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10-08-2014, 19:47
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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A parte la bellissima pratica sessualfeticista, sentire che qualcuno ci mette i piedi in testa può farci sentire davvero stronzi.
E sembra che ce l'abbiamo scritto in faccia che possono permettersi di tutto con noi.
Qualcuno dice: subisci non perché non vuoi ferire l'altro, ma perché vuoi essere a tutti i costi accettato, ben visto e amato.
Qualcun altro (molto più simpatico) dice: chi ha questo tipo di sensibilità è talmente morale ed è tanto imprigionato nel senso di colpa che teme che la sua gioia passi attraverso la sofferenza di qualcun altro.
Bisogna sfuggire da quel punto lì, ma non solo.
Bisogna superare lo sconcerto che si prova quando ci troviamo di fronte ad una sensibilità meno accentuata della nostra, insomma davanti a qualcuno che si prende quello che vuole.
E ho paura che lo sconcerto non derivi dalla perdita o dall'umiliazione per il gesto subito, ma proprio dalla riflessione: "io non lo farei, io non saprei farlo, perché lui lo fa ed è così sicuro mentre lo fa?"
È la sensazione di oppressione, di impotenza, a fregarci. Per dire, pure se gli scoppio un petardo nell'ano la musica mica cambia.
È un'illusione che per sottrarsi al proprio destino bisogna compiere gesti estremi, come uccidere il padre e la madre, andare in guerra o fare una terapia cognitivo-comportamentale.
Bisogna fare qualcosa d'altro (sicuramente un'altra terapia più bella), bisogna sfuggire da chi tenta di colpevolizzarci dicendoci cose tipo ah tu sei egoista come tutti chetticredi, e svegliati ché sei un addormentato, stai skiupando la tua vita etc.
Però boh.
Sono stanca di chi xolpevolizza l'individuo, stanca dei sensi di colpa, etc.
La gente si crede saggia e furba perché dice: vai a lavorare e: se qualcuno ti ferisce è un problema tuo, se non sei in grado di stare con gli altri stai da solo, e non si rendono conto che innanzitutto non è un problema SOLO tuo, ma figuratevi se questi stronzi non tagliano tutte le sfumature con un'accetta (e mi riferisco a Giulio Cesare Giacobbe e ai suoi amici), ma soprattutto che tu non carichi tutta la responsabilità sugli altri ma credi di essere tu l'incapace e lo stronzo, e fai proprio come dice lui credendo di darti una gran lezione e fregarti, stai da solo perché sei convinto di non essere assolutamente in grado, perché tutto di ferisce e non capisci più quanto dipenda da te e quanto dipenda dagli altri, quindi nemanco riesci ad affrontare il problema con loro, quindi fuggi e ti chiudi in casa distraendoti con attività solitarie per fuggire dal senso di colpa, dalla solitudine e dal dolore.
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10-08-2014, 20:10
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Sono stanca di chi xolpevolizza l'individuo, stanca dei sensi di colpa, etc.
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Bisogna prendersi la responsabilità dei propri stati emotivi, anche perché questi derivano dalla nostra mente, l'unica cosa su cui possiamo avere un controllo e un margine di intervento pressoché totali.
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10-08-2014, 20:18
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,636
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna prendersi la responsabilità dei propri stati emotivi, anche perché questi derivano dalla nostra mente, l'unica cosa su cui possiamo avere un controllo e un margine di intervento pressoché totali.
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generalizza sempre il buon muttley tutta deriva dalla nostra mente tutto tutto
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10-08-2014, 20:20
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
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Quote:
Originariamente inviata da red dragon
generalizza sempre il buon muttley tutta deriva dalla nostra mente tutto tutto
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Ah, io credevo fosse la sua firma....
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10-08-2014, 20:32
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da red dragon
generalizza sempre il buon muttley tutta deriva dalla nostra mente tutto tutto
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Ma scusa, se uno soffre di sensi di colpa e insicurezze varie, da cosa deriverebbe tutto quanto? Dal fegato?
