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Vecchio 13-03-2015, 11:50   #1
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Solo a me questa cosa del dover recitare un ruolo nella società crea un certo disagio? In questo caso non mi riferisco tanto a come mi debba comportare io nei confronti degli altri, ma come si debbano comportare gli altri nei miei confronti. Mi vengono in mente tutti quei begli insegnamenti fatti dai genitori che poi a loro volta nella loro gioventù non hanno seguito(anche perchè l' andarne contro fa parte del processo di crescita), quelle persone che lavorando con i bambini rispondono a una loro battuta allusiva con "eh, che ridere, mamma mia che infantile!" quando poi quella stessa persona in altri contesti dirà peste e corna, oppure una delle frasi fatte che più odio e alle quali reagirei con uno sputo nell' occhio è "che bravo ragazzo! Continua così!" riferita allo sfigato di turno che non combina una fava (mi ci sento incluso, eh). E insomma parlo di tutte queste cose qua che in certi casi potrebbero tranquillamente rientrare nel concetto di ipocrisia.
Vecchio 13-03-2015, 12:09   #2
Esperto
L'avatar di Kody
 

Non ho capito bene il perchè, visto che molti hanno ansia già a pensar a loro stessi, farsi venire più ansia pensando al ruolo degli altri.....cosa è che ti da fastidio? Due frasi che ognuno può dire indipendentemente dalla società?

Quella del bravo ragazzo prima di tutto non semprr si riferisce ad uno sfigato (ruolo che qui hai dato tu), ma purtroppo è spesso detta a quei ragazzi che non fanno nulla di male, non dicono mai opinioni forti, fanno quello che gli viene detto, ecc, ecc. Anche io sono abbastanza un bravo ragazzo, ma non puoi definirmi sfigato.

