la mia resistenza contro l'alcol è durata un dieci giorni. Poi martedì mi sono concesso qualcosa, poi sstasera (con due ss, le lasscio, suona bene, ma non sono nazista). Ora sto cn un bicchiere di plastica e una bottiglia di vino. Il bicchiere precedente, guiro, perdeva. Ho versato il liquido e percolava. Ho ricontrallato il successivo del lotto e mi sono accorto che anch'esso era bucato. Quello dopo, l'attuale, è integro e ora funziona.Sto attingendo al rosso accompagnando con qualche noce, così, per darmi l'illusione di fare qualcosa un minimo salutare. Ma si sa che è un'illusione. E' tutto un'illusione, chi crede a una certa età che si possa raggiungere la felicità? Poi arrivano quelli: 'no la felicità, ma la serenità sì'. E dive vuoi trovarla su questo 'atomo opaco di male' (cit. di un autore che scriveva durante le mie scuole superiori)? Dove la gente lotta per se stessa in primis e cerca di ritagliarsi il proprio il più possibile (comprensibilmente, pure io sono 'la gente') e gli altri il più delle volte sono un ostacolo? Dove devi ringraziare chi non esiste se arrivi alla fine senza troppe troppe sofferenze e fatiche e compromessi vari? Scrivo di getto e non voglio ricontrollare. Va bene così. Sembrerà il messaggio di un pazzo, ma va bene così. Se si sta male, non puoi nasconderlo più di tanto. Al diavolo,. Son finite le noci. Ma il vino è rimasto, non mi va di versarlo, così, sul vuoto. Invia ripsosta. Al diavolo l'immagine. Anzio a Dio e ai suoi avi,
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