cancellato16760

Più volte mi son reso conto che ho una fobia sociale-evitamento legati all'iniziativa e non all'azione che avviene improvvisamente.
Piccolo esempio che potrà sembrare insignificante, ma è uno dei tanti:
Per strada mi ferma un turista che mi chiede informazioni per raggiungere un luogo. Sebbene la strada da spiegare fosse lunga e tortuosa, ho spiegato tutto con calma senza l'ombra di un disagio. Ed è successo varie volte. Se però devo io di mia iniziativa fare qualcosa, nasce il problema.
E' un problema che è presente anche nel cercare lavoro e anche con le donne:
se qualcuno mi propone un lavoro sono più tranquillo, se devo propormi io è quasi impossibile. Se una donna si muove verso di me sono più tranquillo che se devo muovermi io(non che concluda granchè in entrambi i casi,idem col lavoro).
E' come se il problema di fondo fosse quello di agire per primo,di fare una scelta,di prendere l'iniziativa,...in sostanza di essere creativo. Mi faccio scegliere dalla vita e non scelgo mai la vita. Ma questa cosa di farmi scegliere dalla vita si sta dimostrando per quello che è: "una gran stronzata".
Pertanto credo che recuperare l'iniziativa, il diritto alla creatività, che poi è il nocciolo di essere individuo, è una cosa irrinunciabile per superare gli altri disagi. La passività è il nemico.
Ma si tratta di lottare contro qualcosa dentro di me che ha voluto e vuole togliermi il diritto all'iniziativa, alla scelta. Devo trovare questo qualcosa e ammazzarlo!

Keith

Esattamente così, è sempre stata la vita che ha scelto per me. Ma questo perché anche quando ho avuto io l'iniziativa e prima succedeva spesso, ho avuto sempre porte in faccia, e allora ti affidi alla corrente del fiume della vita, ma non per pigrizia, ma proprio perché è l'unico modo.

Crystal

Capisco quello che provi e te lo mostro con un esempio veloce:
Qualche anno fà non vedevo un amico da un pò perché senza se e senza ma ho tirato bidoni in serie, con il suo matrimonio, inviti a feste, cene varie con lui e altri...avevo il terrore di incontrarlo e di giustificarmi non sapendo cosa dire e non avendo la serenità di dirlo. Un giorno vado in piscina in una zona fuori mano e mentre stò entrando in piscina chi vedo in macchina, proprio lui, quell'amico...riporta il tuo esempio e associalo al mio, immagina come è andata... 5-10 min di chiaccherata lui in auto io a piedi, liscia come l'olio. Lui era lì con un collega a 50 km da casa sua, e il mio pensiero di trovarlo proprio lì non era nemmeno nell'anticamera del cervello. Eppure ho affrontato e senza ansia. Finita la conversazione ho salutato, e il mio cervello ha rivissuto in qualche secondo la scena (tipo Tom Cruise nell'Ultimo Samurai eheh) il risultato era che non riconoscevo me stesso, ero sembrato un altro...il Crystal vero.

Comunque ti ho citato quella frase, perché è il modo che ho scelto io ed è quello che mi ha fatto fare molti passi avanti: sfidare e aggredire chi non ti fà vivere, in questo caso è identificato come la fobia sociale, e il "però" "se" "ma"...vaffanculo a tutti e tre, voglio provarci. Questa è la strada.

claire

Un problema in meno.Io sto male in tutti e due i casi.

Annie

Io vedo che accade questo anche quando sono in gruppo:se ci sono tante persone, non mi riesce intervenire o prendere parte. Se qualcuno però mi fa una domanda specifica (su qualcosa che so, non domande invadenti o che mi mettono in difficoltà) , parlo e argomento abbastanza bene. Il problema è che non basta questo.

cancellato16760

L'esempio che hai fatto calza perfetto.

Si, la cosa di rivivere la scena capita sempre anche a me, e più volte.

Già,ci provo, facile a dirsi, bisognerebbe agire e basta! Ma alla fine anche quando (in piccole cose) ci riesco, non mi viene mai spontaneo e liscio come quando succede per caso.

Blue Sky

Prendere l'iniziativa è veramente complicato, io non ci riesco, e le conseguenze sono quelle note.
Quello che nel frattempo cerco di fare è accettare le occasioni che si presentano. Un po' come il film con jim Carey, yes man . Ovviamente non ci riesco sempre.
Domani comunque farò una gita al mare che mi è stata proposta. Sarà stressante, ho già un po' d'ansia. Però ci voglio provare! Anche perché rifiutando, poi la gente non ti propone più nulla ed è un circolo vizioso.

cancellato16760

In quel film li poi alla fine il tipo combina un casino.
Bisogna stare attenti pure a dire di si.


Sfruttare l'occasione va bene,almeno uno fa qualcosa, ma senti sempre che manca una cosa fondamentale: muoverti per ciò che vuoi.

Crystal

Solo a leggere mi viene l'ansia...ehehe magari te ne rubo un pò