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Vecchio 05-05-2012, 21:42   #1
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Mi capita spesso di aver bisogno/voglia di sfogarmi ma di ritener che ciò che voglio scrivere non valga la pena di un topic.
Scrivo dunque qui per creare un topic in grado di raccogliere i pensieri di coloro che hanno voglia di condividere qualcosa, qualunque cosa. Non un semplice "A cosa state pensando in questo momento?" ma qualcosa di più profondo e articolato.
Vecchio 05-05-2012, 22:23   #2
Super Moderator
 

Una bella idea. Ne avrei da scrivere, ma non riesco nemmeno a farlo sul forum dove in teoria dovrei essere anonima.
Vecchio 05-05-2012, 22:32   #3
Banned
 

un monologo alla molly bloom va bene lo stesso?


ma poi perchè oggi quella lì che era vicino a me si è messa a chiedermi quella cosa che io manco ci sentivo cioè belin parlava pianissimo poi aveva un inglese pessimo e io che manco son capace di dire hello cioè belin che figura di merda ma guarda un po te
Vecchio 05-05-2012, 22:43   #4
Esperto
L'avatar di super unknown
 

basta teorizzare la vita, le donne, gl'altri & co. iniziamo a vivere, tanto la merda Più la giri Più puzza...
Vecchio 05-05-2012, 22:44   #5
Esperto
L'avatar di marino
 

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basta teorizzare la vita, le donne, gl'altri & co. iniziamo a vivere, tanto la merda Più la giri Più puzza...
Come si inizia a vivere?
Vecchio 05-05-2012, 22:52   #6
Esperto
L'avatar di super unknown
 

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Come si inizia a vivere?
non chiederlo fallo !
Vecchio 05-05-2012, 22:52   #7
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

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non chiederlo fallo !
Vecchio 05-05-2012, 22:56   #8
Esperto
L'avatar di marino
 

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non chiederlo fallo !
Puro ZEN...
Vecchio 06-05-2012, 00:05   #9
Esperto
L'avatar di super unknown
 

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Puro ZEN...
no! è merda anche questa parafrasavo sinteticamente alcune delle cose che mi sono state dette nel tempo, compresa la psicoterapeuta.
Vecchio 06-05-2012, 08:55   #10
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Mi piace l'idea... dunque...

Ho la netta impressione che le mie scatole si siano rotte a forza di guardare uno schermo.
Di essere apprezzato, lodato, di ricevere parole di conforto, parole intelligenti, parole parole parole (ehi, ora capisco quella canzone!)
Possiamo considerare le parole dei fatti?
Perché se fosse così allora sarei a posto, forse non riesco più a vederne la "fattualità" e quindi le svaluto.

Mi dicono che "il bene che si riceve si misura dalle azioni, dai fatti".
E mi sembra davvero sensato. Dovrei fidarmi di chi me lo dice..
Se valutassi il bene ricevuto dalle azioni benevole ricevute, mi basterebbero le dita di una mano.
Il che non mi va giù, francamente.
E' anche colpa mia intendiamoci, io mi sono isolato dal mondo intero, chiuso nella mia ossessiva maniacale voglia di trasformare la vita in un'opera tragica. (tragica poi... tragicomica..!)
Me lo merito.
(questo post lo dimostra, è incredibile quanto io sia autoriferito... mi spavento da quanto è così..)

Ma non sarebbe male se questo sprint verso la libertà dalla gabbia matriarcale mi riservasse, in preparazione a ciò che sarà, qualche incontro con persone reali, con occhi, stomaci e nervi vaghi. Invece che farmi assopire dietro ai refusi emotivi di questa rete piena di coscienze emergenti da computers.

P.S. se questo topic lo avessi frequentato a 17-20 anni vi avrei inabissato di elucubrazioni sulla natura dell'universo e della realtà..!
Ammazza che fortuna che avete! Quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto!

Ultima modifica di Allocco; 06-05-2012 a 10:27.
Vecchio 06-05-2012, 09:14   #11
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Possiamo considerare le parole dei fatti?
Considerando che “fatto” è una parola...
Vecchio 06-05-2012, 09:37   #12
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Stanotte non ho dormito.
C'è un picchio che mi martella la testa da tempo, me lo vedo ad occhi aperti e chiusi, che mi fissa, non mi fa stare tranquillo.

Spero se ne vada prima o poi, mi sto rompendo.
Vecchio 06-05-2012, 12:00   #13
Banned
 

Giudica...e sarai giudicato.
Disprezza...e sarai disprezzato.
Ascolterai solo quello che vuoi sentirti dire.
Osserverai solo quello che vorrai osservare.
Percepirai solo quello che vorrai percepire.

