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03-06-2011, 22:28
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#61
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,299
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Originariamente inviata da lowman's
Concordo con quello che dici, ma io non mi riferivo ai figli di papà...secondo me, il solo fatto di avere un tetto sicuro sotto cui dormire e pasti sempre caldi è un fattore di sicurezza che ci spinge ulteriormente a rilassarci e a sprofondare nella condizione di depressione...se invece mi trovassi all'improvviso "per strada" senza punti di riferimento, la cosa a cui penserei di più sarebbe come cavarmela, altri non so cosa farebbero...ma questo è un altro discorso.
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Io temo che mi lascerei morir di fame.... non è che sia così attaccato a sta vita.. anzi mi fa molto schifo.
Poi se sei in mezzo a una strada lavoro non lo troverai mai perchè un requisito è avere una dimora da qualche parte... per questo i barboni non lavorano.
Detto questo se arrivassi in ste condizioni mi suiciderei di volata. Io poi lo cerco anche abbastanza il lavoro ma se non mi esce non mi esce.
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Ultima modifica di Rickyno; 03-06-2011 a 22:33.
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03-06-2011, 22:46
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#62
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Quote:
Originariamente inviata da Rickyno
Io temo che mi lascerei morir di fame.... non è che sia così attaccato a sta vita.. anzi mi fa molto schifo.
Poi se sei in mezzo a una strada lavoro non lo troverai mai perchè un requisito è avere una dimora da qualche parte... per questo i barboni non lavorano.
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Io invece non la penso così, secondo me dietro ogni barbone c'è una persona con problemi, non solo di depressione(o altro) legati a un qualche rifiuto sociale, ma patologie anche mentali...e poi ci sono barboni che scelgono di vivere così per ragioni loro.
Ad esempio una volta nel mio paesello girava un barbone che ogni sera entrava in una rosticceria e il banconista gentilmente gli regalava un trancio di focaccia, un panino, una bottiglietta d'acqua, quello che c'era...un giorno il proprietario gli propose di fare il pastore da un suo amico che gli avrebbe offerto vitto e alloggio a tempo indeterminato, bene, questo barbone, per ragioni sconosciute, rifiutò, e piuttosto preferì continuare a fare la vita di stenti che faceva.
Ma non bisogna certamente arrivare a fare i barboni per capire il valore della vita e darsi un "mossa"...ok, è difficile anche per me che lo penso, ma sono certo funzioni così.
Poi se chiedi di fare il lavapiatti in un ristorante, non ti chiedano la residenza fiscale o garanzie bancarie.. ok, che non è un granché come lavoro, ma pur sempre ti porta degli spiccioli in tasca, e anche abitando in casa dei tuoi, hai un minimo d'indipendenza economica.
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Ultima modifica di lowman's; 03-06-2011 a 22:49.
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03-06-2011, 23:34
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#63
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Domanda ci hai provato? Immagino di no.
Provaci e poi ne riparliamo.
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Io ci proverò di certo, non dico che è facile, però conosco chi in situazioni difficili ci è riuscito e questo un poco mi motiva...e poi vorrei aggiungere, che senso ha discutere di problemi se non si mette mai una goccia di ottimismo ogni tanto? Sottolineare solo i problemi e gli sconvenienti di una situazione già di per se negativa è come avvitare una vite a vuoto.
Poi, come credete.
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03-06-2011, 23:56
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#64
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
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Io non cosa ti affligga, però già il fatto che tu ci abbia provato ti deve fare onore e ti da dignità, hai resistito quanto hai potuto(e sai che non è dipeso da te) e io prendo spunto proprio dalle persone come te per non abbattermi definitivamente...se tutti fossimo prevenuti il mondo sarebbe immobile.
Dico solo questo, un lavoro è pur sempre un lavoro, per quanto umile sia, l'importante è non farsi calpestare pur di averne uno.
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Ultima modifica di lowman's; 04-06-2011 a 00:02.
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04-06-2011, 00:05
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#65
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Banned
Qui dal: Dec 2007
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
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Ma infatti, almeno per me, il problema non è il lavoro in se... Non mi interessa far fatica o fare lavori umili o chessò io.. tanto per la vita che conduco io con 1000 euro al mese sono + che ricco...
