Vedo che ci sono due opposte visioni.
Quella di Esposizione, che si pone precisi obiettivi precostituiti.
In questo modo è sicuro di poter verificare alla fine dell'anno l'esito delle proprie azioni.
Può così andare avanti un passo per volta, senza avere ogni giorno il pensiero di dover affrontare tutti quanti i problemi insieme.
Poi c'è la visione di Microcosmo:
Quote:
Originariamente inviata da microcosmo_2
La parola obiettivi mi puzza di imposizione...
...e tutto quello che ci imponiamo è falso...
Le cose che non si fanno x amore, sono morte.
Quando facciamo cose senza amore, siamo morti.
Desideri, aspirazioni... sono le parole adatte.
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Agire spinto dall'amore e dalle passioni. E' il modo per fare esperienze che restano veramente nel cuore e non sono solo nozioni o comportamenti. E' sicuramente il modo migliore ma non è così facilmente programmabile come l'altro metodo. E' invidiabile chi si trova in questa situazione.
Io penso che non per forza dev'essere più giusta una o l'altra delle due visioni.
Io in passato mi sono spesso posto obiettivi pragmatici anche se non ne sentivo bisogno, solo per battere dei miei limiti e fare un passetto in avanti.
Così come ho avuto grandi passioni, che nel mio caso mi hanno fatto solo soffrire. Ma sono anche quelle che mi hanno fatto crescere umanamente.
Per l'anno che sta finendo mi ero posto alcuni obiettivi pragmatici, e li ho raggiunti.
Per l'anno prossimo penso che invece farò propositi di più ampio respiro. Quello che vorrei fare nel 2009 è solo vivere un pò. Mettermi in gioco, non avere paura di soffrire di nuovo e crescere, un pò di più.
Dovrei nutrire il mio spirito, trovare degli stimoli, desideri e non nasconderli, non vergognarmene.
Essere una persona migliore. Non posso solo seguire come un cane le persone che stimo, devo anch'io essere degno della stima degli altri.
La mia anima deve traspirare all'esterno, per il beneficio di chi la vorrà apprezzare.
Durante il 2009 vorrei ci fosse almeno un momento in cui avrò la netta sensazione di stare vivendo (nel bene o nel male).
Alla fine del 2009 non so in che situazione sarò, ma vorrei avere la consapevolezza di essere una persona migliore di adesso, e di poter affrontare il futuro con più fiducia e certezze nelle mie capacità.