claire

E non stavano meglio prima?

no-body

Parlare del mio passato "glorioso", quando il presente
e' quasi morto e mi opprime, mi pare un pessimo
esercizio psicologico.
"Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea..."

Che tristezza. I mie passati successi
furono causati dalla fame, dall'avere
energie, intelligenza e fortuna nel momento e
nel posto giusto.

Blue Sky

Però sei tu che al terzo commento hai scritto che rosik...

Hor

Mi sono laureato, ed è stata già una grande impresa riuscita.
Ho scritto su più riviste nel mio àmbito di studî, e anche in un volume che raccoglieva dei saggi brevi.
Purtroppo tutto ciò è durato poco: evitamento, fobie, isolamento e via dicendo hanno nel tempo assottigliato questi brevi spiragli di attività, riducendoli alla fine al nulla.

Poi ho trovato un lavoro legato ai miei studî, e visto che al tempo lavoravo come un dannato, i miei datori mi hanno assegnato dei lavori difficili e "di prestigio", secondo me sopravvalutandomi (ma questo è un altro discorso).

Peccato che sul fronte della socialità sia tutto un disastro.
I "successi" di cui sopra, che tra l'altro sono tutti ormai passati e sepolti, non servono a ripagarmi una vita sterile e vuota.
L'isterilimento della mia vita mi ha svuotato, mi ha tolto tutte le energie e capacità che avevo e che mi avevano portato ai successi di cui sopra.

claire

Si si infatti sto lavorando anche sul confronto

Equilibrium

Si ma non ero mai cuntend

Noriko

Il cadere e il rialzarci e poi ancora di nuovo, perderemo sempre qualcosa purtroppo, la dignità ad esempio.
Molti passano per questa strada e sono quelli che hanno una malattia, quelli che hanno sofferto, quelli esclusi, oppure i più sfortunati.
Ma sono anche i più forti, i più soli e sanno ingoiare, piangere di nascosto.
A loro va un abbraccio virtuale.

alien boy

Durante l'unica vera esperienza lavorativa (l'ultima a scuola era una specie di volontariato) ero riuscito a produrre qualcosa di buono. Poi ho lasciato quel percorso e ci sono stati tentativi senza un seguito.
Aspetto ancora qualche piccolo successo. Se dovessi fallire mi deprimerei e considererei la mia vita da buttare, sinceramente.

Aliquis

Ho avuto successo nel rifiutare la teoria del successo.
Purtroppo, non del tutto; intervenendo in questo post
dò un certo riconoscimento a questa teoria, purtroppo.
Ma mi consolo in base al principio che non si può essere
perfetti; l'imperfezione è alla base della vita.

Pensare non solo di non avere successo, ma anche che sia giusto
non averlo, mi è stato utile perchè mi ha consentito di essere gentile
con gli altri; per chi lavora al pubblico questo è utile. Sono poi finito in
difficoltà lo stesso ma per altri fattori del tutto esterni; e comunque ho
spesso riscontri, qui nella mia zona, di essere considerato bene.

Keith

boh a me questo metodo della tua psicologa non convince e lo potrei smontare con un esempio: una band musicale fa un'album di grande successo all'inizio, poi però perde l'ispirazione del momento, fa altri 20 album ma tutti scarsi. Quel successo cosa ha significato che ci possono essere altri successi? No, solo che si è in grado di fare dischi, ma non è detto che vengano bene come quello iniziale.

A me invece aiuta ripensare agli insuccessi. Ad esempio mi sono diplomato con poco più del minimo? ok, questo mi deve servire a ridimensionami, a pensare che non posso fare grandi cose.. perché non ho la stoffa. E lo stesso è successo anche con il voto alle medie. E' così, non ci si può far niente. Il fatto che non stavo simpatico ai prof. non è una scusante, la realtà è che non mi andava di fare una mazza, e neanche ero intelligente come quelli che non facevano una mazza ma andavano benino.

cancellato18934

Il mio unico successo è quello di non aver mollato e non essermi ridotto a essere un hikikomori.. Ma forse questa è più una magra consolazione

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claire

In che modo ti aiuta pensarci?Piú che ridimensionarti, ti aiuta a rafforzare l'immagine di te negativa.
Cpmunque anch'io ho i miei dubbi per gli stessi tuoi motivi piú o meno,e glielo dirò.Cioè da un lato mi aiuta pensare "lí ce l'ho fatta,ce la posso fare ancora",dall'altro so che certe cose fatte ieri,oggi non ce la farei piú.Però,cosa vuoi,ho bisogno di credere in qualcosa, spero che funzioni,alternative al momento non ne ho e di svalutatmi e sentirmi fallita l'ho fatto sempre,e mi ha portato a uno stato di fs massima e rifiuto del lavoro.
Ps:la band può essere sempre brava uguale ma cambia il mercato discografico e i gusti dei giovani.In questo caso l'insuccesso è dato da cause esterne e non si può colpevolizzarsi.

Hazel Grace

non diventare alcolista, è comunque un successo per me, considerata la situazione

fobicona

Il mio principale successo è stato laurearmi in corso alla triennale con un voto decente, nonostante le tante difficoltà incontrate; essere riuscita a costruire un legame solido con una delle mie poche amiche, ma è una vera amicizia, lei mi ha dimostrato di tenere a me, quindi sono orgogliosa di avere investito le mie energie in questa situazione; e ci sarebbe anche aver preso la patente e il saper guidare abbastanza bene con poche guide, ma poi non ho più guidato per ansia.

Keith

si, va bene, se questa strada ti può portare dei vantaggi ben venga, dicevo solo che per me non è detto che sia valida
si, ci può stare.

claire

Ma neanche per me .Ci provo

Bluevelvet93

Blue Sky

Credo che sia un bell'esercizio, ma preferisco farlo tra me e me.

Edit. un esercizio simile ma inverso, per così dire, l'ho fatto un paio d'anni fa e mi è stato molto utile. Si trattava di individuare le proprie qualità più autentiche, e cercare nella propria vita episodi che fossero da conferma. Un procedimento speculare rispetto a questo, dove si parte dai successi per risalire alle qualità.
Forse partire dai "successi" può intimidire un po', fino a scoraggiare chi non vede dei veri e propri successi nella propria vita (anche se poi ne ha avuti). Partire da un elenco di proprie qualità, viceversa, può essere troppo difficile per chi le ha sempre negate inconsciamente, quindi ha bisogno di pensare a episodi come i successi per fare emergere la consapevolezza delle qualità.

Blue Sky

Sono d'accordo, anche perché non si tratta di raccontarsela, niente affatto.
Credo che il vero raccontarsela sia quando ci si definisce inadeguati nonostante le cose positive, o si ingigantiscono quelle negative.

Raccolgo volentieri la tua riflessione sul forum, non in forma di critica verso questo o quell'utente, tantomeno Syd, ma per dire che qui potremmo aiutarci molto di più, ma facciamo, anche involontariamente, l'opposto.

Keith

Ma se leggi il mio commento dopo gli dico che se per lei va bene questa strada fa bene a percorrerla.. e poi ha risposto che non è tanto convinta neanche lei
"Ti fa sentire meglio infondere negatività agli altri?" NO.