Due persone. Persone.
Ognuna con il proprio vissuto, le proprie esperienze, i propri problemi, i propri sogni, i propri desideri, i propri pensieri, i propri obiettivi da raggiungere, i propri standard, la propria dignità, la propria vita.
Persone.
Decidono di aprirsi l'un altro, di includersi reciprocamente nelle proprie vite, di rivelarsi l'uno all'altro come sono realmente, nel più profondo, e di accettarsi l'un l'altro, così come sono.
Di fidarsi l'un dell'altro e di lasciarsi andare l'uno all'altro emotivamente, sentimentalmente, fisicamente.
Una persona che ama un'altra persona, fa con quella tutto questo e anche di più.
Condividono la propria quotidianità, si supportano e sostengono a vicenda in ogni modo, perché il sorriso dell'uno è il sorriso dell'altro, la felicità dell'uno è la felicità dell'altro, il benessere dell'uno è il benessere dell'altro.
Questo almeno nella sua versione più idilliaca ed enfatizzata. Ma.
C'è chi forse riesce ad andarci vicino, chi avrebbe la possibilità di andarci vicino ma per un motivo o per un altro decide che non s'ha da fare, chi cambia partner in continuazione, chi una cosa del genere non la proverà mai neanche minimamente.
C'è chi forse riesce ad andarci vicino, chi dopo un po' decide all'improvviso di abbandonare l'altra persona che magari è ancora innamorata per passare ad un'altra, chi cerca un'altra persona solo per i propri sfizi sessuali senza preoccuparsi di come quella potrebbe vivere la cosa, chi non sa neanche cosa si provi a ricevere un abbraccio sincero e sentito.
L'amore è maltrattato e banalizzato da chi pensa di non avere problemi a poterne ottenere, o cosa?
Mi ritrovo comunque ogni giorno sempre di più a pensare che questo amore, alla fin fine, altro non è che un'illusione, che l'amore degno di essere definito tale, in questo mondo, praticamente, neanche esiste.