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06-06-2025, 23:39
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#1
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Avanzato
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 362
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Avendo avuto un padre originario di un paese della Calabria, so bene come si vive in questi posti. E la cosa che mi piaceva di più era il rapporto che c'era tra le persone. Tutti si conoscevano, ed era come se fossero parte di una grande famiglia. Non era come nelle grandi città dove la gente tende a essere più fredda e diffidente. Lì si poteva proprio sentire il calore umano, e la fiducia nel prossimo. Mio nonno ad esempio aveva un piccolo alimentari, e ricordo che quando qualcuno non aveva i soldi per comprare un prodotto, lui glielo dava comunque, perché sapeva che poi sarebbe tornato a pagare. A dire la verità, ai più poveri non li faceva neanche pagare, perché si metteva nei loro panni e non pensava solo al suo tornaconto. Poi ovviamente non era tutto rose e fiori, ed essendoci molta confidenza tra le persone, non erano rari i litigi e gli sfottò, ma alla fine non ti sentivi mai solo, e se avevi bisogno di una mano nessuno te la negava. Detto ciò, voi preferite la vita di paese o di città?
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06-06-2025, 23:59
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,975
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Da persona con fobia sociale estrema, il piccolo paese per me è una rovina. Se non stringi legami con le persone giuste è finita.
Mille volte meglio la città, dove si hanno più possibilità di incontrare persone affini, anche tramite forum come questo, o tramite le app.
Unico svantaggio il traffico...
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07-06-2025, 00:13
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#3
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Avanzato
Qui dal: May 2024
Messaggi: 378
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Molto meglio la grande città. L'unico svantaggio può essere la caoticità, o il fatto di stringere amicizia con persone solo di passaggio, tipo per studio/lavoro
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07-06-2025, 00:20
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#4
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Intermedio
Qui dal: May 2025
Messaggi: 259
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Ho conosciuto quel mondo, chi aveva bottega segnava in un quaderno e si pagava magari a fine mese quando arrivava lo stipendio, c'era sempre un vicino pronto a dare una mano per un lavoro o qualsiasi esigenza, da bambino ebbi due incidenti gravi tutte e due le volte venni accompagnato immediatamente in ospedale da dei vicini, si organizzavano feste rionali e avevo il mio gruppo di amici non ero mai solo, non era tutto bello ma ci si aiutava, io ero lo sfigato del gruppo e spesso le ho anche prese ma quegli stessi amici mi hanno insegnato ad andare in bici, a nuotare, mi hanno organizzato le prime uscite con delle ragazze, mi hanno aiutato a trovare i primi lavori, mi prendevano sempre in giro ma sono le stesse persone che mi prestavano la moto o mi offrivano la pizza, io ero sempre senza soldi, mi chiamavano per giocare a calcio anche se ero il più scarso, quando ci vivevo odiavo quel mondo ma a pensarci ora ho ricevuto molto più di quanto ho dato a quel piccolo mondo, da adulto non mi sono ne imparato a stare al mondo ne abituato alla città, anzi sono diventato sempre più solo e isolato fosse per me vivrei in qualche microscopico paesino di quelli dove ogni abitante si conosce e se sei lo sfigato del villaggio pazienza l'importante è sentirsi parte di qualcosa.
