Ezp97

la mia ex amica di Roma ha fatto la prostituita in Germania tre anni nei bordelli.
Ha guadagnato circa 100.000 euro e si è magnata tutto.

Syd90

Tutti con la verità in tasca quando io al massimo c ho un accendino e un paio di canne

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SoloUnaDonna

Bella battuta

Lost75

meglio della mia sicuramente. Che poi siano un branco di stronzi farabutti disonesti è un un'altro discorso

gaucho

Vorrei farmi i baffetti come vanno di moda ora chissà come sto

Lost75

Quindi adesso deve ricominciare da zero

Syd90

Non ho pianto così tanto manco al funerale di mio padre
https://youtu.be/9ANVzYFH68U?feature=shared

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idk

Se avesse lavorato in fabbrica o in una rsa non avrebbe sperperato nulla la lurida.
I soldi più sono facili e più li sperperi.
Apri le gambe e dopo 5 minuti Piergiorgio l'ingegnere viene, tac sono 100€.

SugarPhobic

In passato ho abitato vicino a un luogo dove andavano e non sai cosa ho visto né lo stato in cui le ho viste, né con chi andavano (tutt'altro che ingegneri da cinque minuti e parte il centone) eviterei di generalizzare. Erano a pezzi.

Poi magari generalizzo anche io ma francamente credo in modo molto minore.

idk

Non vedo il senso di buttare nello stesso calderone le prostitute stradali vittime di racket, insieme a prostitute che si vendono volontariamente in contesti legali e controllati come quelli descritti dall'utente che citavo.
Sono mondi diversi, non mischiare schiavismo e libero arbitrio.

SugarPhobic

Ah eccoci, si ricade in questo discorso così nuovo.

Il calderone lo hai creato tu, col tuo elegante epiteto di , e qui chiudo.
Mi stacco dal flame seduta stante, guarda. E siamo tutti contenti.

idk

Guarda che non è un epiteto ma un meme come tanti al pari di disonesta.

Fai bene a chiudere che vedo solo tanta confusione dentro di te.

Qwerty

Non fatelo,da recenti scoperte sembrerebbe che causa di Alzheimer sono proprio traumi cranici (anche piccoli) che risvegliano virus di herpes ( si stima che lo ha avuto 80% delle persone nel arco della vita).

Lost75

Qwerty buongiorno, ci chiedevamo cosa si fa di bello su Toktik?

Crepuscolo

Sui social spesso per offendere si dice "hai una vita misera" "fatti una vita" "non hai niente di meglio da fare nella vita"...
Io mi chiedo, ma se uno ha una brutta vita perché si deve prendere pure le offese dagli altri? Non l'ho mai capita come offesa, perché non si sta giudicando un comportamento sbagliato ma una condizione in cui ci si potrebbe trovare.

Nightlights

Dal webbe:
"In Italia tantissime madri sono colpevoli di viziare completamente i propri figli maschi che si ritrovano da adulti incapaci di badare a se stessi, non sanno pulire la casa, non sono in grado di cucinare e fare una lavatrice, dei totali falliti che cercano non una compagna ma un'altra madre che poi gliela deve pure dare.

Una condanna a vita per una ragazza. "
Guarda ci ha preso proprio in pieno.
Oltre alla madre serva ho una folta servitù.
Mi lavano tutto, mi puliscono anche il culo e le parti intime.
Oltre a mettermi il bavaglino e a pulirmi la bocca se mi sporco mentre mangio.
Stavo dimenticando anche l'usciere che mi apre e chiude la porta quando arrivo a casa.
Se la servitù non esegue alla lettera gli ordini che impartisco faccio come Erzsébet Báthory.
D'altra parte siamo di stirpe reale noi.

Lost75

Dopo avere ascoltato il parere di vari sociologi psicologi psichiatri filosofi, dopo averne discusso in rete, dopo averne discusso con colleghi amici conoscenti e dopo essermi guardato bene attorno sono arrivato alla personale e accurata conclusione che questo è un mondo pieno di stronzi schifosi

Hor

Dopo un mese di saggistica, oggi ricomincio a leggere narrativa.

Hor

Una delle prime storie che ho scritto, in terza media, si concludeva col protagonista che si suicidava. Di seguito ho quasi sempre scritto o comunque ideato storie indirizzate a una conclusione nichilista, ma in esse il protagonista finiva per trascinare nel nulla anche tutto ciò che lo circondava e per molti versi è così anche la storia che sto tentando di scrivere ora.
Ci sono diversi romanzi che hanno al proprio un culmine un suicidio e molti sono anche celebri: Anna Karenina, Madame Bovary, Martin Eden sono i primi che mi vengono in mente.
Ma c'è una bella differenza tra un protagonista che si suicida a fronte della sopravvivenza altrui e un protagonista che trascina tutti nella propria rovina. Il primo è un caso di sconfitta, il secondo invece può essere visto come una forma di rivalsa: se devo perire io, che periscano anche tutti gli altri. Ovviamente un giudizio morale deve restare ambiguo in entrambe le forme di racconto, altrimenti non si tratterebbe di narrativa ma di un sermone.

gaucho

Capolavoro Sonego