Il mio problema sono le PERSONE... non le sopporto.. non sopporto dover avere a che fare con gente che non ho scelto di frequentare ma con cui devo stare per forza come ovviamente succede a lavoro... il 99% delle volte è gente del cazzo (perlomeno in quasi tutti i lavori che ho fatto era così..) e poi proprio sono asociale, mi da fastidio il contatto umano tante volte... Non parlo, sono triste e depresso e demotivato quando lavoro con gente del cazzo (e nella vita in generale)... Il che a lavoro mi crea enormi problemi perchè a nessuno sta simpatico un tipo come me.. Però non ci posso far niente sono fatto così.
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Ultima modifica di Rickyno; 04-06-2011 a 00:08.
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04-06-2011, 00:10
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#66
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Piccolo dettaglio: nella mia carriera lavorativa ho fatto una stagione come lavapiatti e 3 come donna delle pulizie in albergo. Altre 11 stagioni in altre mansioni + 14 anni di lavoro quando ho tempo nel bar dei miei genitori.
Quando la gente mi chiede che lavoro faccio chiede sempre, ma fai i letti? pulisci? Cioè io solo quello so fare adesso? >E dire che quel tipo di esperienza rappresenta la minoranza delle mie esperienze lavorative.
Ma che minchia.
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Allora è una questione di orgoglio, non centra che lavoro fai, tu hai paura dei giudizi celati(o presunti) delle persone che ti stanno attorno.
Come la maggior parte di quelli che hanno scritto qui. Inizi da giovane ventenne facendo il cameriere e tutti penseranno a vita che fai il cameriere...ma poi cosa importa, sono i fatti che smentiscono le persone, e se fai il cameriere a 20 anni e a 40 fai ancora il cameriere, non capisco cosa ci sia da vergognarsi.
La prossima volta portatelo tu il piatto a tavola
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04-06-2011, 00:26
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#67
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Non ho mai fatto quel lavoro...ma credo che in fin dei conti, valutando la situazione, la penserei come te...magari ci si potesse divertire lavorando...Ammetto che, essendo "appena nato", ho solo da imparare a riguardo e non posso giudicare, ma almeno lasciatemi pensare in positivo prima della prossima batosta.
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04-06-2011, 00:32
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#68
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Io lo chiamo "c**o".
Anche se personalmente non mi realizzerebbe come cosa.
C'è anche da dire che il lavoro non è poi tutto nella vita, ma ci sono altre cose che possono farti sentire realizzato.
Questa è una delle rare perle di saggezze che mi ha impartito mio padre, che pure ha un semplice lavoro da dipendente pubblico a tempo indeterminato che oggi non lo trovi neanche a pagare.
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Ultima modifica di lowman's; 04-06-2011 a 00:37.
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04-06-2011, 00:49
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#69
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Ok, sei competitiva...però sfruttala positivamente questa pulsione
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04-06-2011, 07:02
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#70
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Messaggi: 102
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Rose: «io lavo i piatti e i cessi»
A tal proposito mi sono rimasti impressi due episodi che ho vissuto al lavoro.
1) (una quindicina d'anni fa) una collega insegnante esce dai bagni dei professori e fa una piazzata indegna in corridoio, alla presenza dei ragazzi, inveendo contro la bidella, rea di non aver sostituito il rotolo di carta igienica esaurita; tra gli epiteti ricordo a caratteri cubitali «QUESTA LAVACESSI»
2) (nello stesso periodo) un'altra collega insegnante che, discutendo con me che le raccontavo di come facessi quotidianamente le faccende di casa senza sentirne quel gran peso, rimarcando il suo avere a disposizione una donna di servizio mi disse: «Avessi voluto lavare cessi e pavimenti non avrei preso la laurea»
In entrambi i casi la mia reazione è stata indignata, perché a mio avviso non esistono lavori umili, ma tutt'al più lavori utili e inutili, se non dannosi. Il LAVACESSI, checchè si dica, è un mestiere utilissimo. Da questo punto di vista è assai più pregevole di mestieri tipo, che so, l'impiegato in un'agenzia di viaggi.
