Sono sempre stato grassottello e ne ho sofferto tanto. Oltretutto ho avuto sempre le "tettine", a causa delle quali mi sono sottoposto nel 2010 ad un intervento di ginecomastia.
Da quando cominciai la palestra verso i 16 anni, iniziando una dieta, seguito dall'istruttore della palestra, il mio rapporto col cibo si è sballato completamente. Ho cominciato uno yo-yo di peso continuo... dimagrivo arrivando a 80 chili (sono alto 185), poi ingrassavo nel giro di qualche mese anche di 10-15 chili per poi riperderli. Le oscillazioni diventavano sempre più ampie. Nel 2010 ho superato i 130 chili. Seguito da uno psichiatra e da una nutrizionista, con palestra e dieta, sono arrivato a 80 nel giro di un anno. Sembrava tutto rose e fiori, all' università andavo a mille (9 esami in un anno!), notavo che le ragazze mi guardavano con più interesse e di questo mi compiacevo anche se poi avevo lo stesso difficoltà ad avere relazioni serie (che non ho mai avuto tra l'altro), uscivo la sera ecc...
Dopo 2 anni di grande euforia e autostima ripiombo nel baratro. Ci metto un annetto a raggiungere di nuovo i 120 chili, poi ancora dieta seguito da un altro psichiatra per arrivare a 108... E siamo arrivati fino a qui: dall' estate scorsa sono sceso di 15 chili, ora ne peso 90. Sto provando a ricostruirmi una vita "normale" ma è dura. Negli ultimi 3 anni mi sono isolato dal resto del mondo e ho iniziato pure a fumare (un bel problema visto che oggi fumo quasi un pacchetto al giorno). Il mondo è andato avanti, i miei amici e coetanei che stavano al mio stesso livello 3 anni fa sono andati avanti con la loro vita, chi ha cominciato a lavorare, chi si è fidanzato, insomma hanno imparato a stare al mondo. Da questo punto di vista mi sento ancora un novellino...
Chiusa questa parentesi e ritornando al rapporto col cibo, ho sempre avuto, negli ultimi 10 anni, episodi di abbuffate, fortunatamente ora sempre meno frequenti.
Sono nel vero senso della parola un "drogato" di cibo, di dolci perlopiù. A volte per affrontare le emozioni negative (ansia, delusione, paura). Avendo paura delle responsabilità, soprattutto quando c'è bisogno di confrontarsi con altre persone, dove si può notare il mio essere impreparato, impacciato, poco esperto in tutto, talvolta mi creo l' alibi per non farlo attraverso abbuffate vergognose che mi causano poi uno stato di torpore generalizzato (mi metto sul letto e lì rimango anche per una giornata intera, senza la forza/voglia nemmeno di cambiarmi i vestiti...).
Per meglio farvi capire, la settimana scorsa, in vista del compleanno dei 30 anni di un mio caro amico a cui avrebbero partecipato decine e decine di persone, il giorno stesso mi sono fatto il giro di tutti i bar (un cornetto, poi una briosche, poi un dolce, poi un rustico senza criterio e senza vergogna) poi a casa mi sono "scrofanato" un pacco di biscotti nel latte, dopodichè stanco, nauseato mi sono messo sul letto isolandomi da tutto e da tutti... mi sono inventato una scusa per non andare senza entrare nei particolari (pur conoscendo questo mio amico, anche se non del tutto, le problematiche che mi affliggono). Questo tra l' altro ha aumentato il mio senso di colpa e di incapacità che va ad alimentare la spirale stessa del BINGE EATING DISORDER, che è il distrubo di cui soffro, almeno secondo la diagnosi del mio psichiatra.
La paura di poter cadere nelle abbuffate mi spinge e mi "costringe" a tener i tempi sempre occupati, al limite del frenetico, per non pensare e non farmi tentare dalla droga/cibo. Ma questo è sbagliato perchè non si possono sostenere ritmi altissimi sempre, almeno io non riesco.
Nell' ultimo periodo mi sta capitando con una cadenza di 2 settimane più o meno e la paura di incorrere in problematiche diabetologiche non mi frena, nonostante i richiami dei vari medici e parenti.
Per tamponare mi butto sulle sigarette, che oramai per quanto fumo, cominciano ad essere un problema anche quelle per la mia salute (oltretutto ne risento anche nello sport).
Insomma ci sarebbe tanto da dire, ma non è il caso di tediarvi più di tanto.
Vi lascio con una domanda: a qualcuno che soffre di BED o comunque di distrubi alimentari di questo tipo è stata mai prescritta la fluoxetina? Come vi siete trovati?
Grazie