very90

NON QUOTATE

Sono sempre stata molto poco propensa nel raccontare alcune cose di me, perché solo il ricordo mi fa male e preferisco sempre far riaffiorare il passato il meno possibile.
Il rapporto con mio fratello è una di queste.
Tuttavia in seguito ad un episodio accaduto questa sera, ho deciso di sfogarmi un po', almeno qui sul forum.

Fin da quando ero piccola tra me e lui c'è sempre stato un rapporto conflittuale, ma non per colpe che dipendessero da me: ho sempre percepito da parte sua un odio e rancore immotivato. Ha contribuito nel corso degli anni a distruggermi letteralmente l'autostima, con umiliazioni, offese pesanti, a volte anche botte e violenza. In alcuni momenti sembrava che non aspettasse altro che l'occasione giusta per vomitare fuori parole velenose nei miei confronti, con il solo scopo di danneggiarmi ed esprimere il suo disprezzo verso di me.
I miei genitori in tutto questo sono sempre stati poco presenti, anzi, mia madre per anni, anche di fronte a familiari, ha sempre lodato lui e messo in cattiva luce me: lui era quello più simile a lei di carattere, più sveglio, che sapeva sbrigarsi le cose da solo, più autonomo, io sempre quella timida, che parlava poco, con poca iniziativa e indipendenza. L'unico merito che mi riconosceva era quello di andar bene a scuola. Finché un bel giorno non ce l'ho fatta più, le ho detto chiaramente che non ne potevo più di sentire rimarcare quanto lui fosse perfetto ai suoi occhi e io facessi schifo. Ha cercato vane giustificazioni, ma per lo meno da quel giorno non si è più permessa di parlare in quel modo.

Tornando a mio fratello, con il passare del tempo, diciamo dalla mia adolescenza in poi il rancore si è trasformato in indifferenza. Ci ignoravamo, semplicemente. Nessun saluto, nessun augurio di buone feste, compleanni e roba varia, solo rivolgersi la parola quando era strettamente necessario.

Da qualche anno a questa parte ho voluto analizzare la situazione con più lucidità, mettendo da parte il dolore e cercando una spiegazione a tutto questo. Perché si è comportato così? Perché senza che io facessi nulla di male voleva volontariamente ferirmi? Credo di aver capito che lui ha vissuto in modo traumatico il mio concepimento, le attenzioni dei miei genitori si sono spostate un po' su di me e lui non l'ha tollerato, arrivando ad odiare la mia presenza.

Ora la situazione è un po' cambiata, lui non vive più qui e credo che si sia reso conto che si è comportato male con la sottoscritta.
L'anno scorso del mio compleanno mi ha scritto per darmi gli auguri, in modo più o meno affettuoso. Quest'anno era qui presente ed è stato il primo ad abbracciarmi per gli auguri.
Oggi i miei genitori sono andati a trovarlo, io non ci sono andata. Ha chiesto di me, ha detto che gli è dispiaciuto che non fossi lì presente.
Credo che abbia come me, un blocco emotivo nei confronti dei familiari, quindi non riuscirà mai ad affrontare la situazione di petto con me. Né tanto meno mi sento di farlo io, credo inoltre di aver già subito abbastanza.

Nonostante il suo comportamento sia un po' cambiato, io non me la sento di tentare un ravvicinamento con lui. Siamo due persone molto diverse, non condivido molte cose di lui, ma soprattutto non riesco a mettere una pietra sopra sul passato e perdonare.

Questo topic rappresenta per lo più uno sfogo, diciamo un esercizio nel riuscire a dire delle cose che finora ho tenuto quasi esclusivamente per me.
Tuttavia dei pareri su quello che fareste voi sono ben accetti.

Per chiunque se ne dimenticasse, ripeto: NON QUOTATE

Nick

Mah ad occhio penso dovresti sforzarti di perdonarlo, in fin dei conti certe conflittualità coi fratelli è normale che si superino col tempo, come è normale che di certe cattiverie fatte da ragazzi ci si penta crescendo.

