Alle volte penso che il concentrarmi a tutti i costi sul mio aspetto fisico, sulla mia faccia o su altri aspetti del mio corpo che non mi piacciono peggiori inevitabilmente la mia vita.
Dico a me stesso: "Questo modo di pensare mi sta facendo male. Anche se tutto ciò che penso di sapere sulle donne fosse inequivocabilmente vero, questa mentalità sta rovinando le mie possibilità di essere felice".
Per cui provo a non concentrarmici e cerco di andare avanti con la mia vita specie perchè, non essendo per fortuna bruttissimo, qualche possibilità con le donne mi capita.
Poi però succede qualcosa che mi riporta al punto di partenza: magari sto avendo una conversazione online con una ragazza e va tutto bene, si chiacchera etc etc. Magari si flirta, addirittura c'è pure qualche allusione sessuale (che può pure essere iniziata da lei, è accaduto, o da entrambi) e poi accade
che mostro il mio aspetto fisico e, "misteriosamente", il tono della conversazione ha un drammatico cambio di direzione, e lei improvvisamente non è più interessata.
Le scuse che mi è capitato di ricevere a seguito della rivelazione del mio aspetto sono molteplici e spaziano dall'"ho cambiato idea, scusa", "sono occupata ora" oppure "non voglio questo tipo di cosa" (quest'ultima specie se la conversazione precedente alla rivelazione del mio aspetto fisico aveva
toni sessuali), o può essere una cosa graduale... sta di fatto che, in una maniera o nell'altra, la ragazza perde interesse e sparisce.
In tutte queste situazioni immagino che ci siano dei casi, rarissimi, in cui effettivamente la ragazza di turno si trovi a disagio per qualcosa che è stato detto o fatto, ma è l'eccezione che conferma la regola. Non è normale fare un 180° nel momento in cui l'unica cosa che faccio è mostrare la mia fisicità.
Quello che mi frustra è che la conclusione che inevitabilmente traggo è che la mia faccia e il mio corpo non sono sufficientemente attraenti per far si che, a parte in rari casi, una donna si lasci andare con me. Concludo che "ok, le donne si comportano in maniera differente in base a chi hanno di
fronte, per cui devo evitarle per non frustrarmi". Cosa che porta, se non all'odio, a diffidare ed evitare le donne in genere.
Vorrei che fosse una questione di personalità ma magicamente, prima della "rivelazione", la conversazione ha tutt'altro tono e la ragazza è disponibile e flirtosa, aperta a ogni possibilità. La logica conclusione è che per forza il mio aspetto, non quello che dico o faccio.
Un uomo molto attraente non affronta questo tipo di situazioni. Penso sia possibile che riceva dei rifiuti, specialmente da ragazze molto belle, ma il suo aspetto gli permette di superare con facilità la barriera dell'aspetto fisico che nel mio caso è insormontabile, salvo qualche eccezione, per ragioni
non dovute a qualcosa che posso modificare (la mia personalità) ma al mio aspetto fisico (che posso modificare in parte, ma la faccia purtroppo no).
Partendo da questi assunti, io vedo solo due strade:
La prima: farsi dominare completamente da questi pensieri. "le mie caratteristiche fisiche non sono generalmente attraenti per le donne, per cui quasi sempre non saranno sufficienti per farmi piacere". Così facendo però ci si infila per forza in un cammino fatto di frustrazione, invidia, rabbia
e depressione. Se finisci dentro questa mentalità, difficilmente ne esci.
La seconda: negare tutto, e dare ragione alla donna di turno pensando che effettivamente ci sia un motivo per cui abbia cambiato idea. "E' stato qualcosa che ho detto'?" "E' stato qualcosa che ho fatto?" e via dicendo. Insomma, colpevolizzare qualcosa su cui si pensa di aver controllo (quello
che hai detto o fatto), piuttosto che ammettere che purtroppo, qualcosa su cui non hai controllo, ha giocato in quel momento un ruolo determinante nell'esito della conversazione.
La seconda ipotesi io la inquadro come debolezza, perchè per quanto forse mi renderebbe meno negativa come persona, mi farebbe sentire come se stessi dicendo una bugia a me stesso.
Forse la cosa saggia sarebbe concentrarsi sulle situazioni positive (e ripeto, mi son capitate, per cui qualcuno avrebbe ragione a dirmi che estremizzo) ignorando quelle dove la mia attrattività non ha giocato a mio favore... questa in realtà è la terza strada, la più equilibrata. Però QUEL pensiero,
e cioè che il mio aspetto è stato l'unico differenziale in certe situazioni, diventa ossessione. "E se mi mettessi con una ragazza a cui non piaccio, si comporterebbe con me come si comporterebbe con uno a cui piaccio davvero? Cosa succede se si è messa con me per altre ragioni"?
Voi come agite di fronte a situazioni del genere? Riuscite a non pensare a queste cose e ignorate le situazioni negative con leggerezza?