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10-08-2014, 20:33
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#6
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,636
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ma scusa, se uno soffre di sensi di colpa e insicurezze varie, da cosa deriverebbe tutto quanto? Dal fegato?
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dall'ambiente esterno
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10-08-2014, 20:39
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
A parte la bellissima pratica sessualfeticista
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Ed ecco l'immagine mentale di un Piede che zampetta in giro entusiasta stile Mano degli Adams
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
perché sei convinto di non essere assolutamente in grado, perché tutto di ferisce ...quindi nemanco riesci ad affrontare il problema con loro, quindi fuggi e ti chiudi in casa distraendoti con attività solitarie per fuggire dal senso di colpa, dalla solitudine e dal dolore.
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Lo sto giusto facendo da...da quando non mi ricordo più
Spero che la terapia (non è cognitivo comportamentale) funzioni...effettivamente, nonostante il mio scetticismo di fondo, qualcosa sta cambiando.
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10-08-2014, 20:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da red dragon
dall'ambiente esterno
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Inizialmente si, negli anni dell'infanzia e della formazione del sé, poi bisogna assumersi la responsabilità di come ci si sente. Un razzista potrebbe dirti: non sono io che sono razzista, sono gli immigrati coi loro atteggiamenti a farmi incazzare e a maturare un atteggiamento di disprezzo...e invece no, sei razzista perché sei tu a decidere di essere tale.
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10-08-2014, 20:47
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Inizialmente si, negli anni dell'infanzia e della formazione del sé, poi bisogna assumersi la responsabilità di come ci si sente. Un razzista potrebbe dirti: non sono io che sono razzista, sono gli immigrati coi loro atteggiamenti a farmi incazzare e a maturare un atteggiamento di disprezzo...e invece no, sei razzista perché sei tu a decidere di essere tale.
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Allora secondo questo ragionamento mi stà sulle palle Berlusconi perché ho deciso che mi deve stare sulle palle?
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10-08-2014, 21:05
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Buckingham Palace
Messaggi: 944
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Non sai quanto capisca questa sensazione, conta anche il fatto che se una persona è gentile e ha un educazione che gli impone di comportarsi in modo cortese con le persone, queste se ne approfitteranno in tutti i modi, forse nemmeno per reale bisogno, per divertimento a vedere fin quando possono tirare la corda.
Muttley così a naso da quello che lo vedo scrivere è un capetto nel suo lavoro
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Ultima modifica di Skyl; 10-08-2014 a 21:08.
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10-08-2014, 21:40
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Allora secondo questo ragionamento mi stà sulle palle Berlusconi perché ho deciso che mi deve stare sulle palle?
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L'avrebbe deciso invece qualcun altro al posto tuo?
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11-08-2014, 11:05
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Piú che altro mi chiedo se sia uno swing, una danza, questo incontro fra "tu mi concedi, io prendo", non capisco se si risponde alla situazione o c'è qualcosa prima.
Certo, c'è chi non sopporta coloro che percepisce come deboli e prova piacere a sfruttarli, prevaricarli e umiliarli, ma nei casi meno estremi sembra davvero che non avere amore o rispetto per sé stessi (ma è davvero questo? o è che forse gli altri ci interessano tanto, troppo, e pur di guardarli nelle loro espressioni ci dimentichiamo che non siamo solo occhi?) risulti agli altri chiaro come il sole.
Certo, forse questa considerazione di sé si sviluppa davvero nell'assenza di amore per sé stessi, e più il nostro bisogno di amore e di essere visti viene frustrato e deluso, più l'incontro col mondo sarà dominato dalla paura, o dall'odio.
Poi, so che in certe psicotetapie si tende a dividere la depressione dettata dalla personalità, e quella dovuta a un trauma (un lutto, uno stupro, un incidente etc.), ma la personalità che si trova ad oggi incapace di difendersi, non si è forse strutturata dopo ogni piccolo e grande trauma che ha vissuto e che lo ha condizionato attraverso la sua sensibilità?
Essere da soli in un mondo di coetanei per i quali sei brutto, sbagliato, per i quali non vali niente, mette anche in discussione l'amore ricevuto dai genitori.