Sampei80

Stessa cosa è capitata a me con mia sorella più grande.
Per non farla troppo lunga è andata a finire a tarallucci e vino, scherziamo, ci prendiamo vicendevolmente per il culo. Siamo cresciuti, stiamo ancora crescendo, chissà che un giorno riusciamo oltre i cazzotti sulle spalle, anche a darci un caldo abbraccio. Però è rimasta rombiballle

Pollicina

Io sono figlia unica, pertanto non ho dimestichezza riguardo ai rapporti tra fratelli e sorelle. Mi permetto di dire la mia, io penso questo: per come sono fatta io certe ferite, certi dolori, soprattutto se patiti in età infantile e adolescenziale, perdipiù proprio da un fratello sono davvero profonde e rimangono aperte, anche se lenite dal tempo.
Probabilmente tuo fratello crscendo ha capito che si è comportato male con te, si è pentito e vorrebbe in un certo qualmodo recuperare. Non si tratta semplicemente di perdono, che ci può essere, ma è difficile recuperare un rapporto con una persona che ha perso la nostra stima e fiducia..., io non ne sentirei l'esigenza e preferirei lasciare tutto così come sta.
Ci vorrà molto tempo e pazienza da parte sua se vorrà riconquistare la stima della sorella e un minimo di rapporto, ma dovrà essere lui a farsi avanti.

Sai, anch'io soprattutto in passato, tendo a non parlare delle cose che mi hanno fatto più male perchè il solo parlarne mi fa stare peggio. E come battere su un tasto dolente.

Rodney

Il mio consiglio è di vedere se riesci ad affrontare il discorso con lui. Magari sarà lui stesso a farsi avanti, chissà. Se ti sembra di non riuscire a perdonarlo, prima di prendere una decisione definitiva, almeno prova a "tastare il terreno". Cerca di capire se in lui c'è almeno la volontà di una riappacificazione.

MAximum

a me mio fratello mi fa incazzare, perché è tutto quello che nn voglio essere io, chiuso, timido peggio di me, e nn fa nulla per migliorarsi, accetta passivamente la sua condizione, anche facendoglielo notare, lui lo prende cm un attacco personale e insiste nel nn fare nulla mah...

Kitsune

Ma ci soffri?
Ovviamente se tu avessi un bel rapporto ne saresti decisamente felice ma la situazione attuale la ritieni accettabile?

Rasko

io non sono nella posizione di dare consigli, dato che con mio fratello ho un rapporto disastroso, freddissimo, siamo praticamente due estranei , quindi credo un po' di capirti, anche se tu hai vissuto un'esperienza ancora più brutta.

valina90

mia sorella per anni mi ha fatto vivere delle brutte situazioni,voleva che facessi come lei,che imparassi,come lei,a "stare in mezzo alla gente", mi obbligava ad andare in camera sua , e se voleva insegnarmi a lavare per terra ma io non volevo mi sgridava dicendo che non avrei avuto futuro se non avessi imparato a farla, tutto quello che faceva lei era giusto e lodevole,e poi permetteva che io suo fidanzato cesso mi umiliasse ,e che in casa mia,anzi, della mia famiglia,si mettesse a gridare contro di me. adesso se ne è andata via di casa da 5 mesi,per fortuna. io sto meglio,ma certe ferite non guariranno mai..anche poco fa,entrando nel sito,sono scoppiata a piangere ricordandomi le umiliazioni del suo ragazzo, proprio in questo periodo che sono diventata indiffrerente a tutto. adesso lei lavora in supermercato vicino casa mia,lavoro che le ha trovato mio zio, però lei no,lei non è una raccomandata. e quando era in rapporti con me, andavamo in giro insieme e lei sparlava di mamma e nonna,adesso che non ci parliamo piu va sempre in giro con mia mamma . che ipocrita.

very90

Fino a non molto tempo fa ti avrei risposto di soffrirne, cioè volevo proprio un riavvicinamento con lui, nonostante tutto.
Adesso guardo le cose in maniera molto più distaccata, mi rendo conto di non trovare quasi nulla in lui da stimare, di quel che conosco io. A volte il desiderio di avere un rapporto decente con un fratello c'è ancora, ma al tempo stesso ci rifletto su e me ne faccio una ragione.

