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04-06-2009, 18:32
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#161
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Originariamente inviata da moon-watcher
Ma che cosa ti porta a pensare che se la comunicazione fosse telepatica capirebbero sicuramente? Non potrebbe essere che non capirebbero comunque? Cioè non potrebbe essere che non è la forma in cui gli arriva il messaggio ma bensì proprio il contenuto, per quanto fedele alle tue intenzioni originali, che non potrebbero capire?
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Ma per forza capirebbero! Vedrebbero tutti i miei meccanismi psicologici, vedrebbero la relazione tra questi meccanismi e i loro comportamenti, capirebbero di esserne la causa, vedrebbero tutti i passaggi logici e costruttivisti tra i miei pensieri, e li sentirebbero come li sento io, capirebbero che, con il loro modo di fare, ottengono l'opposto di quello che vogliono, non ci vuole molto. Con la comunicazione telepatica farebbero 2+2 e si comporterebbero in un modo che non mi faccia innervosire. Secondo me è solo un banalissimo problema tecnico di trasmissione di informazioni.
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04-06-2009, 18:42
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#162
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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Originariamente inviata da HurryUp
Ma per forza capirebbero! Vedrebbero tutti i miei meccanismi psicologici, vedrebbero la relazione tra questi meccanismi e i loro comportamenti, capirebbero di esserne la causa, vedrebbero tutti i passaggi logici e costruttivisti tra i miei pensieri, e li sentirebbero come li sento io, capirebbero che, con il loro modo di fare, ottengono l'opposto di quello che vogliono, non ci vuole molto. Con la comunicazione telepatica farebbero 2+2 e si comporterebbero in un modo che non mi faccia innervosire. Secondo me è solo un banalissimo problema tecnico di trasmissione di informazioni.
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Allora, tu continui a pensare che l'unico modo efficace e giusto di comunicare sarebbe la telepatia, ed è inutile continuare a scontrarsi su questo punto.
però, visto che ora come ora non è possibile comunicare telepaticamente, non pensi che varebbe la pena di cercare di usare la comunicazione umana attuale, anche se imperfetta,in modo da ridurre almeno in parte il senso di incomunicabilità?
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04-06-2009, 18:51
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#163
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Ma per forza capirebbero! Vedrebbero tutti i miei meccanismi psicologici, vedrebbero la relazione tra questi meccanismi e i loro comportamenti, capirebbero di esserne la causa, vedrebbero tutti i passaggi logici e costruttivisti tra i miei pensieri, e li sentirebbero come li sento io, capirebbero che, con il loro modo di fare, ottengono l'opposto di quello che vogliono, non ci vuole molto. Con la comunicazione telepatica farebbero 2+2 e si comporterebbero in un modo che non mi faccia innervosire. Secondo me è solo un banalissimo problema tecnico di trasmissione di informazioni.
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Non potrebbero fregarsene? Pensaci un secondo: la gente sa che picchiare le persone è doloroso, però non mi pare che stupri, violenze eccetera siano scomparsi. Allo stesso modo uno pur sapendo alla perfezione che agendo in un certo modo ti procura dolore e fastidio, potrebbe ocntinuare tranquillamente a farlo...ci sono molte persone stronze, cattive, stupide o ignoranti. O, molto peggio, ci sono molte persone che ritengono sia meglio fare il proprio bene piuttosto che pensare a quello degli altri. Se nella tua famiglia la telepatia funzionerebbe per risolvere i problemi, non significa che sia così per il resto del mondo.
Pensa ai poveri che diventano ricchi, e che una volta saliti di ceto continuano a sfruttare i poveri. Loro non lo sanno cosa is prova? eppure continuano!
Secondo me te confondi il mezzo con l'oggetto, potrei capire se tu fossi un cattolico convinto, un comunista, un buddista, con l'idea di cambiare l'etica e la morale della società...è la società che è marcia, non il mezzo di comunicazione. Stanno molto meglio di noi gli indios, eppure loro non hanno grandi mezzi per comunicare.
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04-06-2009, 18:52
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#164
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Bianca
Allora, tu continui a pensare che l'unico modo efficace e giusto di comunicare sarebbe la telepatia, ed è inutile continuare a scontrarsi su questo punto.
però, visto che ora come ora non è possibile comunicare telepaticamente, non pensi che varebbe la pena di cercare di usare la comunicazione umana attuale, anche se imperfetta,in modo da ridurre almeno in parte il senso di incomunicabilità?
