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20-01-2016, 12:29
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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A proposito di prof e maestri, mi è venuta in mente questa riflessione che facevo temp'addietro.
Ma quanti danni non fanno le maestre e le prof narcisiste che vogliono "mettere al loro posto" uno studente colpevole di troppo entusiasmo, chiamandolo secchione o deridendolo pubblicamente?
Io personalmente sono sempre stato piuttosto discreto nel chiedere le cose, le chiedevo perché realmente interessato, non per farmi vedere e ricevere approvazione. Tuttavia ho smesso in fretta quando ho capito che da un dipendente pubblico non puoi che aspettarti una prestazione svogliata (all'epoca non sapevo dipendesse dallo scoramento legato alla mentalità erbivora da dipendente pubblico, vedevo solo che la maestra non aveva alcuna voglia di rispondere a "perché urano ruota storto?").
Ma ho avuto esperienze con altri compagni di classe mortificati per via del loro entusiasmo.
Alessandro è uno di questi. Mi è venuto in mente perché ho scoperto da poco, su facebook, che ha intrapreso un corso di ballo.
Era pieno di passione per l'elettronica, fin da prima di iscriversi all'itis. Gli piacevano tutti i marchingegni. I suoi lo incoraggiavano, finanziandogli acquisti improbabili (come l'uscita a fascicoli su come costruirsi un robot, un migliaio di euro dei quali 700 di ricarico).
Lui c'aveva un po' del Puffo Quattrocchi, e nonostante fosse generalmente simpatico, questa sua ubris lo rendeva piuttosto inviso, e anche io lo sopportavo a dosi limitate.
Senonché la prof di sistemi lo prese ad odio. E iniziò a metterlo sotto, umiliandolo ad ogni occasione.
Ho capito solo a posteriori, riflettendoci su, che una prof narcisista non potrà che fare questo, dinnazi a uno studente in possesso della passione che a lei è stata rubata via. Non concepirebbe neanche l'ipotesi che un "bambino" possa essere più vivace, interessato, se non addirittura più intelligente di lei.
Alessandro venne bocciato, e assieme a molti dei compagni anche io pensai che tutto sommato un po' gli stava bene. Che una lezione di umiltà l'avrebbe reso meno supponente.
Ma ho capito solo a posteriori, riflettendoci su, che per imparare quella lezione non era necessario fargli ripetere tutto un anno, con il rischio di farlo sentire punito per il semplice fatto di aver avuto forti passioni e desiderio di condividerlo, risultando così oggetto dell'invidia di una professoressa frustrata, infelice e piena di rancore.
ps: Ale si è laureato, nonostante la bocciatura, lavora nella robotica e partecipa pure alle fiere dei makers. E' in gamba. Non si è lasciato mettere troppo sotto.
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20-01-2016, 12:45
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Ma ho avuto esperienze con altri compagni di classe mortificati per via del loro entusiasmo.
Alessandro è uno di questi.
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Come direbbe qualcun o la colpa è solo di Alessandro, che “si vedeva come un debole”
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20-01-2016, 12:50
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
lavora nella robotica
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Non era un acquisto così improbabile, allora.
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20-01-2016, 12:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Come ho già scritto altrove, del calo di vocazione che affligge l'insegnamento in Italia si assumano le loro responsabilità le classi politiche che si sono avvicendate in questi anni e i genitori degli alunni.
I primi non sono riusciti a combinare nulla di buono per l'istruzione, al massimo sono riusciti a produrre qualche riforma pasticciata non certo incoraggiante per la classe insegnanti; i secondi, in generale, fanno cadere le braccia: cosa cacchio puoi insegnare ad una massa di adolescenti svogliati e menefreghisti in un'epoca in cui è costume diffuso quello di impugnare debiti e bocciature per fare ricorso al Tar? La cosa assurda è che le bocciature vengono spesso annullate, il che significa che il lavoro di un intero anno di un gruppo di insegnanti viene delegittimato da un tribunale! Solo chi ha una vocazione al martirio può non provare scoramento di fronte a simili fatti.
