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26-05-2012, 01:04
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Da ragazzino andavo pazzo per i western di Sergio Leone, e in particolare per questo film, oggi invece tutti i suoi limiti mi sono evidenti e, nonostante io lo trovi tuttora uno spettacolo godibile, ritengo esagerato definirlo un capolavoro, tanto che di chi lo definisce così mi vien da pensare lo faccia più che altro per celia. Brillanti interpretazioni dei tre protagonisti, sontuosi movimenti di macchina, ironia a gogò e grandiosa colonna sonora di Ennio Morricone (al quale si deve almeno il 40% del fascino dei film, a mio avviso). Però è tutto stile e niente sostanza. Non c'è nessuna etica negli infiniti movimenti di macchina, solo estetica. I western crepuscolari di Peckinpah, Brooks, ma anche il pur imperfetto I cancelli del cielo di Michael Cimino lo battono alla grande. In quanto agli epigoni di Leone a mio parere anch'essi sono della stessa pasta, a cominciare da Quentin Tarantino: non hanno nulla da dire ma lo dicono benissimo. Prima di metterli nell'empireo dei grandi, ci penserei su non due ma tre volte.
Se volete ne parliamo in questo topic, mi raccomando solo di tenere la discussione ad un certo livello: evitiamo i "non ne capisci nulla", qui siamo tra adulti e sappiamo argomentare, si spera. Grazie.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 26-05-2012 a 02:52.
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26-05-2012, 01:28
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Da ragazzino andavo pazzo per i western di Sergio Leone, e in particolare per questo film, oggi invece tutti i suoi limiti mi sono evidenti e, nonostante io lo trovi tuttora uno spettacolo godibile, ritengo esagerato definirlo un capolavoro, tanto che di chi lo definisce così mi vien da pensare lo faccia più che altro per celia.
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No, io sono serio
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Brillanti interpretazioni dei tre protagonisti, sontuosi movimenti di macchina, ironia a gogò e grandiosa colonna sonora di Ennio Morricone. Però è tutto stile e niente sostanza.
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Ah, come in Ejzenstejn (cit. Kubrick) ^^
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Non c'è nessuna etica negli infiniti movimenti di macchina, solo estetica.
In quanto agli epigoni di Leone a mio parere anch'essi sono della stessa pasta, a cominciare da Quentin Tarantino: non hanno nulla da dire ma lo dicono benissimo. Prima di metterli nell'empireo dei grandi, ci penserei su non due ma tre volte.
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Ma per te la forma non era importante almeno quanto il contenuto?
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26-05-2012, 01:39
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ah, come in Ejzenstejn (cit. Kubrick) ^^
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Esatto, come Ejzenstejn, sotto questo aspetto. Poi sono registi completamente diversi ovviamente (e Leone è più divertente ).
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ma per te la forma non era importante almeno quanto il contenuto?
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Sì, quindi forma senza contenuto = contenuto senza forma.
Non ho capito cosa non ti quadra.
Poi c'è un altro aspetto, i film di Leone e poi quelli dei suoi successori e imitatori hanno dato il via a una moda per la spettacolarizzazione della violenza (e non solo) che ha finito con l'anestetizzare il gusto dello spettatore, abituandolo a sensazioni troppo forti. Ci sarebbe da discutere molto su quanto l'influenza di Leone sul cinema sia stata positiva, alla fine.
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26-05-2012, 01:56
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#4
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Un ulteriore elemento che potrei chiamare in causa in difesa dei film di Leone è la caratterizzazione dei personaggi: a mio avviso sono delineati in un modo splendido e gli attori sembrano nati appositamente per recitare in quelle parti. Eastwood riesce ad essere più un' icona impersonale e leggendaria che un semplice attore...
Questo per me vale molto più di una trama più o meno intricata, o di una "morale" più o meno profonda.
Quote:
"Brillanti interpretazioni dei tre protagonisti, sontuosi movimenti di macchina, ironia a gogò e grandiosa colonna sonora di Ennio Morricone"
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Mi verrebbe da risponderti: "Hai detto poco..."
Su Tarantino però, in effetti, mi è sempre venuto da fare lo stesso discorso che fai tu ora su Leone: per me Tarantino è tutto fumo e niente arrosto, "Le iene" l'ho trovato carino, ma tutti gli altri mi dicono poco o nulla, al di là di una certa (compiaciuta) perfezione estetica... I personaggi (a parte alcuni) non dicono molto, le ambientazioni poi, secondo me, sono esageratamente grottesche, per me Tarantino più che essere "della stessa pasta" di Leone ne è la caricatura. Ma so benissimo che anche lui ha intere legioni di fans osannanti pronti a fucilarmi per una dichiarazione del genere...