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Sì, penso di sì. Ma a me piace il linguaggio, penso che non sarebbe necessario usare la telepatia, il linguaggio ha già forti potenzialità espressive, ma la gente comune preferisce la sintesi, e inoltre concentra il 90% di attenzione ai segnali extra-verbali del corpo, limitando così le potenzialità del linguaggio. Una razza che usasse il linguaggio in modo intelligente, per esempio, non avrebbe il problema delle pause di silenzio: i socialfobici potrebbero dire "in questo momento certi meccanismi interiori mi impediscono di trovare qualcosa da dire" senza preoccuparsi di sembrare ridicoli, ma non si può fare, siamo ancora al medioevo, che bisogna preoccuparsi di avere una modulazione della voce buona, che bisogna mostrarsi estroversi e con una buona padronanza del linguaggio del corpo ai posti di lavoro che implicano relazioni sociali... ci vorrebbe una comunicazione verbale che segua regole diverse, anche le regole della prossemica dovrebbero essere rese più elastiche.
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04-06-2009, 18:57
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#165
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Originariamente inviata da JohnReds
Non potrebbero fregarsene? Pensaci un secondo: la gente sa che picchiare le persone è doloroso, però non mi pare che stupri, violenze eccetera siano scomparsi. Allo stesso modo uno pur sapendo alla perfezione che agendo in un certo modo ti procura dolore e fastidio, potrebbe ocntinuare tranquillamente a farlo...ci sono molte persone stronze, cattive, stupide o ignoranti. O, molto peggio, ci sono molte persone che ritengono sia meglio fare il proprio bene piuttosto che pensare a quello degli altri. Se nella tua famiglia la telepatia funzionerebbe per risolvere i problemi, non significa che sia così per il resto del mondo.
Pensa ai poveri che diventano ricchi, e che una volta saliti di ceto continuano a sfruttare i poveri. Loro non lo sanno cosa is prova? eppure continuano!
Secondo me te confondi il mezzo con l'oggetto, potrei capire se tu fossi un cattolico convinto, un comunista, un buddista, con l'idea di cambiare l'etica e la morale della società...è la società che è marcia, non il mezzo di comunicazione. Stanno molto meglio di noi gli indios, eppure loro non hanno grandi mezzi per comunicare.
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E' vero, all'inizio potresti fregartene, ma non hai pensato a una cosa. Non puoi restare indifferente alle reazioni dell'altro. Il povero che diventa ricco e sfrutta i poveri, pur sapendo cosa prova, sentirebbe in continuazione la persecuzione delle maledizioni dei poveri, perchè con la telepatia l'ira dei poveri li seguirebbe come un ombra, perciò per forza di cose la gente sarebbe costretta a cercare un accordo: ma un accordo vero! non una presa in giro. Perchè se qualcuno non è soddisfatto le sue maledizioni non possono essere ignorate, i membri del sistema diventano interdipendenti in modo concreto, e non c'è la possibilità di commettere qualcosa senza raccoglierne le conseguenze.
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04-06-2009, 19:04
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#166
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Avanzato
Qui dal: May 2009
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Sì, penso di sì. Ma a me piace il linguaggio, penso che non sarebbe necessario usare la telepatia, il linguaggio ha già forti potenzialità espressive, ma la gente comune preferisce la sintesi, e inoltre concentra il 90% di attenzione ai segnali extra-verbali del corpo, limitando così le potenzialità del linguaggio. Una razza che usasse il linguaggio in modo intelligente, per esempio, non avrebbe il problema delle pause di silenzio: i socialfobici potrebbero dire "in questo momento certi meccanismi interiori mi impediscono di trovare qualcosa da dire" senza preoccuparsi di sembrare ridicoli, ma non si può fare, siamo ancora al medioevo, che bisogna preoccuparsi di avere una modulazione della voce buona, che bisogna mostrarsi estroversi e con una buona padronanza del linguaggio del corpo ai posti di lavoro che implicano relazioni sociali... ci vorrebbe una comunicazione verbale che segua regole diverse, anche le regole della prossemica dovrebbero essere rese più elastiche.
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al di là delle differenze ideologiche, sul piano concreto mi trovo d'accordo con te: vorrei essere libera di esplicitare certi processi mentali (ad esempio appunto quando resto zitta in una conversazione), e vorrei che la sostanza di ciò che si dice contasse più della forma e del modo di esposizione.
Però, visto che la comunicazione funziona così, e chiaramente nè tu, nè o, nè nessun altro ha il potere di cambiarla di punto in bianco, secondo me invece che soffrire per l'incomunicabilità, si può scendere a compromessi: imparare a sfruttare i metodi, forse ingiusti, della comunicazione attuale, per trasmettere qualcosa di vero. ad esempio, studiare dizione-recitazione e la prossemica. so che sembra che ti suggerisca d adeguarti e basta, ma potresti trovare il modo di imitare la forma del linguaggio comune, mantenendo nella sostanza il tuo pensiero: forse così alla fine giungeresti ad una comunicazione più diretta...come se parlassi molto lentamente e semplicemente in italiano ad uno straniero, per poi gradualmente passare al ritmo normale e ad un linguaggio più complesso.
