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20-04-2009, 19:46
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#1
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Principiante
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 56
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Ciao a belle/i e brutte/i :lol:
Volevo esternare le mie emozioni,un po’ per sfogo,un po’ per aiuto e anche per solidarietà (perché non penso di essere l’unica :roll: ). Sono sentimenti che si protraggono da molti anni. Questa ricerca di conferma di amore e di accettazione dal mondo esterno ,sapendo che ciò va trovato in noi stessi. L’odio verso di noi, ci distrugge e alle volte ci impedisce di crescere;dalle piccole cose quotidiane a quelle che formeranno la nostra identità e il nostro futuro. Personalmente non riesco ad amarmi,ma allo stesso tempo ho una gran capacità di amare gli altri e non so come invertire (anche parzialmente) questo amore verso di me. Tutto ciò, aumenta lo scarso grado di stima e porta solo ad odiarsi ulteriormente (almeno per me,non so voi) e arresta la crescita . So bene di essere un “sacerdote” di me stessa,e questa mia mancanza di non seguire il “cammino sano”,secondo i miei giudizi (appunto),mi porta a delle ripercussioni di salute,non solo psicologiche, ma anche fisiche. E’ come non sentirsi liberi di essere, semplicemente.
Avete avuto o avete emozioni simile alle mie?
Voi come convivete con tutto questo, sapendo che il nostro rapporto con noi stessi durerà una vita?
Grazie a tutti per le riposte =)
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20-04-2009, 20:01
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#2
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Principiante
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 61
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io mi odio profondamente e quindi mi sono sentito tirato in ballo.
odio il mio aspetto il mio carattere la mia timidezza l'espressione inebetita che mi si pianta in faccia quando sono in imbarazzo...
certo ho anche qualcosa di buono. sono disponibile sincero gentile..
ma le cose buone che ho servono solo agli altri per approfittarsi di me, e quindi odio anche queste.
se qualcuno ogni tanto si avvicinasse spontaneamente a me e mi facesse capire che valgo qualcosa...
questo potrebbe aiutarmi ad accettarmi
e magari anche a volermi bene
ma questo non capita mai...
..mai
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20-04-2009, 20:41
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Proprio perchè il nostro rapporto con noi stessi dura una vita, per giunta l'unica che abbiamo, esso va assolutamente migliorato, qualora si percepisca che non è buono.
Si tratta "semplicemente" di mettersi a scavare per cercarne le cause. Qualche buona lettura del settore potrebbe aiutarti, anche se credo che il potere della parola scritta sia molto limitato. La "teoria" psicologica serve a poco, se non si costruisce una base.
Come esperianza terapeutica (testata sulla mia pelle) il teatro è molto valido. Può cambiare veramente il rapporto con te stesso.
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20-04-2009, 20:46
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: A casa mia!
Messaggi: 232
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A volte mi sopporto.
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20-04-2009, 20:46
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 4,758
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mah, preferisco che i nemici siano gli altri
alla fine basta imparare a conoscersi per capire cosa ci fa male, ma di solito cmq non siamo noi a ferirci da solo, c'è cmq sempre di mezzo l'ambiente
al rogo l'ambiente!
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20-04-2009, 21:17
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: bg
Messaggi: 732
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Quote:
Originariamente inviata da preoccupata88
Ciao a belle/i e brutte/i :lol:
Volevo esternare le mie emozioni,un po’ per sfogo,un po’ per aiuto e anche per solidarietà (perché non penso di essere l’unica :roll: ). Sono sentimenti che si protraggono da molti anni. Questa ricerca di conferma di amore e di accettazione dal mondo esterno ,sapendo che ciò va trovato in noi stessi. L’odio verso di noi, ci distrugge e alle volte ci impedisce di crescere;dalle piccole cose quotidiane a quelle che formeranno la nostra identità e il nostro futuro. Personalmente non riesco ad amarmi,ma allo stesso tempo ho una gran capacità di amare gli altri e non so come invertire (anche parzialmente) questo amore verso di me. Tutto ciò, aumenta lo scarso grado di stima e porta solo ad odiarsi ulteriormente (almeno per me,non so voi) e arresta la crescita . So bene di essere un “sacerdote” di me stessa,e questa mia mancanza di non seguire il “cammino sano”,secondo i miei giudizi (appunto),mi porta a delle ripercussioni di salute,non solo psicologiche, ma anche fisiche. E’ come non sentirsi liberi di essere, semplicemente.
Avete avuto o avete emozioni simile alle mie?
Voi come convivete con tutto questo,sapendo che il nostro rapporto con noi stessi durerà una vita?
Grazie a tutti per le riposte =)
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non scopri nulla di nuovo, però ter dò ragione ar cento per cento...buon inizio...fine dell opera
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20-04-2009, 21:33
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: Chelsea Hotel,NY
Messaggi: 544
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quando mi sento in colpa,nella mia testa nasce un tribunale tutt'altro che cremente. Possono venirmi a dire tutti che la colpa arriva fin li,ma io non lo capisco. C'ho il solito giudice che mi distrugge,molto persecutorio,che mi fa sentire molto in ballo,anche in cose che io non sono.
