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18-11-2013, 21:50
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Ultimamente ci faccio sempre più caso... ho davvero dimenticato come si sorride, perchè? Semplice, non mi diverte più niente, almeno nella vita di tutti i giorni, poi rido per dei film, oppure per altre cose, ma in pubblico non mi mostro mai sorridente, felice di essere lì, in quel posto, in quel momento, mai..
A volte mi sento come alienato, come se non esistessi davvero, come se non facessi parte di questo Mondo, poi ci pensano gli altri a farmelo ricordare, esisto, ma la mia vita è così deprimente che a volte lo dimentico. In questi due anni ho dimenticato il significato della parola : felicità. I miei genitori sono ottimi, non mi posso lamentare per questo, ma parlo di un'altra felicità, saper trovare il proprio posto nel Mondo, avere una persona accanto a cui si vuole davvero bene e che sia ricambiato l'affetto, provare gioa per quello che si fa... ho paura che questo non accadrà mai per me.
Alla vista delle altre persone credo di sembrare noioso, una persona che non vorresti mai incontrare, che preferiresti evitare, perchè sempre con quell'aria sconsolata e malinconica, in realtà, non sono quel fantasma che tutti vedono, vorrei solo saperlo dimostrare, ma non so come farlo.
Non voglio passare il resto della mia vita in questo stato, ma non ho ancora fatto niente per cambiare la situazione e sinceramente... penso che se continuo così non lo farò mai. Anche a voi è capitato, pensare di non far parte di tutto questo? Fingere di vivere, nemmeno quello so fare.
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18-11-2013, 21:58
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Chiediti come puoi fare per raggiungere la felicità. Cosa ti renderebbe felice? Muoviti un passo alla volta verso il tuo obbiettivo.
Facile a dirsi, ma non a farmi, ma da qualche parte devi cominciare.
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18-11-2013, 22:02
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#3
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Chiediti come puoi fare per raggiungere la felicità. Cosa ti renderebbe felice? Muoviti un passo alla volta verso il tuo obbiettivo.
Facile a dirsi, ma non a farmi, ma da qualche parte devi cominciare.
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L'unica cosa di cui ho veramente bisogno in questo momento è parlare con qualcuno che possa capirmi e aiutarmi... vorrei andare da uno psicologo, ma non riesco a trovare il coraggio di dirlo ai miei
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18-11-2013, 22:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Guarda, ti capisco benissimo. E' una sensazione veramente brutta. Però non devi perdere la concezione di te come invidiuo uguale agli altri. Per quanto tu ti senta diverso, ricordati almeno che è solo un inganno della tua mente. Sai, i problemi nascono tutti da lì. La cosa migliore da fare per ricordare come si sorride è provare a sorridere. Quando qualcuno dimentica qualcosa, la cosa migliore è avvicinarsi alla cosa dimenticata, per ricordarla. A volte possono essere delle piccole cose che piacciono agli altri. Un sorriso, una parola, un'esclamazione, ma anche i nostri discorsi, se sono interessanti. Quindi, fatti avanti e ricordati che, anche se ti senti il più estraneo, diverso, insignificante di questo pianeta, tu, tu sei il più uguale, presente, significativo di questo pianeta. L'importante non è esserlo per tutti, ma per le persone che ci vogliono bene. E devi proprio partire da quelle, per capire come andare avanti. ^^
Queste parole le dico anche a me, perché so cosa significa sentirsi piccoli e diversi, in un mondo grande e pieno di negatività. Sarei uno stupido se ti dicessi che la vita è bella, che il mondo è bello, perché non è vero, e Dio lo sa meglio di me. Ma siamo tutti peccatori, quindi il nostro destino in questo mondo è la sofferenza. Proprio attraverso la sofferenza bisogna trovare un punto in più per sgorgare da questa situazione!
Per cui, sforzati di sorridere quando puoi! Okay? Io ci provo spesso, perché sembro triste anche quando non lo sono. xD Questo per via del mio sguardo, che tende ad essere serio e riflessivo. ^^
Anche questo mi fa sentire diverso. Ricordati che, tralasciando il fatto che davanti agli occhi di nostro Padre Onnipotente siamo tutti uguali e valiamo allo stesso modo, una persona viene considerata diversa quando ha qualcosa che è veramente diverso: come nascere con due teste (quindi nascere con qualche deficit fisico), o nascere ritardati, ossia tutte quelle cose che rendono un essere vivente non conforme alla normalità. Ma questo lo ha deciso l'uomo, e l'uomo è imperfetto, non capisce veramente come stanno le cose. Crede come vuole, e pretende che tutto ciò che dice sia vero e unico! Sai, a volte basterebbe aprire la mente per vedere tante cose. Sia belle che brutte. ^^
Ciao!
