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Vecchio 03-06-2011, 22:10   #61
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Originariamente inviata da lowman's Visualizza il messaggio
Concordo con quello che dici, ma io non mi riferivo ai figli di papà...secondo me, il solo fatto di avere un tetto sicuro sotto cui dormire e pasti sempre caldi è un fattore di sicurezza che ci spinge ulteriormente a rilassarci e a sprofondare nella condizione di depressione...se invece mi trovassi all'improvviso "per strada" senza punti di riferimento, la cosa a cui penserei di più sarebbe come cavarmela, altri non so cosa farebbero...ma questo è un altro discorso.
Barboni che vanno a lavorare non ne conosco.
Vecchio 03-06-2011, 22:28   #62
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Originariamente inviata da lowman's Visualizza il messaggio
Concordo con quello che dici, ma io non mi riferivo ai figli di papà...secondo me, il solo fatto di avere un tetto sicuro sotto cui dormire e pasti sempre caldi è un fattore di sicurezza che ci spinge ulteriormente a rilassarci e a sprofondare nella condizione di depressione...se invece mi trovassi all'improvviso "per strada" senza punti di riferimento, la cosa a cui penserei di più sarebbe come cavarmela, altri non so cosa farebbero...ma questo è un altro discorso.

Io temo che mi lascerei morir di fame.... non è che sia così attaccato a sta vita.. anzi mi fa molto schifo.
Poi se sei in mezzo a una strada lavoro non lo troverai mai perchè un requisito è avere una dimora da qualche parte... per questo i barboni non lavorano.

Detto questo se arrivassi in ste condizioni mi suiciderei di volata. Io poi lo cerco anche abbastanza il lavoro ma se non mi esce non mi esce.

Ultima modifica di Rickyno; 03-06-2011 a 22:33.
Vecchio 03-06-2011, 22:46   #63
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Originariamente inviata da Rickyno Visualizza il messaggio
Io temo che mi lascerei morir di fame.... non è che sia così attaccato a sta vita.. anzi mi fa molto schifo.
Poi se sei in mezzo a una strada lavoro non lo troverai mai perchè un requisito è avere una dimora da qualche parte... per questo i barboni non lavorano.
Io invece non la penso così, secondo me dietro ogni barbone c'è una persona con problemi, non solo di depressione(o altro) legati a un qualche rifiuto sociale, ma patologie anche mentali...e poi ci sono barboni che scelgono di vivere così per ragioni loro.

Ad esempio una volta nel mio paesello girava un barbone che ogni sera entrava in una rosticceria e il banconista gentilmente gli regalava un trancio di focaccia, un panino, una bottiglietta d'acqua, quello che c'era...un giorno il proprietario gli propose di fare il pastore da un suo amico che gli avrebbe offerto vitto e alloggio a tempo indeterminato, bene, questo barbone, per ragioni sconosciute, rifiutò, e piuttosto preferì continuare a fare la vita di stenti che faceva.

Ma non bisogna certamente arrivare a fare i barboni per capire il valore della vita e darsi un "mossa"...ok, è difficile anche per me che lo penso, ma sono certo funzioni così.

Poi se chiedi di fare il lavapiatti in un ristorante, non ti chiedano la residenza fiscale o garanzie bancarie.. ok, che non è un granché come lavoro, ma pur sempre ti porta degli spiccioli in tasca, e anche abitando in casa dei tuoi, hai un minimo d'indipendenza economica.

Ultima modifica di lowman's; 03-06-2011 a 22:49.
Vecchio 03-06-2011, 23:02   #64
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Originariamente inviata da MeglioPochi Visualizza il messaggio
Nel valutare la paga dei forestieri che, si dice (a sproposito), lavorano per niente, dovete anche tenere presente alcune cose che di solito vengono lasciate fuori dal ragionamento.

