Escluso

Salve a tutti, volevo parlarvi di una tendenza che sta andando molto di moda ma che io trovo particolarmente fuorviante e stucchevole. Ultimamente sui social si cerca spesso di lanciare messaggi su quanto sia bello stare da soli, che nella solitudine ci scopriamo, possiamo scavare dentro noi stessi per ritrovarci. Soprattutto possiamo fare molte cose anche senza compagnia, andare a cena, in vacanza, girare il mondo eccetera.

Peccato che quando vai poi a vedere i profili di queste persone noti come siano tutte o in una relazione stabile o piene di amicizie, e magari una volta ogni tanto si prendono dei momenti per se stessi.
Chiediamoci perché non ci sono soggetti realmente soli a lanciare questi messaggi di positività. Una cosa lo voglio dire io, da persona che al contrario la solitudine vera la vive sulla propria pelle: stare da soli per periodi prolungati di tempo è particolarmente triste e in nessun modo può essere paragonabile a una buona compagnia.
Un tramonto è un tramonto ma se lo ammiri mentre tieni la mano a un'altra persona ha tutto un altro sapore. A cena ci puoi andare anche da solo ma vedendo attorno a te famiglie, coppie di fidanzati e gruppi di amici ti sentirai probabilmente un emarginato tagliato fuori dal mondo. Ricordo le volte in cui sono uscito a mangiare qualcosa senza compagnia, avevo gli sguardi delle persone attorno a me, tutte accompagnate, che mi guardavano come se fossi un alieno. Mi sentivo come dentro a una bolla, avevo la netta impressione di come fossi fuori dai giochi.
A stare da solo avrò "scavato dentro me stesso" come dicono certi sedicenti guru del web e non solo, ma purtroppo nel mio caso ho scavato talmente tanto che mi si è creata una voragine emotiva enorme, un buco nero che sembra incolmabile. Mi viene in mente "vengo anch'io no tu no", la famosa canzone di Enzo Jannacci dove il protagonista viene escluso da una serie di attività sociali e di relazione senza un apparente motivo. Quei piccoli grandi piaceri della vita che ne costituiscono la sua essenza e permettono agli individui di vivere dei momenti di serenità.

Ad oggi sono diventato più consapevole e so che molte esperienze non sono riuscito a farle o a godermele per via della mia neuro-atipicità, che da persona altamente sensibile l'introversione non è la causa ma una conseguenza del mio funzionamento neuronale e che in questa società per quelli come me c'è poco spazio. Non so cosa mi riserverà il futuro ma al gioco del "che bello stare da soli" non ci casco più, ho smesso di credere ai fantasmi ormai.

Xchénnpossoreg?

La solitudine imposta dalle circostanze (anzi, dalla vita) non è mai piacevole.
In compenso, è bello stare da soli per scelta. La possibilità di scegliere, del resto, presuppone la presenza di varie alternative.
Zero imposizioni.

... Ah, non sono mai stata allo zoo comunale

Ps. Bella citazione, mio papà adorava questa canzone

dystopia

Avevo immaginato che avresti fatto riferimento ai trend sui social, che sono spesso incoerenti e anche secondo me stucchevoli.
Anche io ho pensato questo, secondo me sono cose dette per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, un po' dicono una cosa e un po' dicono l'altra, per acchiappare qualunque tipo di pubblico, forse per aggregarsi a trend enormi che portano tanto traffico, la vedo così.
Ad esempio i creatori di contenuti che però iniziano a sensibilizzare sull'uso eccessivo dei social, e iniziano a dire che è necessario staccare, disintossicarsi. Praticamente si può dire che tutto fa brodo.

