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Vecchio 26-07-2012, 13:32   #1
Principiante
 

Premetto che ci sono altri mille problemi...ma da tanto tempo ho pensato ad una cosa e stamattina sono arrivato ad una conclusione. Sono molto egoista. Se uno chiedesse ad un mio amico se sono egoista lui ti direbbe di no. Sono molto generoso con gli altri e non sono il tipo che Sa dire di no. Ho capito che non so dire di no solo per una questione di coraggio ma dentro di me avrei detto di no parecchie volte alle persone. Forse sempre. ( piccola parentesi, scusate la grammatica ma sto scrivendo da un cellulare, mi diventerebbe impossibile mettere virgole ecc. Scusate!). Ma veniamo al dunque, non esco di casa da più di un anno, per fortuna c'è mio fratello che ogni tanto fa venire gli amici a casa e questo non mi fa sentire un asociale . Perché non esco? Perché sto meglio da solo? Semplice ... Perché sono egocentrico, perché stare in casa faccio quello che voglio, non penso agli altri , non mi devo confrontare con nessuno e la mia paura per il giudizio degli altri svanisce. Insomma penso così tanto a me stesso, non mi interessa niente degli altri che alla fine sono solo. Vi rispecchiate in quello che ho scritto? E soprattutto , avete qualche consiglio da darmi per ascoltare anche gli altri?...premetto che non sono il classico egoista che pensa solo a se stesso, è più una cosa inconscia, mettiamola cosi...qualche suggerimento? Sono troppo concentrato su me stesso
Vecchio 26-07-2012, 14:20   #2
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molto. Soprattutto rispecchio quello che ero a 17 anni e prima.

Il problema non è l'egoismo. Chiunque decide in autonomia quanto vuol concedere agli altri e quanto vuole per sé, ed è una scelta personale e rispettabile, ma questo l'ho capito solo dopo. Non c'è niente di male ad esigere qualcosa per sé stessi, è una forma di affetto nei confronti di se stessi.

Il problema insorge semmai quando, per nostre carenze comunicative/espressive, non siamo in grado di esprimere queste esigenze agli altri.
In compagnia è così, ci si rapporta agli altri tendenzialmente in un contesto di parità (almeno apparente), ciascuno può spingere sulle proprie istanze, alcune verranno accolte e altre cassate.
E' un meccanismo di compromesso, imperfetto ma inevitabile, e tutto sommato sostenibile per la maggior parte delle persone (secondo me è patologico non riuscire a sottostare a compromessi di questo tipo, posto che siano limitati ed equilibrati).
Diciamo invece che non siamo in grado di esprimere e trasmettere agli altri il nostro disappunto per determinate scelte: ad esempio che io vorrei andare a ballare la dance ed alcuni altri invece vogliono andare ad un concerto rock del paese, poi c'è un terzo gruppo più numeroso, che preferirebbe la mia scelta ma per n motivi non parla (timidezza, scarsa convinzione, più o meno i due eventi sono quasi equivalenti, ecc.).
Alla fine io non riesco a far intendere il mio desiderio, la compagnia sceglie per una situazione che a me non va a genio, e mi sento male. Mi sento male non perché sono in un posto che non mi aggrada (quello capita e sicuramente aggiunge malessere, ma tendenzialmente non è la ragione del disagio complessivo), ma perché la frustrazione di non essere riuscito a comunicare con gli altri, a trasmettere le mie espressioni non verbali, a dar tono alla mia voce, a mettermi in gioco anche correndo il rischio di essere giudicato: tutti questi fallimenti hanno concorso a provocarmi una sensazione di "incomunicabilità", di "invisibilità" dalla quale poi non riusciamo più a uscire, visto che si autoalimenta (più ci chiudiamo e più diventa difficile farci "vedere" dagli altri).

La soluzione che da ben 12 anni sto attuando, con qualche modesto risultato, è di cercare di aprirmi di più e parlare, forzando anche alcuni determinati segnali non verbali come l'espressività, la prossemica, la cinesica, il volume e il tono della voce. Inoltre cerco di non farmi mai i pipponi mentali (ci provo almeno), se ho delle cose, dei dubbi che ronzano in testa cerco di fermare i pensieri e razionalizzarli, scrivendoli su carta oppure parlando da solo (ovviamente senza farmi vedere, altrimenti mi prendono per pazzo, e non avrebbero tutti i torti ). Questo mi aiuta a strutturare i pensieri e ad eliminare i "pensieri disfunzionali", che alla prova della logica non reggono le prove che oppongo loro.
Questo mi permette di esprimere il mio egoismo e quindi di non farlo sentire soffocato: non che la cosa significhi che "si fa sempre ciò che decido io", anzi... però già solo affermare un bisogno è liberatorio, credimi.

Spero di esserti stato d'aiuto.
Vecchio 26-07-2012, 15:10   #3
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Perché non esco? Perché sto meglio da solo? Semplice ... Perché sono egocentrico, perché stare in casa faccio quello che voglio, non penso agli altri , non mi devo
In parte mi riconosco.
Nel mio caso è più abitudine indotta da esistenza passiva, non avendo avuto mai amici (salvo particolari circostanze) ormai sono abituato alla mia solitudine e il pensiero di dovermi confondere con la folla uscendo con qualcuno mi mette ansia.
In fondo, a casa sto al sicuro e non devo badare a nulla

Ultima modifica di rainy; 17-11-2012 a 15:02.
Vecchio 26-07-2012, 15:15   #4
Banned
 