Un'altra categoria secondo la quale può essere lecito "catalogare" i mestieri è quella che segue il criterio fatto bene/fatto male. Puoi essere anche un ingegnere, ma se fai progetti coi piedi il tuo lavoro vale meno di quello di un LAVACESSI che renda i water immacolati e profumati come un prato in primavera.
Manda direttamente a quel paese chi denigra i "mestieri umili", che se lo merita alla grande e non ha capito niente di come girano le cose. Che poi ci sia chi SFRUTTA chi svolge mansioni cosiddette "di basso profilo" (altro concetto da ridiscutere) è tutta un'altra storia.
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04-06-2011, 08:34
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#71
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 2,115
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La mia storia lavorativa è molto simile alla mia vita direi...
Una via crucis...
Dopo essere stato bullato e portato vicino al suicidio in età adolescenziale non me la sono sentita di affrontare l'università, ero mentalmente instabile non sarei riuscito a concentrarmi ed ottenere risultati decenti (i miei che mi han sempre fatto cmq la guerra prima e dopo di allora non me l'hanno mai perdonata).
Ho incominciato con lavori umili e anche se con difficoltà, non essendo un granchè portato ai lavori manuali ho fatto veramente fatica, sono riuscito ad adeguarmi abbastanza bene.. (tornitore, magazziniere, manovale comune, facchino e uomo delle pulizie tanto per dire che gli italiani non fanno lavori umili... )..
Dopo, grazie ad un colpo di culo, sono riuscito a trovarmi anche se a termine un lavoro che più si avvicinava al mio percorso di studio e sono rimasto quattro anni e mezzo a fare un qualcosa che mi piaceva..(anche li straordinari non pagati e sfruttamento ma almeno ero in ufficio)...
Dopo che sono stato lasciato a casa dall'oggi al domani non per colpa mia anche da li e ho fatto il mio e primo e fino ad oggi unico periodo di disoccupazione (mio padre, nonostante percepissi l'indennità e che avessi lasciato la liquidazione in casa per abbassare il mutuo, mi buttava giù dal letto la mattina presto dandomi del bastardo schifoso ed incitandomi a trovare un lavoro alla svelta altrimenti "ti butto fuori di casa e ti faccio andare a vivere sotto un ponte!!!". Ah e la mia ragazza di allora, una delle due che ho avuto nei miei 34 anni di vita, mi mollò all'istante per il figlio di un avvocato... Le donne non guardano solo la bellezza e i soldi. Noooooooooooooo!!!! )
Nonostante tutto questo riuscii a trovare i lavoro che faccio tuttora (anche qui culo + ricerca a tappeto) e a sistemarmi....
Conclusioni...
Personalmente non riesco a capire come faccia a tirare avanti chi non lavora...
Intendiamoci è un dramma che comprendo ma al sottoscritto la mancanza di occupazione costerebbe la vita senza dubbio alcuno...
In casa mi tollerano grazie alla quota che mensilmente metto ed andare a vivere da solo con il magro stipendio che percepisco sarebbe impossibile...
Non riuscirei a resistere...
Sono poi d'accordo in pieno con le analisi di Megliopochi che ritengo abbia c'entrato il punto in entrambi i suoi lunghi interventi precedenti...
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04-06-2011, 11:23
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#72
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Principiante
Qui dal: May 2011
Messaggi: 62
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Io la lavapiatti l'ho fatta, mi dicevo come te ho dei soldi insaccoccia in più, metto da parte me ne vado bla bla. (sono diplomata e ho fatto svariati lavori, mi sono adattata, quello c'era disponibile e quello ho preso e non era neanche la prima volta che lo facevo)
E ho avuto ancora fortuna, mi pagavano la paga sindacale, contrariamente a quello che fanno solitamente.
Eppure era un lavoro atroce, avevo una capa e un superiore insopportabili e le umiliazioni quotidiane.... Perchè non è vero che qualsiasi lavoro è rispettabile, se anche ti sforzi di pensarlo tu ci sono gli altri a umiliarti e trattarti peggio di uno schiavo, rafforzando l'idea (sbagliata) che ci sia da vergognarsi a fare un lavoro del genere.
In breve mi hanno talmente cagato il cazzo e umiliata che me ne sono andata, prima della scadenza del contratto fra l'altro.
