barclay

A tavola, ‘A’ si lamenta perché il figlio vuole saltare una portata perché gli fa schifo. ‘B’ (un'evitante), sottovoce, parlando col vicino di sedia, commenta «pensa se sapesse che anche agli adulti fa schifo quella roba». Secondo voi, ‘C’, una terza ascoltatrice, single, con chi si identificherebbe e, di conseguenza, chi considererebbe come partner: ‘A’ o ‘B’?

P.S. — Tratto da esperienza personale (ovviamente, non conosco la risposta perché non c'era una come ‘C’)

Coventrizzato

Ma, Stone, scusami , non esiste il "prototipo" della "ascoltatrice C".
Potrebbe apprezzare l'autorità di A.
O la "delicatezza" di B.
Potrebbe odiare la mancanza di empatia di A.
Potrebbe odiare la "vigliaccheria" di B.
Ma tranquillo: li manderà affanculo entrambi

barclay

Infatti: al tavolo dov'ero seduto io, non c'era

PriccoPracco

Se anche a C fà schifo la "roba", ovviamente si identificherà con B.

Se poi a C gli attizza di brutto A, allora lo quoterà sempre e comunque, schifezza o no....

Coventrizzato

Stone, intendevo dire che, a mio parere, hai "zoomato" troppo, perdendo la visione d'insieme.
L'ipotetica "ascoltatrice C" non è R. Daneel Olivaw, non esistono (specialmente per le donne) le tre leggi...
E' tutto stramaledettamente più...fumoso.

Coventrizzato

A volte Pricco ha una capacità di sintesi invidiabile...
E se l'attizza l'attizza...

barclay

Sarò chiaro: secondo me, C non s'identificherà mai con B, perché, evitante o meno, lo percepirà come un'altro bambino

Coventrizzato

Non hai descritto la personalità di "C", che potrebbe essere altrettanto evitante.
Ne consegue che "C" potrebbe, se lo fosse, preferire un suo simile.
Se "C" non lo fosse, stando alle tue parole si tratterebbe comunque di persona per lo meno insensibile e affrettata nei suoi giudizi (lo percepirà come un bambino).
Ma che empatia, che sensibilità, cara "C".
Risultato: uniamoci, e, tutti in coro, mandiamo affanculo "C", al di là della sua personalità.
E visto che ci siamo, anche la moglie di "A", che non sa cucinare un cazzo.