bukowskiii

mio padre ci ha portato a fare un servizio fotografico durante il quale tutti riuscivano a essere spontanei tranne me che ero rigido e mi si è fatto notare. Non riesco a essere rilassato neanche per una cazzata simile dovrei vivere perennemente sotto effetto di sostanze..

Unspecified

Ma anche degli affetti, come si fa a non stancarsi dopo un po'? Una persona comune in genere non conosce nuove persone in grado di dargli diverso tipo di affetto ogni giorno, i loro affetti sono sempre i soliti, principalmente famiglia e amici.
Come si fa dopo anni a non stancarsene?

Nightlights

Ti da fastidio di più il fatto che siano tutte donne o il fatto che è un posto fighetto e ti devi vestire tutta tirata?

cuginosmorfio

Però definirsi "uomo" solamente perché non vuoi vestirti scosciata e truccarti, mi pare un po' esagerato. Semmai, per me, dimostri di avere un tuo "stile" e non volerti uniformare: una donna non è definita dal trucco, dai tacchi, dallo spacco del vestito o dalla maglietta scollata.
Poi per carità, avrai le tue ragioni private&personali per aver detto ciò.

Ci dovresti andare in tuta!

cuginosmorfio

La pubblicità dark/emo della Bauli mi fa sorridere per il comportamento della ragazzina ed allo stesso momento mi cringia (ma non riesco ancora a capirne il perché).
Fa molto FS, comunque (secondo me).

zoe666

ah, ultimamente basta davvero avere i capelli corti, i jeans, i camicioni e non truccarsi per dire di essere uomo. C'è una confusione totale sul concetto di genere e di sesso biologico. Nei paesi anglosassoni se sti pensieri li fa una 13enne partono subito a darle i bloccanti per la crescita ed a prenotarle la mastectomia.

IO&EVELYN

Io non mi sono mai stancato degli affetti. (Ovviamente se sono in buoni rapporti).

Per il resto credo che ci si stanchi con tutto pensando così,se nemmeno affetti e hobby/passioni riescono a riempire la vita, non rimane nulla, se non cose futili e magari dannose.

Sheev Palpatine

Secondo il mio punto di vista, essere uomini o donne non dipende tanto dai ruoli di genere che la società impone per un genere o per un altro. Come è vero che essere donna non significa truccarsi e vestirsi “scosciate” essere uomo non significa portare i pantaloni. Non serve citare gli scozzesi che portano quella specie di gonnellino chiamato kilt, così come le fasi antiche della storia in cui tutti indossavano semplicemente dei mantelli o addirittura delle pelli. La moda oggi è diventata estremamente complessa.
Ti direi tra l’altro che essere uomini molto spesso non significa automaticamente avere forza fisica. Se per una donna “basta” truccarsi e fare certe cose per un uomo non ci sono scorciatoie. Se un uomo non è abbastanza alto o non ha questo tipo di forza si può fare ben poco. E se un uomo non riesce a soddisfare abbastanza questi “requisiti” è oggetto di pesanti derisioni dagli altri uomini, perché considerato “effemminato”. Sarebbe interessante notare che molti uomini probabilmente condividono con te la sensazione di avere un corpo che non gli appartiene. Ma la causa di questo disagio sta sempre negli stereotipi della società.
Una lettura che potrebbe interessarti su questo aspetto, se non lo conosci già è il libro di Norah Vincent “Self made man”. Si è travestita da uomo e ha provato raccontato lei stessa tutte le difficoltà che riguardano l’essere uomini.

dystopia

Anch'io la penso così, infatti se hai degli affetti sinceri non dovrebbe esistere il concetto di stancarsene. Al massimo c'è il discorso di non restare sempre morbosamente legati per non creare dipendenza reciproca, ma questo non equivale a stancarsi

sagoma

Odio lo smartworking*, temo il lavoro in presenza insieme agli altri, mi angoscia la disoccupazione. Sono fottuto...

* forse andrebbe meglio se avessi un luogo esterno dedicato per il lavoro, solo per me. Ma credo che finirei comunque preda della noia e del senso di solitudine. E poi costerebbe

dystopia

Una volta all'università stavo parlando con una ragazza che aveva preso casa in città ma diceva che il trasferimento per lei era solo temporaneo perché "al paese aveva l'amore e gli affetti", e questa frase mi lasciò veramente stupita. Ho pensato che fosse stranissimo pensarla così, così giovane. Secondo me le persone che hanno avuto uno sviluppo sociale più equilibrato non hanno la "paura" di stancarsi delle persone, quella paura appartiene molto di più a chi non ha molta esperienza sociale

dystopia

Mi dispiace

euridice_

Mia mamma mi ha costretta ad uscire con lei ma prima di uscire mi è presa una crisi perché non mi vedevo carina e senza i vestiti adatti. Ma sono dovuta uscire perché altrimenti dice che sto sempre a casa, che siccome andare a fare la spesa con la madre è una grande uscita a 30 anni, le mie coetanee sono con i mariti per dire.
Siamo andate anche in un negozio e c'era tantissima gente (volevo scappare!!!), abbiamo dovuto pure attendere per pagare, arriva il nostro turno ed il commesso mi guarda e mi dice "scusateci per l'attesa", aveva degli occhi azzurri bellissimi, per un attimo mi sono sentita innamorata.. poi sono uscita e ho pensato che ad uno come questo non posso ambire 😭😭😭

euridice_

bukowskiii

Mi rasserena e allo stesso tempo dispiace che non sono l'unico 30enne messo così male...

Vespa1976

Condoglianze...comprendo perfettamente il tuo dolore...il mio morì dopo ben 18 anni, per cui era come un fratello...dispiacere troppo grande...

Hor

Non ne posso più di sentirmi disconnesso dal Mondo e dal modo in cui funziona.

bukowskiii

sarò sempre un alieno in mezzo ai terrestri anche in famiglia...

edward00767

Quando sono di umore normale cerco di trovare modi per accettare che non sarò mai connesso con gli altri e col modo di ragionare che hanno i più.
Il problema è quando cambia il mio stato mentale da piatto ad emotivo, lì è un bel casino.
Prova ad accettare il fatto che sei differente... Oppure prova a falsificare e cercare di fingere di interessarti alle cose che interessano alla maggioranza.

Hor

Io non mi sono mai sentito in sintonia con nessuno dei parenti esterni alla mia famiglia sin da quando ho memoria. Mentre i parenti stretti (genitori e sorelle) ho cominciato a sentirli degli estranei da quando avevo 13-14 anni.