Bisogna sganciarsi dai ruoli, ma prima dobbiamo farlo noi verso noi stessi, poi noi verso gli altri e a quel punto non ci darà noia se qualcuno dice, ad esempio, che i bravi ragazzi sono degli sfigati o che gli estroversi sono stronzi.
Vecchio 13-03-2015, 12:21   #3
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Sicuro che non sia un ruolo in famiglia, invece che della società?
Vecchio 13-03-2015, 12:22   #4
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Non ho capito bene il perchè, visto che molti hanno ansia già a pensar a loro stessi, farsi venire più ansia pensando al ruolo degli altri.....cosa è che ti da fastidio? Due frasi che ognuno può dire indipendentemente dalla società?
Bo, mi da fastidio e basta, che cosa ci sarebbe di strano? Poi comunque quello che fanno gli altri ha una ricaduta su di noi enorme. Fra l' altro la storia della società è falsissima visto che, le frasi fatte e i ruoli sono intrinseche ad essa. Se la sessualità fosse vissuta diversamente gli insegnanti non direbbero "mamma mia che infantile".
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Quella del bravo ragazzo prima di tutto non semprr si riferisce ad uno sfigato (ruolo che qui hai dato tu), ma purtroppo è spesso detta a quei ragazzi che non fanno nulla di male, non dicono mai opinioni forti, fanno quello che gli viene detto, ecc, ecc. Anche io sono abbastanza un bravo ragazzo, ma non puoi definirmi sfigato.
Infatti ho scritto "riferita allo sfigato di turno". Dove avrei scritto che essere un bravo ragazzo è sempre sinonimo di essere sfigato?
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Bisogna sganciarsi dai ruoli, ma prima dobbiamo farlo noi verso noi stessi, poi noi verso gli altri e a quel punto non ci darà noia se qualcuno dice, ad esempio, che i bravi ragazzi sono degli sfigati o che gli estroversi sono stronzi.
Ah, ok. Quindi se fossi il preside di una scuola e scoprissi un ragazzo che si è ubriacato in gita lo minacceresti di espellerlo oppure diresti "eh, vabbè, tutti facciamo cazzate ci può stare"? Secondo il tuo ragionamento dovresti rispondere con la seconda e sganciarti dal ruolo di preside. Ma siccome sei il preside devi appunto agire da preside. Seriamente, pensare di essere sè stessi e di non cambiare in base alla situazione è pura utopia.
Quote:
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Sicuro che non sia un ruolo in famiglia, invece che della società?
Cioè?
Vecchio 13-03-2015, 15:11   #5
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Cioè?
Che la richiesta di rivestire un ruolo sia in famiglia piuttosto che nella società.
Vecchio 13-03-2015, 15:32   #6
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Che la richiesta di rivestire un ruolo sia in famiglia piuttosto che nella società.
Non mi sembra. L' esempio più palese mi sembra il lavoro ad esempio.
Vecchio 13-03-2015, 15:57   #7
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Secondo me è solo una lettura tra le tante possibili quella della teoria dei ruoli, legittima come qualsiasi altra, ma che proprio come qualsiasi altra, non esaurisce la spiegazione delle dinamiche in questione. In particolare mi sembra questa rinunciare totalmente a considerare quella che è l'esperienza individuale del singolo, quindi le sue intenzioni e il suo mondo interiore, in favore di una struttura drammaturgica che dall'alto definisce e assegna copioni, maschere e via dicendo affinché lo spettacolo funzioni. Siamo inseriti nei vari contesti, è innegabile, e soggetti alle rispettive regole, formali e non; ma c'è spazio per improvvisare, a mio avviso. Quindi la teoria, che si pone a un particolare livello di lettura della realtà, ha un effettivo riscontro in essa, però appunto ricordiamoci che la realtà la si può leggere a diversi livelli.
Vecchio 13-03-2015, 16:22   #8
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
In particolare mi sembra questa rinunciare totalmente a considerare quella che è l'esperienza individuale del singolo
Non mi pare, semplicemente parlo di ruoli e non mi focalizzo su altro visto che appunto parlo di quello
Vecchio 13-03-2015, 16:27   #9
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Non mi sembra. L' esempio più palese mi sembra il lavoro ad esempio.
Nel lavoro non mi sembra così ipocrita, vieni pagato per farlo e te lo dicono che devi rendere.
In famiglia e tra gli amici credo che sia molto più doloroso.
Vecchio 13-03-2015, 16:29   #10
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Nel lavoro non mi sembra così ipocrita, vieni pagato per farlo e te lo dicono che devi rendere.
Sì, ma è sempre "ipocrita" al 100%.
Vecchio 13-03-2015, 17:00   #11
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Sì, ma è sempre "ipocrita" al 100%.
Se si prende in senso largo* praticamente tutte le interazioni umani sono ipocrite; visto che, anche volendo, non ci possiamo mai mostrare completamente di fronte ad una persona (lasceremmo sempre qualcosa fuori, perderemmo amici e/o lavoro e alla fine non è poi così necessario dopotutto).

Se mi riferissi invece ad una conscia intenzione di ingannare gli altri, nel lavoro lo escluderei, sul posto di lavoro ci sono regole da rispettare (abbigliamento, prestazione, ecc) non mi sembra né un inganno, né un favore.
Un po' come se a poker dessi degli ipocriti ai giocatori...non ha molto senso visto che non si approfittano della buona fede di nessuno e si dovrebbero sapere le regole del gioco.

(*Ho preso questa di definizione: "Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i propri sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore".)
Vecchio 13-03-2015, 17:06   #12
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Sì, tutto questo è penoso. Se articolassi il mio pensiero in un unico post verrebbe fuori un muro di testo indigeribile, per cui mi limito a linkare un breve racconto di Pirandello che esprime alla perfezione il mio punto di vista, oltre a costituire una lettura molto più godibile di quella che vi avrei chiamato a sopportare:



http://www.classicitaliani.it/pirand...lle/12_161.htm
Vecchio 13-03-2015, 17:09   #13
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Se si prende in senso largo* praticamente tutte le interazioni umani sono ipocrite; visto che, anche volendo, non ci possiamo mai mostrare completamente di fronte ad una persona (perderemmo amici e/o lavoro e non è poi così necessario dopotutto).