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04-06-2009, 19:15
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#167
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Bianca
al di là delle differenze ideologiche, sul piano concreto mi trovo d'accordo con te: vorrei essere libera di esplicitare certi processi mentali (ad esempio appunto quando resto zitta in una conversazione), e vorrei che la sostanza di ciò che si dice contasse più della forma e del modo di esposizione.
Però, visto che la comunicazione funziona così, e chiaramente nè tu, nè o, nè nessun altro ha il potere di cambiarla di punto in bianco, secondo me invece che soffrire per l'incomunicabilità, si può scendere a compromessi: imparare a sfruttare i metodi, forse ingiusti, della comunicazione attuale, per trasmettere qualcosa di vero. ad esempio, studiare dizione-recitazione e la prossemica. so che sembra che ti suggerisca d adeguarti e basta, ma potresti trovare il modo di imitare la forma del linguaggio comune, mantenendo nella sostanza il tuo pensiero: forse così alla fine giungeresti ad una comunicazione più diretta...come se parlassi molto lentamente e semplicemente in italiano ad uno straniero, per poi gradualmente passare al ritmo normale e ad un linguaggio più complesso.
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Sì, questo lo farei per adattarmi. Però io ho riflettuto su una cosa: internet sta modificando il paradigma della comunicazione. Concentra più sulle parole scritte che sul linguaggio extra-verbale, anche nelle conversazioni ricreative. Questo potrebbe far progredire l'intelligenza logica delle persone, concentrare la mente sui passaggi logici delle argomentazione (verba volant scripta manent). Potrebbe quindi essere usato questo mezzo per tentare di provocare una presa di coscienza collettiva dei limiti della comunicazione umana, e persuadere a cambiarla, perfezionarla. Se qualcuno rompesse le scatole sui forum in modo analogo a come faccio io, diffondendo le argomentazioni con il dichiarato intento di tentare di modificare il paradigma della comunicazione umana (e quindi, con il compromesso di essere considerato un troll, ma questo è un prezzo accettabile), si può accelerare l'evoluzione della comunicazione umana.
Nella comunicazione reale, quotidiana, quindi, si continua a scendere a compromessi, mentre invece nel virtuale si spargono i semi della metacomunicazione.
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04-06-2009, 20:59
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#168
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 156
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A l_etto non ragiono in_etti ma col cor ! E son mui-mui calliente ...........
............ un iniettore 16 V da 0 a 100 in 5 sec !!!
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04-06-2009, 21:11
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#169
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Leo
Ma cosa dici? Casomai l'empatia dovrebbe essere più forte in chi vive situazioni di sofferenza simili, e un forum dove si *dovrebbero* incontrare persone che vivono la stessa situazione dovrebbe essere un concentrato di empatia tra gli iscritti.
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Ci sarà empatia fra i timidi/timidi- depressi/depressi/ sociofobici-sociofobici... ma qui siamo in una comunità che abbraccia varie patologie ..e quindi non è cosi palese ritrovare tutto questo concentrato di empatia. fra persone che soffrono di disturbi completamente diversi.Poi se vogliamo esser ancora piu pignoli, ci son sociofobici che soffrono per una situazione in particolare ..e altri per un altra magari totalmente diversa.
Quote:
Originariamente inviata da Leo
Oltrettutto non sono d'accordo che ognuno è libero di esprimere i propri pensieri. La libertà di espressione finisce lì dove ferisci qualcun altro. E se una persona non è in grado di capire quando sta ferendo altre persone, è lecito e legittimo farglielo capire, nella speranza che quella persona si renda conto del suo errore e si corregga.
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Sono d'accordo, ma non possiamo tutti tapparci la bocca solo xkè tizio e caio soffrono dei nostri successi....questo forum non deve esser considerato solo il MURO DEL PIANTO, ma bensi un luogo di condivisione dove tutti (e ripeto nel rispetto della buona educazione)posso esprimere le loro sofferenze,ma anche i loro traguardi...
Quote:
Originariamente inviata da Leo
ecco, apposto allora...
