zoe666

devo riprendere Casa di foglie.
Ho provato due volte a leggerlo ( e chi conosce il libro, sa quanto sia una esperienza bellissima ma anche molto difficile ), trovandolo bello, interessante, molto pauroso in alcuni punti. Ma anche sfiancante, dispersivo, estremo. Totalizzante, quansi.
Unito a questo, ogni volta che ci ho provato poi son cominciati brutti periodi per cui non ho avuto la forza mentale e la leggerezza di proseguire.
Ma ogni tanto lo guardo e vorrei rientrarci.
Mi pongo come obiettivo entro l'anno di completare questa esperienza.

pokorny

Non so se vuoi "spegnere tutto" perché hai trovato errori.

Riguardo la natalità è solo una mia ipotesi che ho finito col formulare perché gli attriti tra diverse comunità sembrano simili ai nostri il che mi fa pensare a problemi socioculturali proprii di qualsiasi incontro-scontro di culture e civiltà. Ricordo che anni fa successe il finimondo sui giornali di tutto il paese. Una famiglia africana che venne accolta in base ad accordi internazionali sulle quote rifugiati, si moltiplicò, poi iniziarono i ricongiungimenti e alla fine si ritrovarono in sette o otto, non ricordo bene, in una casa adatta ai quattro che erano quando sono arrivati e che gli fu assegnata dal governo (gratis, peraltro). Invece di 1) farsela bastare opp. 2) cercarne un'altra, decisero di chiederla al governo che gliela negò. Allora fecero fuoco e fiamme di proteste e l'intera nazione reagì, ci fu una discreta polemica. Nota che era una famiglia entrata in base a meccanismi di arrivi programmati, scadenzati e permessi concessi in base alle possibilità del paese, identità dei rifugiati accertata, etc., non una ventina di famiglie al giorno come avviene da noi da ormai 30 anni. Due terzi dei giornali raccolsero le proteste dei neozelandesi e poi non ricordo come finì. Ma la protesta del paese ci fu, e fu compatta. Niente pasionari(e) buonisti e pseudo-socialisti con tutto il rispetto per quelli tra questi ultimi che mantengono un minimo di equilibrio tra fattori incompatibili.

Riguardo alla distribuzione degli abitanti, se è quello a cui ti riferisci, erano i dati ufficiali che ricordavo: maggioranza deli abitanti dell'isola del nord ad Auckland e - globalmente - tre quarti della popolazione nell'isola del nord. Del resto ricordo benissimo che per fortuna avevo una moto di consumi parchi perché è normalissimo fare 100 km senza incontrare niente e a maggior ragione rifornimeni carburante. Solo boschi e silenzio.

Va detto che la fortuna della NZ è in una serie di combinazioni positive azzeccate una dopo l'altra. Ma per così dire, l'ancoraggio di questa lunga catena, che le permette di resistere non dipende dai neozelandesi ma dalla posizione geografica. Latitudine perfetta per avere molte risorse naturali e soprattutto l'isolamento. Quello se lo son ritrovati e non è "merito" loro. Se penso che invece noi siamo proprio al centro di una delle zone più calde del mondo (ormai in tutti i sensi) e a soli 250 km da un paese controllato per metà dalla Turchia e per l'altra metà dalla Russia sì, sarò fortunato a vivere qui e non lì, ma avrei voluto nascere in NZ.


