andrea92

Buonasera,
la mia non è una domanda da 15enne in litigio con i suoi; è una domanda più profonda, e se dopo la mia riflessione su di me, valga la pena pensare al: si può fare? come?

Ho 22 anni e sono stato costretto a tornarmene a casa dei miei.
Prima ero in un'altra regione (FVG) dove ho studiato e laureato, dopo la laurea ho vissuto da mio fratello nella stesa regione per qualche mese, poi lui è andato a cercar fortuna all'estero, io quindi, non avendo realmente come mantenermi, sono tornato giù al sud, a casa dei miei. Li un pò di curriculum in giro li avevo mandati e 2/3 curriculum in città li avevo portati, ma senza successo. Qui, vuoi per le mie insicurezze ecc, sono caduto nel vortice di una pseudo depressione; non uscivo, mandavo curriculum alla cavolo, (cioè magari se vedevo l'annuncio bene, sennò anche no) ecc.. insomma pensavo che anche se facevo qualcosa non mi calcolavano; mi sono iscritto a garanzia giovani (inutile).
Poi però il fatto di tornare giù mi ha svegliato, mi ha fatto pensare che io qua (per vari motivi di odio verso la città ecc) non ci voglio stare e preferirei fare il vagabondo piuttosto che stare qui. Ma intanto ora mi sto attivando: ho iniziato ad andare in giro nei locali con il cv, agenzie interinali e dovrò andare al cpi. (premetto che secondo me non troverò nulla). Mando anche per fuori regione ma sto capendo che non ci ricavo nulla visto che "no mi dispiace colloqui via skype non ne facciamo" (e siamo nel 2015)
Soldi in tasca non ne ho tanti (non più di un migliaio) e i miei non hanno soldi da darmi (anche se mi continua a dire mia madre che la specialistica me la pagherebbe lei) ma in ogni caso non vorrei essere loro dipendente, e neanche di fratelli/sorelle.
IL tutto si aggrava se si pensa che non ho mai lavorato e quindi vado alla prima esperienza. Ovviamente accetto tutto quello che abbia uno stipendio mensile. Sto provando anche au pair e come sve, ma anche qui ci vogliono mesi. (e fortuna)

Detto questo: ha senso scappare di casa, all'avventura? Si può vivere senza soldi e allo stesso tempo cercare un lavoro che quantomeno ti dia da vivere?
QUalche amico mi ha offerto ospitalità nella città dove studiano, al nord; ma... e se dopo qualche settimana nontrovo?
Esiste un modo dunque, di "evadere"? di fare una nuova esperienza, senza aspettare chissà che, e al coltempo crescere, sopravvivendo?
Perché mettiamo che non trovi lavoro qui al sud, sono rovinato!
è un'idea folle? o forse devo solo pensarmela meglio?
Grazie

p.s. sia chiaro che semmai si percepisca una sorta di "questo non vuole lavorare" non è così. Quello che mi "governa" è la paura, di non sapere quello che poi è il lavoro, quindi non sapere se si è adatti per quella mansione.
Poi farlo e scoprire che non piace o farlo in un contesto di gabbia totale a me opprime. Ma non sputo sul lavoro, ci mancherebbe.

Still Ill

Non lo so, anche a me piacerebbe darmi al nomadismo, mangiare quello che posso, lavarmi quando e dove posso, dormire dove capita ma intanto scoprire il mondo. Sto iniziando a pensare che sia l'unica cosa che potrei realmente fare in questa vita...

varykino

segui la moda , vai in australia e dopo 2 anni ti rispediscono a casa a pedate .

TheCopacabana

Ciao Andrea.

Non fare colpi di testa; spesso portano più danni che vantaggi.
Se posso darti un'opinione, prova a mandare un curriculum in EY al nord, dove ci sono i tuoi amici che possono ospitarti per qualche tempo.

