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07-06-2025, 13:52
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,148
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Da ex fobico evitante ad attuale timido,nonostante la mia giovinezza passata isolandomi, continuo a dire che nel paese si st.adecisamente meglio.
Il mio lo ritengo proprio a misura di uomo. 15000 abitanti (quindi non minuscolo) a 30 Min (auto o treno) dal capoluogo di provincia
Non vedo che fantomatiche esperienze più esaltanti fanno i "cittadini" anzi, vivono molto più isolati e meno integrati.
La città va di moda nell' età universitaria. Di solito vanno i. Città per 5-6 anni poi tornano all' ovile
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07-06-2025, 14:21
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Per vivere in città bisogna essere molto benestanti e in carriera o avere eredità varie, o esserci nati e avere già casa lì, con gli affitti introvabili ed esorbitanti e i prezzi di una casa, chi è che può? Chi ha la pecunia.
Manco nei paesi si trova più niente di abbordabile per chi vive di stipendio. Insomma tutto ha i suoi pro e contro, poi uno
si adatta a quello che può, i gusti personali sono secondari, prima viene il camparsi. Più si hanno limiti meno si hanno scelte. Mi spiace ( in via generale, non sull'argomento) per chi scambia per limiti oggettivi quei paletti e resistenze che ha messo su da solo , e che non tenta nemmeno di superare, anche se potrebbe provarci . Peccato. Le possibilità che non si pensa di avere, e invece ci sarebbero un pasetto fuori di comfort zone, sono spreco, che vede chi non le ha proprio. Così va il mondo.Capitan ovvio va a fare la siesta.
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07-06-2025, 15:03
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Per vivere in città bisogna essere molto benestanti e in carriera o avere eredità varie, o esserci nati e avere già casa lì, con gli affitti introvabili ed esorbitanti e i prezzi di una casa, chi è che può? Chi ha la pecunia.
Manco nei paesi si trova più niente di abbordabile per chi vive di stipendio. Insomma tutto ha i suoi pro e contro, poi uno
si adatta a quello che può, i gusti personali sono secondari, prima viene il camparsi. Più si hanno limiti meno si hanno scelte. Mi spiace ( in via generale, non sull'argomento) per chi scambia per limiti oggettivi quei paletti e resistenze che ha messo su da solo , e che non tenta nemmeno di superare, anche se potrebbe provarci . Peccato. Le possibilità che non si pensa di avere, e invece ci sarebbero un pasetto fuori di comfort zone, sono spreco, che vede chi non le ha proprio. Così va il mondo.Capitan ovvio va a fare la siesta.
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Ormai la situazione economica è alla deriva, 30-40 anni fa non era così, ormai comprare casa è un lusso, se non in paesi sperduti. Prima non era così.
E ricordiamoci che la nostra pensione (se tutto va bene e ne avremo una) sarà circa il 45% della nostra retribuzione.
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Ultima modifica di Alakazam; 07-06-2025 a 15:46.
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07-06-2025, 16:39
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#24
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Avanzato
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 362
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Quote:
Originariamente inviata da Sasuke
Un'altro ricordo è che da bambini stavamo sempre per strada, niente telefonini e videogiochi, si andava al mare magari in autostop o in montagna, o si andava a nuotare in qualche stagno, si giocava a pallone per strada, a giochi che non ho più visto fare, a biglie anche, avevamo costruito monopattini e slitte in legno, se si rompeva una bici la aggiustavamo noi, se un vicino costruiva casa anche i bambini andavano ad aiutare magari portando i mattoni o andando a comprare panini e birra, se un vicino si ubriacava e dava di matto lo prendevano in giro per mesi, tutti avevamo un soprannome, di solito ereditato dal padre, lo straniero era chiunque veniva da altre parti anche da un paesino a dieci chilometri di distanza, mi sono venuti in mente molti bei ricordi a pensarci bene ho avuto un'infanzia felice nonostante tutte le botte che ho preso.