1) quanto costa vivere di espedienti occupando una stanza in dieci o, addirittura, vivendo in uno stabile occupato abusivamente? chi vive da "avventuriero" (magari abusivo) ventenne in terra straniera può farlo, gli altri no

2) quanto spende per mantenersi chi vive di espedienti sapendo che la vita dura che conduce sarà tale per pochi anni, magari appoggiandosi a enti caritatevoli, o a istituzioni che erogano assistenza, dopo di che il rientro? chi vive da "avventuriero" (magari abusivo) ventenne in terra straniera può farlo, gli altri no

3) quanto paga di tasse, imposte e tariffe chi vive abusivamente? chi vive da "avventuriero" (magari abusivo) ventenne in terra straniera può farlo, gli altri no

4) quanto riesce a risparmiare della sua pur magra paga quotidiana, chi vive secondo i criteri dei punti 1) e 2)? chi vive da "avventuriero" (magari abusivo) ventenne in terra straniera può farlo, gli altri no

5) quanto vale la cifra risparmiata una volta trasferita al Paese d'origine? il potere d'acquisto non è uguale ovunque; chi vive da "avventuriero" (magari abusivo) ventenne in terra straniera può farlo, chi deve pianificare la propria intera esistenza in un solo luogo, no

Mi fermo qui, ma penso che abbiate compreso il filo dei ragionamenti. Le cose non sono così semplici come la propaganda le dipinge. Volendo potremmo anche approfondire, e vi garantisco che il discorso si può allargare a dismisura. Non beviamoci tutto quel che ci raccontano.

P.S. Notate come nel testo qui sopra io abbia sempre parlato di gente che lavora. Se poi uno "arrotonda" con attività illecite o poco dignitose, vi lascio immaginare dove possiamo arrivare: in tre-quattro stagioni, l'avventuriero/a di turno può incamerare un gruzzolo che impiegherebbe chissà quante vite a mettere insieme nel Paese d'origine. E anche questo discorso si potrebbe ampliare alquanto.
Applauso. E' il discorso che faccio pure io. Dal loro punto di vista è comprensibile, peccato che aiutino certa gente a lucrare sulle loro spalle.
E' una vita sopportabile in prospettiva di cambiare in futuro. In poche parole loro si sacrificano tot anni ma poi tornano nel loro paese d'origine come ricconi.
Noi mangiamo la merda e ci frustriamo e basta, aggiungici la rabbia che tutto ciò non è legale e la legge non ci tutela abbastanza.
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Originariamente inviata da lowman's Visualizza il messaggio
Poi se chiedi di fare il lavapiatti in un ristorante, non ti chiedano la residenza fiscale o garanzie bancarie.. ok, che non è un granché come lavoro, ma pur sempre ti porta degli spiccioli in tasca, e anche abitando in casa dei tuoi, hai un minimo d'indipendenza economica.
Domanda ci hai provato? Immagino di no.
Provaci e poi ne riparliamo.
Vecchio 03-06-2011, 23:34   #65
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Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Domanda ci hai provato? Immagino di no.
Provaci e poi ne riparliamo.
Io ci proverò di certo, non dico che è facile, però conosco chi in situazioni difficili ci è riuscito e questo un poco mi motiva...e poi vorrei aggiungere, che senso ha discutere di problemi se non si mette mai una goccia di ottimismo ogni tanto? Sottolineare solo i problemi e gli sconvenienti di una situazione già di per se negativa è come avvitare una vite a vuoto.

Poi, come credete.
Vecchio 03-06-2011, 23:42   #66
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Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
Vecchio 03-06-2011, 23:56   #67
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Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
Io non cosa ti affligga, però già il fatto che tu ci abbia provato ti deve fare onore e ti da dignità, hai resistito quanto hai potuto(e sai che non è dipeso da te) e io prendo spunto proprio dalle persone come te per non abbattermi definitivamente...se tutti fossimo prevenuti il mondo sarebbe immobile.