Se ti prendono, quello che ti aspetta sarà:
- lavoro a non finire, con straordinari non riconosciuti
- colleghi abbastanza cordiali e disponibili ad aiutarti
- alcuni superiori (director, partner,...) teste di Razzo, che vorranno mostrare a tutti che loro comandano
- dover andare al lavoro sempre in tiro: giacca e cravatta, pulito & lucidato

Se quanto sopra non ti spaventa, è una buona occasione per aumentare la tua autostima.

mr.Nessuno

mah.... se sei proprio ai ferri corti dove stai ora non ti resta che provare, ma se hai comunque delle basi (tipo la famiglia che ti sostiene con le spese) resta dove sei o comunque in zona fino ad un raggiungimento più consistente dei tuoi fondi.


un migliaio di euro cosa vuol dire, poco più di 1000? tieni conto che al nord ti possono partire tranquillamente 1500 euro al mese tra tutto ma se vai nei paesini anche molto meno, del resto nessuno qui ti può dare una risposta certa perché c'è chi trova lavoro subito e chi dopo mesi, c'è chi dopo anni è ancora li e chi preso dalla nostalgia torna indietro, ogni caso è a se, io per esempio ho iniziato a lavorare per una azienda nella mia città e appena si è liberato un posto a Milano ho accettato e sono venuto qui

andrea92

diciamo che sto valutando tutte le opzioni e no, il rapporto con la famiglia non è il massimo soprattutto con i genitori (che sono quelli con cui vivo).
Ci parliamo, ma ci sono sempre attriti e pensano che io non stia facendo nulla (e poi altri attriti sulla casa e casini vari) poi per quanto riguarda il sostentamento, beh... no. Vivo sotto il loro tetto e mi danno da mangiare, ma quando vivevo fuori mi davano quasi niente. per carità loro vogliono il meglio per tutti i loro figli ma lo fanno in maniera... diciamo non consona a mio avviso. (come anche il loro essere genitore).

Detta questa parentesi, la mia, è più un: è una pazzia, siamo daccordo, ma si può fare? Considerando che non ho mai lavorato? (e sono disposto a farlo)?
Consigli utili a tal senso?
ripeto è solo una delle tante opzioni, non è detto che la prenda e anzi, spero che qualcun'altro mi prenda a lavorare.

P.s. che è EY, Copacabana?

Roy

Tutto si può fare.
Se è questo che intendi.

Io, fossi nella tua posizione, non lo farei.

TheCopacabana

Ernst & Young, una delle quattro maggiori società di revisione mondiali:
http://www.ey.com/

Sono abbastanza spesso alla ricerca di personale

...a proposito, come stai messo con l'inglese? Do you spikki ingliscio?
DEVI (ho detto DEVI) parlare inglese un pò meglio di

andrea92

l'inglese ufficialmente un B1, ma non credo sia proprio un B1 (Facciamo che è arruginito); meglio il capirlo che parlarlo, comunque.

yes, i spikki inglishi, a littol

andrea92

una domanda... ma perché molti, e non parlo del capo di un ristorante di canicattì, ma comunque di aziende, o ristoratori che si rivolgono a agenzie o che mettono autonomamente il proprio annuncio online, sono restii a usare quello che è la tecnologia e skype?
Mi spiego: mi sono ritrovato a sentirmi dire: "perché cerca in altre città quando sta al sud?" alla domanda se potessero usare skype, come primo colloquio...
Tutti e dico tutti, rispondono "mah non so", "devo sentire il responsabile" e stronzate varie.
Ora dico, siamo nel 2015 e usate internet in millemila modi e tu stesso lo sfrutti per il tuo lavoro di ricerca, e non vuoi usare skype? mah! che senso ha?

p.s. io se avessi un'azienda o fossi titolare di qualcosa, e qualcuno me lo chiedesse, lo farei.

TheCopacabana

Durante un colloqui ci sono molti aspetti che vanno valutati di presenza.
Alcuni aspetti riguardano la postura del corpo, le mani, guardare negli occhi l'interlocutore, come ci si comporta in un ambiente "estraneo", etc

La tecnologia è molto usata al nord, in ambito aziendale, ma non per i colloqui.

andrea92

si ma capisci, che, per un primo colloquio, ci sta anche.
Cioè non vedo perché per lavori all'estero te lo fanno e per l'italia no.

E' ovvio che sarebbe meglio di persona, ma non si può valutare una persona, anche solo sommariamente, attraverso uno schermo? magari poi facendola andare li dopo aver superato quel primo colloquio?
anche perché, parliamoci chiaro, i lavori che sto cercando, tutto sommato, sono lavori del cavolo e una persona qualsiasi lo può fare.
Continuo a non capire uguale.

andrea92

Tornando al discorso iniziale: una via di mezzo.
Qualcuno di voi ha provato (o più che altro conosce gente che lo ha fatto), tipo un work and travel?
Cioè vitto e alloggio in cambio di tot ore di lavoro, all'estero? stavo pensando a questa idea che in sostanza è una via di mezzo: non è un lavoro effettivo perché non ci guadagno, ma non è neanche andare all'avventura.