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18-11-2013, 22:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da Tom Dickens
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Ti capisco. E' stato il mio primo passo e ci ho messo 1 anno per orgoglio e per paura della reazione dei miei. Tanto per dire mi pà esclamò: "Che figliolo scemo che ho!" e mia mamma: "Ma che fai, ti droghi?"
Ahahaha che spettacolo, ora ci rido, ma 2 anni fa fu una legnata assurda. Comunque:
Da una parte devi cominciare e devi cominciare a tirare fuori un po' di palle e a superare certe paranoie "non trovare il coraggio e blabla". Ce la farai, come tanti ci sono riusciti. Il primo passo è il più difficile, ma devi farlo.
Vai e poi raccontaci!!!
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18-11-2013, 22:12
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#6
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k
Guarda, ti capisco benissimo. E' una sensazione veramente brutta. Però non devi perdere la concezione di te come invidiuo uguale agli altri. Per quanto tu ti senta diverso, ricordati almeno che è solo un inganno della tua mente. Sai, i problemi nascono tutti da lì. La cosa migliore da fare per ricordare come si sorride è provare a sorridere. Quando qualcuno dimentica qualcosa, la cosa migliore è avvicinarsi alla cosa dimenticata, per ricordarla. A volte possono essere delle piccole cose che piacciono agli altri. Un sorriso, una parola, un'esclamazione, ma anche i nostri discorsi, se sono interessanti. Quindi, fatti avanti e ricordati che, anche se ti senti il più estraneo, diverso, insignificante di questo pianeta, tu, tu sei il più uguale, presente, significativo di questo pianeta. L'importante non è esserlo per tutti, ma per le persone che ci vogliono bene. E devi proprio partire da quelle, per capire come andare avanti. ^^
Queste parole le dico anche a me, perché so cosa significa sentirsi piccoli e diversi, in un mondo grande e pieno di negatività. Sarei uno stupido se ti dicessi che la vita è bella, che il mondo è bello, perché non è vero, e Dio lo sa meglio di me. Ma siamo tutti peccatori, quindi il nostro destino in questo mondo è la sofferenza. Proprio attraverso la sofferenza bisogna trovare un punto in più per sgorgare da questa situazione!
Per cui, sforzati di sorridere quando puoi! Okay? Io ci provo spesso, perché sembro triste anche quando non lo sono. xD Questo per via del mio sguardo, che tende ad essere serio e riflessivo. ^^
Anche questo mi fa sentire diverso. Ricordati che, tralasciando il fatto che davanti agli occhi di nostro Padre Onnipotente siamo tutti uguali e valiamo allo stesso modo, una persona viene considerata diversa quando ha qualcosa che è veramente diverso: come nascere con due teste (quindi nascere con qualche deficit fisico), o nascere ritardati, ossia tutte quelle cose che rendono un essere vivente non conforme alla normalità. Ma questo lo ha deciso l'uomo, e l'uomo è imperfetto, non capisce veramente come stanno le cose. Crede come vuole, e pretende che tutto ciò che dice sia vero e unico! Sai, a volte basterebbe aprire la mente per vedere tante cose. Sia belle che brutte. ^^
Ciao!
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E' difficile andare avanti in un Mondo del genere, trovare certezze ed equilibrio..
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18-11-2013, 22:15
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#7
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ti capisco. E' stato il mio primo passo e ci ho messo 1 anno per orgoglio e per paura della reazione dei miei. Tanto per dire mi pà esclamò: "Che figliolo scemo che ho!" e mia mamma: "Ma che fai, ti droghi?"
Ahahaha che spettacolo, ora ci rido, ma 2 anni fa fu una legnata assurda. Comunque:
Da una parte devi cominciare e devi cominciare a tirare fuori un po' di palle e a superare certe paranoie "non trovare il coraggio e blabla". Ce la farai, come tanti ci sono riusciti. Il primo passo è il più difficile, ma devi farlo.