E non può essere un piccolo trauma questo?
Rendersi conto che a scuola, dell'amore dei nostri genitori non ce ne facciamo niente, anzi sembra quasi una presa in giro ulteriore.
E chi è solo sia a casa che a scuola?
Gli psicologi rompono tanto il cazzo sulla genitorialità e poi quando vedono un ventiquattrenne nel guaio perché in una maniera o nell'altra i suoi genitori hanno sbagliato qualcosa (fra tutti gli altri motivi, intendo), gli dice: embè, ormai sei grande, se non ti salvi il culo tu non te lo salva nessuno, ci vuole disciplina, vai a laurà, a proposito non è che vorresti arruolarti nell'esercito? (a proposito, sapete nei USA quanti ragazzini poveri e disagiati che abitavano in quartieri disagiati sono stati convinti da chi avrebbe dovuto invece aiutarli ad arruolarsi nell'esercito e andare a crepare in guerre che sono tutte un bluff tranne che per i soldi che fanno guadagnare ad altri e per i cadaveri dei disgraziati?)
La nostra stessa depressione è una critica al mondo in cui viviamo, vogliono farci credere che se stiamo male è un problema solo nostro, e per sollevarci dai nostri sensi di colpa ci chiamano anche parassiti, se non andiamo a laurà (vedi liuk).
L'individuo deve assumersi le proprie responsabilità, anche quelle che non ha. Nevvero?
"Poiché l'individuo sensibile ``conosce`` le potenzialità della specie, egli può coltivarle nei limiti della sua azione o, sempre nei limiti di questa, proiettare il mondo verso quella meta."
"Un altruismo che non passi per la felicità del corpo-proprio, per la pienezza del suo piacere, è immorale".
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Ultima modifica di ~~~; 11-08-2014 a 11:08.
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11-08-2014, 11:32
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
L'avrebbe deciso invece qualcun altro al posto tuo?
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Non conta il fatto che io e Silvio abbiamo ideali diversi?
Dal tuo ragionamento sembra che dipenda tutto da cose insignificanti: "Non mi piace perché non mi piace"
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11-08-2014, 12:04
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Non conta il fatto che io e Silvio abbiamo ideali diversi?
Dal tuo ragionamento sembra che dipenda tutto da cose insignificanti: "Non mi piace perché non mi piace"
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I tuoi ideali li avrai scelti e decisi tu, no? O ti hanno inserito un microchip che ti dice cosa e come devi pensare...
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11-08-2014, 15:31
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#15
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Intermedio
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 169
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
I tuoi ideali li avrai scelti e decisi tu, no?
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Dissento. Si sceglie limitatamente ad un certo tipo di visione che si ha delle cose. La percezione delle cose è tutto
Quote:
Originariamente inviata da muttley
O ti hanno inserito un microchip che ti dice cosa e come devi pensare...
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In realtà, pressappoco, è così. Si chiama DNA. E non solo. Anche dei genitori poco responsabili possono fare un bel po' di danni.
È come dire che, se un tizio è un pigro cronico, è perché ha scelto di esserlo. Se questo tizio ha dei gravi problemi con i neurotrasmettitori che gli frullano nel cervello, l'ha deciso lui?
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11-08-2014, 15:42
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#16
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 288
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna prendersi la responsabilità dei propri stati emotivi, anche perché questi derivano dalla nostra mente, l'unica cosa su cui possiamo avere un controllo e un margine di intervento pressoché totali.
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Concordo.
Tradotto: chi vuole cambiare veramente il mondo, cambia se stesso.
La consapevolezza di poter avere il controllo totale delle operazioni (su se stessi) è elettrizzante.
Senza pensare di essere stato giusto o sbagliato, prima.
Cambiare, solo perchè prima non si otteneva il risultato sperato.
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11-08-2014, 20:27
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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Tritilde, non sei pazza, sono gli altri che sono un mucchio di stronzi. E sono ancora più tristi perché pensano di essere quelli "giusti", che fottendosene e prendendosi dalla vita quello che vogliono senza scrupoli, saranno felici.
