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09-01-2016, 19:01
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da coyotezen
c'è del vero anche secondo me...tempo fa aiutai molto una amica che aveva disturbi alimentari (anoressia)... cercando di non parlare mai di cibo e svagarsi un po' in qualche uscita... non volevo certo sostituirmi ad un medico perché è l'errore più grosso che uno possa fare... sia parlava, si beveva e rideva...tutto ciò mi rendeva in qualche modo felice...
poi ci siamo distanziati per motivi che non sto a spiegare ....forse la mia fobia ha preso il sopravvento...ma ora il fatto di non dare più una mano come facevo prima mi dispiace e mi sento in effetti meno utile e anche più infelice...
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Sei stato bravissimo con lei
Che poi guarda caso, le cose brutte che colpiscono o emergono nell 'essere umano , sembrano mirate a isolarci dagli altri, e più siamo lontani più siamo infelici
La timidezza, le fobie, l' invidia, l'avidità, la gelosia, le malattie fisiche ...
Chi crede può vederci anche un piano di Satana
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10-01-2016, 06:37
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#42
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Questa è una domanda tipica che affligge il depresso. Alcuni parlano di "Depressione Esistenziale".
Fino a che punto questa possa chiamarsi patologia è dibattito presso gli esperti, giacché parrebbe, più che altro, una presa di coscienza dell'inevitabilità e della relatività di ogni cosa.
Noi nasciamo, probabilmente dal nulla: sebbene le nostre molecole siano fatte di atomi già preesistenti in natura, la nostra coscienza sembra essere, al momento della nascita, tabula rasa. Questo escludendo i vari segnali di input che già riceviamo nei nove mesi precedenti.
Dunque cresciamo, ci evolviamo, conosciamo il mondo. Lo conosciamo tramite i nostri sensi, ergo: lo vediamo tramite speciali lenti colorate.
Non abbiamo una visione oggettiva del mondo.
E poi sorge la domanda, spontanea: ma se morirò, a che serve tutto questo?
È un biglietto di sola andata senza una destinazione: la vita è un viaggio.
Un viaggio dove l'unico modo per non deprimersi è lasciarsi andare al gusto dell'avventura che il viaggio ci propone, con le sue immense difficoltà. In questo viaggio sei tu che decidi quale sentiero percorrere: sei tu che scegli le avventure, le imprese che dovrai risolvere. Il viaggio è la vita, ed è un viaggio senza senso finché tu non decidi quale sentiero percorrere e, di colpo, come per incanto, il sentiero stesso si preclude come fine a sé stesso: e allora la vita è percorrere quel sentiero, un sentiero che è in armonia con noi e che entra in risonanza con le nostre energie. Il viaggio non ha destinazione, il sentiero è quello più affine a te. Quello che ti rende il viaggio più mite, più piacevole, più accattivante, interessante, verso la destinazione.
Destinazione? Ricordiamolo:un viaggio senza destinazione. Alla nostra morte, le nostre molecole si disgregheranno, i nostri atomi si sparpaglieranno nel Pianeta, nell'universo.
La morte è una trasformazione.
Ma la vita, intesa come la intende la società, non ha benché minimo senso: che senso ha accumulare ricchezze, cambiare vestiti, rifarsi il look, se tutto questo non ce lo porteremo mai dopo la morte? È follìa, è una assurda convinzione.
Ora capisci. Comprendi perché per molti di noi sia difficile vivere questa vita: la società ci ha dato la falsa scelta di un sentiero per fare il nostro viaggio. Non c'è alcun sentiero per te, quello lo trovi tu, indagando su te stesso.
Hai detto bene, dunque: la vita non ha senso. So quale angoscia si prova: la relatività di ogni cosa, dannatamente vera.
Le persone meno curiose queste domande non se le fanno, forse paghiamo il prezzo della nostra presuntuosità, ma bada: non cercare negli altri il sentiero, la tua via, perché tutto questo nessuno può indicartelo meglio di te.
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Ultima modifica di cancellato16916; 10-01-2016 a 06:48.
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10-01-2016, 07:45
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#43
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Questa è una domanda tipica che affligge il depresso. Alcuni parlano di "Depressione Esistenziale".
Fino a che punto questa possa chiamarsi patologia è dibattito presso gli esperti, giacché parrebbe, più che altro, una presa di coscienza dell'inevitabilità e della relatività di ogni cosa.
Noi nasciamo, probabilmente dal nulla: sebbene le nostre molecole siano fatte di atomi già preesistenti in natura, la nostra coscienza sembra essere, al momento della nascita, tabula rasa. Questo escludendo i vari segnali di input che già riceviamo nei nove mesi precedenti.
Dunque cresciamo, ci evolviamo, conosciamo il mondo. Lo conosciamo tramite i nostri sensi, ergo: lo vediamo tramite speciali lenti colorate.
Non abbiamo una visione oggettiva del mondo.
E poi sorge la domanda, spontanea: ma se morirò, a che serve tutto questo?
È un biglietto di sola andata senza una destinazione: la vita è un viaggio.
Un viaggio dove l'unico modo per non deprimersi è lasciarsi andare al gusto dell'avventura che il viaggio ci propone, con le sue immense difficoltà. In questo viaggio sei tu che decidi quale sentiero percorrere: sei tu che scegli le avventure, le imprese che dovrai risolvere. Il viaggio è la vita, ed è un viaggio senza senso finché tu non decidi quale sentiero percorrere e, di colpo, come per incanto, il sentiero stesso si preclude come fine a sé stesso: e allora la vita è percorrere quel sentiero, un sentiero che è in armonia con noi e che entra in risonanza con le nostre energie. Il viaggio non ha destinazione, il sentiero è quello più affine a te. Quello che ti rende il viaggio più mite, più piacevole, più accattivante, interessante, verso la destinazione.