Io mi preoccuperei invece di chi prova "invidia", perchè è molto probabilmente quello che sta peggio di chi "saprà coglierne gli aspetti positivi". E non si tratta di invidia, per chiarirti meglio di cosa stiamo parlando, ma di senso di impotenza, di incapacità, di frustrazione. Non si tratta di scegliere questo o quello, è una situazione che vivi, punto. L'invidia verso l'altro è solo il riflesso del senso di disprezzo per la tua stessa persona. Sono situazioni che, purtroppo, chi non le vive non potrà mai capire, specie se non si ha il desiderio di capirle..
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Io mi preoccupo di me stessa, tanto che ho dovuto trasferire i miei bagagli su un altro forum essendo che qui non mi son mai sentita libera di esprimermi a causa dell'invidia (tu chiamala frustrazione o impotenza) altrui...e non mi sembra che a qualcuno sia mai importato...quindi a sto punto, a me non importa di loro.
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04-06-2009, 21:58
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#170
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Banned
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 143
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allora posso fare un discorso?
il discorso di hurry vale solo eprchè si è sociofobici....un estroverso (se è realmente apposto con se stesso non ha prolemi di dire alcunchè)...
io stesso...che nella conversazione sono bloccato come pochi (più forse di ogni altro fobico presente)...e sul + e - non so parlare...
beh apro bocca spesso e volentieri x comunicare con la famosa metacomunicazione di hurry...
cosa voglio dire?
la meta-comunicazione di hurry in realtà sono tante parole false...che ingannano...si nasconde dietro a concetti filosofici di alto spessore...in realtà? in realtà è il semplice modo x nascodnere la verità: la propria inettitudine.
Perchè dico questo? perchè se sei davvero a posto con te stesso dire "non ho nulla da dire...però mi fa piacere stare qui vicino con te ora...anche se pur sforzandomi il mio cervello non sa cosa dire anche se mi piacerebbe creare più confidenza..."
Beh...sono frasi che si POSSONO dire...in poche le dicono...ma se le riesci ad iniziare a dire con sempre più frequenza a cuore aperto....non vieni scambiato x un rincoglionito...anzi crei esattamente l'effetto contrario...
da una parte sono un po' incuriositi per quell'aria così chiusa/pensierosa...dall'altra sono colpiti dal fatto che non hai problemi a manifestare certi pensieri...
Vai da una ragazza...una compagna di corso che magari conosci solo x 2-3 battute e poco altro...se riesci ad iniziare un discorso qualsiasi in cui puoi inserire la tua parte caratteriale e il tuo vero io...bah...difficilmente ti riderà in faccia...se la guardi negli occhi e le dici "vorrei dire altro, ma fisiologicamente non ho altro da dire...trovo banale parlare del + e del - e/o forse non sono abituato...sta di fatto che sono qui e non so cosa dirti anche se vorrei dirti qualcosa..." ...beh nessuna ti prenderà per il posteriore...
io la maggior parte delle ragazze le ho incoriosite/colpite proprio perchè...magari x 4 anni non parlavo..poi magari quella volta che mi prendevo su facendomi coraggio e andavo dritto al punto...bah...appunto andavo dritto al punto...la meta-comunicazione la palesavo.
Il fatto della telepatia? è un discorso che fai insieme alla metacomunicazione perchè tu (come tanti altri fobici) non sei capace di comunicare normalmente (compreso me che si se mi faccio coraggio dico cose da estroversone, ma la maggior parte del tempo mi rinchiudo a riccio)...non sai aprirti all'altro...e...e...quindi ti farebbe comodo che l'altro ti potesse scartare dall'esterno...leggendo i tuoi sentimenti e pensieri per lui...
e con la telepatia tutto sarebbe a carte scoperte...sia quello che una persona vorrebbe nascondere...ma sia soprattutto quello che non si è in grado di dimostrare x propria debolezza/inettitudine nella vita (e lo dico da ragazzo che di fatto nella ocmunicazione è molto inetto).
La verità? modulazione della voce...qui e lì...blablabla? questi sono pensieri solo nostri...problemi nostri...molta gente che vive lì fuori (eccetto nelle situazioni nuove forse non ci bada molto a modularsi e atteggiarsi)....abbiamo parlato entrami di consapevolezza (sono giova se ti è sfuggito hurry)...la verità è che x tua insicurezza (come per mia/nostra) sei abituato a modulare la voce, atteggiarti da estroversone...per tua insicurezza...
se vivessi più spensieratamente non ti preoccuperesti di modulare qui e lì....se ti interessassi più al vivere che alla propria immagine non ci sarebbero così tanti problemi.
Su una cosa la solfa ha ragione: sono dannatamente egocentrico...tutti i fobici un po' lo sono...tutti gli insicuri un po' lo sono...egocentrico e soprattutto voglio apparire perfetto.