Quello che puoi fare è cercare di farti il "cuore tosto"; non ti renderà immune dal dolore (che poi è la constatazione di essere ancora umani), ma almeno, senza rinunciare alla propria dirittura, si può riuscire a mettere dei paletti e a mettersi a distanza da chi non gliene frega niente di noi.
Tradotto, io andrei per la mia strada al posto tuo. Sbagli? bene!
"Sbaglia. Sbaglia ancora, sbaglia meglio" (Cit.)
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11-08-2014, 21:32
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#18
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: non ubicato
Messaggi: 1,211
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Quote:
Originariamente inviata da AnonimoDoc
È come dire che, se un tizio è un pigro cronico, è perché ha scelto di esserlo. Se questo tizio ha dei gravi problemi con i neurotrasmettitori che gli frullano nel cervello, l'ha deciso lui?
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Qui sono d'accordo. Spesso si sottovalutano eventuali problemi organici dando la colpa al famoso "stress", insicurezze e kompany (non che questi siano assenti...anzi.. )
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11-08-2014, 21:54
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#19
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Avanzato
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 336
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna prendersi la responsabilità dei propri stati emotivi, anche perché questi derivano dalla nostra mente, l'unica cosa su cui possiamo avere un controllo e un margine di intervento pressoché totali.
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Sì, ma questo ragionamento significa quindi che non c'è bisogno di intervenire per difenderci da chi si diverte alle nostre spalle o fa il simpaticone sputtanando il prossimo quindi anche noi quando capita ?
Perché la vittima di Bulling, o di Mobbing verticale od orizzontale, di qualunque tipo siano queste violenze, la vittima arriva ad un punto in cui crede di essere in qualche modo responsabile o addirittura "di meritare" la merda che questi trogloditi o colleghi o compagni di scuola deficienti stanno vomitandole addosso.
Quindi uno cerca di evitare il confronto ma quando capita c'è un momento in cui bisogna agire, o si deve pensare o cercare di convincere noi stessi fallendo miseramente nell'intento che il problema è o dovrebbe essere del carnefice di turno ?
Certo che lo è, e il punto è sempre lo stesso, che i problemi del troglodita di turno mobbizzatore o che pratica bulling diventano anche problemi degli altri.
Quando si arriverà a capire che non è la nostra sensibilità il problema ? Che quando qualcuno è aggressivo e ti violenta con il proprio atteggiamento molesto dobbiamo in qualche modo arrivare a reagire realizzando finalmente che non è colpa nostra perché l'origine di tutto questo patimento non è stata originata da noi.
Energeticamente cercano sempre qualcuno che sembri mite, docile, e ci provano, ma quando la vita non gliela si rende così facile almeno dovranno impegnarsi per riuscire nell'intento di sfogare la propria idiozia su qualcuno, no ? O dobbiamo colpevolizzarci noi anche per quanto sono mentecatti i figli degli altri ?
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11-08-2014, 21:57
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 886
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Dalla mia esperienza di perenne vittima di bulli e deficenti vari (dalla scuola all'ufficio) ho visto che con il tempo si impara a farli stare al loro posto. Cambiarli è impossibile, deficenti sono e deficenti rimangono, l'unica cosa che si può fare è cambiare il proprio modo di comportarsi nei loro confronti. Ignorarli completamente come se fossero invisibili. Nel caso siano persone di potere, come ho già scritto in un'altro post, gentilezza formale della serie buongiono e buona sera, Stop! Quando poi fanno finta di diventare buoni o fanno le vittime per farti riavvicinare, continuare ad ignorarli più di prima, perché non aspettano altro che ti riavvicini per azzannarti peggio di prima. Forza e coraggio!
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Intuiscono i soggetti più deboli e li attaccano, quella gente è quasi sempre vigliacca, non attaccherebbe mai chi è più forte di loro.
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Esatto funziona esattamente così... che tristezza!
P.s. aggiungerei vigliacca e con grossi problemi
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