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22-01-2008, 22:16
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Perchè antepone al proprio giudizio il giudizio degli altri.
Credete forse che tutti quelli che vanno al ristorante ed ordinano acqua minerale naturale lo facciano perchè la preferiscono a quella del rubinetto?
No, lo fanno perchè chissà cosa pensano gli altri... ed allora vivono schiavi. Od almeno, io lo facevo, adesso non più.
E' schiavo chi raccomanda al proprio partner di comportarsi in una certa maniera senno' gli fa fare brutta figura, è schiavo chiunque non esercita completamente la propria libertà nel rispetto di quella degli altri perchè senno' chissà cosa pensano gli altri.
Sono fobici sociali anche quelli inseriti in una compagnia e sopportano la compagnia fissa e di fare cose che non va loro di fare per quieto vivere.
I soldi il più delle volte servono solo ad "essere come gli altri", perchè "senno' gli altri chissà cosa pensano, non mi accettano".
Mentre gli altri in realtà se ne fregano ed accettano chiunque si accetti.
Il tragico poi è quando due persone vorrebbero fare la stessa cosa un po' diversa dal solito e non osano proporla perchè senno' chissà cosa pensa di me.
E vivono schiave a vicenda.
Io sono convinto di questo e che questa sia la causa del collasso di gran parte dei matrimoni o convivenze. Non parlare perchè chissà cosa pensa di me.
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22-01-2008, 22:25
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#2
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Avanzato
Qui dal: May 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 299
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il 99,9% dellla gente è fobica sociale
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no
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22-01-2008, 22:51
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#3
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Intermedio
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: Prov. di Varese
Messaggi: 171
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bel discorso.
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22-01-2008, 22:53
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#4
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Avanzato
Qui dal: Jan 2008
Ubicazione: Il Paradiso che finisce
Messaggi: 371
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Quote:
Originariamente inviata da uahlim
Perchè antepone al proprio giudizio il giudizio degli altri.
Credete forse che tutti quelli che vanno al ristorante ed ordinano acqua minerale naturale lo facciano perchè la preferiscono a quella del rubinetto?
No, lo fanno perchè chissà cosa pensano gli altri... ed allora vivono schiavi. Od almeno, io lo facevo, adesso non più.
E' schiavo chi raccomanda al proprio partner di comportarsi in una certa maniera senno' gli fa fare brutta figura, è schiavo chiunque non esercita completamente la propria libertà nel rispetto di quella degli altri perchè senno' chissà cosa pensano gli altri.
Sono fobici sociali anche quelli inseriti in una compagnia e sopportano la compagnia fissa e di fare cose che non va loro di fare per quieto vivere.
I soldi il più delle volte servono solo ad "essere come gli altri", perchè "senno' gli altri chissà cosa pensano, non mi accettano".
Mentre gli altri in realtà se ne fregano ed accettano chiunque si accetti.
Il tragico poi è quando due persone vorrebbero fare la stessa cosa un po' diversa dal solito e non osano proporla perchè senno' chissà cosa pensa di me.
E vivono schiave a vicenda.
Io sono convinto di questo e che questa sia la causa del collasso di gran parte dei matrimoni o convivenze. Non parlare perchè chissà cosa pensa di me.
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Quoto in tutto.
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23-01-2008, 00:10
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Io dal 15 dicembre 2007 io non lo sono più.
http://www.uahlim.net/it.php?title=@about_me@
Il problema però è un altro: che molta gente non fa certe cose non perchè timorosa del giudizio degli altri, ma per paura di farle soffrire.
Io adesso non mi spoglierei non perchè avrei paura del giudizio degli altri, ma perchè la cosa darebbe fastidio ai miei, oltre che per evitare rogne giudiziarie.
Poi, chi se ne frega del giudizio degli altri, giudica gli altri con un solo criterio: con il suo comportamento quello lì lede la libertà altrui?
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23-01-2008, 02:08
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#6
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Intermedio
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 141
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Quote:
Originariamente inviata da uahlim
Perchè antepone al proprio giudizio il giudizio degli altri.
Credete forse che tutti quelli che vanno al ristorante ed ordinano acqua minerale naturale lo facciano perchè la preferiscono a quella del rubinetto?
No, lo fanno perchè chissà cosa pensano gli altri... ed allora vivono schiavi. Od almeno, io lo facevo, adesso non più.
E' schiavo chi raccomanda al proprio partner di comportarsi in una certa maniera senno' gli fa fare brutta figura, è schiavo chiunque non esercita completamente la propria libertà nel rispetto di quella degli altri perchè senno' chissà cosa pensano gli altri.
Sono fobici sociali anche quelli inseriti in una compagnia e sopportano la compagnia fissa e di fare cose che non va loro di fare per quieto vivere.
I soldi il più delle volte servono solo ad "essere come gli altri", perchè "senno' gli altri chissà cosa pensano, non mi accettano".
Mentre gli altri in realtà se ne fregano ed accettano chiunque si accetti.