Dico solo questo, un lavoro è pur sempre un lavoro, per quanto umile sia, l'importante è non farsi calpestare pur di averne uno.

Ultima modifica di lowman's; 04-06-2011 a 00:02.
Vecchio 04-06-2011, 00:05   #68
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Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.


Ma infatti, almeno per me, il problema non è il lavoro in se... Non mi interessa far fatica o fare lavori umili o chessò io.. tanto per la vita che conduco io con 1000 euro al mese sono + che ricco...

Il mio problema sono le PERSONE... non le sopporto.. non sopporto dover avere a che fare con gente che non ho scelto di frequentare ma con cui devo stare per forza come ovviamente succede a lavoro... il 99% delle volte è gente del cazzo (perlomeno in quasi tutti i lavori che ho fatto era così..) e poi proprio sono asociale, mi da fastidio il contatto umano tante volte... Non parlo, sono triste e depresso e demotivato quando lavoro con gente del cazzo (e nella vita in generale)... Il che a lavoro mi crea enormi problemi perchè a nessuno sta simpatico un tipo come me.. Però non ci posso far niente sono fatto così.

Ultima modifica di Rickyno; 04-06-2011 a 00:08.
Vecchio 04-06-2011, 00:07   #69
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Originariamente inviata da Rickyno Visualizza il messaggio
Ma infatti, almeno per me, il problema non è il lavoro in se... Non mi interessa far fatica o fare lavori umili o chessò io.. tanto per la vita che conduco io con 1000 euro al mese sono + che ricco...

Il mio problema sono le PERSONE... non le sopporto.. non sopporto dover avere a che fare con gente che non ho scelto di frequentare ma con cui devo stare per forza come ovviamente succede a lavoro... il 99% delle volte è gente del cazzo (perlomeno in quasi tutti i lavori che ho fatto era così..) e poi proprio sono asociale, mi da fastidio il contatto umano tante volte... Non parlo, sono triste e depresso e demotivato quando lavoro con gente del cazzo... Non ci posso far niente sono fatto così.
Sono d'accordo su tutto, in particolar modo sulla parte grassettata.
Magari potessi mettermi in proprio, magari. O lavorare da casa. Peccato che il telelavoro sia solo una fregatura.
Vecchio 04-06-2011, 00:10   #70
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Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Piccolo dettaglio: nella mia carriera lavorativa ho fatto una stagione come lavapiatti e 3 come donna delle pulizie in albergo. Altre 11 stagioni in altre mansioni + 14 anni di lavoro quando ho tempo nel bar dei miei genitori.
Quando la gente mi chiede che lavoro faccio chiede sempre, ma fai i letti? pulisci? Cioè io solo quello so fare adesso? >E dire che quel tipo di esperienza rappresenta la minoranza delle mie esperienze lavorative.
Ma che minchia.
Allora è una questione di orgoglio, non centra che lavoro fai, tu hai paura dei giudizi celati(o presunti) delle persone che ti stanno attorno.

Come la maggior parte di quelli che hanno scritto qui. Inizi da giovane ventenne facendo il cameriere e tutti penseranno a vita che fai il cameriere...ma poi cosa importa, sono i fatti che smentiscono le persone, e se fai il cameriere a 20 anni e a 40 fai ancora il cameriere, non capisco cosa ci sia da vergognarsi.

La prossima volta portatelo tu il piatto a tavola
Vecchio 04-06-2011, 00:26   #71
Esperto
L'avatar di lowman's
 

Non ho mai fatto quel lavoro...ma credo che in fin dei conti, valutando la situazione, la penserei come te...magari ci si potesse divertire lavorando...Ammetto che, essendo "appena nato", ho solo da imparare a riguardo e non posso giudicare, ma almeno lasciatemi pensare in positivo prima della prossima batosta.
Vecchio 04-06-2011, 00:32   #72
Esperto
L'avatar di lowman's
 

Io lo chiamo "c**o".

