sagoma

Io comunque non ho detto proprio questo, anche se non escludo che quell'aura influisca. Il senso era che io, come un altro, posso essere attratto anche da una "bad girl", per più di un motivo, non per forza quello dell'immagine malefica che può trasmettere oppure non solo per quella.
Sono stato attratto anche da figure angeliche per esempio, sono attratto da tipi diversi di donne. Anche per quanto riguarda la bellezza esteriore, sicuramente in molti casi c'entra ma non sempre.
Comunque non starei in una relazione con una donna qualsiasi, in questo senso non mi ci vedo come un mdf (visto che questa cosa è stata citata qualche post fa). Se avessi la possibilità di avere rapporti occasionali probabilmente avrei un atteggiamento più di quel tipo (intendo da mdf), ma per un'ipotetica relazione no.

limitless

Da campano non posso che concordare, qua dalle mie parti esiste solo il neomelodico misto adesso a questi nuovi cantanti trap.
Se provi a far ascoltare altro alla gente ti prendono per una bestia demoniaca.

Mi fai ricordare quella volta che mi chiesero di fare un disco metal per la palestra dove andavo, non ti dico la reazione della gente.

Keith

Ti voglio aiutare nella sceneggiatura. Anche io ho in mente dei personaggi molto contrastanti, fondamentalmente buoni e corretti ma anche un po' canaglie. Un fobico che lotta contro l'emarginazione dei fobici, ma che allo stesso tempo è razzista e anche un po' fascista ma su quello che gli fa comodo è comunista. E' contro ogni violenza, ma è un leone da tastiera. Un vero contrasto vivente.

Varano

incomincio a scrivere la sceneggiatura poi la consegnerò a hor per un giudizio

David Brent

orami manco i pink floyd ascoltano più, una l'altra volta mi ha risposto, ad un mio link di una canzone che dura 8 minuti,ah wow 8 minuti come le canzoni del passato...figurati se ascoltano la musica classica

si arrabbiano pure se fai lo snob, per qualche motivo se uno dice di non leggere è un analfabeta schifoso da biasimare, mentre se uno fa lo snob musicale viene visto male

io ad una domanda "non ti piace la musica estiva" vorrei rispondere, smettila di usare il termine musica per quella spazzatura

e invece non posso, mentre se mettessi a paragone fabio volo e montale mi ucciderebbero, le stesse persone che mettono a paragone maneskin e pink floyd, assurdo, se non conosci gabriel marquez sei un ignorante, se non conosci horowitz no

anahí

Recentemente ho letto che la musica colta è da definire come musica che richiede uno sforzo all'ascoltatore. È una definizione che mi piace molto, e credo si possa applicare a tutta l'arte.

Personalmente mi piace ogni tanto ascoltare la musica classica, o anche musica metal poco accessibile, perché mi gratifica questo lavoro che svolgo per apprezzarla.

Però non credo che ci sia una vera gerarchia dell'arte. Io penso che sia ok che alcune persone vogliano ascoltare musica piacevole per rilassarsi e non viverla come un compito. Alla fine l'arte può anche essere piacere fine a se stesso e non penso che vi sia nulla di male

David Brent

Sì ovvio ognuno ascolta ciò che vuole, io stesso ascolto ancora il mitico Gigi d'Agostino, o la Dance anni 90 o Hips Dont Lie di Shakira Esageravo un po' ahah però ho notato sta cosa che se fa un commentino snob sulla musica viene visto malissimo, mentre nel leggere sono tutti librinazi mi viene da dire

Darby Crash

beh, dipende. Dal punto di vista di un critico non c'è una gerarchia nell'arte? Ovvio che ci sia. Allo stesso modo, un comune appassionato può avvicinarsi al modo di guardare l'arte di un critico individuando così ragioni che facciano riferimento alle innovazioni, al valore storico, all'estetica, alle influenze per preferire un prodotto artistico piuttosto che un altro.

anahí

Io intendevo dal punto di vista mio non c'è una gerarchia, e trovo limitante assumere il punto di vista di un critico

Darby Crash

secondo me invece quel punto di vista aiuta a capire meglio l'arte. Se analizzi Uccellacci e uccellini vedi che è un gran film. Ti viene naturale poi dire che robe come Titanic o La forma dell'acqua gli sono nettamente inferiori.
Ci sono dei criteri di valutazione. A uno sguardo superficiale si dice solo "mi piace/non mi piace". Andando ad approfondire si vengono a formare delle ragioni di tipo storico-estetico dietro a quel "mi piace" e così si costruisce un sistema di giudizi e valori.
Potremmo ad esempio mettere a confronto Piero della Francesca e il Maestro di Figline: a una prima impressione chi guarda potrebbe preferire il tratto giottesco del secondo artista, ma approfondendo si accorgerà delle ragioni per cui invece il pittore di Sansepolcro gli sia superiore.

poi, si può fruire dei prodotti artistici più disparati e ascoltare nello stesso giorno sia Celentano che Beethoven. Ma riconoscere a entrambi lo stesso valore denota una mancanza di comprensione degli artisti e del contesto in cui sono stati attivi.

a proposito di gerarchie, possiamo citare un passo da un articolo dello scrittore snob Pietro Citati, da poco morto.