Il tragico poi è quando due persone vorrebbero fare la stessa cosa un po' diversa dal solito e non osano proporla perchè senno' chissà cosa pensa di me.
E vivono schiave a vicenda.
Io sono convinto di questo e che questa sia la causa del collasso di gran parte dei matrimoni o convivenze. Non parlare perchè chissà cosa pensa di me.
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Hai assolutamente ragione. Però il solco fra chi "soffre" di quello che dici tu, e fra chi è fobico sociale come molti su questo sito (compreso me), secondo me è troppo grande per essere paragonato. Diciamo che è un gioco di percentuali...se i primi ne soffrono di un5/10% ad esagerare, noialtri stiamo dal 50/60 in poi...
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23-01-2008, 02:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Si, è vero, si è liberi anche in carcere, nel senso che per chi ha vissuto nella prigione senza sbarre che è la fobia sociale, sa che la vera libertà è quella di potersi esprimere con chiunque e che la vera ricchezza sono le persone, non le cose. Ma mettiamola così: fuori sei un po' più libero di fare cose che in carcere non puoi fare, ma se hai la fortuna di capire che ogni hobby va bene, anche fare origami od ambigrammi, o giocare a scacchi, credo che anche dentro non hai problemi. Eppoi c'è la solita questione: tu sei libero anche in carcere, ma se hai dei famigliari questi non lo sanno e soffrono per te. Ma, una volta non avessi più nessuno al mondo, passare il resto della vita in carcere, perchè no? I carcerieri non hanno fatto nulla di male e passano la vita in carcere, certi che fanno la spola casa-ufficio, anche. Se poi il loro svago è solo la televisione... che c'è anche in carcere...
Poi in effetti la vera libertà non esiste, perchè se tutti si decide stimando delle varie alternative il rapporto benefici/costi, tutti si arriva alle stesse conclusioni. E la conclusione è che spogliarsi al costo di perder tempo (e far perder tempo alle forze dell'ordine o ad un istituto psichiatrico) non va bene, è un rapporto troppo basso.
Ma a chi soffre di fobia sociale, invece, la prova di andar nudi per strada davanti a dei conoscenti (che ignorano il perchè del comportamento) e farsi fermare dalla polizia, lo consiglio a tutti.
Perchè in quel caso il vantaggio è la possibile guarigione.
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23-01-2008, 03:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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A volte poi gli integrati non accettano i fobici per una forma di fobia sociale: cosa penseranno gli altri di me se accetto queste persone diverse dal gruppo? Ma se i fobici si aprono riescono a mostrare di non essere poi così diversi da quelli del gruppo, e quelli del gruppo a scoprire che sti fobici sono interessanti.
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23-01-2008, 11:18
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Quote:
Originariamente inviata da uahlim
Credete forse che tutti quelli che vanno al ristorante ed ordinano acqua minerale naturale lo facciano perchè la preferiscono a quella del rubinetto?
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si
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23-01-2008, 13:48
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Non ho pubblicato un filmato su You tube (non ho la telecamera) ma speravo la notizia uscisse sui giornali quando mi sono spogliato.
Come surrogato posso offrirvi questo, in effetti ci ho pensato al nudismo, quello che mi bloccava era l'idea di andare da solo e non riuscire a fare amicizia con nessuno, ma ci devo provare, bene, mi avete convinto!!!
Quest'estate in Corsica a fare nudismo.
Se invece siete interessati alla mia anima e non al mio corpo, ecco a nudo la mia anima, o meglio il mio percorso
http://www.uahlim.net/it.php?title=delirio
Grazie per i vostri consigli, il prossimo step è proprio quello di fare una vacanza da solo e di riuscire, senza compagnie, ad inserirmi in una: e posso farlo in un campo nudisti.
:lol: :lol: :lol:
L'idea di agitare i miei denudandomi per strada non mi attrae, siete simpatici, ma lo è di più mia mamma.
Ah, il mio nome vero è:
Emilio Revil
Rue Trois villages, 197
11022 Brusson (Aosta)
oppure
via Cambiasi, 11
20133 Milano
tel. 339 56 53 798
Vedete il mio profilo anche su:
http://www.uahlim.net/it.php?title=@about_me@
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23-01-2008, 19:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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MA DAIII.. QUESTO è UN FORUM SERIO.. MA CHE FOTO SONO? SU UN Pò DI CONTEGNO NON è L'AMBIENTE PER METTERE FOTO DEL GENERE
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23-01-2008, 19:25
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#12
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Principiante
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 48
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dato che non ti importa più del giudizio altrui ti posso dire:FAI SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO :lol:
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23-01-2008, 19:41
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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uahlim sei partito bene poi ti sei perso per strada...non sono ammesse quel tipo di foto in questo forum.siamo piu interessati alla tua anima che per altro mi sembra piu allenata 8)
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23-01-2008, 19:58
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
uahlim sei partito bene poi ti sei perso per strada...non sono ammesse quel tipo di foto in questo forum.siamo piu interessati alla tua anima che per altro mi sembra piu allenata 8)
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:lol:
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24-01-2008, 00:47
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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gemini, probabilmente perchè principiante come me, chiedeva addirittura un link ad un filmato su Youtube. Io gli ho mostrato due foto del cazzo (in tutti i sensi ) solo per affermare che scrivevo sul serio su sta faccenda.