Marco, per ogni Alessandro sfortunato, ci sono cento insegnanti bulleggiati dai genitori.
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20-01-2016, 12:55
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Come ho già scritto altrove, del calo di vocazione che affligge l'insegnamento in Italia si assumano le loro responsabilità le classi politiche che si sono avvicendate in questi anni e i genitori degli alunni.
I primi non sono riusciti a combinare nulla di buono per l'istruzione, al massimo sono riusciti a produrre qualche riforma pasticciata non certo incoraggiante per la classe insegnanti; i secondi, in generale, fanno cadere le braccia: cosa cacchio puoi insegnare ad una massa di adolescenti svogliati e menefreghisti in un'epoca in cui è costume diffuso quello di impugnare debiti e bocciature per fare ricorso al Tar? La cosa assurda è che le bocciature vengono spesso annullate, il che significa che il lavoro di un intero anno di un gruppo di insegnanti viene delegittimato da un tribunale! Solo chi ha una vocazione al martirio può non provare scoramento di fronte a simili fatti.
Marco, per ogni Alessandro sfortunato, ci sono cento insegnanti bulleggiati dai genitori.
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quoto tutto.
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20-01-2016, 12:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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ma vogliamo fare una generalizzazione sacrosanta?
tutti i prof delle superiori sono narcisisti (chi più chi meno)
esento gli altri insegnanti semplicemente per non attirarmi le ire di Claire ò_ò
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20-01-2016, 17:12
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Non riesco a capire il senso di queste inutili generalizzazioni; forse sono solo una provocazione lanciata cadere un po' nell'aria, in modo tale che qualcuno le raccogliesse.
Inoltre trovo triste il pensiero di fondo e cioè che se non si è stimolati dal pungolo del licenziamento e della competizione come nel privato, si debba per forza di cose fare male e in modo svogliato il proprio lavoro, secondo il principio dell'"occasione fa l'uomo ladro". Guarda che ho visto e tuttora lavoro a fianco di professori veramente amanti del loro mestiere, entusiasti, vivi, aperti e innovativi nella didattica.
Io stessa nel mio piccolo (sono insegnante di sostegno) cerco di fare di tutto per fare bene il mio lavoro, sperimentando metodi di apprendimento efficaci, comprandomi testi specializzati di studio su come lavorare con alunni di un certo tipo (ad es. coi Bes o gli Adhd), preparando io stessa materiali, cimentandomi in cose nuove (come laboratori manipolativi ecc); ma non sono un'eroina, sono una lavoratrice come tante e basta e di sicuro ho ancora molti margini di miglioramento, sapendo che l'esperienza aiuta ad affinare la propria arte.
E smonto anche la generalizzazione di un altro assunto: non è che chi detiene un potere per forza deve utilizzarlo per torturare o vessare chi questo potere non ce l'avrebbe (cioè gli alunni); una persona che necessita di fare questo ha un suo squilibrio emotivo personale, che esula dall'essere insegnanti o meno. Personalmente non vedo tutti questi prof. che umiliano gli alunni, anzi, al giorno d'oggi gli insegnanti sono molto più comprensivi e vicini ai ragazzi di un tempo.
Crescendo poi ho capito che spesso i ragazzi non hanno una visione imparziale del professore: lo giudicano negativamente anche quando magari un piccolo esame di coscienza se lo dovrebbero fare loro, anzichè addossare tutte le colpe sull'adulto.
