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Vecchio 16-01-2013, 16:24   #21
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Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
La verità è che per vivere in maniera dignitosa bisogna farsi il mazzo.
Non è facile per nessuno. Certamente alcuni partono avvantaggiati (buon contesto famigliare, buona posizione sociale ecc), ma c'è gente che dal nulla è riuscita a creare qualcosa, e grazie a chi? A loro stessi, ai loro sforzi, alla loro volontà e determinazione.
Autocommiserarsi non porta altro che avvenimenti sfigati, uno in seguito all'altro.
Nonostante i problemi psicologici (che io vedo sempre come una sorta di attenuante al fatto che di volontà ce n'è poca), bisogna rimboccarsi le maniche e affrontare le cose che ci fanno paura.

Diverso è se è qualcun altro a renderci schiavi della vita che stiamo conducendo. Io invidio le persone che avrebbero la possibilità di far tante cose, ma si limitano per problemi propri. Non sto sminuendo i problemi che hai (anche io ne ho e non pochi), però per esempio la mia situazione è più grave, dal momento che è la mia famiglia a impedirmi di fare determinate cose.

Dico solo che mi infastidisce un po' il fatto che scrivi che hai rifiutato anche lavori fisici, perchè "non hai una salute di ferro".
Ma secondo me hai sbagliato. Avresti potuto anche lavorare per un mese solo che so, come muratore. Era sempre un'esperienza, un passo avanti per liberarsi delle paure che hai verso il lavoro in generale.
Rispondo ai punti che ho evidenziato in grassetto:
1) Non mi sto autocommiserando, stavo solo spiegando come sto in modo oggettivo, infatti cercavo di capire come fare a lavorare pur tenendomi i miei problemi psicologici.
2) Sai tutto di me come vedo, non è che sei per caso la mia psicologa in incognito?
3) Cosa ne sai tu della mia situazione familiare e di quanto gravi siano i miei problemi? Non ti sembra quantomeno un po' presuntuoso ciò che scrivi?
3) Non ho mai scritto di aver rifiutato lavori fisici, infatti in estate lavoro in campagna, ho solo detto che avendo problemi di salute devo scartare a priori i lavori troppo pesanti...
Vecchio 16-01-2013, 16:45   #22
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Originariamente inviata da MCLovin Visualizza il messaggio
I lavori con contesti troppo formali li odio a prescindere, si crea eccessiva confidenza coi colleghi.

Vorrei che mi assegnassero un bugigattolo dove sto io e basta e fare ciò che mi compete.
Sì, idem, e che non richieda troppo sbattimento mentale soprattutto, perché già devo farmi le mie pippe mentali, dopo finisco stressato asd.
Nello stage lavorativo che feci anni fa stavo perfettamente a mio agio solo quando finivo in magazzino a fare un lavoro meccanico e ripetitivo lol.
Vecchio 16-01-2013, 16:49   #23
y
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Se posso permettermi, faccio solo una piccola osservazione. Io trovo molto antipatico il termine autocommiserazione. E' un termine che credo sia scorretto nel caso in cui si ha a che fare con un disturbo come il nostro. Mi piacerebbe che si cercasse di evitare di usarlo.
Vecchio 16-01-2013, 16:50   #24
Esperto
L'avatar di Jokerfs
 

Permettetemi tutti quanti un OT e permettetemi di essere odioso ancora una volta.


Il tuo post è la mia migliore risposta a chi continua a scrivermi che "a me non importa della vita, degli amici, della socialità". Basta un lavoro? E se il lavoro non ti servisse per mangiare cosa faresti? Non avresti nemmeno bisogno di un lavoro, nel caso in cui in qualche modo - per quanto degno - ottieni in soldi in qualche altro modo? Pensi davvero sia così? Pensi davvero che poi la scala finisce, non si può scendere ancora? Si può sempre scendere nelle proprie pretese di vita eh...

