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Vecchio 07-02-2012, 23:43   #1
Intermedio
L'avatar di bellick
 

Il mio terapeuta vuole sapere i motivi della mia rabbia e delle mie azioni vendicative verso persone che:
mi snobbano, mi rifiutano, non mi calcolano.
Non mi rispondono, fanno le cose in maniera disordinata e non perfetta, mi fanno le paternali.

Dice che tra i motivi delle mie arrabbiature vi sono: il sentirsi rifiutato in alcuni casi, umiliato in altri casi, sottomesso in altri, il mio perfezionismo ossessivo in altre occasioni.

Poi dice che viene fuori che sono un tipo permaloso, collerico, vendicativo.

Mi ha detto che devo scoprire il vero motivo. Lui dice che ce n'è uno principale. Forse lui lo conosce o pensa di saperlo ma vuole che sia io a dirlo.

Sinceramente non so cosa pensare, proverò a ragionarci su...

Voi per caso, conoscete la risposta?

Ultima modifica di bellick; 20-05-2023 a 13:05.
Vecchio 07-02-2012, 23:46   #2
Esperto
 

fammi capire... lui sarebbe lo psico-coso?
lo paghi e devi essere TU a dire A LUI che problemi hai?


guarda, fanno uguale uguale quelli che leggono i tarocchi
Vecchio 07-02-2012, 23:50   #3
Intermedio
L'avatar di bellick
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
fammi capire... lui sarebbe lo psico-coso?
lo paghi e devi essere TU a dire A LUI che problemi hai?

è la prima volta che ho a che fare con uno psico.... Non so come funziona...
Lui ha capito alcune cose di me e spesso mi ha detto come stanno le cose e ci ha preso...
Però cerca di farmi arrivare su alcuni aspetti della mia personalità facendomi riflettere. Forse le risposte che cerca non le sa nemmeno lui.
Vecchio 08-02-2012, 00:08   #4
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da bellick Visualizza il messaggio
è la prima volta che ho a che fare con uno psico.... Non so come funziona...
Lui ha capito alcune cose di me e spesso mi ha detto come stanno le cose e ci ha preso...
Però cerca di farmi arrivare su alcuni aspetti della mia personalità facendomi riflettere. Forse le risposte che cerca non le sa nemmeno lui.
così proprio a voler "giocare", dico che sembra esserci stato un rapporto conflittuale di amore/odio con una o più figure autoritarie che ti hanno segnato il carattere, i genitori penso, o chiunque ti abbia cresciuto.

l' "amore" di fare le cose per bene, di essere bravo, ma al tempo stesso l' "odio" di vedere proiettati su di te rimproveri e ammonimenti.. mi fa pensare questo

il fatto di non sopportare le mancanze di attenzioni poi è un classico.

ma lo dico tanto per "giocare"... chi ti conosce meglio di te?
Vecchio 08-02-2012, 00:54   #5
Esperto
L'avatar di muttley
 

Il tuo psicoterapeuta ha ragione quando dice che c'è un qualche substrato biografico alla base del tuo rancore. E' irrealistico pensare che tutti ce l'abbiano con noi e che tutti ci evitino, a meno che non sussistano atteggiamenti fortemente antisociali nel nostro modo di porci verso gli altri, talmente conflittuali da indurre gli altri a starci alla larga. Prova a scavare nel tuo passato, evidentemente c'è qualcosa...
Vecchio 08-02-2012, 09:20   #6
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da bellick Visualizza il messaggio
Il mio terapeuta vuole sapere i motivi della mia rabbia e delle mie azioni vendicative verso persone che:
mi snobbano, mi rifiutano, non mi calcolano.
Non mi rispondono, fanno le cose in maniera disordinata e non perfetta, mi fanno le paternali.

Voi per caso, conoscete la risposta?
scusa eh, sarò banale, ma la risposta la devi dare tu, altrimenti la psicoanalisi va a farsi benedire
se ti suggeriamo poi ti fai delle idee che magari sono sbagliate...
Vecchio 08-02-2012, 10:29   #7
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Lui i motivi che ti fanno arrabbiare li sa già e te li ha anche già detti!
Ora sei tu che devi capire le vicende che in particolare ti hanno "segnato", credo ti stia chiedendo di fare un po' di autoanalisi ed è normale, lui non lo può sapere.
Vecchio 08-02-2012, 17:11   #8
Intermedio
L'avatar di bellick
 

Grazie per le risposte.

Rapporto amore/odio forse c'è con un genitore...Anche se non lo definirei proprio odio...

