Da'at

Vi linko questo articolo apparso su Riza che ho trovato interessante:

http://www.riza.it/psicologia/tu/324...l-istinto.html

Ehi tu, coso...

Insomma, morale della favola: giungere alla consapevolezza.
Davanti alle brutture della vita bisogna aprire gli occhi e guardarle in faccia.
L'innocenza viene anche vista come una cosa "carina" ma altro non è che ignoranza. L'innocenza è ignoranza, quindi bisogna avere il coraggio di aprire gli occhi e le orecchie e vedere le cose per come esse sono.

Comunque volevo aggiungere una banalità (concedetemela): che perdere l'innocenza non implica necessariamente divenire cinici, semplicemente è una fase che bisogna imparare a superare per poter stare al mondo.

tersite

Raffaele Morelli è un concertato di banalità

Aliquis

E' proprio vero Tersite.
Banalità che anche un bambino dell'asilo conosce; del resto è compito del mainstream attuale rimbambire la gente con fesserie per creare un "sentire comune" negativo.
A riprova di ciò linko l'ultima parte:

Fai emergere gli schemi negativi

Chi viene spesso manipolato sembra non voler prenderne atto. Soffre, ma non memorizza il danno, e quindi non cerca di prevenirlo. Utile allora è osservare la propria vita per vedere quali sono gli schemi negativi che si ripetono. Scriverli a volte può essere di aiuto per…svegliarsi!.

Ecco, una simile concezione sottolinea il fatto che chi è vittima di abusi ne è colpevole perchè non riesce a reagire. Bisogna "svegliarsi" cioè essere cattivi a nostra volta. Ciò lascia significa che la cattiveria è normale e va accetatta;
è la bontà che è da condannare. Un vero mondo alla rovescia!

Io non mi lascio ingannare e condanno Raffaele Morelli e le sue concezioni.

PS: Dante Alighieri relegò i traditori di chi si fidava nella parte più profonda dell' Inferno. Morelli invece ci metterebbe le loro vittime....non c'è che dire, in 7 secoli il mondo è cambiato davvero......

Suttree

Occorre imparare a non farsi fregare, non diventare "cattivi"(secondo me)
Fortunatamente tra passività e aggressività c'è anche l'assertività cioè far valere i propri diritti rispettando però quelli degli altri.

Quello che non mi piace è che si tende a mettere tutto nel calderone del "buonismo"..se uno fa una gentilezza ci si chiede perché e cosa stia tramando nell'ombra (persona falza!!111!!)..se invece uno si comporta in maniera aggressiva/maleducata allora è sincero e viene ammirato.
Mi sembra una scusa per dare sfogo alla rabbia repressa e agli istinti peggiori
Non a caso politici come Salvini e Trump riscuotono successo insultando i politici rivali e proponendo metodi altamente discutibili per risolvere i problemi della gente. (è un po' copiato da una riflessione che ha fatto Saviano alla tv l'altro giorno )

cancellato2824

il non saper riconoscere i manipolatori viene in parte da scarsa esperienza del mondo e in parte e' inevitabile, es. nelle situazioni di emergenza c'e' sempre chi si prodiga ad aiutare disinteressatamente e chi invece cerca di approfittarsene ignobilmente, oltre ai tanti "ignavi", impossibile fare di tutta l'erba un fascio o distinguere a priori ("il diavolo e' furbo"). E non da una scarsa consapevolezza dei propri lati oscuri.

Aliquis

Certo, ma l'assertività di cui parli dovrebbe essere considerata una cosa scontata. Sottolineare i possibili inganni come fa Morelli ti porta a dubitare, appunto, di qualsiasi gentilezza e ad esaltare invece la maleducazione.

E' vero, viviamo in un tempo triste dove politici truci istigano la gente a odiare il prossimo per costruire su questo le loro fortune.
Tuttavia io diffido anche dei buonisti "alla Saviano". Ho l'impressione che essi creino una leggenda buonista, il cosiddetto "politicamente corretto", che finisce nel mettere nello stesso calderone chi critica le ingiustizie da una giusta prospettiva con chi istiga all' odio.

tersite

Non del tutto d'accordo , parlo per esperienza personale certo non ho una grande frequentazione della gente, sennò non sarei qui evidentemente ...
Credo di avere un 'sesto senso' che mi protegge da fare brutti incontri , quella antipatia a pelle che molte volte (ma non tutte) si è rivelata un campanello di allarme , a volte non si vuole credere a ciò che l'istinto e la ragione ti mostrano in modo chiar oe si persegue una strada che ci porta al fallimento , in questo Morelli ha ragione... ho detto che è banale non che sia sbagliato quello che sostiene
Tenere sempre gli occhi aperti cmq