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22-06-2019, 17:03
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#61
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Il segreto, che in realtà segreto non è, è come sempre distinguersi dal pensiero dominante, ragionare e comportarsi fuori dagli schemi.
L'uomo che piace è quello che non ha paura di dire quello che pensa senza filtri e agire secondo ciò che sente e che vuole, nei limiti del lecito e consentito beninteso, e non secondo ciò che qualcuno prima di lui ha stabilito essere giusto o sbagliato.
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Come ho spiegato altrove, è più vero il contrario. Cioè non hai paura di esprimerti se ci sono le basi per non avere paura. Non è il coraggio che attrae, ma è l'attrarre che incoraggia. Aprii un thread apposito, intitolato "facile a dirsi" o qualcosa simile.
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22-06-2019, 17:05
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#62
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Molto interessante. Questa concezione, Worldmaniac, mi ricorda molto quella cosmista, il pensiero di Fedorov rivolto a lottare contro la morte e per la conservazione della vita. Fino al ripristino delle vite precedenti. Ho scritto un libro ispirato a questa filosofia. E' una concezione antitetica a quella prevalente, appunto postmodernista, di lotta di tutti contro tutti, di selezione naturale e artificiale, liberista, che si basa sulla "sopravvivenza del più adatto" e quindi sulla morte come leva del progresso (ovviamente, in tale mondo, ognuno pensa di sopravvivere sulla morte degli altri. Strano a dirsi, un simile pensiero viene ritenuto normale.....Auschiwitz impallidisce al confronto). E non è un caso se Fedorov, insieme alla morte, voleva abolire anche il sesso. Le due cose sono complementari. Anche se lui specificava che tale abolizione sarebbe stata possibile solo dopo l'abolizione della morte. Vabbè, lui la vedeva così; dopo, la corrente cosmista ha subito molte biforcazioni. A mio avviso, è la concezione di "Auto-evoluzione cosciente dell'uomo", la lotta contro le forze cieche e crudeli della natura, che sono presenti nella stessa mente umana, il punto di maggiore forza e interesse nel cosmismo. E la tua posizione, Worldmanica, mi sembra vicina a questo.
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Tremendamente interessante
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22-06-2019, 20:52
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#63
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Molto interessante. Questa concezione, Worldmaniac, mi ricorda molto quella cosmista
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Tremendamente interessante
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e vabbè, ve la cantate e ve la suonate da soli
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23-06-2019, 08:51
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#64
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Il segreto, che in realtà segreto non è, è come sempre distinguersi dal pensiero dominante, ragionare e comportarsi fuori dagli schemi.
L'uomo che piace è quello che non ha paura di dire quello che pensa senza filtri e agire secondo ciò che sente e che vuole, nei limiti del lecito e consentito beninteso, e non secondo ciò che qualcuno prima di lui ha stabilito essere giusto o sbagliato.
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A me tutte 'ste teorie dell'esser fuori dal gregge mi sembrano solo una gran presa per i fondelli, alla fine viene a crearsi comunque sempre un gregge delle persone fuori dai greggi e in un gregge poi si sta sempre, quindi in fin dei conti fuori dagli schemi non si può stare, è solo una cosa relativa a certi determinati schemi.
Tutte 'ste persone che dicono di esser fuori dagli schemi, sono incredibilmente simili tra loro, e quindi mi sembrano altre cavolate narcisistiche. Non c'è schema più oppressivo e ripetuto di questo del dover essere fuori dagli schemi.
La cosa bella è che questa cosa è autocontraddittoria, cioé una persona dovrebbe agire nei limiti di ciò che è consentito, ma consentito da chi? Qualcun altro probabilmente... Andando a contraddire poi quel che si dice dopo perché questa persona dovrebbe anche agire "secondo ciò che sente" ... "e non secondo ciò che qualcuno prima di lui ha stabilito essere giusto o sbagliato".
E se quel che sento va contro il consentito? Non è possibile?
Per questo tutte queste "parole al vento" io personalmente le cestino molto velocemente, questo discorso qua non so quante volte l'ho letto in questo o quel sito.