Permettimi di farmi odiare per quello che dico: non puoi fare a meno di vivere , anche se dentro ti senti morire, e il lavoro non è l'eccezione, non è quella cosa che DEVI fare. E' parte di tutto il resto. Non puoi evitare di uscire di casa, di prenderti i tuoi rischi, di correre dietro ad una persona che ti piace, di aprirti ad un amico, di uscire il sabato e tutte le cazzate da vita moderna. Che poi definirla moderna è sbagliato, non è che nel medioevo la gente stava chiusa in casa a Non puoi, non esistono eccezioni che reggano.

Prima capirai che cercare un lavoro non è un eccezione, ma fa parte di tutto il resto, prima cambierai la situazione in cui ti trovi.

Ha senso cercare un lavoro solo se lo userai come un mezzo per ricostruire la tua vita, per risorgere.

E non venitemi a dire che se uno è brutto deve arrendersi e che sul lavoro se sei bello riesci, alcune delle persone che più stimo sono brutte ma veramente dei grandi dentro.
Vecchio 16-01-2013, 17:26   #25
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Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
1) Non mi sto autocommiserando, stavo solo spiegando come sto in modo oggettivo, infatti cercavo di capire come fare a lavorare pur tenendomi i miei problemi psicologici.
Ok, allora ho avuto l'impressione sbagliata.

Quote:
Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
2) Sai tutto di me come vedo, non è che sei per caso la mia psicologa in incognito?
So poco o niente, ma ho solamente cercato di dedurre qualcosa. E' lecito nella vita.

Quote:
Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
3) Cosa ne sai tu della mia situazione familiare e di quanto gravi siano i miei problemi? Non ti sembra quantomeno un po' presuntuoso ciò che scrivi?
Nulla, e sì, è presuntuoso. Ma non è un reato essere un po' presuntuosi ogni tanto.

Quote:
Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
3) Non ho mai scritto di aver rifiutato lavori fisici, infatti in estate lavoro in campagna, ho solo detto che avendo problemi di salute devo scartare a priori i lavori troppo pesanti...
Di questo mi scuso, e stop
Vecchio 16-01-2013, 20:07   #26
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Posso capire quello che stai passando. E' un disagio comune a moltissimi ragazzi, timidi e non. Certo, per una persona timida e ansiosa è ancora peggio
Potrei sparare una serie di consigli inutili, tipo: scegli un ambito lavorativo che ti piace e che è nelle tue corde... ma sarebbe una presa in giro: di questi tempi non possiamo certo avere la possibilità di scegliercelo, il lavoro. A volte dobbiamo farci una violenza inaudita per intraprendere un percorso lavorativo che non ci rappresenta affatto.
Per quanto riguarda il mio caso, ho evitato negli anni di sottopormi a colloqui e inviare curricula, adesso invece negli ultimi due mesi mi sono trovata con le spalle al muro, e ho iniziato a fare "pratica" (ovviamente non retribuita) in un determinato settore. Per me è stata davvero molto dura, ricordo che il primo giorno che mi sono recata in quest'ente ero agitatissima, tremavo, non riuscivo a dire mezza parola. Ho pensato: "questi appena mi vedono pensano subito che sono ritardata e che non è cosa mia". Però dalla mia parte c'era il fatto che io in pratica lì ci andavo da volontaria, quindi non avrebbero dovuto retribuirmi. I primi giorni erano durissimi, io ero impacciata, imbranatissima e avevo l'impressione di essere più di intralcio che di aiuto! La segretaria doveva sempre starmi dietro e spiegarmi tutto per filo e per segno.
Giusto ieri ho avuto l'ennesimo avvilimento: una ragazza che praticamente ha il mio stesso ruolo mi ha spiegato come avrei dovuto svolgere un certo lavoro, è stata gentilissima, ma lei già si muoveva con estrema disinvoltura, apriva i cassetti per prendere i fascicoli che servivano, cosa che io non ho mai fatto! Ho sempre chiesto alla segretaria di farlo, perchè mi sembrava un gesto invadente da parte mia... e invece l'ntrapendenza e lo spirito di iniziativa vengono premiati, ed è giusto che sia così. Ma io non sono così, e mi sento davvero inadeguata, inetta, stupida.
Il consiglio che ho da darti su COME iniziare a muoverti è quello di cercare di reprimere la tua ansia e le tue paure, a costo di farti violenza. io prima di entrare in quell'ufficio tremavo, mi veniva da piangere. poi una voce dentro me mi diceva: "vai, entra, DEVI FARLO PER FORZA, non hai scelta, entra a fare la tua figura di merda ma fallo". Mi sono fatta violenza, ma l'ho fatto. Purtroppo nella mia esperienza l'unico modo per reagire era andare contro me stessa, e tutti giorni succede esattamente questo. e tutte le volte che sono lì dentro mi sento come un soldato in un campo di battaglia, colleziono le mie figure di merda giornaliere e incasso il colpo Non c'è altro modo purtroppo. Forse potresti provare a muoverti in questo senso: acquisire sicurezza facendo innanzitutto pratica in un determinato settore, e poi tentare di inserirti nel mondo del lavoro.