Se mi riferissi invece ad una conscia intenzione di ingannare gli altri, nel lavoro lo escluderei, sul posto di lavoro ci sono regole da rispettare (abbigliamento, prestazione, ecc) non mi sembra né un inganno, né un favore.
Un po' come se a poker dessi degli ipocriti ai giocatori...non ha molto senso visto che non si approfittano della buona fede di nessuno e si dovrebbero sapere le regole del gioco.

(*Ho preso questa di definizione: "Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i propri sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore".)
Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.
Vecchio 13-03-2015, 17:11   #14
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Solo a me questa cosa del dover recitare un ruolo nella società crea un certo disagio? In questo caso non mi riferisco tanto a come mi debba comportare io nei confronti degli altri, ma come si debbano comportare gli altri nei miei confronti. Mi vengono in mente tutti quei begli insegnamenti fatti dai genitori che poi a loro volta nella loro gioventù non hanno seguito(anche perchè l' andarne contro fa parte del processo di crescita), quelle persone che lavorando con i bambini rispondono a una loro battuta allusiva con "eh, che ridere, mamma mia che infantile!" quando poi quella stessa persona in altri contesti dirà peste e corna, oppure una delle frasi fatte che più odio e alle quali reagirei con uno sputo nell' occhio è "che bravo ragazzo! Continua così!" riferita allo sfigato di turno che non combina una fava (mi ci sento incluso, eh). E insomma parlo di tutte queste cose qua che in certi casi potrebbero tranquillamente rientrare nel concetto di ipocrisia.
Capisco quel che intendi.....di mio, forse mi creava molto più disagio in passato; ora volente o nolente....

.....ho imparato che o si "mette la maschera" del ruolo che la società ha deciso per la situazione/posizione in cui si é....
...oppure si paga lo scotto del non uniformarsi.....

Fatto salvo questo concetto, ognuno fa le sue scelte.....purtroppo in certi ambiti, come quello lavorativo, la scelta neanche c'è......é più o così o niente.....
Vecchio 13-03-2015, 17:12   #15
Avanzato
 

Anch'io ho sempre avuto l'impressione che le persone che mi parlano recitino una parte con me. Pochissime eccezioni si salvano, soprattutto ragazzi e ragazze che da te non si aspettano niente e ti parlano veramente solo per passare un po' il tempo con un atteggiamento che potrei definire di positiva noncuranza.

Tutti gli altri mi appaiono semplicemente costretti, quasi affaticati, a dover essere in un certo modo. La cosa che mi ha sempre lasciato più perplesso è vedere le persone che conosco intavolare discussioni simili con altri. Me li fa vedere strani, non riesco più a capire quale è il sé stesso vero e quale no.

Io non sono un gran conversatore, ma non riesco a fare altrettanto. Sono a disagio il più delle volte a causa della timidezza ma poi passa. Ma frasi fatte e comportamenti simili non li sopporto,mi sembrano sempre forzate...

Ultima modifica di ilPaul; 13-03-2015 a 17:16.
Vecchio 13-03-2015, 17:45   #16
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

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Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
Me li fa vedere strani, non riesco più a capire quale è il sé stesso vero e quale no.
Questo succede anche con me stesso
Vecchio 13-03-2015, 17:48   #17
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.
Ovvio che a sentirsi presi per il culo ci si irrita
Vecchio 13-03-2015, 19:51   #18
Esperto
L'avatar di Kody
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Bo, mi da fastidio e basta, che cosa ci sarebbe di strano? Poi comunque quello che fanno gli altri ha una ricaduta su di noi enorme. Fra l' altro la storia della società è falsissima visto che, le frasi fatte e i ruoli sono intrinseche ad essa. Se la sessualità fosse vissuta diversamente gli insegnanti non direbbero "mamma mia che infantile".
Non ho capito come hai collegato la sessualità con quella frase? Te l'hanno detta a scuola?

