dystopia

Mi ricordano le copertine del Cioè,
quelle secondo me erano ancora più cringe.

dystopia

Sono esaurita e sto perdendo la testa. Non so più cosa fare, sto in ansia da mesi, passo le giornate a letto. Mi sento una frana, piango, impazzisco. Ho l'insonnia di nuovo, dopo giorni che facevo attenzione ad andare a letto presto e a fare una vita sana. Non riesco a lavorare, non riesco a studiare, non riesco a combinare quasi nulla. Il silenzio mi fa male, mi sento veramente una stupida. Ho un malessere fortissimo.

Giovedì

Le perversioni e il desiderio sessuale fanno parte dell'essere umano e finché non si fa male a nessuno, tra maggiorenni adulti e vaccinati non ci vedo niente di male. Purtroppo c'è chi le perversioni le può sfogare con il partner chi no, chi con le prostitute chi no. Chi no magari percorre qursta via pagando, volontariamente e se lo fa nella maggior parte dei casi se lo può permettere.
Del resto cosa non sfrutta le debolezze della gente? Tutto ciò che non è di prima necessità sfrutta le debolezze della gente, la coca Cola, il SUV, i dolci, il parrucchiere, i chirurghi estetici, le scarpe col tacco che non ti servono ma che compri ugualmente...le sigarette, l'alcool, i trucchi... prodotti o servizi in cambio di soddisfare o calmare un bisogno.
Non sarà il lavoro più nobile ma non lo trovo immorale. Poi clienti senza criterio e che stanno male sono ovunque credo, quella è un'altra storia.

Finché si ha un tetto sopra la testa con le bollette pagate anche senza lavorare o fare un cazzo da mattina a sera come me e te e si può avere economicamente avere una vita dignitosa è molto facile giudicare cosa è immorale secondo me, ma empatizzo ad esempio con chi non ha questa fortuna e si deve arrangiare.

Angus

Ma ad esempio una badante non offre a sua volta (anche) un contatto umano, che non ci sarebbe in assenza di soldi? Perché lei invece non sfrutta la persona che assiste (che sta male come lei e quasi sempre peggio)?

E ci sono un botto di psicoterapeuti che di fatto oltre il contatto umano apparente non vanno. Anche nel loro caso però non ci si indigna, e ce ne sarebbe molta più ragione, francamente.

Delta80

Stanotte ho dormito abbastanza bene, ne avevo bisogno

Ezp97

Sta piovendo di brutto, perché devo alzarmi per andare a lavorare? Si sta tanto bene nel letto 😭

gaucho

Che ansia

anahí

La carriera dei bodybuilder è tutta basata su una auto-oggettificazione molto eclatante. Ma non vedo nessuno criticarli perché non rispettano se stessi e riducendosi a oggetto. E chi lavora in azienda si fa sfruttare quasi sempre. Ma non vedo nessuno elevarsi a moralmente superiore perché loro si svendono per un po' di soldi

Non sono mica l'auto-oggettificazione e l'auto-sfruttamento che turbano le persone che biasimano chi sceglie di fare la sex worker. Queste retoriche mi sembrano molto di più l'espressione di uno stigma morale fortissimo attorno a certi comportamenti sessuali che non di un ragionamento sul rapporto tra lavoro e dignità. Perché quest'ultimo ha senso, ma non ne ha per niente se circoscritto solo al lavoro sessuale.

anahí

Cioè io penso che rispetto a una prostituta che sceglie di farlo ed è contenta così stiamo perdendo molto di più la dignità io e i miei colleghi con così tante credenziali accademiche che dobbiamo elemosinare contratti a tempo determinato per cui dobbiamo trasferirci in continuazione

Ruoppolo

Non so per quale motivo mi è venuto in mente Calvin Klein, fatto sta che dopo qualche secondo mi appare la notizia del suo 80° compleanno.
Mi succede spessissimo di pensare a qualcosa e di ritrovare qualche risultato su internet, anche con cose banalissime come questa: mi viene in mente un personaggio, un luogo, un animale ed ecco che mi appare un qualche risultato correlato.
È come se mi leggesse nella mente o come se ci fosse una sorta di collegamento fra la rete e la mente.

Stan Kezza

La quarta dose mi ha devastato. Sono a pezzi.

zoe666

e basta con ste discriminazioni verso i non vaccinati


questo direi che è il sunto perfetto

dystopia

Mi sembra di stare sui social
Trigger fortissimi in ogni angolo

Crepuscolo

Siamo portati a pensare che noi con problemi psicologici, ansie e altro... siamo sempre vittime degli altri, ma in realtà possiamo essere anche carnefici.

Stan Kezza

Pagherei per un abbraccio.
Anche non sincero, così, tanto per farmi contento.
Ci sono giorni in cui ho bisogno di un abbraccio più dell'aria.
Sarei disposto a pagare.

Norlit

Ora alcuni avranno da dire su quello che sto per scrivere ma voglio togliermi questo sassolino: per me l'asessualità non è un "orientamento sessuale" ma un problema psicologico.
Non capisco come gli asessuali possano essere parte della comunità lgbt+ se il loro è un NON orientamento sessuale.
Il sesso è una cosa non fondamentale ma sicuramente piacevole, davvero non capisco come si possa non esserne minimamente interessati, e lo dico da "non trombante"...

anahí

Con un'idea di salute mentale troppo legata al concetto di normalità c'è il rischio che in nome della guarigione soffochiamo noi stessi

anahí

Un comportamento o preferenza che puoi concettualizzare come reazione a qualche trauma non per forza è malsano

Hor

Secondo me non è solo questione di stigma verso la sessualità, che certo c'è, è forte e rende ogni discorso al riguardo "speciale", come se, quando c'è di mezzo la sessualità, si dovesse ragionare con modalità diverse rispetto a ogni altro àmbito della vita, come se la sessualità fosse qualcosa di contaminante e da trattare con misure particolari.
Ma io penso ci sia anche un pregiudizio ancora forte nei riguardi della donna, che viene percepita come "debole" e meno capace degli uomini di autodeterminarsi. Difatti quando si parla di lavoro sessuale e si fa notare che molte persone in questo settore sono perfettamente consapevoli di quello che fanno, allora scattano subito discorsi tipo "eh, ma la scelta della sex worker non è una vera scelta", "bisogna salvarle dalle loro scelte", "non sono in grado di intendere e volere", ecc. ecc. Tutti discorsi che, nelle attività fatte dagli uomini non sento mai fare.

Hor

Quelli che dicono che l'asessualità è un "problema" o, peggio ancora, "una malattia", per me stanno sulle stesso piano di chi, nei secoli passati, lo diceva dell'omosessualità.
È così difficile capire che c'è chi vive determinate cose (in questo caso la sessualità) in un modo diverso dal proprio, senza patologizzare questo modo?