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10-04-2010, 10:41
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#21
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Non mi sembra che l'articolo dica castronerie, nè cose che sostanzialmente non sapevo. Non mi convince tanto l'intolleranza al rumore, alla caffeina ecc. -almeno, io penso di esser timido ma non mi tocca-.
Certo, non è questione di essere per forza più intelligenti, ma di... lavorare col cervello come lo si fosse, possiamo dire. E tanto lavoro può portare alle seghe mentali, al non agire -> al farsi sorpassare a destra e a manca dagli altri.
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10-04-2010, 12:06
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 4,758
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secondo me sbagliate pensando che il cervello lo usino di più i timidi, diciamo che lo usano in modo di verso, perchè anche fronteggiare con successo le situazioni sociali, parlare con fluidità, compiere azioni con disinvoltura, come fanno gli estroversoni, è usare il cervello
anzi, i timidi spesso lo usano in maniera disfunzionale
quindi generalizzando sarebbe meglio scrivere che i timidi pensano male più a fondo
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10-04-2010, 12:22
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da antony
I timidi pensano più a fondo.
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Stronzate. Mi ci sono voluti anni per capirlo, ma sono solo stronzate.
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10-04-2010, 12:38
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da FobicJoe
secondo me sbagliate pensando che il cervello lo usino di più i timidi, diciamo che lo usano in modo di verso, perchè anche fronteggiare con successo le situazioni sociali, parlare con fluidità, compiere azioni con disinvoltura, come fanno gli estroversoni, è usare il cervello
anzi, i timidi spesso lo usano in maniera disfunzionale
quindi generalizzando sarebbe meglio scrivere che i timidi pensano male più a fondo
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...il mio "di più" era inteso in senso del tutto neutro, anzi sul limite del negativo viste appunto le conseguenze sociali dello scervellarsi così, caricandosi di pensieri. Però, potremmo anche dire che a un ipotetico estroverson fare le sue cose disinvolte venga piuttosto naturale e non gli crei chissà quale dilemma di ragionamento.
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10-04-2010, 12:46
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 4,758
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e questo è sicuramente un bene, perchè certe azioni dovrebbero esser naturali x tutti, siamo noi a sbagliare
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10-04-2010, 13:26
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#26
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Ma per forza che siamo più riflessivi, in qualche modo tocca riempire il vuoto comunicativo...quindi tendenzialmente 10 in logica e metafisica, ma 0 in dialettica...in pratica si vive un mondo di astrazioni.
Sull'articolo. Non l'ho letto a fondo, ma ho subito notato qualche superficialità evidente: Marx introverso? può darsi, ma dove sarebbero le prove di ciò?
Per quanto ne so era un membro attivo dell'ambiente accademico in Germania, questo comporta confronti più o meno quotidiani anche con più persone, poi ha aperto un'azienda che immagino abbia dovuto gestire, idem come sopra, in più era attivo politicamente anche se ovviamente il suo contributo maggiore l'ha dato come teorico.
Non mi sembra l'identikit di un timido.
Avrebbe fatto meglio a citare Wittgenstein o Salinger...o Spock
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10-04-2010, 14:43
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#27
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Esperto
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 1,683
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Siamo solo un pò ritardati.
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10-04-2010, 14:54
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#28
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da antony
LA RICERCA
I timidi pensano più a fondo. Nietzsche e Marx sono la prova
di Sara Ficocelli
"Sensibilità per la Percezione Sensoriale - SPS": è questo il tratto della personalità che porta il 5-6 per cento della popolazione mondiale a comportarsi in modo inibito o addirittura nevrotico, e questo perché chi nasce con questa predisposizione è più sensibile della media agli input del mondo esterno, e ha bisogno di più tempo per prendere decisioni e riflettere. I soggetti "altamente sensibili" sono più coscienziosi, si annoiano facilmente con le chiacchiere inutili e manifestano queste caratteristiche fin da piccoli. I bambini timidi sono infatti "lenti a scaldarsi" nelle situazioni sociali, piangono al primo rimprovero, fanno domande insolite e hanno pensieri fin troppo profondi per la loro età. Da adulti, prestano maggiore attenzione ai dettagli e, quando elaborano le informazioni visive, mostrano un'attività cerebrale più intensa rispetto a coloro che non hanno la "SPS". Chi è timido, spiegano i ricercatori, vive insomma ogni esperienza con maggiore intensità e paga il prezzo di questa doppia sensibilità con una intolleranza genetica a rumore, dolore e caffeina, ovvero a tutto ciò che potenzialmente può minare l'equilibrio del sistema nervoso.
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Piangere al primo rimprovero no, alle ramanzine ho sempre opposto un'indifferenza snervante per il mio interlocutore. L'ipersensibilità al rumore è molto sviluppata in me, colpi di clacson, motorini modificati etc. mi colpiscono sempre come manganelli.
L'avversione per il chiacchierio vano è assoluta.
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10-04-2010, 14:58
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Neo Tokyo 3
Messaggi: 1,203
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Quote:
Originariamente inviata da Pertugio
Sono fondamentalmente d'accordo, i timidi sono più intlelligenti e sensibili, gli estroversoni sono tutti coglionazzi in fondo.
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Quoto pienamente! Solo una piccola precisazione: non tutti (sennò generalizziamo eh ? ) ma diciamo nel 90% dei casi è così ed inoltre i timidi in altrettanta percentuale odiano la superficialità, la cafonaggine e l'arroganza!
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10-04-2010, 15:01
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#30
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: calabria
Messaggi: 375
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non sono perfettamente daccordo che tutti i timidi siano più intelligenti,dipende sempre dalla singola persona,si può trovare un estroverso genio e un timido stupido e viceversa...il vero problema del timido è che pensa troppo,dovrebbe imparare che la vita va vissuta fino in fondo perchè alla fine è una sola,ma ha troppa paura delle conseguenze e quindi vive nell'ombra e non si espone mai troppo
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