Un tetto sulla testa ce l'ho ancora, a tutto c'è un limite. E ti assicuro che i miei mi "campano" ben poco.
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Ai tutta la mia solidarietà. Nel lavare i piatti non c'è niente di umiliante, ma se c'è gente sul posto di lavoro che ti fa venire l'urcera su ogni aspetto...o te ne vai, come hai fatto tu, o cominci a stare male e con male intendo fisicamente perchè alcuni somatizzano di brutto, sopratutto a livello gastrointestinale. Mi è successo qualcosa di simile a me. Mi veniva da vomitare ( e non è una metafora) quando arrivavo sul posto di lavoro. Stavo malissimo. Non ho trovato altra scelta che andarmene.
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04-06-2011, 11:32
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#73
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Principiante
Qui dal: May 2011
Messaggi: 62
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Rose, più leggo i tuoi post e più mi piaci...la pensiamo propio allo stesso modo.
A me andava benissimo fare il postino, anche perchè almento ti davano i famosi 1000 euro al mese, perchè quando uscivo ero solo con me stesso e non avevo, come li chiami tu, cacacazzi che ti snervavano. Facevo il mio bel giretto per consegnare la posta, facendo fra l'atro sempre più delle 6 ore previste per consegnare tutta la posta. Ero sempre l'ultimo a tornare in ufficio.
Peccato che alla posta ti prendano solo 3 mesi e poi chi si è visto si è visto.
PS. So che forse non c'entra niente ma a voi non vi fa andare fuori di melone il fatto che lo stato trovi lavoro a carcerati? Cioè mi viene da pensare che debba commettere un reato per trovare uno straccio di lavoro. Li piazzano nelle coperative e tutto fatto. Cioè, fatemi capire, ma ha più diritti un criminale di un ragazzo onesto che non ha mai avuto problemi di nessun genere con la legge?
Ma che paese è questo! Basta una parata, qualche corazziere a cavallo e tutto va bene, viva l'Italia? Mah, non so più che pensare.
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Ultima modifica di Sefiro; 04-06-2011 a 11:37.
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04-06-2011, 11:36
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#74
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Lowman's il tuo ottimismo è imbarazzante.
Un consiglio? Utilizzalo seriamente per cercarti un lavoro... perchèq aundo sarai demotivato e depresso come noi non ti prenderà più nessuno.
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04-06-2011, 11:39
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#75
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da Sefiro
Sto per compiere 30 anni a luglio, sono diplomato e ho frequentato per qualche hanno l’università, abbandonata poi per vari problemi familiari. Di prospettive di lavoro neanche l’ombra.
Anche io, come molti di voi, odio quelli che mi chiedono cosa fai e che mi danno consigli ““utili”” su come trovare un lavoro.
A tutti quelli che ti dicono: “I ragazzi italiani non hanno voglia di fare i lavori umili” – io rispondo di andare sul sito del centro per l’impiego e verificare loro stessi le offerte di lavoro umili. Sia per fare i manovali o addirittura i lavapiatti ti chiedono pluriennale esperienza…ASSURDO! In più dal 2008 circa, data la crisi, sono aumentate esponenzialmente le richieste di iscrizione alle liste di mobilità. Come quasi tutti saprete, nelle liste di mobilità, risultano solo quelli che avevano un regolare contratto a tempo indeterminato che, o sono stati licenziati, o la ditta dove lavoravano è fallita. Noi poveri precari non ci rientriamo di certo con i contratti a tempo determinato.
A tutti quelli che ti dicono: “I giovani d’oggi vogliono il lavoro sotto casa” – io rispondo sempre di verificare le offerte sul centro per l’impiego che addirittura ti richiedono il domicilio nel luogo di lavoro. Magari tu ci abiti a soli dieci minuti, ma essendo tu domiciliato in un altro comune, niente…anche a quella offerta non puoi prenotarti, perché non sia mai ci provi, al centro per l’impiego te la segnano come penalità, e, arrivati a cinque penalità, c’è scritto nelle informazioni che ti cancellano dal centro. Non sia mai che li fai sbattere troppo i dipendenti di questo ufficio che ti dovrebbe aiutare a trovare un lavoro.
