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Originariamente inviata da Balordo
Un giorno chiuso in casa. Perdi tempo ad imprecare e maledire ogni minuto. Osservi il mondo là fuori e ti pare un gioco. Il mondo è un gioco per illusi. La mia mente è troppo debole per giocare, voglio solo godere. Ma lo spazio attorno a me è vuoto, mestamente vuoto, e non rimane che un letto su cui giacere. E' una tortura insensata, perché comunque il giorno arriva sempre, dolente. I ricordi sbiadiscono e lasciano posto alla frenesia della luce. Si susseguono i giorni e il tempo divora ogni lacuna. L'uomo è solo e incantato nel nulla, intento a bere fiumi di alcool o ad immergersi dentro qualche poesia, poiché l'arte è la sola cosa che rimane in questo mare di merda, la sola cosa per cui vale la pena tirare lo sciacquone ogni santo giorno, la sola cosa per cui vale la pena morire.
Forse tutto ciò non significa niente, forse sono solo uno schizzato viziato incapace di affrontare la vita, ma non ho rimpianti. Non rimane che il dolore e la rabbia per il non provato, quella stanca amarezza che invade e pervade la mente, quell'odore di nefasto odio che si perde tra distese di nulla: il nulla infinito della vita.
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ma l'odore di nefasto odio è strettamente legato al discorso dello sciacquone? no perchè facendo 1+1.....
ma poi dici
e subito dopo
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Non rimane che il dolore e la rabbia per il non provato
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in questa contraddizione sta un pò la fobia, quando toglierai una delle due cose ti sentirai meglio
senza rimpianti sarai sereno e ti accetterai per quello che sei,
viceversa con i rimpianti e la rabbia avrai la spinta che porta al cambiamento
ma unendo le due cose (mancanza di rimpianti "sto bene così" e rabbia e amarezza) rimani in un limbo
aspe, non rispondere, so che pensi "...zzo vuoi, è solo uno sfogo, mica devo spiegare tutto"
ma vedrai che un giorno le mie perle di saggezza saranno utili, e poi ormai ho già scritto e non cancello tutto