EDIT: le case in NZ (comprese suppongo almeno molte di quelle assegnate dal governo ai rifugiati che devono accogliere) non sono come i nostri condomini ecomostri con 600 appartamenti in periferia e che cadono a pezzi. Qualcosa di simile esiste in NZ nelle zone povere occupate dai Maori (ebbene anche lì esiste classismo e molto, da bravi ex-inglesi) ma come praticamente in tutto il paese, sono case isolate con un po' di terreno. Da noi si chiamerebbero villette.

pokorny

Io invece sono molto contento che tu abbia scritto e ancora di più rispondendo a me; sinceramente ho sempre avuto l'impressione che non ti facesse piacere interagire. Capisco benissimo cosa vuoi dire se non altro perché ho avuto una specie di periodo aureo in cui ero quello in Italia che conosceva meglio una certa materia. Mi cercava mezzo mondo (chiaramente un'iperbole, si fa per dire) e ne ero contento. Poi quello che ho spiegato e condiviso è stato preso da altri più abili di me nel vendere e vendersi e ora nessuno si ricorda che quel settore, ancora ben vivo, praticamente l'ho creato io.

Tutto 'sto polpettone (mio) per dire che le tue parole sono più che vere. Penso che almeno nel mio caso ma forse non solo nel mio, la soddisfazione del riconoscimento del proprio valore possa assomigliare a una droga nel senso che se ne vorrebbe sempre di più a meno di non saper controllare le proprie reazioni, cosa che ritengo possibile. Per questo mi dico, sì, ammesso che io sia un decente dilettante a calcetto mi spiacerebbe non essere convocato in serie D, poi se accadesse mi spiacerebbe non essere convocato in serie C e alla fine "ammesso che", mi scoccerebbe non essere bravo come Pelè. La mente funziona così. Ma forse, e la presento solo come ipotesi, potrebbe esistere un compromesso entro il quale quel pensiero di "volere di più" può restare sommerso da un contesto di vita sufficientemente soddisfacente. Non so.

Maffo

Però c'è qualcosa che non mi torna... La popolazione della nuova Zelanda è in aumento, ma il tasso di natalità è di 1.64 per donna.

Allora immagino che ci sia una forte immigrazione anche da loro...

pokorny

Non te lo so dire. Non sapevo cosa volesse dire vedere con gli occhi che il paradiso esiste davvero, e doversene andare. Le classiche situazioni in cui sarebbe stato meglio non mangiare il frutto proibito. Per questo motivo, dopo qualche anno dal mio ritorno ho iniziato a disiscrivermi dai forum locali, dai giornali locali, dall'equivalente del loro "subito.it" e soprattutto dai forum di moto.

Non ho più voluto - né voglio ora - sapere niente di un paese dove su un giornale regionale desta scandalo un sindaco che pianta 98 alberi invece di 100 (ovviamente è fuori dal loro panorama mentale non finire un lavoro nei termini di contratto e appalti, difatti non accadeva). Mi ci sentivo male e ho tagliato ogni interesse. Per questo, adesso la popolazione potrebbe essere di 20 milioni e i maori aver annientato i discendenti degli europei. Sicuramente non lo saprei.

muttley

Anche da noi, ma a differenza nostra da quelle parti non hanno un sistema imprenditoriale mafioso che regge le fila dell'economia (cose a cui i populisti omettono sempre di riferirsi nei loro coup de gueule perché non portano voti).

pokorny

Questo è uno degli elementi del problema. Ma quelli che criticano i populisti (tra i quali non mi novero manco alla lontana) per il motivo, incontestabile, che hai enunciato dimenticano a loro volta l'altro corno del problema.

E' noto che i popoli anglosassoni ci considerano dei sentimentali familisti e questo è a sua volta una delle sfaccettature della stessa pietra. L'altra, che riguarda il tema di cui parliamo, è a metà tra indole "latina" e un moralismo perbenista che a ogni tentativo di far funzionare il sistema fa levare gli scudi a una parte consistente della popolazione italiana. E allora qual è il terreno su cui i mafiosi di cui parli (giustamente e correttamente) affondano le loro radici? E' anche questo, ovvero il sostanziale disinteresse della nostra collettività per la "res publica" al posto del quale c'è tutta una gamma di ideologie a sfondo socialista-cattolico.