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Fortunatamente io non le ho mai prese, ma una volta ci sono andato vicino. Sono passati 25 anni, ma è come se fosse successo l'altro ieri. Ricordo che quel pomeriggio scesi giù al negozio di mio nonno per prendere un barattolo di nutella, ma all'uscita trovai tre ragazzetti e uno di loro mi disse: me la dai un po' di nutella? Io risposi no mi dispiace, e così mentre mi stavo per avviare verso casa sentii gridare alle spalle da uno di loro: u nu minà, u nu minà! Tradotto dal calabrese: non lo menare, non lo menare...evidentemente non aveva gradito il rifiuto e me la voleva far pagare, ma per fortuna era intervenuto l'amico a difendermi, altrimenti le avrei prese di brutto, vista la differenza di età e di stazza
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07-06-2025, 17:46
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#25
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Avanzato
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 493
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Per me è sempre stato peggio il paese -parte della vita trascorsa in comune di circa 20k abitanti area nord Italia
Trenta-vent'anni fa capitavano fatti spiacevoli di varia natura, si partiva dallo spaccio per planare su molto peggio. I bambini non potevano affatto girare, troppi adulti disturbati nel paesello. Di fatto era più sicura la città
In città perlomeno gli aiuti sono reperibili rapidamente e un possibile tasso di criminalità è compensato da intervento
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07-06-2025, 18:10
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 24,139
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Per me è sempre stato peggio il paese -parte della vita trascorsa in comune di circa 20k abitanti area nord Italia
Trenta-vent'anni fa capitavano fatti spiacevoli di varia natura, si partiva dallo spaccio per planare su molto peggio. I bambini non potevano affatto girare, troppi adulti disturbati nel paesello. Di fatto era più sicura la città
In città perlomeno gli aiuti sono reperibili rapidamente e un possibile tasso di criminalità è compensato da intervento
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Ma qualcuno potrebbe dirti che non è vero e che una volta si stava meglio e ora si sta peggio per colpa degli immi ingrati.
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07-06-2025, 18:13
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,872
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Abitare in città per me è meglio. Certe zone di Roma sono da sogno, soprattutto le case che affacciano sui parchi pubblici.. solo che costano 6000euro/mq. A me la grande città piace, ci sono i servizi, posti per divertimento, strutture sanitarie migliori, etc.
Se proprio dovessi andare in un paese andrei in un paesino di montagna di circa 1000 metri, d'inverno la neve è limitata solo a pochi giorni e d'estate non fa caldo torrido.
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07-06-2025, 18:32
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#28
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Avanzato
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 362
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Per me è sempre stato peggio il paese -parte della vita trascorsa in comune di circa 20k abitanti area nord Italia
Trenta-vent'anni fa capitavano fatti spiacevoli di varia natura, si partiva dallo spaccio per planare su molto peggio. I bambini non potevano affatto girare, troppi adulti disturbati nel paesello. Di fatto era più sicura la città
In città perlomeno gli aiuti sono reperibili rapidamente e un possibile tasso di criminalità è compensato da intervento
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Probabilmente è anche una questione culturale. Nelle piccole realtà del sud italia c'era un tessuto sociale molto forte che il più delle volte scoraggiava anche i soggetti più disturbati dal commettere atti lesivi nei confronti di minori. Infatti quelle rare volte che succedeva, si mobilitava l'intero paese o quartiere per dare la caccia al disturbato, e poi quando lo prendevano erano botte e doveva intervenire la polizia, altrimenti lo ammazzavano. Poi è chiaro che non era un paradiso; c'era la droga, la disoccupazione, la criminalità organizzata, però c'era anche molta solidarietà tra le persone.
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07-06-2025, 19:24
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 8,421
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Quote:
Originariamente inviata da rogues
Per me è sempre stato peggio il paese -parte della vita trascorsa in comune di circa 20k abitanti area nord Italia
Trenta-vent'anni fa capitavano fatti spiacevoli di varia natura, si partiva dallo spaccio per planare su molto peggio. I bambini non potevano affatto girare, troppi adulti disturbati nel paesello. Di fatto era più sicura la città
In città perlomeno gli aiuti sono reperibili rapidamente e un possibile tasso di criminalità è compensato da intervento
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Dipende sempre da paese a paese. Un paesone/cittadina dormitorio di 20k alla periferia di una grande città è totalmente diverso da un paesino di 2/3k lontano da tutto.
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07-06-2025, 19:35
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#30
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Avanzato
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 493
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Sì, chiaro, dipende
Adesso non saprei dire, purtroppo la differenza tra il degrado della città e quello paesano, è che nel primo caso perlomeno c'è più vicinanza con i servizi
Senz'altro esistono realtà piccole serene
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07-06-2025, 19:38
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#31
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Avanzato
Qui dal: Feb 2019
Messaggi: 493
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Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof
Nelle piccole realtà del sud italia c'era un tessuto sociale molto forte che il più delle volte scoraggiava anche i soggetti più disturbati dal commettere atti lesivi nei confronti di minori
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Sì, sicuramente ci sono anche quei casi
Purtroppo per mia esperienza (ma parlo di trent'anni fa), i paesini erano teatro di crimini proprio per la minore densità di abitanti, se un bambino camminava da solo c'era rischio
Gli stessi disturbi negli adulti non venivano seguiti in alcun modo
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07-06-2025, 19:41
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#32
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Avanzato
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 362
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Abitare in città per me è meglio. Certe zone di Roma sono da sogno, soprattutto le case che affacciano sui parchi pubblici.. solo che costano 6000euro/mq. A me la grande città piace, ci sono i servizi, posti per divertimento, strutture sanitarie migliori, etc.