I ragazzi di oggi poi non sono povere vittime innocenti, anzi: spesso sono iper-protetti da genitori che, anzichè cercare di capire come sono andati i fatti, per partito preso difendono a spada tratta il figlio e dando addosso all'insegnante di turno, senza accorgersi di fare così il male del proprio pargolo: un ragazzo che non impara ad assumersi le sue responsabilità e che crede sempre di avere ragione, anche quando in realtà avrebbe torto, non matura, rischiando così di diventare un adulto soggetto a facili frustrazioni oppure arrogante e spocchioso. Esistono già 12enni arroganti e maleducati che rispondono male agli adulti e fanno come gli pare e quando penso a quando avranno 20-30 anni tremo. Sono questi gli adulti che andranno a formare la società di domani? Siamo messi male, ma veramente veramente male.
E poi, dalla mia esperienza diretta ti assicuro che esistono tanti prof. bullizzati e vessati da quelle viperette di ragazzini, che non sono certo fiorellini buoni candidi o immacolati. Magari col prof. tosto e di polso gli alunni chinano il capo come solo i vigliacchi sanno fare, ma appena c'è un prof. più dolce e delicato gli danno addosso come tante piccole iene. Questo che significa? Che è l'essere umano che spesso agisce scagliandosi sul più debole al di là del ruolo di appartenenza, alunno o docente che sia. Qui il cattivo costume di vessare i deboli è trasversale a tutti gli individui, fa parte, purtroppo della natura umana (anzi animale), che fa sì che i forti siano portati a schiacciare chi non si sa difendere, adulti o bambini che siano. E' per questo che l'educazione dovrebbe servire: educare i giovani alla convivenza civile, al rispetto, alla solidarietà, alla democrazia, all'impegno ecc. Per questo serve la scuola. Io almeno la vedo così.
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20-01-2016, 17:32
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Che è l'essere umano che spesso agisce scagliandosi sul più debole al di là del ruolo di appartenenza
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Giusto, però qua il ruolo di appartenenza è un punto centrale di questa discussione. Il professore è gerarchicamente superiore e detiene un potere istituzionalizzato; se le prevaricazioni -velate o esplicite che siano- arrivano dall'alto, putroppo è impossibile agire.
Ho in mente un caso che conosco personalmente, successo diversi anni fa, di una ragazza che conoscevo, studentessa modello, bravissima in ogni materia, ma costantemente punzecchiata/umiliata da una insegnante. La madre della ragazza ha chiesto alla docente come mai chiamasse sua figlia con certi soprannomi e facendo battute che mettevano la ragazza evidentemente a disagio, la docente ha riposto rovinandole il voto di maturità. E ho detto tutto.
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20-01-2016, 17:51
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Giusto, però qua il ruolo di appartenenza è un punto centrale di questa discussione. Il professore è gerarchicamente superiore e detiene un potere istituzionalizzato; se le prevaricazioni -velate o esplicite che siano- arrivano dall'alto, putroppo è impossibile agire.
Ho in mente un caso che conosco personalmente, successo diversi anni fa, di una ragazza che conoscevo, studentessa modello, bravissima in ogni materia, ma costantemente punzecchiata/umiliata da una insegnante. La madre della ragazza ha chiesto alla docente come mai chiamasse sua figlia con certi soprannomi e facendo battute che mettevano la ragazza evidentemente a disagio, la docente ha riposto rovinandole il voto di maturità. E ho detto tutto.
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Tutto il lavoro si fonda su una gerarchia: c'è il dirigente, poi i funzionari, poi gli impiegati ecc. In quale lavoro trovi parità e democrazia? Se lo vuoi sapere ci può essere nonnismo pure tra i colleghi al lavoro, e nella scuola capita soprattutto quando sei giovane e lavori come sostegno a fianco di un'anziana, che magari ti tratta come il garzone di bottega. Spesso però questo non succede, anche se ho avuto esperienze negative, ma non per questo si dovrebbe generalizzare come state facendo voi.