Alla fine penso che tutti cerchino di ottenere quel che desiderano in base a quel che sentono e negoziano con i limiti sociali del consentito e non consentito, dato che poi ci sono ripercussioni oggettive, non c'è mica bisogno di mettere una regola o supporre che solo alcune persone lo fanno davvero.
Sono certe caratteristiche e il successo sociale che probabilmente attraggono, alle bestie umane non frega nulla di questi schemi o del fatto che una persona è sé stessa in base ad un qualche sé metafisico che non si saprebbe nemmeno dove andare a pescare, interessa quel che funziona per certi scopi riproduttivi ereditati dagli antenati.
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Ultima modifica di XL; 23-06-2019 a 09:33.
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23-06-2019, 10:56
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#65
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Ciò che è consentito corrisponde a ciò che percepiamo come utile. Un adulto che se la fa letteralmente addosso è statisticamente fuori dal gregge, ma ispirerà un senso di malattia e di sporcizia che verrà respinto dalla moltitudine.
Quando parlo di ginarchia non parlo come cose astratte mitologiche come le scie chimiche, ma di prendere come punto di riferimento del politicamente corretto il giudizio sessuale femminile medio, che trascina con sé i valori del maschilismo e della cavalleria. Anticonvenzionale e fuori dagli schemi sarà chi si allontana da questo punto di riferimento, cosa che non si può dire, ad esempio, della religione cattolica la quale ha smesso di essere una guida.
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23-06-2019, 13:36
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#66
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,263
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1) Ma se io sono di indole "Soft" non è il caso che lo rimanga? Nel senso, si parla come se l'inclinazione personale sia scelta, mentre evidentemente non lo è. Io trovo ridicoli i comportamenti da alpha e mi sentirei fuori luogo nell'impersonarli. Ma non son stato condizionato da nulla, così sono per questioni genetiche e di vissuto.
Corollario a ciò: Siate quel che vi sentite di essere e imparate ad apprezzarvi. Magari non rimorchierete, ma almeno sarete liberi di essere chi siete.
2) Da studente di Biologia ho studiato (e passato, in vero) Genetica. NON PARLATEMI DI SELEZIONE NATURALE AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Sopravvive il più adatto, ma essere adatti può significare (come nel caso dell'uomo) saper fare comunità, e inoltre dipende dal contesto, sempre. Non si è più adatti in assoluto, si è più adatti nel contesto (tanto che l'anemia falciforme, in un contesto di malaria, è un fenotipo positivo alla sopravvivenza).
3) L'uguaglianza uomo-donna non vuole essere "fisica", ma è assurdo devo spiegarvelo. Si parla di uguaglianza in trattamenti e dignità, non certo dire che siamo la stessa cosa dal punto di vista fisiologico.
Parità di dignità significa anche smettere di ritenere vere stupidaggini come la donna più sensibile o l'uomo cacciatore.
A suo modo, l'idea di maschio alpha è ugualmente deleteria (presuppone un modo giusto di essere maschi) così come lo è l'idea della donna casalinga. Magari a qualcuno può far comodo, ma fossi donna sarei contrariata dal fatto che mi venga più o meno velatamente detto cosa fare della mia esistenza.
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23-06-2019, 17:45
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#67
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Corollario a ciò: Siate quel che vi sentite di essere e imparate ad apprezzarvi. Magari non rimorchierete, ma almeno sarete liberi di essere chi siete.
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Ma in concreto esser liberi di essere chi si sente di essere, che significa?
E se per me esser libero di essere chi sento di essere equivale a rimorchiare, visto che mi sento di essere un tipo che attira le donne? Bada bene, sento di esserlo, ma magari non lo sono.
Istante per istante siamo tutti quel che siamo, non potremmo mai essere diversi da quel che siamo, se invece si parla di un nostro modo di stare nel mondo immaginario, ancora non concreto, dipende tutto da cosa si immagina, se immagino di essere un ippopotamo non potrò mai essere libero di essere quel che sento di essere, a meno che non inventino un qualcosa che tramuta gli esseri umani in animali.
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Ultima modifica di XL; 23-06-2019 a 17:59.
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23-06-2019, 18:06
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#68
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,263
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma in concreto esser liberi di essere chi si sente di essere, che significa?
E se per me esser libero di essere chi sento di essere equivale a rimorchiare, visto che mi sento di essere un tipo che attira le donne? Bada bene, sento di esserlo, ma magari non lo sono.