Il tuo post mi è piaciuto molto. Sono indiscreta se ti chiedo a quale settore lavorativo ti riferisci? Non voglio sapere che lavoro fai, soltanto il settore
arghhh!!
lavorare non dovrebbe essere cosi,...a me è andata anche peggio cmq...
Vecchio 16-01-2013, 20:15   #27
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

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Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
Rispondo ai punti che ho evidenziato in grassetto:
1) Non mi sto autocommiserando, stavo solo spiegando come sto in modo oggettivo, infatti cercavo di capire come fare a lavorare pur tenendomi i miei problemi psicologici.
2) Sai tutto di me come vedo, non è che sei per caso la mia psicologa in incognito?
3) Cosa ne sai tu della mia situazione familiare e di quanto gravi siano i miei problemi? Non ti sembra quantomeno un po' presuntuoso ciò che scrivi?
3) Non ho mai scritto di aver rifiutato lavori fisici, infatti in estate lavoro in campagna, ho solo detto che avendo problemi di salute devo scartare a priori i lavori troppo pesanti...
no,in realtà il mazzo te lo fai lo stesso,e la vita dignitosa è in realtà una vita da povero,ne so qualcosa abitando e lavorando da solo.
se la domenica serve per riposarti,poi....stai fresco hermanno,...anche con l'abilità sociali e il talento nelle relazioni,non hai fisicamente e mentalmente voglia,ti ammazza il lavoro,ti senti uno schiavo ingabbiato e aspetti le tue ore d'aria,qui da me in veneto si lavora molto,ma non si produce ricchezza,si produce merda,questo è il discorso,e la tua vita se ne va
Vecchio 16-01-2013, 20:35   #28
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Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio
no,in realtà il mazzo te lo fai lo stesso,e la vita dignitosa è in realtà una vita da povero,ne so qualcosa abitando e lavorando da solo.
se la domenica serve per riposarti,poi....stai fresco hermanno,...anche con l'abilità sociali e il talento nelle relazioni,non hai fisicamente e mentalmente voglia,ti ammazza il lavoro,ti senti uno schiavo ingabbiato e aspetti le tue ore d'aria,qui da me in veneto si lavora molto,ma non si produce ricchezza,si produce merda,questo è il discorso,e la tua vita se ne va


Verissimo.... purtroppo.. il weekend serve giusto giusto per recuperare dalle fatiche della settimana.. prima che dopo poco ne inizi un altra -_-
Vecchio 16-01-2013, 21:59   #29
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Originariamente inviata da RhyenaN Visualizza il messaggio
Verissimo.... purtroppo.. il weekend serve giusto giusto per recuperare dalle fatiche della settimana.. prima che dopo poco ne inizi un altra -_-
A me dopo una settimana passata ad alzarmi alle 5 di mattina non mi bastava nemmeno il weekend
Vecchio 18-01-2013, 19:15   #30
Esperto
L'avatar di clizia
 

