cancellato15306

Tutti abbiamo un lato di merda.
Quel lato di merda spesso crepa dei rapporti.
Ad esempio io ho avuto un lato di merda, che dovrei aver curato con successo negli ultimi giorni: rimanevo interessato ad una ragazza anche se era fidanzata/interessata sentimentalmente ad altri e mi permettevo di provarci anche in qualche caso.
Questo mio lato ha crepato vari rapporti con scarsa possibilità di recupero. Quindi adesso per me è assolutamente proibito provare sentimenti per ragazze impegnate.
E voi..?

Noriko

E' un lato oscuro, il perché della difficoltà che ho.

simopi

Io ho tuttora questo lato. Diciamo che negli altri cerco l'affetto e le attenzioni mai ricevute a scuola e in famiglia... Intendo d'essere trattato come tutti, quindi ho dei difetti ma anche delle qualità!

Quando noto che invece mi ignorano o sono poco interessati, mentre con gli altri conoscenti si comportano come vorrei io, allora mi allontano e ci litigo. Ciò capita fin troppo spesso.

Franz86

Non credo le cose stiano così, almeno non per me.
A mio avviso ogni caratteristica "positiva" ha un contraltare "negativo", in proporzioni variabili.
Ritenere di avere un "lato di merda" parrebbe indicare che, potendo eliminare in toto una parte di noi stessi e tenendo solo ciò che avanza, si migliorerebbe: personalmente non credo le cose siano così nette ( e non sono neanche molto convinto sia proficuo e risolutivo agire comunque come se lo fossero ) .

Infatti ho anche difficoltà nel rispondere alla domanda, per quei ( pochi ) rapporti che nella mia vita prima contavano qualcosa e poi si sono deteriorati, posso trovare cause sia nel mio carattere, sia in aspetti obiettivamente negativi del rapporto stesso, che quindi è un bene sia stato chiuso o comunque ridimensionato ...

Xchénnpossoreg?

Racconto un episodio, giusto per farvi capire cosa c'è in me che non va .

Una prof diversi anni fa ha obbligato la mia classe a leggere un libro mostruoso.
Una vera porcheria.
Tutta la mia classe era d'accordo, si trattava proprio di una lettura impossibile.

Un giorno la professoressa (una signora abbastanza antipatica, se devo dirla tutta) entra in classe e chiede se ci è piaciuto questo libro.
Si è levato un coro di sì.

A quel punto mi sono alzata, ho guardato i compagni e ho esclamato ad alta voce "ma com'è possibile, fino a due minuti fa dicevate che vi faceva schifo... ah prof, comunque questa lettura mi è sembrata orrenda".

Ecco io sono così.
Sono una grandissima rompiballe.

Tendo a fare la stessa cosa anche in amicizia, non riesco a digerire certe ipocrisie o modi di fare e lo faccio notare sul momento.
Diciamo che non è il modo migliore per farsi volere bene

E poi ci sono la timidezza, la tendenza a vedere bianco o nero senza troppe sfumature, l'essere un pochino bacchettona e rinunciataria, impulsiva, irascibile.
Poi mi chiedo perché non ho amici, lol.

Franz86

Beh ma questo è avere il coraggio di sostenere le proprie idee, non è un lato negativo in sè e per sè, anzi ... certo, ha però un prezzo, e forse bisogna imparare a manifestarlo apertamente quando vale la pena, e invece tenerlo per sè quando si rischia di non ottenere nulla e fare solo dei danni.

Comunque non è solo un difetto, tutt' altro, considerarlo tale sembra un po' esternare quella tendenza a vedere tutto o bianco o nero ...

Ma soprattutto, la prof cosa ha detto?

Stefania90

Il mio problema è che a volte non do importanza alla persone a volte gliene do troppa, ci sono periodi in cui sono più propensa alla socialità, stringo legami, faccio amicizie, do pienamente me agli altri, poi indipendentemente dalla mia volontà mi isolo, non ci posso fare niente, è come se fossi due persone in una che si alternano, la stefania90 socievole che vuol stare con gli altri e la stefania90 eremita, le persone vengono ferite da questo mio comportamento e io cerco di stare più lontana possibile dalle persone pur dovendo pagare il devastante prezzo della solitudine, preferisco ferire me che gli altri.

Purtroppo credo che questa mia necessità a isolarmi ( che è molto forte, se non lo faccio, se non mi prendo dei periodi di solitudine per me potrei anche perdere il lume della ragione) sia dettata da un "limite massimo di realtà" che io posso sopportare, non posso sopportare a lungo la cruda, orribile realtà, ho bisogno di rinchiudermi nel mio rassicurante mondo fatto di sogni e speranze, se non lo facessi diventerei terribilmente pessimista e preoccupantemente misantropa.

zoe666

tendo a sparire appena si presenta un problema o se penso che mi abbiano fatto un torto o che mi stiano evitando.
E' una costante, penso ogni mio rapporto di amicizia sia finito per questo motivo.
Non ne parlo, prendo e sparisco anche se magari son solo paranoie mie non dettate da fatti reali. Della serie, sparire per non permettere che la gente sparisca ( che è la mia paura più grande ).