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Originariamente inviata da mauerr92 Visualizza il messaggio
Premetto che ci sono altri mille problemi...ma da tanto tempo ho pensato ad una cosa e stamattina sono arrivato ad una conclusione. Sono molto egoista. Se uno chiedesse ad un mio amico se sono egoista lui ti direbbe di no. Sono molto generoso con gli altri e non sono il tipo che Sa dire di no. Ho capito che non so dire di no solo per una questione di coraggio ma dentro di me avrei detto di no parecchie volte alle persone. Forse sempre. ( piccola parentesi, scusate la grammatica ma sto scrivendo da un cellulare, mi diventerebbe impossibile mettere virgole ecc. Scusate!). Ma veniamo al dunque, non esco di casa da più di un anno, per fortuna c'è mio fratello che ogni tanto fa venire gli amici a casa e questo non mi fa sentire un asociale . Perché non esco? Perché sto meglio da solo? Semplice ... Perché sono egocentrico, perché stare in casa faccio quello che voglio, non penso agli altri , non mi devo confrontare con nessuno e la mia paura per il giudizio degli altri svanisce. Insomma penso così tanto a me stesso, non mi interessa niente degli altri che alla fine sono solo. Vi rispecchiate in quello che ho scritto? E soprattutto , avete qualche consiglio da darmi per ascoltare anche gli altri?...premetto che non sono il classico egoista che pensa solo a se stesso, è più una cosa inconscia, mettiamola cosi...qualche suggerimento? Sono troppo concentrato su me stesso

Un po' sì, mi sono rispecchiata in ciò che hai scritto.
Anche io sono esigente verso i miei spazi personali. Mi piace stare in compagnia, ma moderatamente.
E' come se le persone "consumassero" il mio potenziale creativo...
Non lo so, se sto troppo in mezzo alla gente poi mi sento stremata.
Vecchio 17-11-2012, 14:56   #5
Esperto
 

Un dottore una volta mi disse: "una persona a cui non interessano per niente gli altri è un cretino totale"; nonostante questo io ti capisco perfettamente, in fondo parlare di vestiti, di locali, di relazioni, quello sta con quella, quell'altra ha lasciato il suo raga per mettersi con quell'altro... Un po' magari può andare bene ma sempre... E poi seduti in quei pub o bar con i boccali di birra o quei bicchieri di alcolici e tutto quel puzzo di fumo che fa venire il voltastomaco, mamma mia... a me piacciono argomenti che non sono centrati sulle persone ma sulle situazioni o su cose il piu possibile oggettive... a me per esempio piace tanto l'informatica, l'antifemminismo (per meglio dire, tutto ciò contro il nazi-femminismo) e tutto ciò che riguarda la eco-sostenibilità e le energie pulite... Poi capisco perfettamente i timori dei giudizi, in fondo quando in un gruppo sociale manca una persona, tutti i presenti parlano male di quella assente (atteggiamento ripugnante ma diffuso)... Inoltre se non si fanno esperienze non si ha niente da dire e se non si ha niente da dire gli altri non ci invitano e non si fanno nuove esperienze, insomma un cane che si morde la coda... Ad ogni modo per provare un po' più di interesse, cerca di pensare che in fondo non tutte le altre persone sono stupide e cattive ma che magari puoi imparare qualcosa da loro, qualcosa di cui farne tesoro e che potrebbe tornarti utile in un momento successivo.
Vecchio 17-11-2012, 14:59   #6
Esperto
 

Sai, mi hai fatto riflettere. Sono anche io così. Purtroppo non so che consiglio darti, dato che non so darlo neanche a me stesso. ò.O Però hai ragione. Sono anche io così. -__- Come se fosse un vanto.
Vecchio 17-11-2012, 15:08   #7
Banned
 

Mi ci rivedo in gran parte, solo che io non ne faccio un problema.
Ho escluso dalla mia vita un mucchio di persone, sono stato anche un pò stronzo per certi versi, ma non mi pento di nulla. E' andata così perchè doveva andare così. Io mi voglio molto bene, ho molta stima di me stesso, sono egocentrico e certamente egoista, ma per le persone a cui voglio bene uno spazio lo conservo SEMPRE. Ci mancherebbe. L'egoismo è fondamentale per sopravvivere in 'sta gabbia di matti, se fossimo tutti più altruisti..pensateci un pò.. sarebbe un gran macello. E' necessario pensare a se stessi.
Vecchio 17-11-2012, 15:14   #8
Avanzato
L'avatar di Barcollo
 

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Originariamente inviata da mauerr92 Visualizza il messaggio
Premetto che ci sono altri mille problemi...ma da tanto tempo ho pensato ad una cosa e stamattina sono arrivato ad una conclusione. Sono molto egoista. Se uno chiedesse ad un mio amico se sono egoista lui ti direbbe di no. Sono molto generoso con gli altri e non sono il tipo che Sa dire di no. Ho capito che non so dire di no solo per una questione di coraggio ma dentro di me avrei detto di no parecchie volte alle persone. Forse sempre. ( piccola parentesi, scusate la grammatica ma sto scrivendo da un cellulare, mi diventerebbe impossibile mettere virgole ecc. Scusate!). Ma veniamo al dunque, non esco di casa da più di un anno, per fortuna c'è mio fratello che ogni tanto fa venire gli amici a casa e questo non mi fa sentire un asociale . Perché non esco? Perché sto meglio da solo? Semplice ... Perché sono egocentrico, perché stare in casa faccio quello che voglio, non penso agli altri , non mi devo confrontare con nessuno e la mia paura per il giudizio degli altri svanisce. Insomma penso così tanto a me stesso, non mi interessa niente degli altri che alla fine sono solo. Vi rispecchiate in quello che ho scritto? E soprattutto , avete qualche consiglio da darmi per ascoltare anche gli altri?...premetto che non sono il classico egoista che pensa solo a se stesso, è più una cosa inconscia, mettiamola cosi...qualche suggerimento? Sono troppo concentrato su me stesso
Mi rispecchio al 100 % con quello che hai scritto.
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