Spegni il pensiero e lasciati andare,
libero come un uccello in mezzo al mare,
che guarda all'orizzonte dove tutto scompare.




Ultima modifica di Sampei80; 06-05-2012 a 12:02.
Vecchio 06-05-2012, 16:19   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Mi dicono che "il bene che si riceve si misura dalle azioni, dai fatti".
E mi sembra davvero sensato. Dovrei fidarmi di chi me lo dice..
Se valutassi il bene ricevuto dalle azioni benevole ricevute, mi basterebbero le dita di una mano.

Non credo che il bene che facciamo sia pari a quello che riceviamo.
Alla fine ciò che conta è fare del bene, "Riuscire a dormire la notte".
Vecchio 06-05-2012, 16:54   #15
Esperto
L'avatar di RobRock
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Mi piace l'idea... dunque...

Ho la netta impressione che le mie scatole si siano rotte a forza di guardare uno schermo.
Di essere apprezzato, lodato, di ricevere parole di conforto, parole intelligenti, parole parole parole (ehi, ora capisco quella canzone!)
Possiamo considerare le parole dei fatti?
Perché se fosse così allora sarei a posto, forse non riesco più a vederne la "fattualità" e quindi le svaluto.

Mi dicono che "il bene che si riceve si misura dalle azioni, dai fatti".
E mi sembra davvero sensato. Dovrei fidarmi di chi me lo dice..
Se valutassi il bene ricevuto dalle azioni benevole ricevute, mi basterebbero le dita di una mano.
Il che non mi va giù, francamente.
E' anche colpa mia intendiamoci, io mi sono isolato dal mondo intero, chiuso nella mia ossessiva maniacale voglia di trasformare la vita in un'opera tragica. (tragica poi... tragicomica..!)
Me lo merito.
(questo post lo dimostra, è incredibile quanto io sia autoriferito... mi spavento da quanto è così..)

Ma non sarebbe male se questo sprint verso la libertà dalla gabbia matriarcale mi riservasse, in preparazione a ciò che sarà, qualche incontro con persone reali, con occhi, stomaci e nervi vaghi. Invece che farmi assopire dietro ai refusi emotivi di questa rete piena di coscienze emergenti da computers.

P.S. se questo topic lo avessi frequentato a 17-20 anni vi avrei inabissato di elucubrazioni sulla natura dell'universo e della realtà..!
Ammazza che fortuna che avete! Quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto!
Hai detto bene! le parole contano ben poco, in realtà hanno un valore solo in un contesto artistico, o politico..trasformare la propria vita in un opera tragicomica vuol magari sottintendere il fatto di accettare questo aspetto delle parole , belle, incisive ma poco concrete.
E quindi ogni volta che da qualcosa, che sia una situazione o qualcuno, ci aspettiamo che vengano recitate delle parti, che le cose seguano un preciso corso , come scritto su un copione, e che quindi sappiamo come comportarci perchè abbiamo la nostra parte da leggere, stiamo trasformando la realtà in una commedia, e ne perdiamo il senso.
Quindi ogni volta che ti trovi bene in una determinata situazione, butta via il copione!
Vecchio 06-05-2012, 17:38   #16
Banned
 

Complimenti per l'idea, Kavin. Questo, qua sotto, è il mio ultimo sfogo. Scrivo quando mi sento morire dentro:


Non amo il conformismo. Non mi piacciono le chiacchiere inutili. Non amo il caos. Mi piace la pace, la tranquillità, il benessere interiore. Non m'importa degli altri, penso che debbano fare le loro scelte e rispettare quelle altrui. Non mi piace giudicare, talvolta lo faccio, ma penso che sia una forma di autodifesa per impedire agli altri di entrare - diciamo - nel mio territorio personale e contaminarlo con la loro presenza. Non mi piace la gente. Non sono un chiacchierone, meno gente vedo e meglio sto.
Amo la solitudine. Ne ho bisogno, costantemente e quotidianamente. E' la mia droga, qualcosa di cui non posso oggettivamente fare a meno, a cui non posso rinunciare.
Mi sento un palo quando sono in mezzo agli altri: essi parlano, parlano e parlano. Non sanno nemmeno loro cosa dicono. Non li seguo. La mia mente vaga per la nebbia mentre loro confabulano, spettegolano e si fanno i cazzi degli altri. Non mi va di partecipare, preferisco cambiare gioco.
Mi piace godere il momento, lasciare che sia il tempo a dettare legge. Lasciare che sia il tempo a cucire, asciugare ogni ferita. Mi piace lasciar scorrere il tempo. Mi piace buttare il tempo e riprenderlo quando ne ho di bisogno. Trovo che sia affascinante ciò, come un fiume che scorre in una torrida giornata di primavera. Amo il mio mondo pazzo, non lo scambierei per niente e nessuno.
Mi piace la libertà. Mi piace fare ciò che desidero. Mi piace sedermi su un prato e riflettere sull'esistenza. Non mi piace forzare serrature per avere di più. Non ne sento la necessità. Non mi piace progettare, tracciare qualcosa che possa durare nel tempo. Il futuro non esiste. Lo creiamo con il nostro presente, consapevolmente o inconsapevolmente che sia.
Penso sia giusto seguire l'inclinazione dei propri sogni, anche a costo di rimetterci la pelle. E la faccia.
Penso sia giusto seguire una propria linea di principio e perseguirla, anche a costo di farsi dei nemici.
Credo che non ci sia niente di assoluto. Credo nell'immensità dell'universo e nell'imbecillità degli uomini. Credo nella passione e nella forza interiore che uno ha. Credo che la linea che divide la pazzia dalla normalità sia sottilissima, quasi impercettibile; talvolta pazzia e normalità sono concetti talmente astratti da sembrare superflui.
E credo che valga la pena vivere, dopo tutto.
Vecchio 06-05-2012, 18:43   #17
Esperto
L'avatar di marino
 