Otago

Mi dispiace very.
Io sento che invece la mia situazione è peggiorata dopo che mio fratello si è sposato.
Fin da piccolo è sempre stato il mio riferimento, il mio "idolo".
Mio padre è sempre stato assente invece mio fratello quand'ero piccolo era sempre insieme a me, mi portava in giro e mi faceva giocare, ricorderò sempre con piacere i compiti delle vacanze fatti con lui, mi diceva il risultato e io scrivevo.
Nonostante abbia 7 anni e mezzo più di me, ha rappresentato quasi la figura paterna.
Pensandoci bene in effetti sento di voler bene a mio fratello e a mia sorella, nei confronti di mio padre non so nemmeno bene cosa provo, forse ora indifferenza.

bunker

ahhhhhhhhhhhhhhhhh, eccone un'altra

bunker

tale e quale, pensa che mio fratello ha scritto nel papiro della sua laurea che io non gli ho fatto i complimenti... è vero, ma proprio non mi riusciva...

a parte che stavo in un periodo di depressione pesante per cui non uscivo e non parlavo.... ma ho subito per anni un martellamento continuo alla mia pazienza e i miei lo giustificavano rimproverando me perchè me la prendevo... anche nel mio caso lui è quello bravo e io quello schifoso (per i miei), mai un complimento, non me ne ricordo...


eh insomma ti capisco

Labocania

Mi auguro che l'esercizio di condividere questo aspetto della tua esistenza difficile da esporre, si riveli utile in qualche modo .

Inosservato

non conosco la situazione, non so nulla di voi a parte quello da te descritto, però me la sento sento comunque di consigliarti assolutamente un riavvicinamento, se lo perdoni, o comunque sei disposta a trovare un nuovo inizio ed a lasciarti andare a dei rapporti di vicinanza emotiva non potrai che ricavarne buone cose.....

può essere che sia un ragionamento un pò alla Walt Disney, o comunque può essere che io la faccia troppo semplice, quello che è certo è che nella vita avere l'appoggio sia concreto che emotivo di un fratello è molto importante....

very90

Grazie

Il tentativo di riavvicinamento credo che sia davvero reale e disinteressato. Credo che con il passare del tempo (anche se ce ne ha messo troppo) abbia capito gli errori fatti in passato e cerchi in qualche modo un riavvicinamento.

C'è anche la pressione di mia madre, che a volte dice di essere dispiaciuta di questo rapporto e vorrebbe che ci riavvicinassimo.
Ma io sinceramente non me la sento di fare attualmente nulla: non me la sento di cercarlo o di essere io a dimostrare qualcosa. Un minimo di amor proprio ce l'ho, e dopo tanti anni di trattamento simile, anche un po' di orgoglio.

Sono stanca di essere comprensiva e giustificare anche quello che non è giustificabile: non è colpa mia se sono nata né è colpa mia se le attenzioni dei miei si sono trasferite anche su di me, non sono due motivi validi per rendermi l'ambiente familiare e la sua presenza un inferno. Anche perché tutto ciò ha avuto ripercussioni negative sulla mia personalità.

Insomma, la mia idea sarebbe quella di attendere che lui faccia qualcos'altro, se vuole. Ma se la situazione deve rimanere questa qui, anche se immagino quanto possa essere importante l'appoggio di un fratello (anche per rispondere a Inosservato) me ne farò una ragione e ne farò a meno, come ne ho fatto a meno finora. Almeno però nel futuro avrei il vantaggio di non dover per forza sopportare la sua presenza come finora è stato.

JohnReds

Non credo nel perdono, se c'è troppa sofferenza dietro. Detto rozzamente, il fratello deve sudarselo, il perdono. Non basta fare qualche augurio di compleanno affettuoso e fare finta di niente, tu hai tutto il diritto di rispondere picche ai tentativi di ravvicinamento, e la cosa migliore sarebbe anche spiegare il motivo. Qualcuno potrebbe criticare questo modo di fare alzando il ditino e dicendo che è una vendetta, una ripicca, che non si fa...tutte boiate. Se tu provi questi sentimenti di rancore trascinato, non puoi negarli, solo affrontandoli e si può sperare che vengano superati.

L.io

Mamma mia non è che abbiamo lo stesso fratello?!?!

Betsy Cherry

Mi è sembrato di leggere la mia storia!
Stessa cosa con mio fratello, è sempre stato malvagio e violento.
Ha fatto dei gesti da denuncia, davvero. E infatti ha avuto anche guai.
Dopo "i guai" si è quietato, nonostante so con certezza che mi odia ancora.
Mi ha sempre odiata senza motivo. Da quando sono nata.
Credo anch'io che sia dovuto al fatto che sono nata dopo di lui e per questo mi detesta tanto.
Ho vissuto praticamente tutta la mia vita nell'inferno a causa sua (e di altri eventi e famigliari).
Non ci parliamo da anni, e ci ignoriamo completamente.
Credo sia giusto così. Anche se l'ho perdonato, come sono solita fare con tutti (anche se il mo perdono è "superficiale", perchè dentro di me non perdono niente a nessuno).