Se proprio dovessi andare in un paese andrei in un paesino di montagna di circa 1000 metri, d'inverno la neve è limitata solo a pochi giorni e d'estate non fa caldo torrido.
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Io abitando a pochi km da Napoli conosco bene il caos, ma quando sono stato a Roma sono rimasto quasi scioccato dal traffico e dalla mole di persone che c'è in quella città. Poi ho percepito anche una certa insofferenza e a tratti stronzaggine che mi ha un po' disturbato. Ovviamente questa è la mia percezione soggettiva e non voglio fare di tutta l'erba un fascio. C'è da dire comunque che Roma rimane una città ricca di fascino e storia. Poi ci sono tante cose da fare e da vedere, tanto verde, ma non so se riuscirei ad abituarmi a quel contesto.
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07-06-2025, 19:48
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2024
Messaggi: 1,320
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Quote:
Originariamente inviata da Melmoth
o il fatto di stringere amicizia con persone solo di passaggio, tipo per studio/lavoro
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bellissimo
a me piace un sacco instaurare (che forse non è il termine corretto) relazioni autoconclusive. fare amicizia in un paio d'ore e poi non vedersi mai più o comunque la volta successiva non sentire neanche il bisogno di salutarsi.
amicizie a tempo determinato. contratto di amicizia a progetto, per passare il pomeriggio. voucher dell'amicizia.
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Ultima modifica di 3stm; 07-06-2025 a 19:52.
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07-06-2025, 19:58
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Vedo il quote sullo stringere amicizia con persone di passaggio, non trovo il posto, comunque torno a ripetere che sì è molto bello per chi ci riesce, mi pare una cosa piuttosto estro, è vero che a volte si può andare meglio con sconosciuti che con chi è del paese, però dipende, chi ha problemi di timidezza o altro tipo, non ce lo vedo tantissimo ad attaccare bottone con sconosciuti in giro per la città.
Secondo me poi chi non sta bene dove sta idealizza la possibile vita che avrebbe altrove, le opportunità, le amicizie, è successo anche a me, ma è abbastanza normale direi. Poi si fanno i conti concreti con quello che si è. Il problema è dentro o fuori? Dipende. Dipendissimo. Troppe variabili individuali e di contesto.
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07-06-2025, 20:05
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#35
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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Ma non parlate delle persone dei paesi? Ci sono le stesse persone delle città?
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07-06-2025, 20:59
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#36
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Ma non parlate delle persone dei paesi? Ci sono le stesse persone delle città?
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Ma che vuol dire, non si può generalizzare. Ci sono degli stereotipi, dei dati di fatto, ma non c'è la persona di città vs persona di paese standard. Milanese imbruttito e pozzetto ragazzo di campagna. Io delle persone di città posso dire che considerano paesino sperduto una cittadina di 30 k abitanti. E vale anche il contrario, chi è cresciuto in paese piccolo (3 Mila abitanti) ,come me , in città vede tutto grande, anche se è una cittadina di provincia. Ma é normale, sono questioni percettive.
Qualche giorno fa parlavo della città vicina a me, con una persona è della capitale e ha viaggiato. La città veneta la trova una città piccola, tranquilla ,rilassata e a misura d'uomo, percezione che io assolutamente non ho. La trovo caotica , molto trafficata e frenetica. E manco abito in mezzo alla
campagna, c'è casino pure qui, dove sono nata non c'era sto casino di traffico, stavo in piazza ma potevi camminare in mezzo alla strada.
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07-06-2025, 21:00
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2024
Messaggi: 1,320
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Quote:
chi ha problemi di timidezza o altro tipo, non ce lo vedo tantissimo ad attaccare bottone con sconosciuti in giro per la città.