Allora, non è che un prof ha tutta questa libertà al giorno d'oggi; appena dici "A" al pargoletto, i genitori arrivano a scuola per lamentarsi col preside ecc. Alla mia primissima supplenza ricordo che diedi dei compiti di punizione alla classe perchè era indisciplinatissima e maleducata, visto che mi vedevano giovane, inesperta e ragazzina; sai cosa è successo? E' successo che i genitori si sono lamentati con la preside di me che davo i compiti; quest'ultima mi ha convocato per sgridare me, mica i ragazzi! Io non li vedo così spauriti e indifesi i ragazzi di oggi e io ci lavoro giornalmente con loro. Li vedo nella maggior parte dei casi pieni di sé e belli belli chiusi nella bambagia protettiva di un'educazione sbagliata.
Poi ci credo anche all'episodio che racconti, cioè di quella ragazza vessata dalla prof, ma è capitato a lei come poteva capitare a chiunque in qualsiasi posto o situazione. Adesso non esageriamo nel dire che i prof. torturano i ragazzi così tanto per. Tutte le volte che assisto a sgridate o sono io a sgridare, i ragazzi si sono comportati veramente male.
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20-01-2016, 18:53
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#10
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Anche i forumisti narcisisti non scherzano
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20-01-2016, 19:36
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#11
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: Àdexe
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Come ho già scritto altrove, del calo di vocazione che affligge l'insegnamento in Italia si assumano le loro responsabilità le classi politiche che si sono avvicendate in questi anni e i genitori degli alunni.
I primi non sono riusciti a combinare nulla di buono per l'istruzione, al massimo sono riusciti a produrre qualche riforma pasticciata non certo incoraggiante per la classe insegnanti; i secondi, in generale, fanno cadere le braccia: cosa cacchio puoi insegnare ad una massa di adolescenti svogliati e menefreghisti in un'epoca in cui è costume diffuso quello di impugnare debiti e bocciature per fare ricorso al Tar? La cosa assurda è che le bocciature vengono spesso annullate, il che significa che il lavoro di un intero anno di un gruppo di insegnanti viene delegittimato da un tribunale! Solo chi ha una vocazione al martirio può non provare scoramento di fronte a simili fatti.
Marco, per ogni Alessandro sfortunato, ci sono cento insegnanti bulleggiati dai genitori.
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
quoto tutto.
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Ri-quoto tutto.
Scusate, non è mia intenzione sporcare il 3d, ma un semplice 'ringrazia' mi sembrava poco enfatizzante.
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20-01-2016, 19:44
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Anche i forumisti narcisisti non scherzano
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E le forumiste, come direbbe winston.
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20-01-2016, 20:05
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Secondo me si è deviato dal tema della discussione: si parlava di alcuni insegnanti -alcuni, non tutti- che per qualche motivo se la prendono con degli alunni in maniera e per motivi del tutto discutibili.
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20-01-2016, 20:14
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Secondo me si è deviato dal tema della discussione: si parlava di alcuni insegnanti -alcuni, non tutti- che per qualche motivo se la prendono con degli alunni in maniera e per motivi del tutto discutibili.
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Allora perché non si è aperta una discussione dal titolo: "Gente che se la prende a caso con gli altri"?
Questo atteggiamento di vessare chi è percepito come più debole ha gli anni del "cucù" ed esiste dalla notte dei tempi, perché fa parte della natura umana, qualsiasi mestiere uno faccia, sia che si parli di un imbianchino (che se la prenderà con l'immigrato o il novellino), di un dirigente di una grande azienda, di una maestra isterica o d'un padre frustrato e manesco.
Dovremmo fare una riflessione sui comportamenti umani, senza far risalire un comportamento così diffuso a una specifica categoria di lavoratori, come se ciò fosse una loro peculiarità. Questo comportamento è peculiare delle persone stronze, punto.
Quella prof di cui parla Marco era stronza di suo e lo sarebbe anche se facesse la commessa. Sai in quante commesse acide mi imbatto sempre? Ma mica apro un topic su di loro, perché l'essere acidi attiene alla natura della singola persona, non del mestiere che uno fa.
