Ciao. Come ho detto nella presentazione sono (troppo) timido, soprattutto quando si tratta di parlare con una ragazza, iniziare una conversazione o conoscere amici dei miei amici. In questa discussione volevo scrivere di quella che è da sempre la causa della mia timidezza, anche solo per parlarne, visto che non l'ho mai fatto prima.
Nonostante non sia uno che guarda l'aspetto esteriore nelle altre persone, sono timido e insicuro perchè non mi piaccio esteticamente.
Ma il mio problema è diverso dal classico ''non piacersi''. So che potrà sembrare strano, ma è come se mi vergognassi di fronte ai miei genitori di fare tutte le cose tipiche degli adolescenti tra cui c'è proprio la cura del proprio aspetto. Per nascondere la reale finalità estetica devo trovare sempre una sorta di pretesto: per esempio, mi sono iscritto in palestra per correggere alcuni lievi problemi posturali e solo col tempo sono riuscito ad esplicitare il mio reale scopo di curare il fisico. Ma se questi problemi di postura mi hanno offerto su un piatto d'argento il ''pretesto'' per iniziare l'attività fisica, non è altrettanto facile trovarne uno per cose tipo scegliere un taglio di capelli o dei vestiti che mi piacciano davvero. Quindi il non piacersi è solo una conseguenza di questa sorta di paura ingiustificata e dal non piacersi deriva la timidezza. Sottolineo che questa vergogna è del tutto irrazionale visto che i miei non mi hanno mai proibito di fare tutte queste cose tipiche dai ragazzi della mia età.
Tutto ciò appare strano e ingiustificate anche a me, ma tuttavia rimane un ostacolo che non riesco a superare. E' come un muro insormontabile che mi impedisce di essere come voglio, in primo luogo esteriormente e di conseguenza (ed è questo il vero problema) anche psicologicamente, impedendomi di essere più estroverso e socievole.
Magari qualcuno ha avuto un'esperienza simile, ma in ognicaso per la prima volta ne parlo con qualcuno.