La perfezione della propria immagine dove la si dovrebbe trovare? non nel badare istante x istante a dove ho posato il braccio, se ho una posa figa/plastica, se ho una camminata e uno sguardo abbastanza scazzati e sicuri ecc...ecc...ma nel "VIVERE LA VITA"...divertirsi in essa...divertirsi nel guardare gli occhi di una persona...emozionarsi...ma emozionarsi con euforia (non pensieri negativi e preoccupazioni).
Emilio una volta mi aveva detto: "quando ti avvicini ad una ragazza invece di pensare a cosa dirle, che non hai argomenti....beh pensa a divertirti...pensa che stai vivendo..."
Se ti diverti...ti diverti davvero...sei carico dentro..senza ombra di insicurezza, pensieri negativi ecc...ecc...la persona che hai davanti mai proverà disagio, difficilmente ti giudicherà negativamente...perchè sei tu a non tessere opportunità per farlo...sei reale...sei lì presente...disposto a vivere....a metterti in gioco...ad esserci...a sbagliarci...
Cosa voglio dire? sono daccordo con te come ti ho già detto che si deve prendere consapevolezza...che io come te mi sono reso conto di quanto sia complessa la psiche umana, di quanto ci si possa sguazzare dentro...
la tua metacomunicazione sai cosa tende a fare anche? tenderebbe a voler far capire all'altro quanto tu possa essere complicato e quanto lo possa essere ogni uomo....vorresti far capire i motivi di certe "stranezze"...
e affermi che l'uomo oggi non è "pronto"...non sa metacomunicare...non sa comprendere....si metterebbe a ridere davanti a certe "metacomunicazioni".
Cosa dico io? che loro lì fuori molti sono spensierati...di fatto della metacomunicazione non hanno bisogno....perchè in parte non conoscono la profondità della psiche e un'altra parte perchè la attuano in automatico con la loro spensieratezza (come faccio io in quelle rare occasioni): dicendo un "sai sono qui...ti conosco da 2 ore e dovrei avere così tante cose da dire, ma invece...i processi fisiologici nel mio cervello dicono nulla...dicono tante cose, ma non cose del + e del - come fanno tanti altri".
Cosa voglio dire? chi è consapevole della possibilità della metacomunicazione potrebbe "insegnare a metacomunicare"...tu lo fai qui sul forum...ma nella vita reale? ti fermi a parlarne con le altre persone se te ne capita?
io credo di no..e sicuramente non quanto vorresti...altrimenti non sentiresti bisogno di tanta "telepatia" o altro...
hai timore del giudizio, hai timore di un mondo conformato in maniera frenetica...
il tuo errore....(errore che è anche mio)? cerchiamo una soluzione al di là del tutto...tu con la tua metacomunicazione ed io continuando a ripete di come sia impossibile comunicare....
la verità? prendi tu individuo coraggio, tira fuori le balls (come mi hanno detto in tanti qui sul forum) e inizia ad interagire come cavolo vuoi tu là fuori...
cioè...cioè vai attacchi bottone con una persona...o un'amica...ci parli un attimo all'inizio sforzandoti per metterla a proprio agio (Perchè a volte è naturale un po' di diffidenza in certe situazioni) ed una volta che l'hai fatto METACOMUNICHI....e non dire che non si può...non si può perchè lo ritieni tu per primo una cosa assurda, strana....ti senti giudicato...
vai e apriti...come sto tentando di fare io (anche se vanamente finora)...
gli altri non sanno quello che ti frulla nel cervello e finchè una persona non sa non può riflettere nella tua stessa maniera...tu "Insegnaglielo" conversando...impara a farlo...
esempio? io quando sono arrivato qui non sapevo che esistesse una cosa chiamata "fobiasociale"...non sapevo nemmeno esiste un DOC, un DEP...potevo percepire atteggiamenti diversi della "normalità", ma...
a forza di scrivere qui e leggendo ho "imparato"...
prima tu con DOC fossi venuto da me a dirmi "sai ho sta cosa qui che x me è una cosa tremenda"...io ti avrei rispost "si, ma....potresti..."
Ora...ora "capisco che esiste la possibilità...capisco che c'è...non è così semplice...non è solo una cazzata"...HO IMPARATO...
Tu vai da una persona e dille cosa ne pensi della realtà, della comunicazione umana....nel giro di qualche incontro...bah...dovrebbero iniziare ad esserci molti meno problemi in caso di silenzi (anche lunghi)...anzi potrebbe bastare anche solo un sorriso ogni tanto...
presente il detto "si capisce di stare bene con una persona quando si può stare con essa in silenzio"?. ECCO...esattamente...metacomunicando tu puoi arrivare a questo obiettivo addirittura più velocemente di un estroversone qualsiasi.
