pokorny

Magari fatti vedere prima possibile; forse esistono dei trattamenti chelanti se si interviene in fretta. E' veramente un materiale pericoloso.

pokorny

Contro i soldi che ha quella gente nemmeno venti milioni di maori potrebbero far qualcosa. Anche la NZ è impermanente e metà abbondante dei proprietari vendono ai ricconi di cui parli (c'è stato anche un po' di dibattito pubblico ma finito nel nulla di fatto).

Qualsiasi organismo, dalla cellula agli abitanti di un intero pianeta ha in sé la irrefrenabile forza della disgregazione e infine dell'annientamento. Spero solo di non assistere.

Ezp97

il caffè kimbo ti manda a cagare due volte di seguito, wow

Hor

Mi è appena venuto in mente che quando, al terzo e al quarto anno delle superiori, avevo una forte depressione, e avevo smesso quasi del tutto di studiare, con conseguente crollo dei voti, il prof di italiano e latino mi aveva detto, davanti a tutta la classe, che io facevo apposta a prendere voti bassi, mentre fino a quel momento erano stati molto alti, per "dimostrare di essere come tutti gli altri".

dystopia

Stasera ho mangiato una coppa di gelato all'amarena con pezzetti di meringa

Hor

Pablo Escoalbar

lo era?

gaucho

Sarò l’unico a morire da solo, l’unico

Teal

Pare che la prima scelta per interpretare il ragionier Fantozzi fosse Ugo Tognazzi, e la seconda Pozzetto, all’epoca ben più noti di Paolo Villaggio e ritenuti più solidi al botteghino. Solo dopo il rifiuto di questi due si decise di affidare il ruolo a colui che l’aveva creato come personaggio letterario.
Chissà, ma non credo che sarebbe diventatolo stesso mito se fosse stato un altro ad interpretarlo.

Xchénnpossoreg?

Non vorrei dire una castroneria, ma Villaggio era già molto popolare. Lavorava da tempo per la Rai in un programma domenicale e portava sullo schermo Fracchia, il professor Kranz (quello dei cammelli) e Fantozzi stesso (inteso come narrazione, monologo).

anahí

Un po' deludente, non emozionante quanto speravo

Gummo

Gummo autistico di oggi pomeriggio:
devo comprare degli occhiali nuovi, rimando il progetto da qualche settimana
Mi trovavo a passare per un centro commerciale dove c'è un negozio di occhiali che fa anche visite oculistiche, lo stesso negozio dove ho comprato gli occhiali precedenti: chi soffre di ansia sociale è abitudinario - studiare un ambiente, studiare gli individui che lo popolano, conoscerlo e sentirsi a proprio agio
Passo una prima volta davanti il negozio: vuoto. All'interno soltanto i commessi. Il decorso mentale degli eventi è semplice e lineare: faccio il mio ingresso, invento un sorriso, saluto, enuncio la mia necessità di visita oculistica ed occhiali; la commessa mi fa adagiare su una sedia, inizia a guardarmi dentro gli occhi, sviscera le particolari deformazioni dei miei particolari occhi, poi si alza e mi libera: vai, scegli la montatura che ti piace di più; io osservo le montature, le indosso, mi osservo, scelgo quella che più si adatta al mio viso, a chi sono. O quella che più si adatta all'immagine di me che vorrei avere. Dopo lunga e irrazionale analisi indico il modello desiderato al commesso, declino le sue offerte circa lenti indistruttibili o lenti capaci di autopulirsi con un semplice schiocco di dita, estraggo la carta di debito, pago, mi accordo per il ritiro. Una sequenza lineare. Una sequenza lunga da affrontare e da vivere. Desisto e proseguo.
Faccio un secondo giro del centro commerciale: il negozio è ancora vuoto. Mannaggia. A me piacciono i negozi con qualche avventore, non troppi, per carità, ma quel tanto che basta per far sì che io non sia al centro dell'attenzione. Odio le attenzioni! Non voglio aiuti. Voglio comprare le cose da me - voglio comprarmi, comprarmi. Inizio a pensare: entro? entro da solo? mi presento, dico quali sono i miei scopi, inizio a provare gli occhiali. Io e i commessi. No: infattibile. Ho bisogno di qualcuno che mi dia dei feedback sugli occhiali. Tornerò con qualcun altro.
Tiro dritto e me ne vado, inizio a osservare la vetrina di un negozio di scarpe. Mi servirebbero delle scarpe nuove. Ma le scarpe non sono la priorità. Ho delle scarpe un po' logore, ma proteggono i piedi; gli occhi hanno bisogno delle loro lenti. Allora torno a muovermi verso l'oculista, prendo coraggio, mi dico: gli occhiali devono piacere a me e soltanto a me! Non ho bisogno di qualcuno che mi dia un suo parere esterno!
Poi sono tornato indietro.
Tornerò domattina, forse con i miei genitori, forse da solo. Se fossi stato una persona normale ora avrei i miei occhiali; qualcuno starebbe fabbricando le lenti, lenti apposite per il modello che io ho scelto per me. Non ho scelto nulla come molte, troppe volte.

Hor

Sarà ormai quasi un anno che la mattina mi alzo per leggere prima di far colazione.
All'inizio mi alzavo mezz'ora prima, poi ho via via anticipato, e adesso mi alzo due ore prima di colazione.
A parte il fatto che così leggo di più, la cosa sta avendo anche effetti positivi sullo stato mentale con cui affronto le giornate.
Prima, una volta alzato, dopo la colazione, dovevo immediatamente gestire le cose da fare lungo il giorno, e questo comportava spesso ansia, ansia che si estendeva anche alla sera prima, visto che il pensiero era: "Andrò a letto, mi sveglierò, e dovrò sùbito affrontare questa cosa o quell'altra". Questo mi portava anche a ritardare l'ora in cui andavo a dormire, come se questo potesse ritardare le cose che mi attendevano in agguato il giorno dopo.
Adesso invece la sera posso pensare che andrò a dormire ma la mattina, quando mi sveglierò, avrò un cuscinetto di due ore di libertà a separarmi dalle incombenze giornaliere. In questo modo vado anche a letto più volentieri e non finisco più per far troppo tardi la sera.

Maffo

Ed ora come farà il kinky man ad andare in pensione?

Maffo

Bene non fa...

Teal

Vero, anche se al cinema ancora non si era affermato (nemmeno Pozzetto a dire il vero). Ma magari la castroneria l’ho scritta io riportando cose lette sul úebbe e sono solo leggende metropolitane.

Però sarebbe interessante ricostruire il casting di certi personaggi iconici ai quali non riusciremmo mai ad associare un volto diverso da quello che conosciamo e che peró potrebbero averne avuto un altro. Ad esempio la prima scelta per la principessa Leia di Star Wars era Jodie Foster e per Indiana Jones era stato scritturato Tom Selleck

Ezp97

Stanotte crepo magari

SugarPhobic

Un mio parente alla tua età era solo come un mattone sul fondale marino, e gli era tipo esploso il fegato.
Ora è guarito, ha il suo compagno e vivono assieme.

Questo solo per dirti che credo la morte sia meglio gestibile in solitudine, più di quanto non lo sia la vita.

varykino

è pieno di notizie sull october fest , lehmann beccato ubriaco alla guida che nn riusciva manco a soffiare nel test , ma è ancora settembre , lo fanno apposta per farmi rosicare? boh

Lost75

E' si, poca roba per fortuna, non ho mai fumato una sigaretta in vita mia per paura del cancro ai polmoni, mi romperebbe ammalarmi per una cosa del genere