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20-01-2016, 20:32
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Secondo me si è deviato dal tema della discussione: si parlava di alcuni insegnanti -alcuni, non tutti- che per qualche motivo se la prendono con degli alunni in maniera e per motivi del tutto discutibili.
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Coda di paglia?
Forse dovrebbero inserire Esopo nei programmi ministeriali.
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20-01-2016, 20:38
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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No, è che aprite 3000000000000 topic sugli insegnanti e su quanto siano cattivi....dopo un po' venite a noia! Adesso aprirò il topic sugli informatici stronzi, così magari ci divertiamo un po'!
Come dice Muttley, mi sembra un modo per sfogare le vostre frustrazioni passate e basta.
Ok che vuoi parlare della tua prof. odiosa, ma il tuo discorso lo avrei accettato se avessi parlato di quella persona come singola persona, invece tu hai aperto tutta un'invettiva su quanto siano fannulloni i dipendenti pubblici e malefici gli insegnanti, cosa che non ci stava come i cavoli a merenda, se vogliamo dirla tutta. Mi ha dato fastidio il modo capzioso e fazioso con cui hai portato avanti la discussione e presentato il problema, non il fatto in sè della professoressa vessatrice. Proprio nell'altro topic racconto di come la prof. delle medie ci chiamasse "handicappati", ma non sono passata, come invece fai tu, all'invettiva dell'intera categoria o addirittura di tutti gli impiegati pubblici sulla base della tua singola esperienza personale. C'è una bella differenza e se hai un po' di raziocinio dovresti cogliere la sottile sfumatura tra i due tipi di discorso.
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Ultima modifica di clizia; 20-01-2016 a 20:43.
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20-01-2016, 20:47
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Quella prof di cui parla Marco era stronza di suo e lo sarebbe anche se facesse la commessa. Sai in quante commesse acide mi imbatto sempre?
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Cara Clizia, la scuola e gli anni scolastici, a differenza del supermercato, sono esperienze sociali che incidono molto sulla psiche e sullo sviluppo di una persona. E certe cose che avvengono in ambito scolastico possono avere una profonda influenza nella vita.
Qui nessuno ha detto che tutti gli insegnanti sono stronzi, ed in più si sono portati dei casi specifici.
Nessuno attacca il tuo modo di portare avanti la tua professione.
Si sta dicendo che un cattivo insegnante può veramente minare le potenzialità di un alunno volenteroso.
@marco russo: non ho capito bene il riferimento.
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Ultima modifica di barrylyndon; 20-01-2016 a 20:50.
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20-01-2016, 23:19
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
No, è che aprite 3000000000000 topic sugli insegnanti e su quanto siano cattivi....dopo un po' venite a noia! Adesso aprirò il topic sugli informatici stronzi, così magari ci divertiamo un po'!
Come dice Muttley, mi sembra un modo per sfogare le vostre frustrazioni passate e basta.
Ok che vuoi parlare della tua prof. odiosa, ma il tuo discorso lo avrei accettato se avessi parlato di quella persona come singola persona, invece tu hai aperto tutta un'invettiva su quanto siano fannulloni i dipendenti pubblici e malefici gli insegnanti, cosa che non ci stava come i cavoli a merenda, se vogliamo dirla tutta. Mi ha dato fastidio il modo capzioso e fazioso con cui hai portato avanti la discussione e presentato il problema, non il fatto in sè della professoressa vessatrice. Proprio nell'altro topic racconto di come la prof. delle medie ci chiamasse "handicappati", ma non sono passata, come invece fai tu, all'invettiva dell'intera categoria o addirittura di tutti gli impiegati pubblici sulla base della tua singola esperienza personale. C'è una bella differenza e se hai un po' di raziocinio dovresti cogliere la sottile sfumatura tra i due tipi di discorso.
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Boh clizia, non ti devi sentire attaccata per la tua insicurezza, il forum raccoglie prevalentemente persone insicure e non significa che siano cattive persone (come la prof di cui ho voluto raccontare l'aneddoto), né che ogni insicurezza renda inabili al lavoro; peraltro per quel poco che abbiamo parlato mi sei sembrata una persona squisita e dolcissima, mi spiace ti sia sentita attaccata.