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io parlo di convivenze forzate. studio/lavoro come ha detto il post che in effetti è scomparso  tipo due carabinieri di pattuglia insieme per delle ore, o due casellanti che condividono la postazione. situazioni in cui sei obbligato sostanzialmente a interagire.
a me piacciono, le prendo come delle sfide.
qualcosa di tutta la tua vita, quello che sei, quello che pensi, quello che hai fatto, può venire fuori quel momento.
normalmente ci sia affida allo small talk, mentre io provo ad affrontare argomenti particolari, con il mio compagno di casello. (non sono abbastanza alfa per fare il carabiniere).
generalmente funziona perché non è che ci siano molte altre alternative al silenzio imbarazzante. e se la persona è di cattivo umore, può essere d'aiuto farla parlare, sfogarsi, distrarsi.
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07-06-2025, 21:42
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#38
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Io in quei casi devo parlare per forza, perché il silenzio mi imbarazza troppo e lo devo riempire. É carino, tipo quando sei in attesa in qualche studio medico per lungo tempo o ricoverato per poco o seduto in bus per parecchio(oh queste sono le mie esperienze ), non è che faccio amicizia però la chiacchiera ci sta, istintivamente eviterei, vorrei essere da sola in certe occasioni ( un periodo prendevo i Frecciarossa e mi sceglievo il posto singolo oasociale) ma poi comunque sì, fa piacere darsi parola, più che amicizia é umanità.
Se sono situazioni in cui non mi sento spinta a parlare per rompere il silenzio imbarazzante, in genere non lo faccio (tipo sul bus, nel bar semivuoto, in fila in cassa) ma se inizia l'altro rispondo bene, mi sforzo e poi , generalmente, mi ha fatto piacere. Mi piacerebbe essere quella che inizia, a volte faccio tentativi, di recente l'ho fatto, ero lontana dal veneto e ho sentito dei veneti con dialetto dei miei dintorni, gli ho chiesto da dov'erano e ci ho conversato. Ma non ho quel carattere lì. O meglio, credo di averlo ma sono fobica e quello blocca tutto. E forse meno male perché sarei molesta. Infatti nel virtuale non ho la fs e sono molesta e logorroica come ben sapete.
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07-06-2025, 22:43
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#39
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Ma che vuol dire, non si può generalizzare. Ci sono degli stereotipi, dei dati di fatto, ma non c'è la persona di città vs persona di paese standard. Milanese imbruttito e pozzetto ragazzo di campagna. Io delle persone di città posso dire che considerano paesino sperduto una cittadina di 30 k abitanti. E vale anche il contrario, chi è cresciuto in paese piccolo (3 Mila abitanti) ,come me , in città vede tutto grande, anche se è una cittadina di provincia. Ma é normale, sono questioni percettive.
Qualche giorno fa parlavo della città vicina a me, con una persona è della capitale e ha viaggiato. La città veneta la trova una città piccola, tranquilla ,rilassata e a misura d'uomo, percezione che io assolutamente non ho. La trovo caotica , molto trafficata e frenetica. E manco abito in mezzo alla
campagna, c'è casino pure qui, dove sono nata non c'era sto casino di traffico, stavo in piazza ma potevi camminare in mezzo alla strada.
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No infatti, non si può generalizzare. Penso che cambi in base alla latitudine.
È chiaro che in un paesino del sud dove non c'è lavoro se non roba manuale, in nero e mal pagata, ci sarà un fenomeno di migrazione delle persone con un titolo di studio piu elevato e di persone giovani verso le città. Con tutte le consegne del caso.
Intendevo fenomeni di questo tipo, non nel dare stereotipi. Le città del nord sono piene di persone del sud, nate e cresciute in paesini.
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Ultima modifica di Alakazam; 07-06-2025 a 23:03.
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08-06-2025, 01:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,872
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Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof
Io abitando a pochi km da Napoli conosco bene il caos, ma quando sono stato a Roma sono rimasto quasi scioccato dal traffico e dalla mole di persone che c'è in quella città. Poi ho percepito anche una certa insofferenza e a tratti stronzaggine che mi ha un po' disturbato. Ovviamente questa è la mia percezione soggettiva e non voglio fare di tutta l'erba un fascio. C'è da dire comunque che Roma rimane una città ricca di fascino e storia. Poi ci sono tante cose da fare e da vedere, tanto verde, ma non so se riuscirei ad abituarmi a quel contesto.
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Certo, capisco,.ma dipende dalle zone di Roma, alcune sono da sogno vero. Del tipo che scendi di casa e hai il parco archeologico, e la metropolitana sta a 2-300m. Neanche ti serve la macchina. Sono andato a vedere una volta in una agenzia e per 60mq vogliono 350mila euro..ma se io li avessi glieli darei.
La campagna, i paesini son belli, ma non ci vivrei perché sono solo e vado verso la vecchiaia e se per un qualche motivo in paese non puoi guidare sei fottuto.
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