Ciao a tutti,
come in molti sapranno, una buona parte dei miei problemi che mi spingono a scrivere sul forum sono dovuti al cosiddetto tradimento ricevuto dagli amici più cari, che mi ha fatto sprofondare in una sorta di lieve depressione evitante..Aggravata dal fatto che sono praticamente rimasto in casa tutta estate, senza lavoro e senza persone da incontrare.
Tutto ciò si è sempre scontrato con una personalità che negli ultimi anni non è mai stata estremamente timida o evitante, per cui, non essendo abituato alla solitudine e alla mancanza di calore umano, mi sono sentito abbandonato e lasciato andare (ero divenuto insomma un evitante di ritorno).
nell'ultimo mese, grazie all'azione combinata di psicoterapia e farmacoterapia, ho gradualmente sentito un aumento del tono dell'umore, che mi ha portato dapprima a eliminare quasi completamente il senso di nausea che mi opprime spesso, e in secondo luogo a recuperare parte delle mie potenzialità sociali, grazie anche al corso di formazione che sto facendo, e che mi ha permesso di tornare a vedere persone quotidianamente, e all'attività di volontariato, che cmq dà una sensazione di importanza alla tua persona (anche se su questo forum qualcuno non gradisce). consideriamo anche che la situazione lavorativa per me si è finalmente smossa, e massimo a gennaio dovrei tornare a lavorare, rimaneva l'esigenza di tornare ad uscire in modo serio,cioè procurarsi quantomeno qualche amicizia in modo tale da non trascorrere i weekend chiuso in casa o a dovermi spostare in qualche città vicina per incontrare amici del forum..mi mancavano imsomma le conoscenze della quotidianità, quelle con cui puoi uscire una sera e andartene a bere una birra senza macinare chilometri
Ieri sera ho deciso di rischiare con la mia ex compagnia, e di provare a ricontattarli, senza aver paura di un eventuale rifiuto.. per chi non sapesse che cosa fosse accaduto, eccovi il link:
http://www.fobiasociale.com/la-mia-ex-compagnia-12622/
Non solo ho ricevuto un calore inaspettato, come se per sei mesi non mi fossi allontanato da loro, ma ho ricevuto pure gli inviti per il tradizionale pranzo "natalizio" che solitamente abbiamo sempre fatto, e pure per capodanno mi sono sistemato.. Un bel regalo di Santa Lucia, non c'è che dire!
Non mi pesava per niente l'idea di essere rimasto fuori dal giro per mesi, così come la sensazione di non aver fatto nulla di speciale in questo arco di tempo. Ho ricevuto domande, considerazione, pensieri che davvero non mi aspettavo di ricevere..e tutto questo con un'ansia anticipatoria davvero contenuta rispetto ai miei abituali standard.
semplicemente mi sentivo di accettare le persone per quello che sono, con i loro pregi e difetti, e sentivo che loro mi accettavano, con i miei pregi e i miei difetti. Mi sentivo uno di loro e loro mi facevano sentire uno di loro.
In questo momento mi viene da fare una considerazione:
nei lunghissimi mesi di quest'estate e di quest'autunno, mi sono pianto addosso, mi sono sentito vittima di un sistema perverso, senza speranze, senza cura che non fosse un lento afflosciarsi, un lento tirare avanti, un abbandonare i propri sogni e speranze.
Invece avevo semplicemente perso la capacità di rischiare che ogni essere umano deve avere durante la propria esistenza. Era come se tutte le cose belle che fino ad allora avevo prodotto durante la mia esistenza, la laurea dopo anni di difficoltà, e attacchi di vomito prima degli esami, le persone che sono stato in grado di conoscere, i momenti belli che avevo provato, una certa ironia che mi aveva sempre contraddistinto non fossero mai esistiti, o cmq appartenessero ad un passato che non sarebbe più tornato.
Il rischio che mi aveva portato a scegliere qualche anno fa di fare un lavoro stagionale che mi aveva portato ad una delle più belle estati della mia vita, quella della rinascita del 2006, ad autoinvitarmi ad una tavolata di sconosciuti o quasi, che sarebbero poi diventati miei amici, a partire da solo per un paese lontano (io, che non avevo mai preso neppure un aereo in vita mia..) nonostante tutti mi guardassero come un alieno, che mi ha portato ad accettare un lavoro in cui tutti i giorni ero in giro nonostante l'ansia che mi divorava, e tutto questo per cercare di migliorarmi e di superare le mie paure..
Certo,una serata da sola non può cambiarti la vita, ci vorranno almeno 2 mesi per trarre le conclusioni, e nel frattempo continuerò le terapie e cercherò di progredire, un passetto alla volta..rimane il problema dell'ansia al lavoro, rimane la difficoltà di trovare una ragazza, rimane forse la piena presa di coscienza su ciò che volgio essere nella vita (ma certa gente non lo sa ancora a 60 anni e ne ho ben più di 30 di meno..).. forse è semplicemente una fase up che precede un nuovo abisso, e allora leggerete ancora i miei sfoghi..ma mettiamola così, dall'abisso ci sono già uscito, o perlomeno è già da un pò di tempo che mi sento così..Perchè dovrei dubitare che se nel futuro una simile eventualità si ripresentasse, non avrei già gli strumenti, le capacità di venirne fuori? La vita è fatta di alti e bassi, è inutile negarlo, ma meglio vivere di alti e bassi che starsene chiusi in casa a crogiolarsi nella propria apatia e nella mancanza di passione e fiducia.
E la soluzione ai nostri problemi è rinchiusa solamente dentro noi, inutile aspettare che gli altri li risolvano come per incanto, o fare pesare eccessivamente le considerazioni altrui. Gli altri sono fatti come sono fatti. Punto. Cercare di cambiare persone che hanno una storia personale che noi spesso conosciamo in minima parte, o che non conoscono affatto, come nel caso di loro nei miei confronti (per quanto riguarda gli aspetti negativi dell'infanzia), è utopico, o forse possibile solo con le rarissime persone speciali che tutti cmq conosceremo un giorno o l'altro della nostra esistenza.
mi andava di scrivere questa testimonianza, seppure forse solamente temporanea (ma non so, qualcosa mi dice che qualche strumento per fonteggiare le difficoltà ora ce l'ho a disposizione, ma il tempo mi mostrerà tutto), perchè siamo noi, alla fine, gli unici veri arbitri del nostro destino.
In questo forum ci sono persone che hanno fatto cose che voi umani
.. che i cosiddetti "normaloni" (se mi leggesse la psi mi ucciderebbe, perchè io sono normale
) non hanno mai vissuto, o cmq avrebbero grandissime difficoltà a fare. Segno che qualcosa di grande e speciale lo possedono tutti
Ciao