|
30-05-2024, 18:55
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
|
Salve a tutti, un po' che non scrivo, è un piacere risentirvi.
Ho sempre lavorato in fabbrica come operaio, ora da 1 ½ anno lavoro come impiegato in ufficio (ma non un lavoro qualsiasi ma il famoso posto fisso!). Quando sono entrato con fatica pensavo di aver svoltato, ora mi rendo conto che non è così. Se in fabbrica i turni mi massacravano e la fatica fisica c'era senza dubbio, in ufficio, ambiente a cui non ero preparato, a soffrire è sopratutto la mente. In breve, non sopporto i colleghi, stare chiuso giornate intere in una stanza con persone che non sopporti non è semplice. Vi risparmio l'elenco dei motivi che mi fanno odiare i colleghi. Altra cosa grave è che non riesco ad inserirmi, causa ansia sociale, ho paura ad esprimermi, non mi interfaccio con colleghi e superiori (in ufficio è essenziale) , il tutto si ripercuote sulla mia performance, poi odio le scartoffie, la burocrazia, perdere giornate intere dietro a concessioni e autorizzazioni inutili e noiose. Altra cosa, non concepisco stare seduto tutto il giorno davanti a un monitor chiuso in una stanza, lo trovo agghiacciante. Non sono adatto al lavoro da impiegato, detesto ogni cosa, per quanto sia un un appassionato di informatica. Ora il problema qual è? Lasciare il posto fisso? È da folli? Per andare dove? Tornare in fabbrica non ci penso proprio, e allora? Una cosa è certa, io sono più adatto ai lavori manuali, mi fanno sentire realizzato, e soprattutto lavori con poche interazioni. Forse dovrei imparare un mestiere? Pizzaiolo? Giardiniere? Piastrellista? Idraulico? Falegname? Davvero non lo so. Ho paura di lasciare il posto statale , ho paura anche di vivere una vita che odio , facendo tutti i giorni un lavoro che detesto. Vorrei andare a vivere in una casetta di legno da giardino. Non me posso più.
Grazie per la pazienza come sempre.
|
Ultima modifica di Locharb; 30-05-2024 a 18:58.
|
30-05-2024, 19:03
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,408
|
non si lascia il posto fisso! non sarà il tuo ambiente ideale come giustamente dici ma a fine mese hai uno stipendio sicuro che ti porterà alla pensione, il lavoro è solo uno strumento per vivere la propria vita e fregatene degli altri e non ti stare a credere che vadano tutti d'amore e d'accordo tranne te, gli ambienti d'ufficio sono i peggiori e si odiano quasi tutti e poi ci sono sempre gruppi e e gruppetti che mutano a seconda delle dinamiche
|
|
30-05-2024, 19:15
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
|
Capisco perfettamente il disagio di trovarsi nella stessa stanza con qualcuno che detestiamo perché è successo anche a me in passato.
Per quel che può valere la mia visione della faccenda, se proprio non riesci ad adeguarti alla situazione, dovresti/potresti cercare di tener duro (intanto guadagni du' spicci) mentre nel frattempo cerchi qualche altro impiego.
Non so quanti anni hai ma -per dire- quei lavori che hai elencato (immagino così ad esempio) non si imparano in poco tempo e la concorrenza è alta (vedi, per dire, molte risorse che accettano di essere pagate una miseria per i nostri standard)
|
Ultima modifica di cuginosmorfio; 30-05-2024 a 19:17.
|
30-05-2024, 19:22
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,253
|
Capisco perfettamente il disagio che provi, a me all'inizio piaceva, ma da 2-3 anni mi sta uccidendo.
L'unica cosa positiva è appunto la sicurezza stipendiale (che non è poco), ma per il resto non c'è quasi niente da salvare dove lavoro io. Disorganizzazione, responsabili cartonati, utenza composta perlopiù da cialtroni che nonostante la laurea e i phd che sfoggiano sono delle capre, il tutto nel marasma di leggi, leggine, burocrazia e programmi dell'anteguerra.
Si blatera tanto di IA, noi andiamo ancora avanti con gli excel.
Con i colleghi vado bene o male d'accordo, ma oramai siamo una ventina, quindi si creano le varie "parrocchiette", e io mi trovo in mezzo.
Detto questo, io a differenza tua non ho neanche alcuna capacità manuale, quindi dove andrei? E poi dopo 10 anni di gavetta e precariato?
E cosa penserei di trovare "là fuori"? Non è che ci sia il paradiso lavorativo in giro.
|
Ultima modifica di Svalvolato; 30-05-2024 a 19:24.
|
30-05-2024, 19:33
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,130
|
Io per fortuna mi trovo bene coi colleghi di ufficio....anche se non abbiamo un vero e proprio ufficio, ma piuttosto un fantozziano open space 😂
I probemi e le pressioni cominciano però ad arrivare dai superiori, e a me le ramanzine fanno girare i coglioni assai..