Oggi la lettura tende a diventare una specie di orgia, dove ciò che conta è la volgarità dell’immaginazione, la banalità della trama e la mediocrità dello stile. Credo che sia molto meglio non leggere affatto, piuttosto che leggere Dan Brown, Giorgio Faletti e Paulo Coelho. Intanto, continua la scomparsa dei classici. Gli italiani non hanno mai letto Dickens e Balzac. Oggi, anche Kafka (che nel l970-80 era amatissimo) va a raggiungere Tolstoj e Borges nel vasto pozzo del dimenticatoio.

Varano

"Basta, smettetela di dire che nessuno è intervenuto per salvare Alika, smettetela di accusarci di indifferenza, io c'ero mentre quell'energumeno uccideva Alika, ho provato a fermarlo, non ci sono riuscito, però ho chiamato la polizia e l'ho fatto arrestare". L'uomo che ci si avvicina davanti all'altare di fiori e fotografie che ricordano l'ambulante nigeriano assassinato si chiama Mariano M. ed è uno dei testimoni oculari della strage

Sotto l’articolo di repubblica che non riesco a linkare da cell, tanti commenti femminili del tipo ‘bastava che 3/4 uomini si mettessero d’accordo e sarebbe ancora vivo’ alcuni usano il più generico ‘persone’ ma è comunque chiaro a chi si riferiscano questi rimproveri…sempre noi uomini dobbiamo fare i coraggiosi ma se uno non ha le palle che deve fare, non siamo tutti uomini d’azione

Keith

Esatto. Ma poi volendo potevano andare anche loro a fare qualcosa. Le donne di oggi molte molte sono alte, grosse, alcune palestrate, gli dai una borsettata in testa. L'assassino doveva essere uno bello tosto, che non lo fermi facilmente, lì ci voleva un bastone.. però stiamo sempre lì.. tu lo bastoni e metti che quello muore.. 20 anni alla sbarra.

franz90

Ci vorrebbe un Caimano
Per poterti dimenticare
Ci vorrebbe un Caimano
Per dimenticare la musica commerciale

Crepuscolo

Il fatto è che nel vedere due che si picchiano rotolandosi per terra non si pensa ad un possibile omicidio, sono scene che capitano relativamente spesso. Quindi la sfortuna è che è stata sottovalutata la situazione.

claire

Ah sì sì chiaro, tranquillo qui puoi esprimere i tuoi gusti, sei maschio e ne hai diritto, non verranno a dare contro a te e al tuo genere per questo.

David Brent

Io sono pigro e svogliato vorrei Amanda Knox come conquilina/convivente perchè così di sicuro comincerei a cucinare, pulire, stirare, tutto pur di non farla arrabbiare

Keith

Se intervieni ci devi saper fare anche solo con la voce o lo sguardo. Qui sotto al palazzo mio un uomo stava litigando con una donna, non la stava picchiando però un po' la spingeva, gli prendeva un braccio. Lei era una ragazzina esile e lui più grosso. Ad un certo punto arriva uno sparato con il monopattino che si ferma di botto e gli dice qualcosa tipo "ti ci metti a menare le donne eh, mena a me se ciai le palle" fatto sta che questo ha smesso.. è bastato uno sguardo, e una voce decisa e un fisico giovane e definito seppur piccolino. Se andavo io forse menava pure me, o forse no, chi lo sa? A civitanova magari no perché sono forse più civili, ma qui a roma molti hanno il coltello e qualcuno pure il ferro.. ci mettono poco a farti fuori

anahí

Personalmente trovo che questo limita la mia esperienza di spettatrice piu' che aiutarla perche' divide le esperienze artistiche in legittime e non legittime. Anche perche' credo nel diritto dello spettatore di seguire l'interpretazione che piu' gli piace nel fruire di un'opera d'arte, con mancanza di riguardo assoluta verso l'intento autoriale. Parafrasando Blake ti dico che per me si potrebbe benissimo

``Vedere il mondo in un cinepanettone e il cielo in una canzone di Justin Bieber, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora".

Quest'ultima cosa era provocatoria e una divagazione, ma tornando al discorso per me non ci sono principi semplici che regolano cio' che ci attira e ci affascina nell'arte, ma io lo questo lo seguo sempre anche se mi porta verso "guilty pleasures", perche' secondo me ci si priva di esperienze interiori anche importanti se si segue quel senso di "guilt".

Pensa poi l'espressione "guilty pleasure" come e' rivelatrice del fatto che nell'apprezzamento dell'arte a volte si mischi anche la morale e quindi la colpa, secondo me spesso rovinandolo.

claire

Visto il tuo ubriaco broccolaggio in privato dell'altra sera , sei dunque un mascalzone e io della maggioranza, oppure sei perbene e io della minoranza?

Keith

Non ricordo, ero ubriaco