CamillePreakers

insomma, sulla bellezza fisica ci puoi lavorare con diete, creme, se hai soldi chirurgia plastica, trucco, parrucco. una bella ragazza di solito lavora sul suo aspetto fisico, se inizia a lasciarsi andare, trascurarsi, smette coi trucchi etc, ingrassa o dimagrisce troppo, smette con la palestra etc, perde molti punti.
il talento invece è innato e come si può avere talento si può avere anche l'opposto, io non mi potrei mai laureare in matematica o chimica o altre materie scientifiche perchè sono completamente negata, potrei mettermi li per 10 anni e comunque non ce la potrei mai fare.
le star televisive cosi fighe hanno personal trainer personale, diete e prodotti top, estetista che se ne occupa, stilista personale, accesso a chirurgi plastici top, se non fosse per quello non sarebbero così belle, sarebbero donne normali, magari pure bruttarelle.
non puoi fare diete o chirurgia plastica al cervello per del talento che non esiste.

Nightlights

@Hor @CamillePreakers si però chi fa il modello parte già da una base buona, quasi sempre ci nasci con un bel fisico o un bel viso, poi ti puoi certamente migliorare. Invece lo studio, almeno teoricamente, è alla portata di tutti. Poi ognuno ha le sue inclinazioni personali, che vanno scoperte ovviamente, non è così scontato come sembra scoprirle. E dipende anche dal contesto in cui ti trovi, potresti anche non venir capito, Einstein a scuola fu bocciato.

Hor

Puoi offendere una persona dicendole che è stupida, ignorante, che non ha cervello, che è analfabeta, ecc.
Sai quanti professori ho visto a scuola umiliare ragazzi o ragazze per i loro scarsi risultati?

Crepuscolo

Poi vedi persone che sono sia belle che intelligenti e capisci quanto fai schifo
Una volta uno mi ha detto c'è a chi la natura ha dato tutto e a chi niente riferendosi a me; aveva perfettamente ragione. Non per forza qualità e difetti si compensano, c'è anche chi ha tante qualità e chi ha tanti difetti.

CamillePreakers

quel tipo non capisce niente.

Qwerty

Infatti anche a me Crepuscolo non sembra ne stupido ne brutto.

Hor

Cambiando argomento (ma forse no), ieri un diciassettenne ha accoltellato una sua insegnante. Come mai sul forum nessuno ha aperto un topic "alunni empatia zero"?

franz90

L’ alunno ero io, il prof l’ utente muttley.

Hassell

Sento molti di voi qui sul forum fare il tuo ragionamento: non valgo niente, non so fare niente, non sono portato, ecc.
Eppure scrivete e fate discorsi importanti, profondi, intervenite con cognizione di causa, con ottima dialettica e grammatica precisa.
Per come la vedo io, persone così non possono essere degli inetti, gli inetti sono altri.

Darby Crash

serve a poco saper fare dei bei ragionamenti quando poi non si è capaci di fare quel serve per vivere decentemente, come avere una buona vita sociale, un lavoro soddisfacente, essere indipendenti economicamente etc.
Meglio allora fare discorsi scemi ma almeno saper vivere.

claire

Più che altro si dovrebbe riconoscersi un valore anche se non si ottengono risultati in termini di qualità di vita.
Ho una vita sfigata non vuol dire che non si vale niente e si è degli incapaci, stupidi eccetera.
A meno che non ci sia la coda di paglia per cui si sia consci che se le cose vanno male, la colpa è la propria, che si potrebbe fare bene ma si fa male. O che non si fa abbastanza o tutto il possibile per, in termini mentali e fattuali.
Una volta che ci si ritrova "con la coscienza a posto", non è che si stia meglio eh. Se la vita è di cacca, di cacca resta. Anzi forse si sta peggio perché finché c'è qualche responsabilità propria, c'è anche margine di miglioramento. Se invece hai finito le possibilità, sei a posto con te stesso, non ti tratti come una merdaccia fantozziana ma ti vuoi bene, però per contro devi farti una ragione che tutto va male nonostante il tuo valore, ti vuoi bene tu ma il mondo non ti vuole , e non puoi farci nulla perché non dipende da te, da errori tuoi e da ciò che potresti fare e non fai.

AvolteRitorno

A me nel periodo scolastico, oltre agli schiaffoni alle elementari dalla maestra con la sigaretta in mano, è stato detto:

- sei solo due braccia rubate all'agricoltura

- su compito in classe con valutazione 0 l'insegnante ha pensato bene di aggiungere davanti "sei uno" ( quindi "sei uno zero"), poi mi sono fatto aggiungere il + allo zero perché il nome, il cognome e la data li avevo scritti giusti sul foglio bianco...

- mettilo pure sul banco il libro dei quiz della patente senza nasconderti, magari riesci a prendere almeno quella e non finisci sotto un ponte

- al bar, pescato a "fare sega" da una professoressa: "sei lo schifo dell'Italia"

- dal preside dell'istituto in un colloquio personale a febbraio: "lo sappiamo che verrai bocciato, ma vieni a scuola lo stesso, almeno vedi i compagni (a febbraio, non a maggio )

Qwerty

Ma c'è ancora qualcuno che crede che lavoro soddisfacente è la normalità? Lo avrà 1% della popolazione, il 99% lavora lamentarsi ( anche non a voce alta ma solo nel pensiero) che è costretto lavorare per poter sopravvivere.

Qwerty

Nel mondo ideale si, ma intanto che arriva bisogna prendere quello che si trova se si vuole mangiare.

Darby Crash

eh, ma penso che sia difficile non darsi nemmeno un po' di colpa se non si ottengono risultati in termini di qualità della vita. Posso dire: "io sono una persona di valore"... eppure ho una vita orrenda, come si spiega? sembra un controsenso. Se fossi davvero una persona capace e di brillanti qualità, riuscirei anche a ottenere risultati apprezzabili.

Qwerty

Se si è sani secondo me dipende al 50% della fortuna e altri 50% da impegno/ capacità. Se invece si è disabili tipo paralizzati, cecchi ecc beh è tutta sfortuna..

Darby Crash

dipende da quanto intensa si intende la soddisfazione. Se la soddisfazione si intende anche come lievemente intensa, allora non credo affatto che sia una cosa rara.

Maffo

Che persone di merda...

Qwerty

Soddisfacente intendo che uno va volentieri al lavoro, altrimenti preferirebbe starsene a casa o andare altrove.

Darby Crash

io intendo uno che tutto sommato trova gradevole il lavoro che fa, che ci trova degli aspetti positivi.
Immagino che in tantissimi preferirebbero stare a casa o andare a giro invece di lavorare, ma visto che i soldi non crescono sugli alberi c'è pur sempre da lavorare. Se dunque il proprio lavoro non è solo una incombenza angosciante ma un qualcosa che reca qualche soddisfazione e si porta avanti senza troppi problemi, potrei definirlo soddisfacente.