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26-05-2012, 02:20
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Esatto, come Ejzenstejn, sotto questo aspetto. Poi sono registi completamente diversi ovviamente (e Leone è più divertente ).
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Concordo
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Sì, quindi forma senza contenuto = contenuto senza forma.Non ho capito cosa non ti quadra.
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Non mi quadra che per me Leone il contenuto ce l'ha.
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Poi c'è un altro aspetto, i film di Leone e poi quelli dei suoi successori e imitatori hanno dato il via a una moda per la spettacolarizzazione della violenza (e non solo) che ha finito con l'anestetizzare il gusto dello spettatore, abituandolo a sensazioni troppo forti. Ci sarebbe da discutere molto su quanto l'influenza di Leone sul cinema sia stata positiva, alla fine.
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Non è colpa di Leone se i suoi successori l'hanno fatta fuori dal vaso.
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26-05-2012, 02:22
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Su Tarantino però, in effetti, mi è sempre venuto da fare lo stesso discorso che fai tu ora su Leone: per me Tarantino è tutto fumo e niente arrosto, "Le iene" l'ho trovato carino, ma tutti gli altri mi dicono poco o nulla, al di là di una certa (compiaciuta) perfezione estetica... I personaggi (a parte alcuni) non dicono molto, le ambientazioni poi, secondo me, sono esageratamente grottesche, per me Tarantino più che essere "della stessa pasta" di Leone ne è la caricatura. Ma so benissimo che anche lui ha intere legioni di fans osannanti pronti a fucilarmi per una dichiarazione del genere...
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Le iene non l'ho visto ma penso di poter dare lo stesso giudizio per Kill Bill e per Bastardi senza gloria (un po' meglio quest'ultimo). Concordo sul fatto che Tarantino a tratti sembra Leone sotto effetto di allucinogeni
In più, il buon Quentin fa un uso delle citazioni stile collage che sfiora il plagio.
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26-05-2012, 02:46
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
In più, il buon Quentin fa un uso delle citazioni stile collage che sfiora il plagio.
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Ma lo sapete che il primo film del buon Leone è un plagio praticamente totale di un film di Akira Kurosawa, La sfida del samurai, copiato pari pari per buona parte delle inquadrature, cambiando solo l'ambientazione e i dialoghi? Lo sapete che il Maestro giapponese fece causa a Leone e la vinse ottenendo i diritti di distribuzione del film in Giappone, in Taiwan, nella Corea del Sud e il 15% degli incassi di tutto il mondo?
Comunque io non ho mai detto che i film di Leone siano poco, non capisco questi estremismi per cui se non si definisce un film un capolavoro e l'autore un Autore con la maiuscola allora sia da buttare. E' un buon film, un ottimo film, ma non un capolavoro e Leone un grande regista ma non un Autore, non ha mai trovato quella perfezione di sintesi tra forma e contenuti per essere considerato un Maestro; forse, ma dico forse, solo nel suo ultimo film.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 26-05-2012 a 02:50.
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26-05-2012, 02:48
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non è colpa di Leone se i suoi successori l'hanno fatta fuori dal vaso.
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Sì, perché Leone non spettacolarizzava nulla invece.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 26-05-2012 a 02:51.
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26-05-2012, 03:11
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
ma anche il pur imperfetto I cancelli del cielo di Michael Cimino lo battono alla grande.
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"I cancelli del cielo" mi ha sorpreso: l'ho trovato addirittura peggiore delle critiche peggiori che avevo letto prima di vederlo.
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26-05-2012, 08:58
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Io ho sempre preferito i western di Sergio Leone, soprattutto per le storie. Ho la sensazione che i registi statunitensi fossero legati all'idea che un western deve avere la forma di una tragedia
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26-05-2012, 10:50
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Ma se Il buono, il brutto, il cattivo fosse un capolavoro, allora C'era una volta in America cosa sarebbe, scusate
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26-05-2012, 11:15
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#12
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Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: provincia di Rovigo
Messaggi: 380
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Da ragazzino andavo pazzo per i western di Sergio Leone, e in particolare per questo film, oggi invece tutti i suoi limiti mi sono evidenti e, nonostante io lo trovi tuttora uno spettacolo godibile, ritengo esagerato definirlo un capolavoro, tanto che di chi lo definisce così mi vien da pensare lo faccia più che altro per celia. Brillanti interpretazioni dei tre protagonisti, sontuosi movimenti di macchina, ironia a gogò e grandiosa colonna sonora di Ennio Morricone (al quale si deve almeno il 40% del fascino dei film, a mio avviso). Però è tutto stile e niente sostanza. Non c'è nessuna etica negli infiniti movimenti di macchina, solo estetica. I western crepuscolari di Peckinpah, Brooks, ma anche il pur imperfetto I cancelli del cielo di Michael Cimino lo battono alla grande. In quanto agli epigoni di Leone a mio parere anch'essi sono della stessa pasta, a cominciare da Quentin Tarantino: non hanno nulla da dire ma lo dicono benissimo. Prima di metterli nell'empireo dei grandi, ci penserei su non due ma tre volte.
