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Originariamente inviata da shady74
la solitudine dei fobici porta a pensare troppo e questo di sicuro non è un bene.
A volte può essere utile ritagliarsi uno spazio di solitudine per riflettere, purchè questa pratica non diventi l'abitudine.
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Perchè? Io non penso affatto che sia un male pensare, i nostri problemi derivano da un errato istinto per affrontarli. O ancora per scarsa esperienza in giusta età, è normale sviscerare i problemi serve a trovare la via della risoluzione. Sarà un caso che tutte le volte che ho agito contro il mio istino, "perchè io sono la visionaria e i problemi sono tutti nella mia mente" mi sono solo autocausata dei danni? Va benissimo ritagliarsi degli spazi per riflettere e pensare, anche se diventa un'abitudine che male c'è? Il male semmai sarebbe limitarsi al solo pensiero senza l'azione. Cioè una vita da fobico, a rimuginare sulla società senza coltivare alcuna vita sociale nel mondo reale.
E ancora perchè noi pensiamo male? Non può essere che è il mondo là fuori ad essere il male, le esperienze che abbiamo passato ad essere il male, che dovremmo fare, pensare bene con queste premesse?
Se vengo sempre ghettizzato e deriso e umiliato e allontanato e calpestato cosa dovrei pensare? Il mondo là fuori è una figata? E' tutto buono e bello e fatato? Boh, io dietro alle vite felici e belle e spensierate degli altri, dietro a questa facciata vedo solo schifezze. Sarò io ad avere una percezione distorta della realtà?