Oltretutto siamo il ministero con più pezze al culo di tutti.
Sono comunque a tempo determinato (anche se prorogato), non ho certezze ancora se non lo stipendio che arriva regolare ogni 23 del mese... e col piffero che me ne vo' se non trovo di meglio nel mentre.
Non conosco il tuo contratto, quindi non posso che consogliarti di fare altri concorsi nel mentre se il problema maggiore sono i colleghi
Se invece è proprio la tipologia di lavoro che ti opprime, allora non c'è soluzione. Tra avanti finchè puoi, e cerca di staccare completamente quando esci, mandando tutti a fanculo ogni santa sera. (Ma senza rabbia, se no fa male al cuore 😁 )
|
|
30-05-2024, 21:05
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
|
Si ma non credete che questa idea del posto fisso indeterminato e del rincorrere la pensione anche a costo di fare una vita che detestiamo (gran parte del nostro tempo lo passiamo a lavorare) sia oltremodo orrenda? Secondo me lavori in giro ce ne sono tanti , non bisogna per forza rincorrere l'indeterminato , specialmente se non hai famiglia.
|
|
30-05-2024, 21:09
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,224
|
Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Si ma non credete che questa idea del posto fisso indeterminato e del rincorrere la pensione anche a costo di fare una vita che detestiamo (gran parte del nostro tempo lo passiamo a lavorare) sia oltremodo orrenda? Secondo me lavori in giro ce ne sono tanti , non bisogna per forza rincorrere l'indeterminato , specialmente se non hai famiglia.
|
L' indeterminato ha dei vantaggi non c'è dubbio, però sono d'accordo con te, è più importante fare quel che ti senti di fare piuttosto che fare un lavoro che odi solo per avere la sicurezza finanziaria.
|
|
30-05-2024, 21:49
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,408
|
così tanto lavoro io non ne vedo, sopratutto lavori che danno garanzie. Però ora che mi viene in mente nel pubblico non avete la possibilità dei trasferimenti in altre sedi o città se si trovano persone che vogliono fare cambio?
|
Ultima modifica di sparatemi; 30-05-2024 a 21:52.
|
30-05-2024, 22:07
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
Ben ritrovato.
Io non do consigli.
Posso dire che penso che la vita lavorativa è lunga, ma la vita anagrafica è breve, troppo breve per rovinarsela.
Se la situazione è insostenibile si può cambiare, ma facendosi bene i conti.
|
|
30-05-2024, 22:27
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
|
A parte i video che mi vengono in mente, che comunque pur sorridendo non vanno molto lontano...
... quella del posto fisso è una mentalità che hanno inculcato anche a me fin da piccolo, il posto statale indeterminato, la chimera dei boomer... non credo regga più al giorno d'oggi, fa parte di un passato - forse più semplice - che si immaginava un lavoro fisso nel pubblico come primo punto fermo per la costruzione della famiglia (casa, prole e vecchiaia ben retribuita). Ho fatto qualcosa come 30/40 concorsi pubblici nel corso della mia vita per rincorrere questa "sicurezza" e come risultato ho solo ottenuto qualche stage non pagato in vari uffici comunali o l'inserimento in una graduatoria che serviva solo come giustificazione a indire un concorso. Quello che succede in quegli uffici Zalone non può nemmeno immaginarselo, ho visto cose che voi umani... personale disabile (che va assunto obbligatoriamente per una percentuale) fare il lavoro di fior di "dottoroni" con l'ufficio ai piani alti, che al lavoro ci venivano se andava bene una volta a settimana. Cartellini timbrati da compiacenti terzi come se piovesse. Una volta anche organizzare un concorso fuori sede e in tutto segreto per rendere facile la riassunzione di una uscita a calci nel sedere, ma "amica" di quelli giusti.
Tutto sto predicozzo per dirti cosa?
Che se non ti trovi bene cerca altro, non farti prendere dai discorsi di quelli del "posto fisso" e che lasci un lavoro d'oro o cose del genere. Ogni minuto aggiuntivo che passi a fare qualcosa che ti avvelena la mente è nocivo. Chiediti perché lo stai facendo, per la pensione? Per i soldi? Per la sicurezza?
Niente, questa la mia opinione spassionata.
|
|
31-05-2024, 11:12
|
#11
|
Guest
|
Mi ritrovo molto nel discorso, avanzo riflessioni senza voler cadere in banalità
Il problema del lavoro d'ufficio è che parecchie volte ci si ritrova a maneggiare l'aria.