Io ho mia mamma e ho sentito un altro paio di mamme dire quell'esatta frase. Aldilà che io ci rimanevo male, in fondo ero fobico, quello che ho notato recentemente è che sono persone che "credono che ad una certà età si DOVREBBE essere in un certo modo". Ti torna? Credono che certe cose non le dovresti fare, che dovresti essere MATURO. Io sono cresciuto in questo modo e sai che cosa mi è successo? Non ho fatto il percorso 'normale' di crescita, evitavo di fare quello che facevano i miei compagni di classe [medie e superiori] perchè mia mamma li GIUDICAVA 'infantili'. Io adesso non so ancora socializzare come gli altri.

Quello che secondo me intendi con ruoli sono le etichette. Le etichette identificano facilmente gruppi di persone in base a come si vestono [metallari, fighetti, ecc] o a quello che fanno [bulli, bravi ragazzi, nerd, ecc]. Esistono certo, ma l'importanza che ne diamo dipende solo da noi stessi.

Quello che credo fermamente è che etichettare qualcuno in modo negativo [Ah guarda che infantile/Ah guarda che scemo/ecc] non dice qualcosa della persona giudicata, ma dice molto della persona che giudica. Cioè che trova certi comportamenti infantili e che quindi lei non farebbe MAI.

Poi ci sonole etichette o ruoli sul lavoro, ma quello è inevitabile. Ma sicuramente non è vero che siccome fai un certo lavoro DEVI comportarti di conseguenza. E' verissimo che un vigile del fuoco DEBBA agire in caso di incendio, ma questo mi pare il minimo, sennò sei un fesso ad aver scelto di fare il vigile del fuoco.

Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Ah, ok. Quindi se fossi il preside di una scuola e scoprissi un ragazzo che si è ubriacato in gita lo minacceresti di espellerlo oppure diresti "eh, vabbè, tutti facciamo cazzate ci può stare"? Secondo il tuo ragionamento dovresti rispondere con la seconda e sganciarti dal ruolo di preside. Ma siccome sei il preside devi appunto agire da preside. Seriamente, pensare di essere sè stessi e di non cambiare in base alla situazione è pura utopia.
No, non lo farei. Se non ci sono state conseguenze gravi, manco me ne preoccuperei. E tu adesso puoi dirmi che sono ipocrita o che non sono preside e quindi la mia opinione non conta.

Nel caso del preside, se fossi arrivato a conoscenza di un ragazzo ubriaco in gita [la vedo dura eh], al più convocherei i prof responsabili, appunto perchè erano loro responsabili. Ci deve pero' essere protesta diretta dei genitori sennò lascio fare.
Un caso più realistico è essere un prof in gita che ha la responsabilità sui ragazzi. E' chiaro che non potro' obbligari a fare certe cose con le minacce. Si può, posso minacciare di dirlo al preside, ai genitori, di minacciare espulsioni, ma questo modo di agire non fa per me. Li conquisti con la paura. Io VOGLIO invece che le persone si fidino di me perchè esprimo fiducia. Quindi se fossi un prof farei in modo che si fidino di me e mi vedano come una persona da cui imparare. Li lascerei fare entro certi limiti. "Non fate cazzete, tornate presto, aiutatevi fra di voi, non bevete troppo, ecc", per dirlo veramente in breve.
Se uno si ubriaca pace, io lascio fare perchè non mi pare ci sia un modello di comportamento che dice che i prof o presidi DEVONO minacciare espulsioni se qualcuno si ubriaca in gita.

