Ho paura della vita.
La guardo dietro uno schermo di vetro da altezze spaventose.
Gli anni passano ma il coraggio di vivere, quello ancora non c'è.
Questi sciagurati che mai furon vivi.
Guardo gli altri che si scopano la vita.
E mi masturbo pensando a come potrebbe essere diversa.
Parlo con i morti che non sanno di essere morti.
Mi piace guardare le rondini sui fili tra i pali del telefono.
Aspetto con loro l'autunno.Perchè ogni anno la natura muore.
E ci sono frazioni del mio io ipertrofico che vorrebbero morire con lei.
Forse un bambino mi potrebbe prendere per mano
ed insegnarmi il mistero della vita.
Io starei in silenzio, e lui capirebbe tutto.
Ma ricevo pochi regali, dei rari zampilli di felicità.