Istante per istante siamo tutti quel che siamo, non potremmo mai essere diversi da quel che siamo, se invece si parla di un nostro sé ideale ed immaginario, ancora non concreto, dipende tutto da cosa si immagina, se immagino di essere un ippopotamo non potrò mai essere libero di essere quel che sento di essere, a meno che non inventino un qualcosa che tramuta gli esseri umani in animali.
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La frase che utilizzo è un poco rubata, la uso perchè mi piace così tanto la fonte originale che in qualche modo l'ho fatta mia
De Andrè parlava degli emarginati che pur di "difendere il loro diritto di assomigliare a sè stessi" scontavano la pena di essere soli. Lo riteneva un atto eroico.
Il mio è un invito a fare e dire quel che ci pare, quel che sentiamo ci rappresenti come persone, non curandoci delle conseguenze "sociali": questa cosa ovviamente deve essere commista alla realtà per cui non ha senso girare nudi per strada perchè sentiamo di essere rappresentati dalla nudità ( ) ma per lo meno di cercare di sentirci rappresentati dai nostri gesti nelle relazioni sociali. Chessò fare quella battuta che ci va di fare, o fare quel favore che sentiamo istintivo fare non curandoci di passare da beta (o si dice soft?) per questa ragione.
Ovviamente la realtà incombe e compromessi bisogna sempre farne, però penso che cercare di assomgiliare a sè stessi sia un bel modo di vivere. Non penso sia possibile veramente raggiungere una cosa simile, ma provarci per me è già qualcosa...e pensare nella propria mente che si sta sbagliando perchè in verità ci sono modelli mascolini corretti per me è profondamente deleterio.
Edit: Mi sono reso conto di non esser stato chiaro su una cosa. Non ho idea di cosa sia il mio "vero" io, però so cosa istintivamente mi piace e cosa istintivamente direi o farei. Il punto è che ognuno poi cognuga questa cosa come vuole, l'invito è a non far tacere quel che sentiamo essere nostro per paura di dare una cattiva imprensione o di non rispecchiare certi standard o più estremamente di non essere accettati.
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Ultima modifica di Edwin; 23-06-2019 a 18:16.
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23-06-2019, 18:12
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#69
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da XL
A me tutte 'ste teorie dell'esser fuori dal gregge mi sembrano solo una gran presa per i fondelli, alla fine viene a crearsi comunque sempre un gregge delle persone fuori dai greggi e in un gregge poi si sta sempre, quindi in fin dei conti fuori dagli schemi non si può stare, è solo una cosa relativa a certi determinati schemi.
Tutte 'ste persone che dicono di esser fuori dagli schemi, sono incredibilmente simili tra loro, e quindi mi sembrano altre cavolate narcisistiche. Non c'è schema più oppressivo e ripetuto di questo del dover essere fuori dagli schemi.
La cosa bella è che questa cosa è autocontraddittoria, cioé una persona dovrebbe agire nei limiti di ciò che è consentito, ma consentito da chi? Qualcun altro probabilmente... Andando a contraddire poi quel che si dice dopo perché questa persona dovrebbe anche agire "secondo ciò che sente" ... "e non secondo ciò che qualcuno prima di lui ha stabilito essere giusto o sbagliato".
E se quel che sento va contro il consentito? Non è possibile?
Per questo tutte queste "parole al vento" io personalmente le cestino molto velocemente, questo discorso qua non so quante volte l'ho letto in questo o quel sito.
Alla fine penso che tutti cerchino di ottenere quel che desiderano in base a quel che sentono e negoziano con i limiti sociali del consentito e non consentito, dato che poi ci sono ripercussioni oggettive, non c'è mica bisogno di mettere una regola o supporre che solo alcune persone lo fanno davvero.
Sono certe caratteristiche e il successo sociale che probabilmente attraggono, alle bestie umane non frega nulla di questi schemi o del fatto che una persona è sé stessa in base ad un qualche sé metafisico che non si saprebbe nemmeno dove andare a pescare, interessa quel che funziona per certi scopi riproduttivi ereditati dagli antenati.