Vai e poi raccontaci!!!
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Il problema è che non saprei proprio come fare, a trovare il momento giusto, le parole adatte e poi già mi immagino le domande che mi faranno i miei...
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18-11-2013, 22:22
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da Tom Dickens
Il problema è che non saprei proprio come fare, a trovare il momento giusto, le parole adatte e poi già mi immagino le domande che mi faranno i miei...
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Te vai [ora], come viene viene. Meno pensieri, più azione. Susu!
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19-11-2013, 15:13
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#9
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Te vai [ora], come viene viene. Meno pensieri, più azione. Susu!
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Ci proverò, devo provarci...
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21-08-2015, 12:14
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#10
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Avanzato
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 403
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Non ho la risposta. Non so cosa rispondere e forse non voglio nemmeno rispondere. Ero su un'altra pagina e mi ha colpito questa discussione "Il sorriso? Ho dimenticato come si fa...". So che è vecchia ormai, ma le sue parole sono sempre attuali. Il sorriso... un sorriso.... così semplice eppure così complicato, pieno, assordante, esplosivo....
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21-08-2015, 13:38
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#11
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Intermedio
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: Kepler 452b
Messaggi: 195
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Quote:
Originariamente inviata da Tom Dickens
Ultimamente ci faccio sempre più caso... ho davvero dimenticato come si sorride, perchè? Semplice, non mi diverte più niente, almeno nella vita di tutti i giorni, poi rido per dei film, oppure per altre cose, ma in pubblico non mi mostro mai sorridente, felice di essere lì, in quel posto, in quel momento, mai..
A volte mi sento come alienato, come se non esistessi davvero, come se non facessi parte di questo Mondo, poi ci pensano gli altri a farmelo ricordare, esisto, ma la mia vita è così deprimente che a volte lo dimentico. In questi due anni ho dimenticato il significato della parola : felicità. I miei genitori sono ottimi, non mi posso lamentare per questo, ma parlo di un'altra felicità, saper trovare il proprio posto nel Mondo, avere una persona accanto a cui si vuole davvero bene e che sia ricambiato l'affetto, provare gioa per quello che si fa... ho paura che questo non accadrà mai per me.
Alla vista delle altre persone credo di sembrare noioso, una persona che non vorresti mai incontrare, che preferiresti evitare, perchè sempre con quell'aria sconsolata e malinconica, in realtà, non sono quel fantasma che tutti vedono, vorrei solo saperlo dimostrare, ma non so come farlo.
Non voglio passare il resto della mia vita in questo stato, ma non ho ancora fatto niente per cambiare la situazione e sinceramente... penso che se continuo così non lo farò mai. Anche a voi è capitato, pensare di non far parte di tutto questo? Fingere di vivere, nemmeno quello so fare.
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Siamo in 2 io sarà un anno che non rido più...come fai a sorridere, con la società con cui ci troviamo...
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21-08-2015, 14:40
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 582
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In alcuni momenti della mia vita, per fortuna brevi momenti, ho avuto la tua stessa sensazione, soprattutto al liceo. Mi sentivo veramente estraniato dal contesto circostante e questi si rifletteva non solo nel volto, perennemente annoiato, ma anche nel linguaggio del corpo, chiuso e remissivo; sono sicuro che, dando questa impressione, gli altri mi trattassero di conseguenza.
Ne sono un po' uscito fuori all'università, facendo ciò che mi interessava, e anche grazie all'aiuto della religione e delle fede (ma questa, temo, è un'esperienza personale); in questo modo ho trovato un senso alle mie azioni, e questo mi bastava per essere, almeno un po' felice...è andata un po' peggio sul piano della condivisione, per non parlare di quello affettivo.
Su un piano pratico, ti posso consigliare di importi di sorridere e avere un linguaggio del corpo più aperto. Sembra poco, ma in realtà migliorerà il modo con cui gli altri ti vedono...ovviamente la cosa è superficiale, però è un punto di partenza (anch'io oggi rimango estremamente noioso in una conversazione che vada fuori dell'argomento università).
ps.: a tal proposito, ti consiglio i libri di allan e barbare pease, sul linguaggio del corpo, a me hanno aiutato molto per me stesso e pe capire l'atteggiamento degli altri.
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