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07-06-2025, 00:30
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#5
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Avanzato
Qui dal: Feb 2025
Messaggi: 362
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Quote:
Originariamente inviata da Sasuke
Ho conosciuto quel mondo, chi aveva bottega segnava in un quaderno e si pagava magari a fine mese quando arrivava lo stipendio, c'era sempre un vicino pronto a dare una mano per un lavoro o qualsiasi esigenza, da bambino ebbi due incidenti gravi tutte e due le volte venni accompagnato immediatamente in ospedale da dei vicini, si organizzavano feste rionali e avevo il mio gruppo di amici non ero mai solo, non era tutto bello ma ci si aiutava, io ero lo sfigato del gruppo e spesso le ho anche prese ma quegli stessi amici mi hanno insegnato ad andare in bici, a nuotare, mi hanno organizzato le prime uscite con delle ragazze, mi hanno aiutato a trovare i primi lavori, mi prendevano sempre in giro ma sono le stesse persone che mi prestavano la moto o mi offrivano la pizza, io ero sempre senza soldi, mi chiamavano per giocare a calcio anche se ero il più scarso, quando ci vivevo odiavo quel mondo ma a pensarci ora ho ricevuto molto più di quanto ho dato a quel piccolo mondo, da adulto non mi sono ne imparato a stare al mondo ne abituato alla città, anzi sono diventato sempre più solo e isolato fosse per me vivrei in qualche microscopico paesino di quelli dove ogni abitante si conosce e se sei lo sfigato del villaggio pazienza l'importante è sentirsi parte di qualcosa.
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Hai descritto perfettamente l'atmosfera che si respirava nel paese di mio padre. Si è vero c'erano i prepotenti, i "bulli"...ma almeno avevano un cuore.
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07-06-2025, 07:48
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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In un piccolo paese o ti trovi bene o ti trovi male a livello sociale, non ci sono vie di mezzo.
Ci si conosce tutti, non puoi farti i caxxi tuoi e basta ma per ogni cosa devi dare conto agli altri. Anche se esci, incontri chiunque e ti chiederà dove stai andando.
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07-06-2025, 08:15
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 15,681
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Se sei normale e ben inserito nella comunità di paese non c’è nulla che batta la qualità di vita del paesello, altrimenti l’inferno ti si apre
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07-06-2025, 08:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,035
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Parlo per me, io preferirei vivere in una città che non sia né troppo grande né troppo piccola, tipo viterbo per intendersi. Roma è troppo dispersiva e caotica ma in un paesello se avessi subito lo stesso livello di bullismo di cui sono stata vittima qui non mi sarei mai ripresa, evitare quelle persone da adulta sarebbe stato impossibile.
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07-06-2025, 08:45
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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Quote:
Originariamente inviata da CamillePreakers
Parlo per me, io preferirei vivere in una città che non sia né troppo grande né troppo piccola, tipo viterbo per intendersi. Roma è troppo dispersiva e caotica ma in un paesello se avessi subito lo stesso livello di bullismo di cui sono stata vittima qui non mi sarei mai ripresa, evitare quelle persone da adulta sarebbe stato impossibile.
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Roma è brutta per tutti, soprattutto per la questione trasporti e alloggi. Ma non è che tutte le città sono grandi e caotiche come Roma. Già una città di 300000 abitanti è tutt'altra cosa.
Poi ci le "cittadine", città più piccole dove non vive l'aria delle grandi città però si vive meglio e c'è più quiete. Le classiche città che vanno bene per famiglie, dove c'è tutto e non manca niente, dai 50000 abitanti fino ai 150-200k. Non ci sono gli stessi eventi, le opportunità lavorative, la stessa "vivacità" delle grandi città, però si vive bene, perché comunque c'è tutto.
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07-06-2025, 08:46
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2022
Messaggi: 996
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Se vivi in un paese e sei una persona strana non avrai mai modo di riscattarti perché per tutti sarai la persona strana.
La città ti permette di conoscere più persone e ne ho visto la differenza. Infatti beato chi è cresciuto in città e non in paeselli soprattutto del profondo sud
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07-06-2025, 09:06
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,630
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Sono cresciuto in un paesino di 500 abitanti e sono scappato via appena ho potuto.
Gente che si faceva gli affari di tutti, ovviamente stando a spiare dietro le finestre senza farsi notare, grettezza, mentalità rimasta indietro di qualche secolo, incapacità totale di accettare il diverso e chi veniva da fuori, propensione a fregare il vicino non appena era possibile, spirito di fazione e familismo amorale, della serie se non sei dei nostri non conti nulla.
