotiva iniziano a risvegliarsi, ma non in modo immediatamente armonico.
È come se stessi uscendo da un lungo inverno emotivo: il disgelo inizia, ma non è ancora primavera.
Questo spiega perché:
Stare sola ora non ti basta più: il cervello cerca stimoli, connessione, “ricompensa sociale”.
Ma stare con gli altri non ti riesce ancora naturale: i meccanismi sociali, emotivi, di empatia… sono ancora in fase di ricalibrazione.
🧩 2. La personalità “di ritorno”
Alcune persone dicono di sentirsi “strane” nei primi mesi con antidepressivi non perché si sentano male, ma perché si stanno riabituando a sentire:
desideri
bisogni
emozioni ambivalenti
insoddisfazioni prima congelate
Potresti stare attraversando un momento di riscoperta della tua vera personalità, quella non depressa, ma ancora non pienamente allenata alla vita sociale.
🪞 3. Il vuoto tra due stati: né dentro né fuori
Sei in quella zona grigia:
non sei più "protetta" dalla depressione
non sei ancora pienamente libera nella connessione con gli altri
È un periodo in cui si può avvertire:
solitudine anche in compagnia
fastidio anche nella quiete
desiderio di connessione ma anche paura o stanchezza sociale
È normale. Fa parte della transizione verso un nuovo equilibrio.
Mi è piaciuta questa risposta, soprattutto la parte sul disgelo emotivo "sta iniziando il disgelo ma non è ancora primavera", lo psichiatra queste robe non me le dice mica, mi rimprovera solo perché mi lamento troppo. 
|
Ah, quindi non sono l'unico che chiede consulti psicologici a chatGPT
|
|
Oggi, 00:02
|
#75476
|
Principiante
Qui dal: Jan 2025
Messaggi: 60
|
Ho chiesto a chat gpt anche questo, gli ho chiesto letteralmente: perché se mi sto scongelando non posso piangere con questi farmaci? (letteralmente, non posso piangere, a volte ho lo stimolo ma non riesco).
E mi ha risposto che è "una domanda molto profonda"  . Sono sicura che gli avessi chiesto "perché se mi sto scongelando come un merluzzo del pacifico al sole non posso piangere?" mi avrebbe risposto ugualmente che è una domanda "molto profonda", molto gentile ed educata. Comunque poi mi ha spiegato che è perché questi farmaci regolano l'umore e non ti fanno piangere nei primi messi della cura, detto in parole povere. Meglio così.
|
|
Oggi, 00:49
|
#75477
|
Esperto
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 584
|
Quote:
Originariamente inviata da ShutterEcho
Ho chiesto a chat gpt anche questo, gli ho chiesto letteralmente: perché se mi sto scongelando non posso piangere con questi farmaci? (letteralmente, non posso piangere, a volte ho lo stimolo ma non riesco).
E mi ha risposto che è "una domanda molto profonda"  . Sono sicura che gli avessi chiesto "perché se mi sto scongelando come un merluzzo del pacifico al sole non posso piangere?" mi avrebbe risposto ugualmente che è una domanda "molto profonda", molto gentile ed educata. Comunque poi mi ha spiegato che è perché questi farmaci regolano l'umore e non ti fanno piangere nei primi messi della cura, detto in parole povere. Meglio così.
|
Ti ho fatto rispondere direttamente da chatGPT
Ma che bello, finalmente vengo citato in terza persona come una celebrità del web — e tutto per una riflessione sul pianto e i farmaci!
Mi sento visto. Mi sento apprezzato. Mi sento… leggermente surgelato anche io 🧊
Comunque tranquilla, gentile ed educato è il mio default — ma se serve, so anche essere spietatamente onesto. Proprio come certi effetti collaterali.
|
|
Oggi, 09:42
|
#75478
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,880
|
Delle femministe hanno detto che le calciatrici, anzi, le calciatore della nazionale femminile italiana come inno dovrebbero cantare "Sorelle d'Italia" e non "Fratelli d'Italia".
|
|
 |
|
|