La mia lotta piu grande è sempre stato il giudice interiore. E quello mi porta a rispondere male o tacere sempre...mettermi nei guai rispondendo malissimo o che devo prendere tutta la m... di questo mondo.
Ci sono delle volte che mi cerco proprio le persone razionali,chiedo a loro se può essere vera una cosa o no...ma dentro me non cambia molto.
Insomma,il giudice è il padre di tutte le mie cose,nel bene e nel male.
E controllarlo è difficilissimo per me.
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21-04-2009, 00:51
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#8
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Torino
Messaggi: 457
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Si, troppo giudici.. e ladri di sensazioni di cui non potremo mai appropriarci.
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21-04-2009, 02:12
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da preoccupata88
Personalmente non riesco ad amarmi,ma allo stesso tempo ho una gran capacità di amare gli altri e non so come invertire (anche parzialmente) questo amore verso di me.
Avete avuto o avete emozioni simile alle mie?
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Ho il tuo stesso problema e x fortuna questa inversione sto iniziando a praticarla...in un modo semplicissimo..le persone sono grandi e vaccinate....e hanno il potere di autogestirsi e di risolvere i loro problemi senza che sia tu a doverlo fare.
Poco importa se poi ti tracceranno come un egoista...,i sensi di colpa cn l'allenamento mentale,x fortuna spariscono ...
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06-11-2009, 15:30
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#10
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Principiante
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 56
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Proprio perchè il nostro rapporto con noi stessi dura una vita, per giunta l'unica che abbiamo, esso va assolutamente migliorato, qualora si percepisca che non è buono.
Si tratta "semplicemente" di mettersi a scavare per cercarne le cause. Qualche buona lettura del settore potrebbe aiutarti, anche se credo che il potere della parola scritta sia molto limitato. La "teoria" psicologica serve a poco, se non si costruisce una base.
Come esperianza terapeutica (testata sulla mia pelle) il teatro è molto valido. Può cambiare veramente il rapporto con te stesso.
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Si sono d'accordo con te.La teoria è prettamente inutile se manca la pratica.Ora lo so.Ho patito le pene dell'inferno ma quella voce l'ho accettata e la so gestire...Vi auguro veramente di tutto cuore,perchè so come si sta male,come si soffre,di riuscire a vivere.Mai stata così bene come nell'ultimo periodo,anche se ho ancora i miei limiti,i miei sogni inespressi,le mie paure...Poco importa il tempo non è ancora finito
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06-11-2009, 15:50
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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proprio xkè il rapporto con noi stessi dura una vita beh...sono convinto che certe cose non cambieranno mai...in fondo sono io...
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06-11-2009, 16:31
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,563
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Anch'io sono più o meno nella tua situazione, però rivolgere l'odio contro noi stessi (o gli altri) finisce solo per rovinarci definitivamente...
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odiare fa male (cit.)
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06-11-2009, 19:09
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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non credo si possa veramente volere bene agli altri senza volerne a sè stessi...cioè ci si può sacrificare e mettersi in secondo piano perchè si è scelto così, se invece non è frutto di una propria decisione consapevole sarà inevitabile provare comunque un certo rancore nei loro confronti...anche se magari non lo si vuole ammettere neanche a se stessi per cui poi il rancore lo si sfoga su di sè, come si è già abituati a fare...
di per sè la voce interna ci permette di tendere verso quello che vorremmo essere e apparire, vero che però a volte pretendiamo da noi stessi l'impossibile, e poi vedendo che non ci si riesce a seconda dei casi rimorsi, autoesclusioni, autolesionismo ecc.
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06-11-2009, 19:45
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,522
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Certe volte mi viene da pensare che avrei potuto agire in modo diverso in diverse occasioni e mi colpevolizzo troppo. Sono una persona che spesso e volentieri ha anteposto il benessere degli altri al proprio ma sinceramente di questo sono orgoglioso, anche se certe volte avrei fatto meglio a fare quello che era più conveniente per me.
Credo comunque che al momento sia riuscito a raggiungere un certo equilibrio.
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06-11-2009, 19:59
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#15
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Principiante
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 8
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Identico problema dò tutta me stessa agli altri anche per sentirmi bene con me stessa ma credo sia un circolo vizioso appoggiarsi algi altri per piacersi a se stessi.
Non riesco a capire il mio terapista sostiene sia una questione di paura dell'abbandono che non si sà mica da dove proviene, molte volte vorrei scomparire morire e purtroppo desidero che gli altri mi cerchino invano ma troppe volte capita che non mi cercano affatto e questo mi fà soffrire anche non dovrei non dovrei prendermela, e allora se me la prendo mi odio ancora di più, e tutta la tiritela ricomincia da capo, non sò se vorrei avere un figlio spero di si per capire se la situazione cambia ma alla fine spero di no perchè potrei mettere al mondo una riflessione di me stessa, e poi continuerebb di nuovo tutt così. So solo che dovrei capire tutto mi giudico e giudico e senza giudice sarei cattiva e infantile e stupida e con????
Non ho una direzione e ne una casa! Questa è la mia conclusione!
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