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07-06-2025, 09:24
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 8,421
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Io sono abituato a stare in aperta campagna e trovo claustrofobico pure il centro storico di un paesino di mille abitanti
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07-06-2025, 10:03
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,578
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Io sono nata e cresciuta in una piccola città e di mio l'ho sempre trovata asfissiante.. quindi figuriamoci un paese. In una grande città sei più servito dai mezzi pubblici ed esistono anche delle corse serali. Dopo le venti c'è ancora vita per strada, qui trovi soltanto il vuoto cosmico. Hai più possibilità di studio e di lavoro. Di cura (gli ospedali sono attrezzati meglio). Hai bisogno di comprare qualcosa? Tendenzialmente hai l'imbarazzo della scelta. Qui, spesso, giri per i negozi e hai buone possibilità di non recuperare quello che ti serve. Vuoi ordinare un pasto a casa? Nella grande città trovi la qualsiasi e ti consegnano in un soffio. Dalle mie parti, invece, a mezzogiorno è un problema e di sera la scelta è comunque molto limitata. Ti servono dei mobili e non vuoi spendere una fortuna? Qui Ikea non c'è..
E per la questione dei rapporti umani, secondo alcuni sondaggi recenti la mia è una della città più fredde d'Italia. Le persone sono gentili, certo, però non esiste questa rete di "volemose bene". Se hai un problema ti arrangi, paghi per sistemarlo o lo subisci e basta. Almeno in un contesto più ampio le possibilità di conoscere gente sono più alte.
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07-06-2025, 10:59
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#14
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Sardegna
Messaggi: 78
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Io vivo in un paesino che si trasforma in estate per via dell'eccessivo turismo.
Preferisco il paesino perché non c'è caos ,poca gente, tranquillità e specialmente che sia isolato e in mezzo alla natura...Peró?Però ti conoscono tutti,ti salutano tutti,ti giudicano tutti,trovare lavoro è un casino,potrei continuare.
L'unica cosa è trasferirsi in un paesino che non sia troppo lontano dalla città o comunque dove ci sia scelta di lavoro ( Lavoro non a contatto con la gente )
Scusa,sotto sotto sto scrivendo i miei problemi,comunque preferisco il paesino dove non ti conosce nessuno 😶.
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07-06-2025, 11:02
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#15
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Intermedio
Qui dal: May 2025
Messaggi: 259
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Un'altro ricordo è che da bambini stavamo sempre per strada, niente telefonini e videogiochi, si andava al mare magari in autostop o in montagna, o si andava a nuotare in qualche stagno, si giocava a pallone per strada, a giochi che non ho più visto fare, a biglie anche, avevamo costruito monopattini e slitte in legno, se si rompeva una bici la aggiustavamo noi, se un vicino costruiva casa anche i bambini andavano ad aiutare magari portando i mattoni o andando a comprare panini e birra, se un vicino si ubriacava e dava di matto lo prendevano in giro per mesi, tutti avevamo un soprannome, di solito ereditato dal padre, lo straniero era chiunque veniva da altre parti anche da un paesino a dieci chilometri di distanza, mi sono venuti in mente molti bei ricordi a pensarci bene ho avuto un'infanzia felice nonostante tutte le botte che ho preso.
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07-06-2025, 11:14
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Nel piccolo paese si sta benissimo se sei integrato, partecipi alle iniziative e vita collettiva, hai amicizie dall'infanzia. Altrimenti hai poche altre opportunità, ma comunque si possono avere amicizie ed attività fuori. Lo svantaggio delle distanze ce l'ha chi non guida, in genere se non ci sono mezzi te ne vai in città dagli amici in macchina, che poi è anche quello che fanno le compagnie di paese se vogliono raggiungere cinema, locali, robe varie , ma anche lavoro,servizi, centri commerciali, la roba che non c'è in paese insomma. Non mi pare che la gente con la macchina abbia problemi a trovare quello che le serve, prende e ci va, anzi spesso snobba in supermercato o il negozietto del paese e va fuori. In città è vero che ti sposti meglio coi mezzi se non guidi, ma dipende dove stai, io sono stata ospite a Milano diverse volte e per fare la spesa o anche prendermi le sigarette bisognava ogni volta camminare un sacco col peso o pagare la metro e perderci ore, qui sono molto più comoda a piedi , ho le cose che mi servono sotto casa. Perciò anche il discorso delle comodità, dipende.