Fra l'altro ho un sacco di amici che sono andati in gita e si sono ubriacati e hanno fatto un po' di casino [senza far male a nessuno] ma nessuno è stato espulso ma nemmeno ci sono state storie. Io invece non ci sono mai andato perchè i miei genitori mi dicevano 'non andare perchè si fanno le cazzate in gita'. Ed il risultato adesso è che ho molte meno esperienze di miei coetanei, oltre ad aver avuto una pesante fobia sociale.

Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Certo che tutte le interazioni sono ipocrite, ma alcune mi provocano parecchio prurito. Comunque tra il giocare a poker cercando di bluffare e il fare a finta di essere una persona totalmente diversa da quella che si è ce ne passa.
Come dicevo prima, se mi dici che le interazioni SONO ipocrite, affermi solo che tu non faresti mai tali interazioni. E' positivio questo per la tua vita?
Non è meglio liberarsi dalle etichette, che implica lo smettere di appiopparle.

Io ho fatto il programmatore come lavoro. Credi che fossi diverso dal Kody del sabato sera? Adesso faccio altro, ma sono sempre io. E sinceramente fottesega se qualcuno mi viene a dire che ho una maschera o che 'le interazioni sono ipocrite al 100%', non per avercela con te Blue, ma proprio perchè non mi interessa più sapere quali etichette ho o come sono etichettati i miei comportamenti [ipocrita/infantile/ecc].

Ultima modifica di Kody; 13-03-2015 a 19:59.
Vecchio 13-03-2015, 20:06   #19
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