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04-06-2009, 22:03
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#171
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
E' vero, all'inizio potresti fregartene, ma non hai pensato a una cosa. Non puoi restare indifferente alle reazioni dell'altro. Il povero che diventa ricco e sfrutta i poveri, pur sapendo cosa prova, sentirebbe in continuazione la persecuzione delle maledizioni dei poveri, perchè con la telepatia l'ira dei poveri li seguirebbe come un ombra, perciò per forza di cose la gente sarebbe costretta a cercare un accordo: ma un accordo vero! non una presa in giro. Perchè se qualcuno non è soddisfatto le sue maledizioni non possono essere ignorate, i membri del sistema diventano interdipendenti in modo concreto, e non c'è la possibilità di commettere qualcosa senza raccoglierne le conseguenze.
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Ma te vorresti una specie di "internet del pensiero". Mi sembra totalmente impossibile da ottenere, cozza contro le nozioni scientifiche più basilari. Anche un povero con la telepatia, quanto lontano potrà spingere le sue onde elettriche celebrali per disturbare il ricco? Non più di qualche decina di metri, ovvero la stessa distanza della voce. Insomma, quello che dici te è una cosa irrealizzabile, se vuoi credici ma stai puntando su cose impossibili.
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04-06-2009, 22:40
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#172
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: My HoMe
Messaggi: 2,194
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Ma te vorresti una specie di "internet del pensiero". Mi sembra totalmente impossibile da ottenere, cozza contro le nozioni scientifiche più basilari. Anche un povero con la telepatia, quanto lontano potrà spingere le sue onde elettriche celebrali per disturbare il ricco? Non più di qualche decina di metri, ovvero la stessa distanza della voce. Insomma, quello che dici te è una cosa irrealizzabile, se vuoi credici ma stai puntando su cose impossibili.
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Quoto....non te la prendere Hurry, ma anche a me sembra che tu stia parlando di fantascienza.....sono solo ipotesi quelle che fai, buttate lì dal nulla, senza nessun fondamento....
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04-06-2009, 22:56
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#173
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Giova, tu mi manifesti un sentire che non mi appartiene. Scusa se ti sembro così distante, ma se io mi arrendessi e rinunciassi alla metacomunicazione la vivrei come una cosa triste, come se dovessi arrendermi e seguire la legge della giungla, questo provocherebbe in me ulteriori motivi per disprezzare il genere umano, perchè vedrei la società come una giungla in cui il più forte può inserirsi. Invece io, con la mia etica della meta-comunicazione, con i miei tentativi di applicarla alla vita reale, do' un po' di dignità alla comunicazione umana. Certo che la meta-comunicazione è un mezzo che serve a compensare la propria inettitudine, ma perchè uno deve nascondere la sua inettitudine? Mi sento meglio se dico "la mia mente è paralizzata da questi sintomi e non mi fa trovare qualcosa da dire", ma solo se il gruppo di persone ha fatto il patto di usare la meta-comunicazione, altrimenti, se non ha fatto questo patto, mi sentirei al centro dell'attenzione e sarei a disagio lo stesso.
Ma tu che, da quel che mi sembra, sei un tipo un po' temerario e anticonformista, non capisco perchè non ti piaccia la soluzione della metacomunicazione, cosa c'ha che non va? Non l'ho mica capito dalle tue argomentazioni.
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04-06-2009, 22:58
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#174
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Ma te vorresti una specie di "internet del pensiero". Mi sembra totalmente impossibile da ottenere, cozza contro le nozioni scientifiche più basilari. Anche un povero con la telepatia, quanto lontano potrà spingere le sue onde elettriche celebrali per disturbare il ricco? Non più di qualche decina di metri, ovvero la stessa distanza della voce. Insomma, quello che dici te è una cosa irrealizzabile, se vuoi credici ma stai puntando su cose impossibili.
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Ma la telepatia è istantanea, non ha limiti di distanza. E non mi fido che sia irrealizzabile, prima o poi deve necessariamente essere realizzabile.
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04-06-2009, 23:36
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#175
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Banned
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 143
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in sè nella metacomunicazione non c'è nulla che non va...il problema è tutto il resto...
ti senti al centro dell'attenzione...esattamente come ho detto io prima...è un problema tuo...nostro...non è colpa degli altri....forse la colpa degli altri è non aver assunto una certa colpevolezza come è la nostra (ma semplicemente perchè non hanno vissuto certe esperienze e come ho fatto io prima l'esempio noi siamo le nostre esperienze...dunque non hanno avuto la possibilità di "pensarla fobicamente" --> avessero vissuto magari le mie situazioni ora magari sarebbero qui al mio posto)...ma la "colpa" di chi è qui è "L'inettitudine"...senza ipocrisie...e si addossa la colpa della propria inettitudine agli altri...che non possono capire...
gli altri non posso capire? può essere...ma perchè tu (o io) sei "inetto" (non in senso offensivo, ma in senso di incapace in una determinata cosa) x spiegarglielo...nella comunicazione...abbiamo un ritmo mentale completamente differente.