Anche se personalmente non mi realizzerebbe come cosa.

C'è anche da dire che il lavoro non è poi tutto nella vita, ma ci sono altre cose che possono farti sentire realizzato.

Questa è una delle rare perle di saggezze che mi ha impartito mio padre, che pure ha un semplice lavoro da dipendente pubblico a tempo indeterminato che oggi non lo trovi neanche a pagare.

Ultima modifica di lowman's; 04-06-2011 a 00:37.
Vecchio 04-06-2011, 00:36   #73
Esperto
 

Agli occhi della gente lei è realizzata perchè meritevole io sono la povera cogliona.
Vecchio 04-06-2011, 00:49   #74
Esperto
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Ok, sei competitiva...però sfruttala positivamente questa pulsione
Vecchio 04-06-2011, 07:02   #75
Intermedio
L'avatar di MeglioPochi
 

Rose: «io lavo i piatti e i cessi»

A tal proposito mi sono rimasti impressi due episodi che ho vissuto al lavoro.

1) (una quindicina d'anni fa) una collega insegnante esce dai bagni dei professori e fa una piazzata indegna in corridoio, alla presenza dei ragazzi, inveendo contro la bidella, rea di non aver sostituito il rotolo di carta igienica esaurita; tra gli epiteti ricordo a caratteri cubitali «QUESTA LAVACESSI»

2) (nello stesso periodo) un'altra collega insegnante che, discutendo con me che le raccontavo di come facessi quotidianamente le faccende di casa senza sentirne quel gran peso, rimarcando il suo avere a disposizione una donna di servizio mi disse: «Avessi voluto lavare cessi e pavimenti non avrei preso la laurea»

In entrambi i casi la mia reazione è stata indignata, perché a mio avviso non esistono lavori umili, ma tutt'al più lavori utili e inutili, se non dannosi. Il LAVACESSI, checchè si dica, è un mestiere utilissimo. Da questo punto di vista è assai più pregevole di mestieri tipo, che so, l'impiegato in un'agenzia di viaggi.

Un'altra categoria secondo la quale può essere lecito "catalogare" i mestieri è quella che segue il criterio fatto bene/fatto male. Puoi essere anche un ingegnere, ma se fai progetti coi piedi il tuo lavoro vale meno di quello di un LAVACESSI che renda i water immacolati e profumati come un prato in primavera.

Manda direttamente a quel paese chi denigra i "mestieri umili", che se lo merita alla grande e non ha capito niente di come girano le cose. Che poi ci sia chi SFRUTTA chi svolge mansioni cosiddette "di basso profilo" (altro concetto da ridiscutere) è tutta un'altra storia.
Vecchio 04-06-2011, 08:34   #76
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La mia storia lavorativa è molto simile alla mia vita direi...
Una via crucis...
Dopo essere stato bullato e portato vicino al suicidio in età adolescenziale non me la sono sentita di affrontare l'università, ero mentalmente instabile non sarei riuscito a concentrarmi ed ottenere risultati decenti (i miei che mi han sempre fatto cmq la guerra prima e dopo di allora non me l'hanno mai perdonata).
Ho incominciato con lavori umili e anche se con difficoltà, non essendo un granchè portato ai lavori manuali ho fatto veramente fatica, sono riuscito ad adeguarmi abbastanza bene.. (tornitore, magazziniere, manovale comune, facchino e uomo delle pulizie tanto per dire che gli italiani non fanno lavori umili...)..
Dopo, grazie ad un colpo di culo, sono riuscito a trovarmi anche se a termine un lavoro che più si avvicinava al mio percorso di studio e sono rimasto quattro anni e mezzo a fare un qualcosa che mi piaceva..(anche li straordinari non pagati e sfruttamento ma almeno ero in ufficio)...
Dopo che sono stato lasciato a casa dall'oggi al domani non per colpa mia anche da li e ho fatto il mio e primo e fino ad oggi unico periodo di disoccupazione (mio padre, nonostante percepissi l'indennità e che avessi lasciato la liquidazione in casa per abbassare il mutuo, mi buttava giù dal letto la mattina presto dandomi del bastardo schifoso ed incitandomi a trovare un lavoro alla svelta altrimenti "ti butto fuori di casa e ti faccio andare a vivere sotto un ponte!!!". Ah e la mia ragazza di allora, una delle due che ho avuto nei miei 34 anni di vita, mi mollò all'istante per il figlio di un avvocato... Le donne non guardano solo la bellezza e i soldi. Noooooooooooooo!!!! )
Nonostante tutto questo riuscii a trovare i lavoro che faccio tuttora (anche qui culo + ricerca a tappeto) e a sistemarmi....
Conclusioni...
Personalmente non riesco a capire come faccia a tirare avanti chi non lavora...
Intendiamoci è un dramma che comprendo ma al sottoscritto la mancanza di occupazione costerebbe la vita senza dubbio alcuno...
In casa mi tollerano grazie alla quota che mensilmente metto ed andare a vivere da solo con il magro stipendio che percepisco sarebbe impossibile...
Non riuscirei a resistere...
Sono poi d'accordo in pieno con le analisi di Megliopochi che ritengo abbia c'entrato il punto in entrambi i suoi lunghi interventi precedenti...
Vecchio 04-06-2011, 11:23   #77
Principiante
L'avatar di Sefiro
 