Destinazione? Ricordiamolo:un viaggio senza destinazione. Alla nostra morte, le nostre molecole si disgregheranno, i nostri atomi si sparpaglieranno nel Pianeta, nell'universo.
La morte è una trasformazione.
Ma la vita, intesa come la intende la società, non ha benché minimo senso: che senso ha accumulare ricchezze, cambiare vestiti, rifarsi il look, se tutto questo non ce lo porteremo mai dopo la morte? È follìa, è una assurda convinzione.
Ora capisci. Comprendi perché per molti di noi sia difficile vivere questa vita: la società ci ha dato la falsa scelta di un sentiero per fare il nostro viaggio. Non c'è alcun sentiero per te, quello lo trovi tu, indagando su te stesso.
Hai detto bene, dunque: la vita non ha senso. So quale angoscia si prova: la relatività di ogni cosa, dannatamente vera.
Le persone meno curiose queste domande non se le fanno, forse paghiamo il prezzo della nostra presuntuosità, ma bada: non cercare negli altri il sentiero, la tua via, perché tutto questo nessuno può indicartelo meglio di te.
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10-01-2016, 10:41
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#44
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 398
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E la saga continua.
Io penso: ma perché doverne fare per forza una questione di vita, appunto. Perché cercare la profondità in tutte le cose, anche le più banali. Perché dover assemblare l'ennesima effimera certezza quando al contrario servirebbe demolirle tutte fino alle fondamenta. Non facciamo altro che allontanarci dal fulcro dell'esistenza, la cui composizione è basata su d'un linguaggio talmente semplice che è impossibile immaginare. Impossibile immaginare finchè la vista sarà sempre ostruita da quell'intricata rete di convinzioni che crediamo siano basilari per esistere, in quanto uomini. Non esiste altro scopo se non quello di rompere il puzzle che compone la nostra stessa vita, ciò che definiamo come io. Io, in sé, non esiste. Io è una città, una metropoli che non dorme mai. Questa città, questa GRAN chiaccherona, va distrutta una volta per tutte. L'unico problema è come. E pensarci non aiuta di certo.
Il video è 'na cagata, ma il pezzo ci sta.
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Ultima modifica di Suicitazzo; 10-01-2016 a 10:55.
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10-01-2016, 11:31
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#45
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 353
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Non è forse la vita essa stessa il senso della vita ?
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10-01-2016, 11:31
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#46
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
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Michiedo se l'ossessione verso la negazione dello spirito possa essere definita il DOC della spiritualità...
Ho letto di persone talmente impaurite dal pensiero che possa esistere una coscienza dopo la morte fisica del corpo che trovano paradossalmente più rassicurante pensare che alla morte del corpo finisca anche la mente, piuttosto che anche solo illazionare un'indipendenza di quest'ultima dal corpo fisico.
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Ultima modifica di silenzio; 10-01-2016 a 11:35.
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10-01-2016, 12:50
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#47
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 948
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Quote:
Originariamente inviata da wildflower71
Si ma se non hai mai niente in cambio o sei uno tipo Ghandi o Mandela oppure crolli prima o poi.
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Ho fatto volontariato a una mensa di poveri e ho dovuto smettere perche sono tornato a vivere dai miei genitori. Ero molto contento di farlo e non sono nè Ghandi nè Mandela... La società non ci insegna questo, ci insegna che la felicita sono i soldi, il sesso, vivere in una villa etc etc. salvo poi vedere tanta infelicita in coloro che li hanno.
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10-01-2016, 15:01
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#48
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Quote:
Originariamente inviata da shycrs
Ho fatto volontariato a una mensa di poveri e ho dovuto smettere perche sono tornato a vivere dai miei genitori. Ero molto contento di farlo e non sono nè Ghandi nè Mandela... La società non ci insegna questo, ci insegna che la felicita sono i soldi, il sesso, vivere in una villa etc etc. salvo poi vedere tanta infelicita in coloro che li hanno.
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dove la vedi l'infelicità in coloro che hanno queste cose?
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10-01-2016, 15:13
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
dove la vedi l'infelicità in coloro che hanno queste cose?
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Aivoglia se c'è
Ho conosciuto un paio di persone ricche da far schifo, si sentivano soli e senza veri amici, e prigionieri dei loro soldi
Poi in pubblico non possono trasmettere quella immagine, quindi anche frustrati
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12-07-2016, 16:35
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#50
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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https://en.wikipedia.org/wiki/Meaning_of_life
Notare che quelle più pessimiste sono messe all'ultimo.
"La vita non ha senso."
"Uno non dovrebbe cercare il senso della vita."
"La vita è brutta."
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Ultima modifica di Svers0; 12-07-2016 a 16:37.
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12-07-2016, 21:01
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#51
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Ma se per la chiesa la vita inizia dopo la morte, e che qui siamo di passaggio... perchè si è tristi dopo la morte di un caro.. teoricamente dovrebbe essere il contrario..la morte dovrebbe dare il senso alla vita...
(Penso di aver scritto malissimo ma spero di essermi spiegato)
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12-07-2016, 22:33
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#52
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
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13-07-2016, 13:39
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#53
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Il senso della vita è trovare il modo di smettere di chiedersi il senso della vita.
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