Per certi versi ha senso, per altri versi sono solo dei trend ai quali conviene aderire, altrimenti i follower quelle cose le sentiranno da qualcun altro. Poi negli ultimi anni ho visto che le piccole comunità sul web sono sempre più esigenti, se chi posta il video dice alcune cose che non piacciono rischia di essere bacchettato, boicottato.
Infatti alcune cose le senti una prima volta, e inizi a sentirle ovunque, diventa quasi noioso, imbarazzante. Quelle parole non vanno prese proprio alla lettera. Ovviamente dipende dalla persona, ma mi ricordo che circa nel 2015, periodo in cui io praticamente su internet ci vivevo, in alcuni video sentivi sempre sempre sempre le stesse cose, quasi parola per parola, banalizzandosi.

dystopia

A volte succede che qualche libro in particolare ha successo, oppure qualche libro di psicologia datato viene ripescato/riesumato e si inizia a parlarne, e non so bene come, si crea un trend, e quindi inizi a leggere queste cose dappertutto, fino a che non ti esce dalle orecchie.
C'era il periodo della mindfulness, il periodo del decluttering, di questo, di quello ecc.

Alla fine tanti sono come dei negozianti di parole e di idee, offrono quello che piace in quel momento, ma tante volte non vanno presi alla lettera quei discorsi.

Per esempio mi ricordo che nel 2015 c'era la moda di consigliare di alzarsi alle 5 di mattina, di fare journaling, di fare yoga, bla bla bla
e qualche anno dopo, in un'epoca successiva, quando la gente faceva i video su come aumentare il proprio benessere, alcuni facevano la battuta "questo non è l'ennesimo video dove ti dicono di alzarti alle 5". Tutto fa brodo.
La cosa brutta è che spesso le idee che diventano trend, come origine, sono cose intelligenti e interessanti, belle, utili, a volte sono idee di valore, ma visto che devono essere date in pasto ad un pubblico vastissimo devono essere masticate per piacere potenzialmente a chiunque e diventano quasi irriconoscibili (si banalizzano tanto).

Mollusco

Io per anni* sono andato a mangiare fuori da solo, a pranzo e a cena, soprattutto all'estero ma spesso anche in Italia, e francamente tutti questi sguardi su di me non li ho notati. Se te ne freghi, li sguardi non li vedi. Per carita', non escludo che qualcuno mi possa avere guardato con aria da compatimento, ma se cosi' fosse, la cosa non mi farebbe ne' caldo ne' freddo.

* si parla di centinaia e centinaia di volte

dystopia

Quello che voglio dire è che, di base, l'idea che la solitudine può essere anche utile in qualche modo, che fa bene ascoltarsi, che aiuta a conoscersi meglio, che è meglio soli che male accompagnati, che così impari a passare tempo di qualità con te stesso, che dai spazio alla tua interiorità, e non so che altro... di base sono delle cose giuste, sensate, anche intelligenti direi, hanno un fondo di verità. Ma sentirlo dire da gente magari ricca sfondata che ha milioni di follower invidiosi, che passa la vita viaggiando, che ha sempre roba firmata che ostenta all'ennesima potenza, che ha mille opportunità, e dopo ti vengono a fare la morale, la lezioncina di psicologia spicciola... quello sì fa cadere le braccia. Ipocritissimi a livelli imbarazzanti. Ho scritto troppo, lo so.

juan

Anche io credo si tratti di tendenza. Già qualche anno fa tra i giovanissimi andava di moda scrivere sui social di passare il sabato sera a casa su Netflix, odiare le discoteche, amare l'inverno. Sono controtendenze che poi diventano tendenze quando un mucchio di gente inizia a scrivere ''ma sono l'unico che non esce il sabato?''. E così si passa dal demonizzare e stigmatizzare chi è solo a renderlo un trend. Tutti comportamenti portati avanti da persone che sono nella posizione di decidere quando stare soli e quando no e che quindi si divertono a giocare con la solitudine non sapendo quanto può fare male quando la solitudine è una condanna o una scelta inevitabile che si fa perché il contatto col mondo farebbe ancora più male.