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Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
Ai tutta la mia solidarietà. Nel lavare i piatti non c'è niente di umiliante, ma se c'è gente sul posto di lavoro che ti fa venire l'urcera su ogni aspetto...o te ne vai, come hai fatto tu, o cominci a stare male e con male intendo fisicamente perchè alcuni somatizzano di brutto, sopratutto a livello gastrointestinale. Mi è successo qualcosa di simile a me. Mi veniva da vomitare ( e non è una metafora) quando arrivavo sul posto di lavoro. Stavo malissimo. Non ho trovato altra scelta che andarmene.
Vecchio 04-06-2011, 11:32   #78
Principiante
L'avatar di Sefiro
 

Rose, più leggo i tuoi post e più mi piaci...la pensiamo propio allo stesso modo.

A me andava benissimo fare il postino, anche perchè almento ti davano i famosi 1000 euro al mese, perchè quando uscivo ero solo con me stesso e non avevo, come li chiami tu, cacacazzi che ti snervavano. Facevo il mio bel giretto per consegnare la posta, facendo fra l'atro sempre più delle 6 ore previste per consegnare tutta la posta. Ero sempre l'ultimo a tornare in ufficio.

Peccato che alla posta ti prendano solo 3 mesi e poi chi si è visto si è visto.


PS. So che forse non c'entra niente ma a voi non vi fa andare fuori di melone il fatto che lo stato trovi lavoro a carcerati? Cioè mi viene da pensare che debba commettere un reato per trovare uno straccio di lavoro. Li piazzano nelle coperative e tutto fatto. Cioè, fatemi capire, ma ha più diritti un criminale di un ragazzo onesto che non ha mai avuto problemi di nessun genere con la legge?
Ma che paese è questo! Basta una parata, qualche corazziere a cavallo e tutto va bene, viva l'Italia? Mah, non so più che pensare.