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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Il tuo post mi è piaciuto molto. Sono indiscreta se ti chiedo a quale settore lavorativo ti riferisci? Non voglio sapere che lavoro fai, soltanto il settore
Ciao Ciarliera, dato che più volte ho raccontato qui sul forum del mio lavoro per me non c'è problema a dire cosa faccio, anzi!
Sono un'insegnante di scuola media e quest'anno lavoro nella periferia più ostile e degradata della mia città.
Insegnare è dura perché il tuo operato è costantemente sotto gli occhi degli allievi, sei sempre giudicato anche dai genitori, dai colleghi (se ce ne sono di str***) e dalla dirigente scolastica. In più, questo tipo di ruolo può essere ben svolto se si ha la giusta sicurezza in se stessi, se si è decisi e convinti delle proprie capacità, altrimenti difficilmente avrai presa sugli studenti, che sono come esseri primordiali in grado di cogliere subito ogni incertezza e indecisione da parte dell'adulto. Insomma, devi avere un'aura e un carisma che in genere è frutto di esperienza, sicurezza in se stessi e forte personalità. Per questo affermo di non essere tagliata per questo lavoro, anche se nel sostegno (dove lavoro adesso io) queste doti di carisma e sicurezza forse valgono meno: conta di più l'empatia e la pazienza. In genere i docenti non amano essere insegnanti di sostegno, perchè si sentono messi da parte e temono di ricoprire un ruolo secondario. A me invece piace, non solo perchè mi sento molto utile, ma lo preferisco anche perchè è un ruolo più tranquillo e defilato, anche se ti possono capitare casi umani molto complicati (come mi è appunto successo quest'anno!)....sono l'unica però a pensarlo ed è difficile spiegare ai colleghi perché mi piaccia di più. Chi non è insicuro non può comprendere il perché di determinate decisioni..
Vecchio 18-01-2013, 21:46   #31
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C'è la voglia di lavorare ma non ce lo fanno fare!
Vecchio 18-01-2013, 22:12   #32
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Originariamente inviata da Maiden Heart Visualizza il messaggio
C'è la voglia di lavorare ma non ce lo fanno fare!
Infatti... al di là di tutti i problemi che uno può avere resta il fatto che c'è poco lavoro. Io poi ho appena perso l'incasso di due lavori che ho svolto -_________-
merda! ..e mia mamma che mi dice sempre non tenere i soldi nel portafoglio!... questa volta la lezione l'ho imparata.. ma a che costo. Persi.. Per me che ne ho pochi quelle poche centinaia di euro erano tanto... magari per qualcuno è una cazzata. It's been a bad day.
Vecchio 30-06-2014, 17:55   #33
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

La situazione non è affatto migliorata
Vecchio 29-06-2015, 19:46   #34
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

È passato un anno dal mio ultimo messaggio in questa vecchia discussione e l'unica cosa diversa è che nel frattempo ho scoperto di non essere fobico, di non essere depresso, di non essere strano in modo patologico. Mi dicono che io sia brillante, interessante, intelligente, loquace, onesto, socievole, leale. Sono tuttavia una persona triste e senza risorse incapace di adoperarsi adeguatamente nella ricerca del lavoro e nel suo proficuo svolgimento. Certo se lavori veri ce ne fossero come quasi chiunque riuscirei a trovarlo, è il periodo di crisi nera che ci penalizza di brutto. Adesso però non credo più che non riuscirei a lavorare se venissi messo nelle condizioni, anzi sono certo che opportunamente formato e facendo la cosa adatta al mio temperamento e alla mia situazione psicologica potrei dare grandi risultati. peccato che questo sia un ragionamento sterile poiché queste condizioni non si verificano, i se e i ma non fanno la storia, solo i fatti. Altra cosa diversa rispetto al passato: prima pensavo di non essere normale, ora mi rendo conto di essere un comunissimo triste essere umano problematico, bel passo avanti!
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