dystopia

Finiti i ringrazia

juan

Anche io

zoe666

sono fondamentalmente da sola, in quanto a parte il lavoro ( e qualche sporadica uscita forse una volta ogni tre mesi ) son spesso per conto mio.
E non la vivo male, spesso mi trovo meglio adesso che non in passato quando ero in coppia ( disfunzionale ).
Sicuramente aiuta avere della compagnia, se buona, ma si può stare bene anche per periodi prolungati da soli. Ovvio, a livello mentale bisogna viverla bene.

ma infatti è una paranoia mentale quella che gli altri ci guardino se facciamo qualcosa da soli, la maggior parte delle volte le persone ti guardano attraverso, o comunque dopo un nanosecondo hanno già dimenticato anche di averci visti.
A nessuno frega niente fondamentalmente.

dystopia

ahah grazie

Mollusco

E' sicuramente cosi'.

Le uniche due volte che qualcuno mi ha fatto notare che ero solo a mangiare, chiedendomi il perche', sono state in albergo. Qui vedendoti tutti i giorni a tavola da solo, forse qualcuno un po' impiccione ti nota piu' facilmente. Ma si tratta anche qui di due casi su decine di volte. Io vado in vacanza da solo almeno una volta all'anno, certe volte anche due, una settimana al mare in inverno (o in generale fuori stagione) dal 2004, quindi fate un po' voi i calcoli....

Lost75

Nel periodo covid durante il lockdown la gente andava via di testa, evidentemente pochi sono portati alla solitudine

Escluso

Non lo metto in dubbio, sicuramente è un mio limite quello di non riuscire a godermi alcune cose da solo. Credo dipenda molto anche dalla situazione, per quella che è la mia esperienza mi è capitato di notare più di una volta occhiate stranite e commentini di soppiatto riguardo al fatto che fossi in solitudine.

varykino

a quanto pare quando uno spiega questa cosa nessuno ci crede , e nn dico le persone sul foro , parlo proprio di gente in real life ..... e certi si autoinvitano , o mi chiedono come è possibile che voglio stare solo io boh , piu di ripeterlo chiaramente nn posso fare ..... e lo ripete pure mia madre (che è come me) , ma a quanto pare nessuno al mondo crede che uno vuole stare da solo .... pensano che scherzi boh

Mollusco

Ma tu quante volte sei andato a mangiare da solo?

Escluso

Non tantissime, una manciata di volte, purtroppo mi sento a disagio nel fare certe cose da solo...

Mollusco

Una manciata di volte saranno 4 o 5 a dir tanto....mi sembra un campione poco significativo. Oltretutto puo' anche darsi che la tua ansia ti abbia giocato un brutto scherzo e hai visto cose che non ci sono.

Io amavo andare al ristorante da solo per rilassarmi, per sorseggiare il mio bicchiere di birra o vino in attesa della pietanza, e guardarmi intorno e cercare io di vedere le altre persone cosa fanno, chi sono, come si comportano....e finora non ho mai visto nessuno guardarmi compatito o cose simili.

Mi rilassavo, stavo la' piu' del tempo necessario, facevo scorrere il tempo senza fretta sorseggiando il mio bicchiere con calma e mangiando con calma, anche per piu' di un'ora, guardandomi intorno....senza contare che mi piace anche mangiare bene.

Era molto bello, ora per motivi logistici e di soldi non lo faccio piu' ma un po' mi manca...

Barracrudo

Di pranzo e normale in giro in trattorie mangiare da soli ... Idem colazioni al bar al bancone e normale.. e strano solo se vai in posti patinati la sera o ristoranti di sera da solo... Ma già kebabbaro di sera da soli ci può stare .. ma altri posti meglio evitare.. anche MC Donald puoi fare MC drive la sera ma mangiare dentro da solo eviterei poi fa tu

Melmoth

Dipende dai casi... è limitante ragionare per assoluti positivo-negativo. Ci sono momenti in cui la solitudine è un toccasana e momenti in cui non c'è niente di meglio di una buona compagnia.
La cosa migliore è comunque avere a disposizione entrambe le possibilità. Saper stare da soli e con gli altri sono abilità fondamentali