Che su una personalità così complessa e per alcuni aspetti contraddittoria, caratterizzata in maniera assolutamente evidente dalla straordinaria empatia e dalla aspra rigidità tipiche dell'introverso indignato, in nome dell'amore dell'umanità, per lo stato di cose esistente nel mondo, si sia costruito, a partire da una morte eroica e miserabile allo stesso tempo, che Gesù ha cercato, voluto e determinato, il mito del Figlio di Dio venuto sulla Terra per riscattare l'umanità dal peccato originale - circostanza che, pur narrata all'inizio del Genesi, non ha alcun peso nell'Antico Testamento - è uno dei misteri della storia.
Questo personaggio può e deve essere onorato dai non credenti, gli unici forse in grado di capirne autenticamente il messaggio e di apprezzarne il rigore, nonostante egli, iscrivendo quel messaggio in una cornice religiosa, sia pure essa, come sostiene Nietzsche, una religione del divino che è nel cuore umano quando si affranca dalle incrostazioni della cultura e delle istituzioni, ha pur sempre pagato il suo prezzo all'appartenenza storica.