Se volete ne parliamo in questo topic, mi raccomando solo di tenere la discussione ad un certo livello: evitiamo i "non ne capisci nulla", qui siamo tra adulti e sappiamo argomentare, si spera. Grazie.
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I tre film che compongono la così detta "Trilogia Del Dollaro" sono in assoluto
i film del genere western che adoro Sergio Leone rimarrà per sempre
tra i migliori registi di tutti i tempi
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26-05-2012, 12:26
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
Ma se Il buono, il brutto, il cattivo fosse un capolavoro, allora C'era una volta in America cosa sarebbe, scusate
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Un altro capolavoro.
Ma se la gioconda fosse un capolavoro allora l'ultima cena cosa sarebbe, scusate?
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26-05-2012, 12:31
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio
Un altro capolavoro.
Ma se la gioconda fosse un capolavoro allora l'ultima cena cosa sarebbe, scusate?
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Non fare il finto tonto, quello che volevo dire è che certe parole non andrebbero usate a sproposito.
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26-05-2012, 12:36
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Il buono, il brutto e il cattivo rimarrà tranquillamente nei prossimi secoli e sarà studiato in qualunque scuola di cinema come già si fa ora.
Conta che ha già 50 anni ma pare uscito ieri.
Qualunque critica mossa al film risulta smorta, spenta, son cose che si capiscono, si vedono. Uno ti dice "sì ma il buono che fa? Fuma solo e spara, non fa altro, non ha un pensiero, non ha un profilo psicologico pieno" e tu "sì, sì, ok, ma ora levati dal cazzo che sto guardando".
E' uguale, sono cose che muovono da dietro e da dentro, è guardare e assistere a qualcosa più grande di te, sono personaggi immensi e qualunque personaggio così schiaccia qualunque critica, anche Sherlock Holmes non è che sia un personaggio sviluppato così tanto ma è immenso ed ha schiacciato l'autore tanto da costringerlo a farlo resuscitare, così come l'uomo senza nome e l'immaginario di questo film straripano dai confini ed escono fuori in modo incontrollabile.
Tutti gli altri discorsi stanno a zero, non perché siano inesatti o falsi, anzi possono anche essere veri, ma comunque non hanno davvero nessuna importanza.
Sì, sì, ok, ma ora levati dal cazzo che sto guardando.
E' per questo che ha 50 anni ma è ancora lì ed è ancora un immaginario fortissimo e che tutti vedono, guardano e cercano di replicare. Sono cose che escono e si tramutano in leggenda, anche più di C'era una volta il west o C'era una volta in America che sono comunque legati al contesto storico. Il buono, il brutto e il cattivo, così come un Holmes non funzionano così perché prima del mondo, prima dei personaggi, prima della storia parla dell'uomo e cosa aspira a diventare. Parla di come siamo e di cosa siamo in potenza. Sono immaginari troppo forti per essere incanalati coerentemente in qualche critica.
E infatti le critiche fanno sorridere, nel senso buono.
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Ultima modifica di D. Vecio; 26-05-2012 a 13:12.
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26-05-2012, 13:17
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da canza
"I cancelli del cielo" mi ha sorpreso: l'ho trovato addirittura peggiore delle critiche peggiori che avevo letto prima di vederlo.
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Cosa non ti è piaciuto di quel film? Non è un film perfetto, presenta diverse lungaggini (che erano comunque un marchio di fabbrica del regista, abituato alla dilatazione e all'approfondimento ipertrofico di certe situazioni) ed errori di montaggio, ma ricordo sequenze di grande poesia che volavano davvero alte. Taccio sull'aspetto tecnico, superlativo.