Per finire mi piacciono quelli che ti chiedono di essere automunito. Sì, certo, senza lavoro secondo voi io sono in grado di pagare le rate e l’assicurazione?
Insomma, oramai le speranze stanno quasi a zero. Nel corso dell’ultimo anno mi sono prenotato a non so quante offerte di tirocinio. Solo uno mi ha risposto e, invece di farmi un colloquio mi ha messo a fare un test psicologico assurdo con domande del tipo: “Quando piove, ti senti depresso”? – ma scusa, farmi fare un test di cultura generale e uno di logica non sarebbe stato più utile.
Ormai alle soglie dei trenta non posso neanche più sperare di fare un tirocinio (max29anni) sperando poi come un ingenuo, che possano assumermi anche solo con contratti annuali.
Adoro quelli che ti consigliano di metterti in proprio. Mi piacerebbe e come, ma senza un capitale come fai? Non mi risulta che le banche italiane ti finanzino l’idea. O hai una garanzia reale, di solito il tetto sotto cui vivi, o niente. Peccato che il tetto sotto cui vivo io sia di mia madre, pensionata, e di certo non posso farle perdere la casa.
Gli unici lavori che si trovano sono il porta a porta e i call center di vendita, sottopagati, dove gli operatori vogliono convincerti in tutti i modi che non puoi fare a meno dei loro prodotti. Io onestamente da utente li odio. Figuriamoci se divento un rompicoglioni come loro. Ma possibile che per lavorare si debba dare fastidio alle persone all’ora di pranzo!
Ma un lavoro serio in un magazzino, in una segreteria…senza dar fastidio a nessuno, ma essendo utili a qualcuno…
La vedo nera, molto nera.
P.S. – scusate se mi sono dilungato oltremodo e se vi ho annoiato con i miei problemi.
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il bello è che i call center chiudono e riaprono in Albania (esperienza diretta).a volte mi dico:ho sbagliato.non dovevo impegnarmi a scuola,così se fossi stato bocciato avrei fatto l'apprendista con un piastrellista (rima) e soldi a non finire.a 15-16 anni apprendista,a 18 da solo e a 23 la propria attività.vabbè quando morirò chiederò di rinascere piastrellista.
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04-06-2011, 11:39
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#76
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Io lo chiamo "c**o".
Anche se personalmente non mi realizzerebbe come cosa.
C'è anche da dire che il lavoro non è poi tutto nella vita, ma ci sono altre cose che possono farti sentire realizzato.
Questa è una delle rare perle di saggezze che mi ha impartito mio padre, che pure ha un semplice lavoro da dipendente pubblico a tempo indeterminato che oggi non lo trovi neanche a pagare.
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E menomale che non esiste solo il lavoro come unica fonte di valorizzazione personale.... se non esistesse ci sarebbero più valori umani e meno giudizi superficiali.
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04-06-2011, 11:40
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#77
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Lowman's il tuo ottimismo è imbarazzante.
Un consiglio? Utilizzalo seriamente per cercarti un lavoro... perchèq aundo sarai demotivato e depresso come noi non ti prenderà più nessuno.
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potrebbe provare come becchino...ma dalle mie parti arrivano a spararsi per quel lavoro (e a far saltare in aria le sedi delle agenzie...del resto la cosa è coerente:si tratta coi morti)
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04-06-2011, 11:41
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#78
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
E menomale che non esiste solo il lavoro come unica fonte di valorizzazione personale.... se non esistesse ci sarebbero più valori umani e meno giudizi superficiali.
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senza lavoro non esistono i valori umani.per produrre valori umani devi mangiare,per mangiare devi lavorare---> niente lavoro =niente cibo=niente vita=niente valori umani
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04-06-2011, 11:49
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#80
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Principiante
Qui dal: May 2011
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Originariamente inviata da Fallitoperenne
il bello è che i call center chiudono e riaprono in Albania (esperienza diretta).a volte mi dico:ho sbagliato.non dovevo impegnarmi a scuola,così se fossi stato bocciato avrei fatto l'apprendista con un piastrellista (rima) e soldi a non finire.a 15-16 anni apprendista,a 18 da solo e a 23 la propria attività.vabbè quando morirò chiederò di rinascere piastrellista.
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sei un grande!
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