In questo senso, considerato anche che le foto non erano inserite nel forum ma solo linkate (chi interessato poteva cliccare, chi schifato no), credo che la rimozione del link abbia menomato il mio messaggio che voleva essere utile a voi. Io ne sono uscito da sta merda di fobia sociale, sta sera ne ho avuto l'ennesima dimostrazione: mi sono presentato in un bar ad un tipo mai visto né conosciuto prima e ci siamo scambiati gli indirizzi di e-mail.
Io non mi sono nascosto dietro l'anonimato, io vi offro la compagnia di uno che non vi giudica perchè non crede nel libero arbitrio e quindi non ha opinioni sulle persone in senso morale. Non so neppure io come aiutarvi a vincere questa forma di stupidità che consiste nel dare più importanza al giudizio degli altri (presunto) che al proprio e vivere in funzione degli altri e non di se stessi, sempre nel rispetto della libertà degli altri.
Poi ch'io faccia schifo è innegabile, lo so da me, li' era poi nel massimo splendore della mia pancia, quando mangiavo tanto perchè ero depresso, ma ho proprio voluto cogliere quello schifo di massa adiposa, che ha un suo perchè.
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24-01-2008, 01:34
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Però Ulahim, secondo me tu hai superato la fobia sociale perchè hai indotto nella tua mente emozioni talmente forti da disattivare quelle attività neurologiche che alimentavano gli effetti inibitori di chissà quali sinapsi legate alla fobia sociale (Dio solo sa quali circuiti aggrovigliati sinaptici sono legati alla fobia sociale).
Quindi alla fine, tu hai avuto una botta di c***, perchè sei riuscito a disattivare proprio quei meccanismi che alimentavano, sul piano neurologico, la fobia sociale.
Se tu, oltre alla sperimentazione comportamentale (tipo l'esperimento di spogliarti nudo) avessi usato anche l'analisi razionale cognitiva dei tuoi meccanismi, saresti potuto arrivare ugualmente, e con meno rischi (perchè l'esperienza di spogliarti avrebbe potuto rischiare di ALIMENTARE la fobia con un trauma ulteriore) al superamento della fobia sociale.
Sicuramente sono le emozioni che attivano i meccanismi disinibitori, ma è l'analisi logica di come e quali emozioni indurci che ci impedisce di avere, con queste emozioni, danni collaterali.
Cuore e ragione devono allearsi per risolvere il problema
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24-01-2008, 05:16
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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La mia botta di culo è stato il suicidio di mio padre, è brutto dirlo ma è così:
http://www.revil.it/franco
Io non sapevo di soffrire di fobia sociale, io ne soffrivo e basta, come lui che forse inconsciamente me l'ha trasmessa.
Io non mi sono ritrovato le sinapsi alterate della fobia sociale: io alla fine cercavo veri amici che non ti giudicano mai ma che ti stimino, e me ne sono creati di immaginari (che poi si sono rivelati essere veri) ai quali dare una prova di coraggio e fiducia, ma il mio gesto in se' non aveva nulla di premeditato se non questo in un delirio, comunque.
Certo, ho rischiato nel delirio, avevo paura, e l'ho fatto perchè non avevo più nulla da perdere, se non provare se certe amicizie erano vere oppure no, se erano vere sarebbero rimaste, se non vere non avrei perso niente e ne avrei trovate altre tra gli ultimi, in carcere od in manicomio.
Eppoi l'ho anche fatto per una donna, ovviamente... chiamatela pure Beatrice, visto che mi avrebbe dovuto raggiungere alla fine di un viaggio mentale allucinante.
Se fosse stata una sciacquetta me ne sarei fregato: in un certo senso i ruoli si invertivano, o meglio erano reciproci e di reciproca fiducia: io mi fidavo di loro ma anch'io li avrei giudicati se mi avessero abbandonato o meno, il problema era capire dopo quanto tempo ragionevolmente finire la finzione, ore? giorni? mesi? anni? Il mio cervello poi i danni collaterali li ha avuti, ma perchè ero in fase di delirio: ora ho un disturbo bipolare.
Ma fatta in maniera comportamentale, mettendo alla prova i conoscenti, può essere utile: richiede molto coraggio che si ha se si è molto disperati.
Ed alla fine nessuno di loro mi ha deluso o giudicato, nessuno lo fa.
Ma lo si deve fare per libera iniziativa, senza dire niente a nessuno, senno' si annida sempre il dubbio che le persone care fossero state avvisate che era solo una finzione.
Non è facile, lo ammetto, io ho raccontato il mio percorso, ma ce ne sono mille diversi.
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