La meta-comunicazione in sè? è perfetta...
ti sto dicendo che addirittura se utilizzi la meta-comunicazione al meglio (se ne diventi capace) secondo me si può diventare addirittura più socievoli e chiacchieroni degli estroversoni...perchè? trasferisci questi e molti altri discorsi lì fuori...
sto solo dicendo che la colpa per la quale questa meta-comunicazione non sia attiva almeno un minimo è tua (del fobico)...perchè...perchè appunto imparando ad essere meno insicuro, meno inetto, a vivere un minimo si potrebbe metacomunicare...
A te piacerebbe che gli altri ti potessero scartare liberamente senza che tu debba fare una mossa (discorso telepatia)...che gli altri capissero quando sei follemente perso di loro, quando vorresti dire "a", ma non ne hai coraggio o non trovi le parole ecc...ecc...
credo che sia il problema di molti fobici...ed è il problema principale mio...ho dentro emozioni, pensieri incasinati (e non sui discorsi del + e del -), ma non ho imparato ancora a comunicarli all'altra persona con calore e rendendola partecipe di me e della mia testa e mie emozioni....dunque finisco per autoisolarmi come un pirla...un alienato....
Ecco....dico solo che se vuoi metacomunicare...beh ciò è possibile...devi imparare a sforzarti tu...
se non ti prendi la briga di essere temerario e aprirti all'altro sarà sempre lo stesso cane che tenterà sempre di mordersi la stessa cosa...
so... che è complicato..in quanto la vivo in prima persona...qui parlo parlo..e lì fuori...metto in pratica una volta ogni morte di Papa e raramente...ma...
ma...vuoi metacomunicare? perchè sei inetto in altro....ottimo...
però fallo...senza scusanti...senza mondi ideali...se cerchi un mondo ideale e fai tanti raccontini filosofici senza applicarlo il motivo è solo uno (ed è lo stesso x cui io sono ancora qui)...sei talmente "inetto" che non riesci ad applicarlo nella pratica...
temi di stare al centro dell'attenzione, di essere giudicato...appunto temi di vivere...
tu vorresti fare una cosa e l'altra..."metacomunicare" non so se te ne rendi conto, ma è aprire una gran parte di sì agli altri...tu vorresti vivere una gran parte di te agli altri, ma a quel punto sei punto e a capo..temi...temi di aprirti, temi il giudizio, temi di essere considera "strano", al centro dell'attenzione...
o forse...o forse tante altre volte la metacomunicazione è così difficile...e i pensieri sono così confusi che nemmeno quella è così facile come sembra....a volte non è nemmeno così facile farsi venire le parole x elaborare una frase del tipo "vorrei parlarti, ma il mio cervello fisiologicamente non può fare blablablal"...e se si riesce a farlo comunque devi saper scavalcare il limite dell'insicurezza, del timore del giudizio altrui.
La cosa è una sola: imparare ad aumentare la carica al proprio interno, l'euforia, la fiducia, la voglia di fare...e fatto ciò buttarsi...
si io passo giornate e giornate isolate, ma...se decido di buttarmi (magari poi riesco a farlo solo x 2 minuti...ma pazienza) ci provo...
sono lì e magari se ne ho la possibilità "metacomunico pure"...
e...l'ironia che tu demolisci tanto...lì è un ottimo aiuto...
una metacomunicazione nuda e cruda....beh...non è adatta proprio a tutte le persone....però molte persone possono arrivare a comprenderla se tu impari a parlargliene nei giusti modi...
in quel caso con un certo tipo di persone (che possono arrivare comunque a capire in seguito) puoi arrivare a "meta-comunicare" attraversando anche passaggi ironici.
Cioè? cioè magari dopo un pensiero metacomunicativo ci fai una battuta sopra autoironia su quanto tu stesso ti renda conto di stare dicendo una cosa che possa apparire strana (anche se x te non lo è)...
perchè...perchè effettivamente come detto prima...x uno che non sa cos'è la fobiasociale (come era x me 1 anno e mezzo fa) suona alquanto strano parlarne....puoi parlarne ma non può capirlo...
una persona può rimanerci turbata...stranita...
metacomunichi e...una volta fatto puoi anche metacomunicare sull'uso stesso dell'ironia...
purtroppo non converso molto e con molte persone (praticamente nessuna e comunque sempre x brevi istanti) e quindi fatico a creare conversazioni più intense...ma...in una di quelle poche occasioni in 2 casi ho avuto 2 riscontri un po' "metacomunicativi"...una volta abbottonandomi con una ragazza al pub e non mi ricordo nemmeno come ci si è messi a parlare della difficoltà di relazionarsi con gente che non si conosce, di rivolgere la parola magari al pub ad una ragazza, a cosa in frulla in testa.