Chi ha problemi di socialità secondo me in città vive come un topo, in paese almeno sei obbligato quantomeno a salutare tutti e a conoscere chi ti ha visto crescere lì. A meno che non preferisca appartarsi ed essere invisibile, allora la città è ok.
Se poi uno non guida, ha desiderio di radunarsi con persone affini e il suo paese è distante da tutto e senza mezzi, va da sé che se non è integrato lì, è chiuso in casa.
Io dove mi metti sto tanto non sto bene da nessuna parte��, adesso ho esigenza di stare in un paese- cittadina abbastanza servita e in un certo luogo, non quello di origine, non sono integrata ma va beh, non lo sarei nemmeno altrove. In città farei il topo e a volte sarebbe un vantaggio. Nel paese natale ho avuto un periodo in cui non avevo la fa a mille e non riuscivo ad andare per strada e nei negozi. Ora va meglio, comunque non ci abiterei più che altro per esigenze personali particolari ma anche per fobia sociale dei vecchi conoscenti che trovi ovunque e ti attenzionano. Cioè non ho manie di persecuzione non mi caga nessuno, ma mi sento io osservata in quello che faccio e sono. Può darsi che debba tornarci a vivere, vedremo. Secondo me se sei socievole poco importa dove stai, se non ci sono "gli eventi" sociali vai in comune e li proponi tu, infatti ci sono le proloco eccetera, se riesci a conversare i bar , le panetterie, sono ovunque e puoi attaccare bottone, la vedi la gente socievole, fa conversazione coi farmacisti, con chiunque capita.
Chi vuole rintanarsi va meglio a rintanarsi in città così nessuno sta tanto a guardare cosa fai perché sei più anonimo nella moltitudine. Chi ha difficoltà ad uscire e frequentare la gente , sta a disagio negli ambienti sociali, e si nasconde quando escono di casa i propri vicini , non socializza e non viene integrato nemmeno a Nuova York, nemmeno dalle cosiddette "persone affini".
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Ultima modifica di claire; 07-06-2025 a 11:23.
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07-06-2025, 11:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,160
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Nel piccolo paese si sta benissimo se sei integrato, partecipi alle iniziative e vita collettiva, hai amicizie dall'infanzia. Altrimenti hai poche altre opportunità, ma comunque si possono avere amicizie ed attività fuori. Lo svantaggio delle distanze ce l'ha chi non guida, in genere se non ci sono mezzi te ne vai in città dagli amici in macchina, che poi è anche quello che fanno le compagnie di paese se vogliono raggiungere cinema, locali, robe varie.
Chi ha problemi di socialità secondo me in città vive come un topo, in paese almeno sei obbligato quantomeno a salutare tutti e a conoscere chi ti ha visto crescere lì. A meno che non preferisca appartarsi ed essere invisibile, allora la città è ok.
Se poi uno non guida, ha desiderio di radunarsi con persone affini e il suo paese è distante da tutto e senza mezzi, va da sé che se non è integrato lì, è chiuso in casa.
Io dove mi metti sto tanto non sto bene da nessuna parte��, adesso ho esigenza di stare in un paese- cittadina abbastanza servita e in un certo luogo, non quello di origine, non sono integrata ma va beh, non lo sarei nemmeno altrove. In città farei il topo e a volte sarebbe un vantaggio. Nel paese natale ho avuto un periodo in cui non avevo la fa a mille e non riuscivo ad andare per strada e nei negozi. Ora va meglio, comunque non ci abiterei più che altro per esigenze personali particolari ma anche per fobia sociale dei vecchi conoscenti che trovi ovunque e ti attenzionano. Cioè non ho manie di persecuzione non mi caga nessuno, ma mi sento io osservata in quello che faccio e sono. Può darsi che debba tornarci a vivere, vedremo. Secondo me se sei socievole poco importa dove stai, se non ci sono "gli eventi" sociali vai in comune e li proponi tu, infatti ci sono le proloco eccetera, se riesci a conversare i bar , le panetterie, sono ovunque e puoi attaccare bottone, la vedi la gente socievole, fa conversazione coi farmacisti, con chiunque capita.