Ci penserò...
Vecchio 08-02-2012, 17:20   #9
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
fammi capire... lui sarebbe lo psico-coso?
lo paghi e devi essere TU a dire A LUI che problemi hai?


guarda, fanno uguale uguale quelli che leggono i tarocchi
Beh, ma scusa, se si tratta di trovare un qualche evento nel suo passato, mica lo psico-professionista può conoscere tutto il suo passato... per quello sì che gli ci vorrebbero i tarocchi e la palla di cristallo

(ma sia chiaro che anche io sono piuttosto scettico su molti psico-professionisti)
Vecchio 10-02-2012, 15:03   #10
Intermedio
L'avatar di bellick
 

Conosco una in chat, è carina, iniziamo una conversazione poi mi dice che deve andare via e finisce lì la conversazione.
Il giorno dopo la rivedo e parliamo un po', poi dice che deve andare.
La sera parliamo, mi dice che deve andare e che sarebbe tornata tra qualche minuto.
Io aspetto, aspetto, aspetto... Poi le mando un messaggio con un altro contatto e scopro che è lì connessa su facebook.

Considerando che:
Sono solo, non esco con una ragazza da tanto tempo, mi bruciano gli ultimi due rifiuti, sono depresso e mi sento solo, sono ansioso, insicuro, mi sento inferiore a gli altri...etc.etc.

MI INCAZZO. Le scrivo che è una persona falsa, che è superficiale, la classica fighettina senza cervello che va all'università tanto per fare qualcosa, che sembra una di quelle a cui piacciono i ragazzi tamarri e cretini, che è una facilona...

Il normalone se ne sarebbe fregato.

Secondo me il fatto che mi sia incazzato è più che normale. La reazione è da persona immatura.
Forse l'immaturità non ha nulla a che vedere con l'essere/sentirsi depresso/represso/sfigato/anormale/inferiore.

Di una cosa sono sicuro: quando sono in un momento positivo non reagisco in quel modo e prendo questi episodi più alla leggera.
Vecchio 10-02-2012, 17:10   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il tuo psicoterapeuta ha ragione quando dice che c'è un qualche substrato biografico alla base del tuo rancore. E' irrealistico pensare che tutti ce l'abbiano con noi e che tutti ci evitino, a meno che non sussistano atteggiamenti fortemente antisociali nel nostro modo di porci verso gli altri, talmente conflittuali da indurre gli altri a starci alla larga. Prova a scavare nel tuo passato, evidentemente c'è qualcosa...
invece e' realistico,a me e' successo proprio quello che hai detto,ma non perche' assumevo comportamenti asociali,anzi io cerco di socializzare e andar d'accordo con tutti,ma solo ed esclusivamente perche' si accorgono che sono un timido,e non lo accettano.

quanto all'autore del topic,secondo me reagisci cosi,perche' dentro hai un senso di frustrazione e solitudine,il motivo e' perche' sei piu' sfortunato di altri e la vita ti regala piu' cose negative che positive,dato che hai problemi di carattere,e le persone "normali" sono la maggioranza schiacciante,e' facile capire perche' accade cio'
Vecchio 10-02-2012, 17:20   #12
Esperto
L'avatar di muttley
 

Fammi esempi più dettagliati.
Comunque può dipendere da tanti fattori, sempre che sia vero ciò che sostieni. Può anche darsi che tu abbia la predisposizione a notare maggiormente i segnali di ostilità perché ne hai subiti molti o in maniera particolarmente accentuata in certe fasi della tua vita, tali da renderti piuttosto sospettoso e con una soglia di allerta eccessiva. Io ad esempio ho un amico che ha subito molto bullismo da ragazzino in virtù della sua condizione famigliare assai disagiata e strana, cosa che l'ha reso piuttosto incapace di saper "distinguere" i segnali di esplicita ostilità da quelli di semplice ironia. Me ne sono accorto stando con lui e osservando come sia solito essere iper reattivo di fronte a battute, lazzi, motteggi e amenità del genere, da quelle contenenti un poco di malizia a quelle assolutamente innocue. Spesso arriva a destestare anche la gente particolarmente aperta, sorridente, gioviale, per il semplice fatto che gli ricorda tanto i bulletti che lo perseguitavano e tutto quello che lui non riesce ad essere...scambia il minimo dettaglio per un invito "alla pugna". Questo per quanto riguarda lui e le persone estremamente "oppositive", ma ci sono tanti altri modi che involontariamente sembrerebbero tradire una certa ostilità per come vengono lette all'esterno. Gli altri possono avere torto, ma tocca soprattutto a noi saperci esaminare e capire cosa può renderci invisi al prossimo. Chiarirsi nella comunicazione è importante, onde evitare questo genere di cortocircuiti.
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