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Originariamente inviata da Bluevelvet93 Visualizza il messaggio
Non mi pare, semplicemente parlo di ruoli e non mi focalizzo su altro visto che appunto parlo di quello
Appunto, focalizzandoti solo su quello, escludi tutto il resto e vedi i rapporti come ipocriti. Ripeto, considerazione legittima, veritiera, ma a mio avviso, incompleta.
Vecchio 13-03-2015, 20:19   #20
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Non ho capito come hai collegato la sessualità con quella frase? Te l'hanno detta a scuola?
Perchè parti dal presupposto che la abbiano detta a me? L' ho sentite parecchie volte questa frase, e non mi ricordo manco se e quante volte fosse rivolta a me.
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io ho mia mamma e ho sentito un altro paio di mamme dire quell'esatta frase. Aldilà che io ci rimanevo male, in fondo ero fobico, quello che ho notato recentemente è che sono persone che "credono che ad una certà età si DOVREBBE essere in un certo modo". Ti torna? Credono che certe cose non le dovresti fare, che dovresti essere MATURO. Io sono cresciuto in questo modo e sai che cosa mi è successo? Non ho fatto il percorso 'normale' di crescita, evitavo di fare quello che facevano i miei compagni di classe [medie e superiori] perchè mia mamma li GIUDICAVA 'infantili'. Io adesso non so ancora socializzare come gli altri.
Appunto, questi moralismi per me dovrebbero scomparire, soprattutto se poi di fatto un adulto dice anche cose più pessime
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Quello che secondo me intendi con ruoli sono le etichette. Le etichette identificano facilmente gruppi di persone in base a come si vestono [metallari, fighetti, ecc] o a quello che fanno [bulli, bravi ragazzi, nerd, ecc]. Esistono certo, ma l'importanza che ne diamo dipende solo da noi stessi.
No, parlavo proprio di ruoli. E il fatto che siamo noi a dargli importanza è un' utopia.
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Quello che credo fermamente è che etichettare qualcuno in modo negativo [Ah guarda che infantile/Ah guarda che scemo/ecc] non dice qualcosa della persona giudicata, ma dice molto della persona che giudica. Cioè che trova certi comportamenti infantili e che quindi lei non farebbe MAI.
E invece lo fanno.
Quote:
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Poi ci sonole etichette o ruoli sul lavoro, ma quello è inevitabile. Ma sicuramente non è vero che siccome fai un certo lavoro DEVI comportarti di conseguenza. E' verissimo che un vigile del fuoco DEBBA agire in caso di incendio, ma questo mi pare il minimo, sennò sei un fesso ad aver scelto di fare il vigile del fuoco.
No, c' è anche un comportamento da tenere. Un commesso non può certo tenere il musone al cliente ed essere arrogante, un preside non potrà mica soprassiedere a certi comportamenti. Sempre in ambito della scuola mi vengono in mente i prof. che per una marina sembra che tu abbia ucciso qualcuno, quando sanno loro stessi che è una stronzata. E il fatto che ci si debba comportare di conseguenze lo so benissimo, ci mancherebbe altro, eppure in certi casi mi da fastidio.
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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
No, non lo farei. Se non ci sono state conseguenze gravi, manco me ne preoccuperei. E tu adesso puoi dirmi che sono ipocrita o che non sono preside e quindi la mia opinione non conta.
Ok, allora cambia esempio, poco conta se l' uno o l' altro.
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Un caso più realistico è essere un prof in gita che ha la responsabilità sui ragazzi. E' chiaro che non potro' obbligari a fare certe cose con le minacce. Si può, posso minacciare di dirlo al preside, ai genitori, di minacciare espulsioni, ma questo modo di agire non fa per me. Li conquisti con la paura. Io VOGLIO invece che le persone si fidino di me perchè esprimo fiducia. Quindi se fossi un prof farei in modo che si fidino di me e mi vedano come una persona da cui imparare. Li lascerei fare entro certi limiti. "Non fate cazzete, tornate presto, aiutatevi fra di voi, non bevete troppo, ecc", per dirlo veramente in breve.
Se uno si ubriaca pace, io lascio fare perchè non mi pare ci sia un modello di comportamento che dice che i prof o presidi DEVONO minacciare espulsioni se qualcuno si ubriaca in gita.
Come è dura ubriacatsi nelle gite? Lo fanno tutti (pure io). Comunque sinceramente se fossi preside ti avrebbero mandato via immediatamente.
Quote:
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Fra l'altro ho un sacco di amici che sono andati in gita e si sono ubriacati e hanno fatto un po' di casino [senza far male a nessuno] ma nessuno è stato espulso ma nemmeno ci sono state storie. Io invece non ci sono mai andato perchè i miei genitori mi dicevano 'non andare perchè si fanno le cazzate in gita'. Ed il risultato adesso è che ho molte meno esperienze di miei coetanei, oltre ad aver avuto una pesante fobia sociale.
Ma non era dura ubriacarsi? Comunque avresti fatto bene a fare quelle cose parlando in generale. Ma se fossi stato un prof. ti avrei dovuto fare anche io un cazziatone.
Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Come dicevo prima, se mi dici che le interazioni SONO ipocrite, affermi solo che tu non faresti mai tali interazioni.
Assolutamente no, dove lo avrei scritto? Ho solo detto che alcuni ruoli per me dovrebbero scomparire e che altri fanno bene a rimanere anche se mi danno fastidio.
Quote:
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Io ho fatto il programmatore come lavoro. Credi che fossi diverso dal Kody del sabato sera? Adesso faccio altro, ma sono sempre io. E sinceramente fottesega se qualcuno mi viene a dire che ho una maschera o che 'le interazioni sono ipocrite al 100%', non per avercela con te Blue, ma proprio perchè non mi interessa più sapere quali etichette ho o come sono etichettati i miei comportamenti [ipocrita/infantile/ecc].
Se hai un' etichetta c' è un motivo. Se gli altri ti reputano uno sfigato non puoi dire "amen" visto che la loro opinione conta eccome.
Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Appunto, focalizzandoti solo su quello, escludi tutto il resto e vedi i rapporti come ipocriti. Ripeto, considerazione legittima, veritiera, ma a mio avviso, incompleta.
Ma io mica mi focalizzo solo su quello. Ci ho solo aperto un topic.
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