Probabilmente se dovessi valutare la mia vita dall'esterno, se fossi un mio vicino, un mio amico o chiunque altro, faticherei a trattenere le lacrime. Ma non per la drammaticità degli eventi vissuti, per il semplice fatto che la mia vita fa ridere. E' una serie di coincidenze più o meno belle che si susseguono e si intrecciano, portando sempre alla situazione iniziale il sottoscritto: fottuto. E questo rocambolesco riproporsi di alti e bassi, di splendide situazioni per poi tornare non tanto coi piedi per terra ma col culo sul marciapiede è davvero divertente. O almeno così la penserei se dovessi valutarmi dall'esterno.
Questo forum mi ha sempre trasmesso un velo di tristezza, fin dal primo giorno in cui mi iscrissi. Però giovavo conforto nel constatare che, in fondo, non ero l'unico a passarsela male. E ora eccomi di nuovo qui, a scrivere su questo forum dopo mesi... mesi di felicità.
Già, quella parola è un tabù da queste parti. Però io l'ho vissuta, l'ho sperimentata sulla mia pelle. Caspita ragazzi quanto stavo bene. Finalmente stavo bene.
Ogni cosa era splendida, perfetta. Ogni cosa si illuminava per me. Avevo raggiunto il paradiso, non avevo più paura di alzarmi la mattina, di affrontare la giornata. Non avevo più paura, perché non ero più solo.
Solo nel vero senso della parola non lo sono mai stato. Fortunatamente c'è sempre stato qualcuno al mio fianco, ma nessuno è mai riuscito a capirmi. Nessuno riusciva a farmi stare bene e credevo che sarei rimasto solo tutta la vita, incompreso. Temevo che avrei dovuto accontentarmi, accettare il fatto di essere unico nel senso negativo.
E invece trovai una persona splendida. Una persona fantastica, una persona fottutamente speciale. La sola persona che riusciva a farmi ridere, a farmi stare bene, a calmarmi quando tutto andava male. Bastava una parola, una sillaba o un sorriso. Bastavano piccoli gesti per farmi lievitare. E viaggiavo... viaggiavo trascinato da una sensazione mai provata prima.
Insieme siamo riusciti a risollevarci insieme, perché anche questa persona non scherzava in quanto a problemi. Avevamo bisogno l'uno dell'altra, solo così stavamo bene. E quando eravamo insieme ogni cosa scompariva, ogni brutto pensiero si allontanava. C'era spazio solo per noi.
Se ripenso a quei momenti mi viene la pelle d'oca. Mai come ora desidererei tornare indietro nel tempo e ricominciare tutto, non sbagliare nemmeno una smorfia o una lettera. Vorrei tornare a quei momenti in cui eravamo felici, in cui stavamo bene. In cui progettavamo una vita insieme, un futuro sempre più vicino al presente. C'era Parigi, c'erano i concerti, c'era l'estate, c'era l'università... cavolo, era tutto così bello con questa persona. Prima quando pensavo a queste cose mi venivano i brividi, ma con lei ogni cosa era bellissima e non vedevo di viverla. Non vedevo l'ora di vivere.
Non è tutto così bello? Vero? E' tutto così pallosamente gioioso, che sembra una di quelle storielle sdolcinate che a chi non riesce a smettere di soffrire ogni secondo fanno venire il voltastomaco. Anche io credevo di non poter riuscire a smettere di soffrire, ma poi giunse questa persona. E smisi di soffrire a lungo, c'era spazio solo per la voglia di vivere e non sprecare nemmeno un giorno.
Ma, appunto, è tutto troppo bello. Troppo.
Sono troppo sfigato per meritarmi tutta questa felicità. C'è gente che la felicità la merita e ce l'ha sempre a portata di mano. E c'è gente come me che la felicità la percepisce solo sui volti degli altri, la felicità la vede passare e basta, senza poterla cogliere.
E ora non so bene cosa sia successo. L'immancabile umorismo del mio fato ha riso di nuovo, riso di me. Ha voluto confondere questa persona, che non è più la stessa che ho conosciuto.
E' come se le avessero aperto la testa, portato via ogni ricordo ed emozione e posto un velo davanti agli occhi. Un velo che non riesce a farle capire le cose. Un velo che le impedisce di capire quanto sarebbe facile vivere serenamente per lei, stare bene ogni giorno. E' solo questione di tempo, perché prima o poi questi ultimi mesi passeranno e poi ci sarà solo spazio per l'estate. Per la felicità. E' così facile che forse non le sembra vero.
In pratica il mio destino ha voluto portarmi via questa persona. E ora sto... non lo so. Non ho voglia di fare niente. Non tocco cibo da due giorni, ma non lo faccio perché sto male. Semplicemente non ne ho bisogno.
Come non ho bisogno di svegliarmi la mattina presto, come non ho bisogno di parlare con nessuno, come non ho bisogno di uscire dalla mia stanza, come non ho bisogno di fare nulla. Anche perché mi mancano le forze, è come se questa persona si sia portata via me stesso.
Di me, di rainy, rimane solo un mucchio di ossa ricoperte di carne. Il resto è andato con lei.
E questo è tutto. Questa è in pratica la mia vita e questo è il mio destino, un fardello pesantissimo e insopportabile. Dà e toglie, mai un momento in cui poter uscire dall'apnea e respirare finalmente. C'ero quasi riuscito, ora torno a trattenere il fiato.
Non ricapiterà mai più una cosa del genere. Eppure io resto fiducioso. Sì, c'è una parte di me che vuole farsi ancora del male e confida nel fatto che quella persona tornerà. Prima o poi tornerà.
E io sarò lì ad aspettarla. La seguirò sempre, mi darà sempre le spalle e io sarò la sua ombra. E il giorno in cui si volterà e si renderà conto che sono sempre rimasto lì, tutto tornerà normale. E finalmente sarò felice. Finalmente saremo felici. Finalmente potrò dire che la vita è bella. Ora posso solo dire che nella nebbia si fa fatica.
Perché penso questo? Perché lo sento. Perché una storia così non può finire. Non finirà mai.
You and I we're gonna live forever...
Grazie dell'attenzione, saluti. Spero che tutti, prima o poi, possiate essere felici quanto lo sono stato io. Solo più fortunati, ma di nuvola di Fantozzi ce n'è solo una e quella ce l'ho io, quindi tranquilli...
Vi dedico questa canzone