Non sei tu ad avere problemi sociali, sono i compiti a essere più indefiniti e più basati sulle relazioni che sulla materialità, rispetto al lavoro in produzione (fabbrica)
In altre parole, non è che il lavoro d'ufficio sia più "difficile" e tu sia socialmente inetto, ciò che probabilmente manda in crisi è la perenne indefinizione degli "obiettivi" e il fatto che la componente sociale sia estremamente volubile
Fatti un favore (imho): rifletti sulla situazione a mente fredda, magari nel weekend, magari durante la chiusura estiva
Cadere in assolutismi è inutile, devi capire cosa sia meglio per te
|
|
31-05-2024, 16:43
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 25
|
Quote:
Originariamente inviata da Locharb
Altra cosa grave è che non riesco ad inserirmi, causa ansia sociale, ho paura ad esprimermi, non mi interfaccio con colleghi e superiori (in ufficio è essenziale)
|
Penso che il problema si riduca a questo. Te lo dico non per giudicarti o fare psicologia spicciola, ma perché per me è esattamente la stessa cosa. Normaloni ed estroversi si adattano meglio alla vita di ufficio anche perché adorano stare con gli altri, chiacchierare, ridere, scherzare, organizzare robe extra lavorative, ecc.
Io ci lavoro da anni e questo problema me lo porto sempre dietro, e tra l'altro è uno dei principali freni a spostarmi, cambiare lavoro, ecc. perché il solo pensiero di ricominciare da un'altra parte, perdendo quel poco di comfort zone che mi sono creato qui, è soffocante.
Prova a non arrenderti e cerca qualcosa di più attivo, senza far colpi di testa. Potresti avere fortuna.
|
|
31-05-2024, 16:51
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,109
|
Benvenuto in ufficio
Una volta che sarai completamente morto dentro non sentirai più nulla
|
|
31-05-2024, 20:06
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,120
|
Potresti trovare un lavoro notturno, tipo il panettiere, anche se bisogna considerare gli svantaggi della professione, ovverosia il fatto che lavorare di notte aumenta il rischio di contrarre determinate malattie e indebolisce la salute generale.
Io pensavo che il lavoro notturno mi sarebbe piaciuto, e invece no: feci il portiere di notte in un albergo ed è vero che le interazioni erano poche, ma a volte c'erano clienti assai difficili (come anche clienti simpatici) e comunque ti rincoglionisce.
|
|
01-06-2024, 00:59
|
#15
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
|
Quote:
Originariamente inviata da AvolteRitorno
Che se non ti trovi bene cerca altro, non farti prendere dai discorsi di quelli del "posto fisso" e che lasci un lavoro d'oro o cose del genere. Ogni minuto aggiuntivo che passi a fare qualcosa che ti avvelena la mente è nocivo. Chiediti perché lo stai facendo, per la pensione? Per i soldi? Per la sicurezza?
Niente, questa la mia opinione spassionata.
|
Concordo, e ci sono anche passato personalmente per dirlo.
Scappato via appena in tempo, stavo impazzendo letteralmente, con rabbia accumulata da far paura.
|
Ultima modifica di Stasüdedòs; 01-06-2024 a 01:03.
|
01-06-2024, 09:00
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Potresti trovare un lavoro notturno, tipo il panettiere, anche se bisogna considerare gli svantaggi della professione, ovverosia il fatto che lavorare di notte aumenta il rischio di contrarre determinate malattie e indebolisce la salute generale.
Io pensavo che il lavoro notturno mi sarebbe piaciuto, e invece no: feci il portiere di notte in un albergo ed è vero che le interazioni erano poche, ma a volte c'erano clienti assai difficili (come anche clienti simpatici) e comunque ti rincoglionisce.
|
per carità il lavoro notturno.. l'ho fatto per 5 anni e mi ha rovinato la salute.. io non ho paura di lavorare ma davvero sui turni di notte ci ho messo una grande croce, il ritmo circadiano si sballa, stai male, sei sempre nervoso, non dormi quando dovresti , hai sonno quando non dovresti, tachicardia a mille, ti devasta la salute. Mai più.
Sarei orientato verso il lavoro da pizzaiolo, perché è un lavoro fisico, poche interazioni, sei autonomo, è molto ricercato, potrebbe essere gratificante, puoi lavorare anche all'estero.
Ci sto facendo un pensierino.. chiaramente dovrò fare questa scelta in maniera ponderata, visto che lascerei il posto statale, magari intanto mi inserisco in qualche corso di formazione per capire se può fare per me.
|
|
01-06-2024, 11:46
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,130
|
Sarebbe bello una sorta di lavoro artigianale, tipo il cratore di maschere da wrestling (in messico sarebbe "il mascherero"), di cappelli, ecc....
Però non sapendo usare la macchina da cucire la vedo difficile inparare alla mia veneranda età.
Non nego di essere affascinato dal mondo delle maschere e dell'artigianato, specie dopo essere andato a Venezia. (in verità sono in fissa col concetto di "maschera", che ricorre spesso nei miei disegni)
Qua al nord comunque il posto statale fisso è meno un cruccio, rispetto al meridione dove le opportunità scarseggiano.
Il 90% dei miei colleghi viene dal centrosud.
Parlate con uno a caso di qualche ufficio postale, un pulotto o un caramba della vostra città su a Torino, Bologna o Milano... con grande probabilità viene da Roma in giù.
|
|
|
|