Salve a tutti, volevo raccontare una mia esperienza odierna di fragilità, per sapere se altri la vivono o l'hanno vissuta in modo simile.
Per ragioni di lavoro mi sono dovuto trasferire in una grande città del nord, ma sono originario della provincia di Salerno. Inoltre, anche se la mia non è (come nella stragrande maggioranza dei casi) la famiglia ideale, pure sono molto affezionato ai miei e alle famiglie dei miei genitori, ai miei zii, nonne e cugini. Inoltre (sempre giù) ho la fortuna di avere diversi amici strettissimi con i quali mi trovo molto bene, e mi manca molto non poterli vedere di tanto in tanto per via del mio status di "emigrato".
Ora, oggi ho fatto due passi con un mio amico e compaesano, che pure lui per lavoro ormai vive nella stessa città dove mi sono trasferito (anche se era tanto che non ci vedevamo). E' stata una bella mattinata, che mi ha riportato col pensiero all'atmosfera di casa mia. Una volta rincasato, però, l'improvvisa mancanza di tutte le piccole cose e "riti" di una domenica a casa (ad es. il dolce, il pomeriggio in giro a trovare parenti, la serata immancabilmente organizzata) mi sono pesate sullo stomaco più di altre volte.
Poi mi dico che per fortuna fra poco arrivano le vacanze di Pasqua e, almeno per un pò, mi passa.
Qualcun altro si trova nella stessa situazione, e ha voglia di parlarne? Come avete affrontato la situazione?
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