Ultima modifica di Sefiro; 04-06-2011 a 11:37.
Vecchio 04-06-2011, 11:36   #79
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Lowman's il tuo ottimismo è imbarazzante.
Un consiglio? Utilizzalo seriamente per cercarti un lavoro... perchèq aundo sarai demotivato e depresso come noi non ti prenderà più nessuno.
Vecchio 04-06-2011, 11:39   #80
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

Quote:
Originariamente inviata da Sefiro Visualizza il messaggio
Sto per compiere 30 anni a luglio, sono diplomato e ho frequentato per qualche hanno l’università, abbandonata poi per vari problemi familiari. Di prospettive di lavoro neanche l’ombra.
Anche io, come molti di voi, odio quelli che mi chiedono cosa fai e che mi danno consigli ““utili”” su come trovare un lavoro.
A tutti quelli che ti dicono: “I ragazzi italiani non hanno voglia di fare i lavori umili” – io rispondo di andare sul sito del centro per l’impiego e verificare loro stessi le offerte di lavoro umili. Sia per fare i manovali o addirittura i lavapiatti ti chiedono pluriennale esperienza…ASSURDO! In più dal 2008 circa, data la crisi, sono aumentate esponenzialmente le richieste di iscrizione alle liste di mobilità. Come quasi tutti saprete, nelle liste di mobilità, risultano solo quelli che avevano un regolare contratto a tempo indeterminato che, o sono stati licenziati, o la ditta dove lavoravano è fallita. Noi poveri precari non ci rientriamo di certo con i contratti a tempo determinato.
A tutti quelli che ti dicono: “I giovani d’oggi vogliono il lavoro sotto casa” – io rispondo sempre di verificare le offerte sul centro per l’impiego che addirittura ti richiedono il domicilio nel luogo di lavoro. Magari tu ci abiti a soli dieci minuti, ma essendo tu domiciliato in un altro comune, niente…anche a quella offerta non puoi prenotarti, perché non sia mai ci provi, al centro per l’impiego te la segnano come penalità, e, arrivati a cinque penalità, c’è scritto nelle informazioni che ti cancellano dal centro. Non sia mai che li fai sbattere troppo i dipendenti di questo ufficio che ti dovrebbe aiutare a trovare un lavoro.
Per finire mi piacciono quelli che ti chiedono di essere automunito. Sì, certo, senza lavoro secondo voi io sono in grado di pagare le rate e l’assicurazione?
Insomma, oramai le speranze stanno quasi a zero. Nel corso dell’ultimo anno mi sono prenotato a non so quante offerte di tirocinio. Solo uno mi ha risposto e, invece di farmi un colloquio mi ha messo a fare un test psicologico assurdo con domande del tipo: “Quando piove, ti senti depresso”? – ma scusa, farmi fare un test di cultura generale e uno di logica non sarebbe stato più utile.
Ormai alle soglie dei trenta non posso neanche più sperare di fare un tirocinio (max29anni) sperando poi come un ingenuo, che possano assumermi anche solo con contratti annuali.
Adoro quelli che ti consigliano di metterti in proprio. Mi piacerebbe e come, ma senza un capitale come fai? Non mi risulta che le banche italiane ti finanzino l’idea. O hai una garanzia reale, di solito il tetto sotto cui vivi, o niente. Peccato che il tetto sotto cui vivo io sia di mia madre, pensionata, e di certo non posso farle perdere la casa.
Gli unici lavori che si trovano sono il porta a porta e i call center di vendita, sottopagati, dove gli operatori vogliono convincerti in tutti i modi che non puoi fare a meno dei loro prodotti. Io onestamente da utente li odio. Figuriamoci se divento un rompicoglioni come loro. Ma possibile che per lavorare si debba dare fastidio alle persone all’ora di pranzo!
Ma un lavoro serio in un magazzino, in una segreteria…senza dar fastidio a nessuno, ma essendo utili a qualcuno…
La vedo nera, molto nera.

P.S. – scusate se mi sono dilungato oltremodo e se vi ho annoiato con i miei problemi.
il bello è che i call center chiudono e riaprono in Albania (esperienza diretta).a volte mi dico:ho sbagliato.non dovevo impegnarmi a scuola,così se fossi stato bocciato avrei fatto l'apprendista con un piastrellista (rima) e soldi a non finire.a 15-16 anni apprendista,a 18 da solo e a 23 la propria attività.vabbè quando morirò chiederò di rinascere piastrellista.
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