SUBurbe

Stessa identica cosa, anche se in genere chiudo con sceneggiata drammatica e non col silenzio, giusto per essere sicura di eliminare ogni residuo di dignità.
Comunque si, ho sempre pensato fossero gli altri a sbagliare, a non darmi abbastanza, a tirarsi indietro, ho iniziato a capire solo da pochissimo che spesso pretendevo troppo o spesso era una fuga preventiva.

Giovane Werther

Le mie paranoie in generale, la mia asocialità, il mio non prendermi troppo sul serio (nel senso, sottovalutare i miei rapporti sociali con gli altri, non capire che forse con quella persona potrei anche fare amicizia), pensare che "tanto figurati se quello vuole essere mio amico", e soprattutto essere portato dalle paranoie a comportarmi in modo che, giustamente, agli altri pare maleducato e snob

Esempio: alle superiori venivo sempre invitato al compleanno di una mia compagna di classe. Sul regalo ero un po' paranoico, avevo paura di farmi figuracce a regalarle qualsiasi cosa, inoltre pensavo mi invitasse solo per fare bella figura.....poi a parte il fatto che ero immaturo socialmente parlando, avevo proprio paura di metterla in imbarazzo, addirittura. Così facevo il regalo in gruppo, ma anche qui lo dicevo piano ad un mio amico, non è che lo facevo capire a tutti, sempre per paranoia e paura di sembrare esaltato. Così finiva che nessuno capiva se avevo fatto il regalo o no, al compleanno me ne stavo zitto invece di dire, guarda non ho firmato il foglio ma è anche da parte mia questo, e così lei l'anno scorso non mi invitò perchè "non mi fa mai il regalo"....quindi in pratica, tutte ste paranoie stupide, e poi invece passo semplicemente per stronzo, mentre anche un semplice regalino le avrebbe fatto piacere, e magari avrei fatto una bella figura anche con il resto della classe

Alienata

Sono ossessivamente gelosa e possessiva, sto male se l'altra persona anche solo pensa di rivolgere la parola a qualcuno che non sia io. Ho la paranoia costante di poter essere abbandonata, che è la cosa che più mi uccide al mondo, quindi può capitare cne faccia scenate anche per cazzate minime, e certe volte metto alla prova gli altri solo per vedere se davvero ci tengono a me. E non sto parlando di fidanzamenti pluriennali, ma di semplici conoscenze di un giorno.

Questo è uno dei principali motivi in cui mi sono chiusa in me stessa smettendo anche soltanto di voler provare a socializzare.

pokorny

Quello che più mi ha danneggiato è la permalosità. Sono arrivato a non rivolgere la parola ad alcune persone per cose che adesso direi di scarsa importanza. Dei tre o quattro rapporti recuperati dopo mie scuse, è evidente che sono incrinati e non torneranno come prima. Vorrei tanto saper controllare meglio la mia rabbia. Piano piano vedo che miglioro con gli anni ma più che saggezza è rassegnazione al fatto che quasi niente va come vorrei. In ogni caso la velocità di miglioramento è di molto inferiore allo sviluppo delle conseguenze delle mie arrabbiature. Di fatto mi ci sono anche giocato la carriera universitaria, e questa cosa in un certo senso la continuerò a pagare finché vivo.

Noriko

Mi capita così anche a me, ma senza litigio... con rancore.

cancellato13248

NESSUNO
Non ho avuto molti rapporti e non mi viene niente .

Wolferstein

Direi il mio distacco e la mia anaffettività. Il pensare solo agli aspetti logico-razionali senza coinvolgermi emotivamente e affettivamente. Troppo coinvolgimento emotivo non riuscirei a gestirlo. Da qui la tendenza a dedicarmi solo ai miei interessi personali e la paura che le altre persone mi rifiutino e/o invadano il mio spazio personale.

cancellato15306

Spero per voi che riusciate a gestire e ammorbidire questi lati qualora li reputiate solo dannosi ^_^
Spero di riuscirci anche io.

suicida

mah non mi sento mai gratificato e in generale vedo tutto come uno sforzo inutile (una merda che non vale la pena di pestare) e pare che questa cosa non piaccia

pare anche che il mio deambulare senza meta sia spesso causa di sofferenza nell'animo altrui

per non parlare della continua nonché assidua ricerca di stati alterati (per alcuni estenuante)
aggiungerei unica merda che valga la pena pestare

et voilà

Suttree

L'aspetto che stronca sul nascere i miei rapporti penso sia l'incapacità di aprirmi completamente..anche con le persone che conosco da molto tempo..

Xchénnpossoreg?

Ha fatto finta di nulla.
Secondo me sotto sotto sapeva di averci rifilato un libro illeggibile

Inosservato

non ci arrivo ad avere rapporti, evito, scappo al primo accenno di un possibile rapporto interpersonale di qualsiasi tipo

ma intendo di qualsiasi tipo

il cassiere o la cassiera del supermercato per dire, non mi vedranno mai per due volte di fila.....
l'edicolante di fiducia ahahahahah, io non ho un edicolante di fiducia

questo per dire il livello, ma come personalità, senza modestia, mi ritengo assolutamente una persona a posto, nel senso che parlo e scherzo con tutti, pacifico senza creare conflitti o altro, è solo il problema che poi evito a tutti i costi di approfondire qualsiasi rapporto