E a sua volta questo disinteresse si aggancia a mille problemi. Probabilmente è diffusa nella nostra popolazione - ovviamente quella parte che non vive nei quartieri dove si concentrano le comunità alloctone - la sensazione che se si chiudono i rubinetti la vita costerebbe il doppio. E purtroppo questo è vero. E a sua volta è causato ed è causa di una densità di popolazione eccessiva, che ha un livello di vita che non potrebbe avere, ma vuole mantenere.

La NZ è "solo" fortunata: isolata, bassissima densità abitativa e ha tante di quelle bellezze naturali da poter quasi vivere di turismo. Così a occhio il nostro comparto del turismo, pur sviluppato, non potrebbe sostentare da solo 60 milioni di individui un terzo dei quali disonesti.

gaucho

Avranno contato anche le pecore lol

Ho un ex vicino di casa che si è trasferito laggiù per amore (lui proprio bel ragazzo ha conosciuto una strafiga bionda occhi azzurri) e dopo 15 anni non ha la minima intenzione di tornare qua

Crepuscolo

Il senso di paese sicuro e tranquillo lo dà soprattutto il fatto che la densità abitativa è molto bassa (oltre a quello che abbiamo detto prima sull'isolamento).
Però sono andato a vedere qualche dato sulla sicurezza e per alcune cose sembra messa peggio dell'Italia
https://www.oecdbetterlifeindex.org/...ics/safety-it/

pokorny

Pare siano venti milioni e passa...

Lost75

Vorrei tornare indietro di 25 anni dare una testata al muro e ripartire da la

pokorny

anche io ma lanciato a 350 km/h...

Lost75

Difficile ripartire poi

AvolteRitorno

Io vorrei riuscire a deglutire senza piangere

Non funzionano neanche le Fisherman's

Wrong

Carine l'Australia e la Nuova Zelanda peccato che ci siano gli australiani e i neozelandesi... Mi fanno ridere le loro leggi sull'immigrazione: i loro antenati inglesi hanno invaso, colonizzato, schiavizzato e sottomesso le popolazioni locali. Adesso meriterebbero un'invasione aliena.

Maffo

Cosa dicono le leggi?

Crepuscolo

Vabbè se ragioniamo così nessuno avrebbe il diritto di fare niente guardando a quello che facevano i nostri antenati. Ogni popolo ha del marcio se guardiamo la storia, compresi gli italiani.

Maffo

La lega candida Vannacci
Che degrado

Blue Sky

Se ho dato l'impressione di non aver piacere a interagire, me ne dispiaccio. Il mio problema è che molto spesso non ho tempo ed energie mentali a disposizione per essere presente nel forum. Finisco per non riuscire a scrivere o, se scrivo, a non riuscire a dialogare. Ciò mi causa frustrazione e delusione, e il risultato è che rimango sulla superficie delle discussioni.

Ciò che hai individuato, cioè la serenità di stare nella situazione, godersi ciò che di buono c'è, e non pretendere da sé stessi il massimo, o rimanere delusi se dagli altri non c'è il massimo e incondizionato riconoscimento nei nostri confronti, è un problema con cui bisogna fare i conti nella maturazione individuale.
Io mi ci scontro spesso, e negli ambiti in cui c'è una dimensione "prestazionale", come lo sport ma pure il lavoro, è un tema su cui lavorare.
A volte sono le altre persone che ci feriscono in questo dissidio, spesso inconsapevolmente. Da qui deriva che, personalmente, ho sempre avuto bisogno di avere a fianco figure incoraggianti e non giudicanti. Di autocritica ne faccio fin troppa da me, ed è già distruttiva a sufficienza.

vikingo

Sono furioso se devo pagare 70 euro a notte per trovare posate sporche allora non ci siamo.bergamo sarà leccelebza sarà cara ma pago un servizio e tutto funziona..così non va.se ogni struttura c'è ne una,una volta il termostato poi le posate allora non ci siamo.anche perché non è un ostello a 20 euro a notte..troverò altre città como Monza Mantova lecco Trieste Torino fino in Patagonia.ma sta provincia mi sta stufando..