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Io ho sempre preferito i western di Sergio Leone, soprattutto per le storie. Ho la sensazione che i registi statunitensi fossero legati all'idea che un western deve avere la forma di una tragedia
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Ma io non parlo di preferenze. Se si dovesse parlare di preferenze personali il mio discorso sarebbe molto diverso, ho amato e odiato il genere western. Comunque il genere western è fortemente codificato, e l'avere elementi tragici o melodrammatici fa parte di questi codici, certo non immaginiamo un western classico con struttura da commedia, non sarebbe appunto un western classico. Leone, Peckinpah, Cimino e altri hanno tutti a loro modo rivisitato e rivoluzionato il genere. Leone è forse quello che se ne è più discostato come struttura, raggiungendo il top appunto con il film in questione, che di fatto è una commedia picaresca, quasi una parodia del genere (nulla di male). Ha inoltre inserito un cinismo radicale (ma più di facciata che di sostanza) annullando tutti i valori presenti nel genere, il gusto per le battute fulminanti, ecc. In più in questo film ha cercato di inserirci a forza un background storico (quello della guerra di secessione) e una critica generica alla guerra che sa alquanto di posticcio (l'episodio con Carlo Giuffrè). E' un film disomogeneo, disorganizzato, che si fa ricordare più che altro per i mirabolanti sfoggi formali piuttosto che per il racconto. Come repertorio di belle sequenze è una miniera inesauribile. E poi, diciamolo, un altro errore intorno i western di Leone è quello di chi sostiene che abbia fatto dei western storicamente attendibili, non che mi interessi particolarmente per giudicarne il valore (neppure Omero è storicamente attendibile), però è una credenza falsa: Leone ha raccontato il mito del mito in pratica.
Quote:
Originariamente inviata da passenger
Ma se Il buono, il brutto, il cattivo fosse un capolavoro, allora C'era una volta in America cosa sarebbe, scusate
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Un altro capolavoro, suppongo.
Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio
Il buono, il brutto e il cattivo rimarrà tranquillamente nei prossimi secoli e sarà studiato in qualunque scuola di cinema come già si fa ora.
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Il fatto che sia studiato nelle scuole di cinema non implica che sia un capolavoro, dove infatti è studiato proprio da un punto di vista tecnico (le scuole di cinema non possono che insegnare che questa tra l'altro).
Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio
Il buono, il brutto e il cattivo, così come un Holmes non funzionano così perché prima del mondo, prima dei personaggi, prima della storia parla dell'uomo e cosa aspira a diventare. Parla di come siamo e di cosa siamo in potenza. Sono immaginari troppo forti per essere incanalati coerentemente in qualche critica.
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Bravo, Holmes è l'esempio giusto, infatti non considero i suoi libri capolavori della letteratura e gli preferisco in questo senso Poe, anche se riconosco il fascino del primo. Si vede che abbiamo due concetti diversi di capolavoro, tu lo associ più che altro al mito e a quanto ha saputo agire sull'immaginario collettivo. E' ovvio che Sherlock Holmes è più mitico di Auguste Dupin ma per me ciò non rende automaticamente migliori le opere di cui è protagonista.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 26-05-2012 a 13:19.
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26-05-2012, 13:28
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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L'avevo data giorni fa la definizione di capolavoro:
Something superlative of its kind
E' l'immaginario che rende questo film immenso, e il termine di capolavoro è naturale darglielo, ma come lo intendi tu quasi glielo si affibia, è quasi cercare di ridurre il film. E' dare un 10 quando si merita di più, ma anche di meno, come dicevo non ha senso dare un voto perché straripa dai confini del termometro.
Se Sherlock Holmes o tale film non è un capolavoro cos'è? Patrimonio dell'umanità probabilmente.
Non lo dico per scherzare eh. Fra 50 anni ci sarà ancora. Sherlock Holmes pure. Forse diventeranno come Ulisse.
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26-05-2012, 14:04
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Il buono, il brutto, il cattivo è un buon film, nulla più nulla meno.
Poi potete infilarci tutti i cazzi e controcazzi che volete, però un capolavoro è un capolavoro, e un buon film resta un buon film.
Secondo me potreste limitarvi a dire "è il mio film preferito", senza prendervela troppo.
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26-05-2012, 14:09
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Ma chi se la prende. Forse ti sfugge che un buon film in 50 anni viene dimenticato.
Comunque lo capirai quando sarà passato un altro mezzo secolo e ci sarà ancora questo "buon" film, forse allora ti accorgerai che da giovane ti è sfuggito qualcosa e non solo di cinema, ma proprio della natura umana.
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26-05-2012, 14:21
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio
Ma chi se la prende. Forse ti sfugge che un buon film in 50 anni viene dimenticato.
Comunque lo capirai quando sarà passato un altro mezzo secolo e ci sarà ancora questo "buon" film, forse allora ti accorgerai che da giovane ti è sfuggito qualcosa e non solo di cinema, ma proprio della natura umana.
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Esaggerato. -.-
Comunque un buon film verrà forse dimenticato dai ragazzini che oggi vanno al cinema e si trangugiano l'inguardabile Sherlock Holmes di Guy Ritchie mentre mangiano pop-corn disturbando gli altri spettatori , non certo da un cinefilo. -.-''''
Quindi tipo degli anni '60 si ricordano solo i capolavori? E quali sarebbero i capolavori degli anni '60? Su, sentiamo.
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