Un altro caso è stata la spiegazione che faccio io dell'ironia...sono riuscito a dire (anche con relativa calma...e scherzandoci pure un po' su --> perchè come detto la metacomunicazione è la teoria...) di come percepisca io di essere x diverse ragioni più chiuso rispetto ad altri e rispetto a quando ero ragazziono e ho detto chiaramente che l'ironia la uso perchè sono consapevole che mette a proprio agio gli altri, distende....perchè non so conversare, comunicare, ma è un ponte che riesce a rendermi un minimo più umano e che rende gli altri un attimino più rilassati...se gli altri fossero più rilassati già di suo (e lo fossi pure io) è probabile che non ne sentirei il bisogno...
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05-06-2009, 00:29
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#176
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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è lei... giova?
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05-06-2009, 00:30
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#177
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Giova, ho capito. Ti sorprenderà ma questo è lo spirito con cui io riesco a praticare la meta-comunicazione: la mischio con l'ironia. Lo faccio quando ho l'impressione che mi fa apparire troppo strano. L'ironia mi sta sulle scatole solo quando mi impedisce di essere preso sul serio, quando bisogna essere seri per scambiarsi informazioni che richiedono concentrazione massima. Per esempio, se io volessi spiegarti in privato le istruzioni per fare metacomunicazione, e fosse importante che tu l'avessi chiaro, strutturerei il discorso solo in funzione della chiarezza dei passaggi logici, e non ci metterei battute ironiche aumentando l'entropia. Ma poi, quando scendo in campo, la metacomunicazione la faccio con ironia, ed è un vero spasso.
Ma solo se riesco a lanciarmi la posso applicare.
La responsabilità del mio blocco comunque è anche degli altri, è vero parte tutto dalla mia testa, ma l'intelligenza sociale ci porta a capire che ci conviene venirci incontro e aiutarsi a porre le condizioni perchè ci sia una comunicazione perfetta, quindi non giustifico gli altri se non sono disposti a venirmi incontro (se non lo sono per principio, se invece non lo sono perchè non ne hanno la capacità non c'è problema, ci mancherebbe).
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05-06-2009, 16:26
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#178
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Banned
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 143
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ovvio che ero io cali :P
Hurry io faccio più o meno altrettanto (anche se il mio problema di comunicare è purtroppo così palese che è davvero complicato e la maggior parte delle volte mi isolo e mi alieno nonostante gli sforzi e la buona volontà).
Io direi x quanto sia difficile di lavorare più sul blocco e sulla propria sicurezza/autostima e capacità di caricarsi (che è un aspetto fondamentale appunto x lanciarsi) e....imparare pian piano ad usare correttamente la teoria...
usare anche la propria consapevolezza x limare le emozioni (e quindi anche timori, insicurezze)fino a non ascoltarle...so benissimo che non è così facile (in quanto mi ci trovo in mezzo fino al collo e oltre...tutta la testa sotto metri e metri di fango), ma si deve lavoare in tal senso...
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05-06-2009, 16:52
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#179
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 780
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Quote:
Originariamente inviata da Leo
infatti ho evidenziato il "dovrebbero" ("un forum dove si *dovrebbero* incontrare persone che vivono la stessa situazione"). Il problema infatti non esisterebbe se questo fosse un forum nato per parlare di problemi generici, ma dato che si chiama "fobiasociale.com", ci si aspetta che chi si iscrive vive un qualcosa di simile alla fobia sociale. Così capita che qualcuno che soffre in maniera seria di fobia sociale, leggendo i vari interventi qui, crede di essere la persona più sfigata della terra, e il giorno dopo lo vedi entrare in armeria a comprare una pistola, e magari era pure per la pace
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Beh certo, se inizia a legge più di un post con utenti che affermano di aver trombato a destra e manca un pò di depressione ti viene!
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05-06-2009, 17:03
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#180
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da claudioqq
Beh certo, se inizia a legge più di un post con utenti che affermano di aver trombato a destra e manca un pò di depressione ti viene!
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Infatti io mica vi vengo a dire che ho perso la verginità a 12 anni! Lo tengo per me.
(SCHERZO...)
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