Complimenti Maury. Bello il tuo scritto. Lo condivido totalmente.
A volte mi viene da pensare che "sociofobico" è un etichetta dataci dai "normali". Anche io amo il mio mondo pazzo. E come diceva Hank:

«Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri.»

Vecchio 08-05-2012, 12:43   #18
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Hi hi hi... m'è balenata in mente un'idea mostruosa...

Stavo pensando di preparare un generatore casuale di reazione...
Un sistema che in base ad un algoritmo matematico decida in modo del tutto arbitrario e
al di fuori dal contesto quale dovrebbe essere la mia reazione a un contatto umano.
Sarebbe interessante no? (mi renderebbe "normale"!)

Ti suonano alla porta, è la spesa - [calcolo] - eccessivamente emotivo
"ah grazie che me l'avete portata fin sotto casa!"
"te la porto anche dentro se vuoi"
"ma si! entra entra amico mio! vuoi un caffè?"
"eh devo andare mi spiace"
"ma guarda è il minimo che potrei fare aspetta, devo avere qualcosa da darti come mancia.."
[gli porge un uccellino fatto col fil di ferro]

Ti chiedono un'informazione - [calcolo] - antipatico
"dunque anzitutto non so bene cosa diamine ci andiate a fare..."
"..."
"in ogni caso prendete la via a destra, poi sempre dritto anche un deficiente lo capirebbe.."
"ma mi scusi.."
"non si preoccupi, anche io ne ho appena mollata una."
"!"
"e poi in fondo chiedete a qualcuno, ma non stupitevi se le indicazioni che vi ho dato vi faranno fare 40 minuti di strada a senso unico in più"

Incontro casuale in spiaggia - [calcolo] - intraprendente
"si chiama L., 4 anni, e il tuo?"
"Z., è il mio amore!"
"a proposito; sono un timido patologico che vorrebbe cambiare, quindi... ti andrebbe di vederci più tardi?"
[la spiaggia è un buon luogo per questa scelta, se indossate la maschera lo spray al pepe non dovrebbe fare troppo male..*]


Eccetera eccetera eccetera...

Accetto suggerimenti per le reazioni potenziali da inserire..



*Apparte che... perché mai una dovrebbe portarsi lo spray al pepe in spiaggia??!!

Ultima modifica di Allocco; 08-05-2012 a 13:01.
Vecchio 10-05-2012, 15:56   #19
Esperto
L'avatar di marino
 

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Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
tempo fa una psicologa ha risposto a una mia mail. parte di una frase che mi ha scritto, per quanto semplice e banale, mi ronza spesso in mente con grande amarezza "le relazioni umane sono quelle che ci permettono di esserci e di sentirci vivi"
come darle torto?
Vecchio 10-05-2012, 17:58   #20
Banned
 

Non capirò mai il patriottismo, sarà che ho una visone troppo "globale" dell'umanità, ma proprio non lo capisco.
Perchè devo essere fiero o orgoglioso di essere nato nel mio paese? E' un paese bello e imporante? Allora? Devo ritenermi orgoglioso di essere parte del mio paese? Non lo sarò mai, non perchè odio l'italia ma perchè, secondo il mio punto di vista, il mondo dovrebbe essere una grande nazione, alla fine serve solo a creare ulteriore allontanamento dallo "straniero".
Secondo me il patriottismo è stato inventato all'unico scopo di convincere le persone a sacrifacare la loro vita per un pezzo di terra.
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