Chi vuole rintanarsi va meglio a rintanarsi in città così nessuno sta tanto a guardare cosa fai perché sei più anonimo nella moltitudine. Chi ha difficoltà ad uscire e frequentare la gente , sta a disagio negli ambienti sociali, e si nasconde quando escono di casa i propri vicini , non socializza e non viene integrato nemmeno a Nuova York, nemmeno dalle cosiddette "persone affini".
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Aggiungo che non tutti i paesi sono vicini alle città. Anche se guidi e però ti devi fare 80km+ (non è detto in autostrada) per andare in città...
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07-06-2025, 11:43
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 27,863
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Aggiungo che non tutti i paesi sono vicini alle città. Anche se guidi e però ti devi fare 80km+ (non è detto in autostrada) per andare in città...
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Si si infatti mi pare di aver specificato che ci sono paesi lontani da tutto e li si se non guidi e non ci sono servizi e socialità adatta a te sei abbastanza messo male, soprattutto poi per il lavoro. Ho un'amica che vive in un paesino di 900 anime lontano da tutte le città, per lei è il paradiso terrestre, lì ha fatto la sua famiglia in una casa in campagna, è super integrata , si conoscono tutti da sempre, escono sempre in gruppo e fanno mille attività fra parrocchia pro loco sport...
Però guida, sa che per lavorare o per trovare cose che non ci sono lì deve fare strada, non 80 km ma minimo 25, ma la fa senza problemi. Pure per andare all'università si faceva ogni giorno 50 km di auto perché coi mezzi era troppo complesso.Più che altro teme che chiudano le scuole per i figli, il che sarebbe un disagio, per ora reggono con pluriclassi. Ma per dire porta la figlia a nuoto, la piscina più vicina era full, quindi la porta a 35 km tutti i sabati(qui da me  ) però sono organizzati fra genitori e si alternano, poi si fanno aperitivo, il picnic, portano i bambini al parco e loro si sollazzano, fanno pure i giochi per genitori... Ma anche quando non aveva i figli, in paese facevano le sagre, le uscite, i compleanni, i ritrovi delle medie, i tornei di pallavolo, le tombole... Chi riesce a socializzare socializza, e chi guida si fa l'impianto a metano e va. Chi sta chiuso in casa per qualsivoglia ragione non lo va a stanare nessuno, né a Londra né a Borgo tre case.
Mi dice sempre di andare a stare a casa sua che lì si sta benissimo, ma ci sta bene lei , io mi chiuderei in camera mia e morirei di fame e consunta dalla malattia ne ha già due di figli, una mamma vedova e un sacco di gatti, non vado a dare l'ennesima rogna, e col cazzo che mi adatto a vivere in famiglia con gli altri in mezzo alla campagna piena di insidie.
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Ultima modifica di claire; 07-06-2025 a 11:49.
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07-06-2025, 12:55
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,872
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Non so se c'è ancora questa solidarietà nei paesini. Poi i giovani se ne vanno, rimangono solo i vecchi. Poi i posti di lavoro sono lontani, ogni cosa devi prendere la macchina.
Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk
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07-06-2025, 13:17
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,738
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Vivo in un paese ma non ho mai avuto noie. Di pettegoli che ne saranno, ma sicuramente non frequentandomi non avranno chissà quante informazioni su di me. Al massimo diranno che sono sfigato, roba che so già insomma. Comunque 10 minuti e sto in città.
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