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Ottimo post
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23-06-2019, 20:06
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#70
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Che questa figura di maschio soft esista sono d'accordo (e sento di esserne almeno in parte rappresentato), non so fino a che punto sia determinante l'influenza della società, non credo che ce ne siano tantissimi di questi casi; poi dipende dai parametri usati per applicare queste definizioni, che variano da persona a persona. Secondo me si diventa così principalmente per l'educazione che si è ricevuta, che può dipendere da eventuali messaggi di un pensiero diffuso formatosi anche sotto la spinta dell'infuenza del femminismo ma anche no o farlo in minima parte. Più probabile è che il peso che si imprime maggiormente è quello delle dinamiche famigliari vissute, funzioni delle personalità dei genitori e in genere delle figure maschili e femminili della famiglia, che hanno una storia rispetto a cui è difficile stimare quanto abbia effettivamente inciso una parte "politica" piuttosto che l'altra.
Comunque ancora non mi è chiaro cosa di preciso un uomo non sarebbe libero di fare, pena il ricevere lo stigma sociale e l'allontanamento dalla compagnia femminile. A parte le difficoltà e a volte impossibilità di trovare relazioni con l'altro sesso dovute all'essere "beta" o altre lettere successive dell'alfabeto greco, che non è un limite da poco, ma mi sembra che spesso quelli che se ne lamentano allo stesso tempo affermino che son comunque leggi di natura, quelle dell'attrazione, per cui c'è poco da intervenire. O almeno a me così verrebbe da concludere.
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23-06-2019, 20:21
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#71
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
La frase che utilizzo è un poco rubata, la uso perchè mi piace così tanto la fonte originale che in qualche modo l'ho fatta mia
De Andrè parlava degli emarginati che pur di "difendere il loro diritto di assomigliare a sè stessi" scontavano la pena di essere soli. Lo riteneva un atto eroico.
Il mio è un invito a fare e dire quel che ci pare, quel che sentiamo ci rappresenti come persone, non curandoci delle conseguenze "sociali": questa cosa ovviamente deve essere commista alla realtà per cui non ha senso girare nudi per strada perchè sentiamo di essere rappresentati dalla nudità ( ) ma per lo meno di cercare di sentirci rappresentati dai nostri gesti nelle relazioni sociali. Chessò fare quella battuta che ci va di fare, o fare quel favore che sentiamo istintivo fare non curandoci di passare da beta (o si dice soft?) per questa ragione.
Ovviamente la realtà incombe e compromessi bisogna sempre farne, però penso che cercare di assomgiliare a sè stessi sia un bel modo di vivere. Non penso sia possibile veramente raggiungere una cosa simile, ma provarci per me è già qualcosa...e pensare nella propria mente che si sta sbagliando perchè in verità ci sono modelli mascolini corretti per me è profondamente deleterio.
Edit: Mi sono reso conto di non esser stato chiaro su una cosa. Non ho idea di cosa sia il mio "vero" io, però so cosa istintivamente mi piace e cosa istintivamente direi o farei. Il punto è che ognuno poi cognuga questa cosa come vuole, l'invito è a non far tacere quel che sentiamo essere nostro per paura di dare una cattiva imprensione o di non rispecchiare certi standard o più estremamente di non essere accettati.
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Edwin, però la faccenda dell'essere se stessi è da sempre trattata in modo confusionario. Se l'uomo è un animale sociale, come facciamo distinguere quello che vogliamo noi da quello che gli altri vogliono per noi?
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23-06-2019, 20:50
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#72
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,263
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Edwin, però la faccenda dell'essere se stessi è da sempre trattata in modo confusionario. Se l'uomo è un animale sociale, come facciamo distinguere quello che vogliamo noi da quello che gli altri vogliono per noi?
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Non ho risposte a questa cosa.
Saper distinguere cosa ci piace, cosa ci appassiona e cosa ci fa star bene non è una cosa per niente facile e penso abbia bisogno di un gran lavoro di introspezione e a volte terapia (sintomo di alcuni disturbi, leggevo, è anche il perder di vista queste cose).
Però stabilire dei modi di comportarsi "giusti" è già deleterio nell'approccio mentale. Volessi lavorare sul capire a cosa tende la mia persona la prima cosa che farei è evitare come la peste questi pensieri...cosa che difatto faccio
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