Per il resto non mi pare di aver generalizzato sui prof, semmai ho attaccato l'impiego pubblico inteso come sistema, che io personalmente ritengo inefficiente, demotivante e quindi incline a selezionare dipendenti in possesso di un certo profilo psicologico, ovvero a spingere gli altri ad adattarsi a questo. Peraltro è un ambito di discussione su cui possiedo indubbie conoscenze frutto di diretta esperienza, ambito su cui, nel caso volessi "attaccarmi", non solo avresti gioco enormemente più facile che nell'improbabile generalizzazione verso un'astratta categoria di "informatici", ma facendo ti accorgeresti definitivamente della sottile vena autocritica e autoironica con cui ho condito il mio thread iniziale, forse troppo sottile da percepire di primo acchito.
Spero di averti rincuorato sulla mia non intenzione offensiva nei tuoi confronti.
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21-01-2016, 09:53
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Boh clizia, non ti devi sentire attaccata per la tua insicurezza, il forum raccoglie prevalentemente persone insicure e non significa che siano cattive persone (come la prof di cui ho voluto raccontare l'aneddoto), né che ogni insicurezza renda inabili al lavoro
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Quindi non sei d'accordo con muttley?
Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Sì sì, gira attorno alla domanda Riformulo: se è un lavoro come tutti gli altri faresti fare il prof di scuola media a una persona con "leggere turbe psichiche"?
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
No, ma non gli farei fare nemmeno un lavoro che preveda l'interazione umana su base quotidiana, nemmeno il cassiere o il receptionist
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Per il resto non mi pare di aver generalizzato sui prof, semmai ho attaccato l'impiego pubblico inteso come sistema, che io personalmente ritengo inefficiente, demotivante e quindi incline a selezionare dipendenti in possesso di un certo profilo psicologico, ovvero a spingere gli altri ad adattarsi a questo.
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E quindi, siccome gli insegnanti sono impiegati pubblici, secondo te il sistema è incline a selezionare insegnanti in possesso di "un certo profilo psicologico". La accendiamo?
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Ultima modifica di Winston_Smith; 21-01-2016 a 10:00.
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21-01-2016, 10:47
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quindi non sei d'accordo con muttley?
E quindi, siccome gli insegnanti sono impiegati pubblici, secondo te il sistema è incline a selezionare insegnanti in possesso di "un certo profilo psicologico". La accendiamo?
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1) no, c'è disturbo e disturbo, c'è gravità e gravità, c'è responsabilità e responsabilità, c'è rischio e rischio.
A proposito, lo sapevi che c'era una tribù di indiani in cui per essere considerati adulti e poter aver mogli e figli, i ragazzi dovevano superare una prova di equilibrio camminando su un tronco sospeso ad altezze ragguardevoli?
Ne hanno usati tanti di questi quando hanno costruito i primi grattacieli, l'empire e costruzioni precedenti... Ne volavano giù a mazzi
Non so perché mi è venuto in mente, ma un motivo dev'esserci.
2) Sí, con la peculiarità relativamente al ruolo di insegnante, che a differenza di altri impieghi pubblici ove esist in maniera perfettamente simmetrica il corrispettivo privato (impiegato amministrativo, addetto allo sportello, ecc.), la società italiana sembra che non sia ancora del tutto acclimatata alla possibilità di una carriera nell'insegnamento privato. Le scuole private sono viste per lo più come diplomicifici, e in seconda istanza (ma molto più lontane della prima) come scuole per ricchi classisti. Ma fatto salvo il punto e relative (piccole) conseguenze/differenze, è così.
Mi ripropongo di approfondire l'argomento in un thread dedicato, dal titolo "Dinamiche sociali", che conto di aprire domenica sera. Stay tuned!
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