Lila.

anche io ho sempre la sensazione che i miei problemi si vedano e siano lampanti...sicuramente la gente lo capisce ma questo non vuol dire che facciano qualcosa anzi girano la testa, fan finta di niente appunto....perchè è impossibile non notare anche da come ci si pone, dal linguaggio del corpo, da ogni cosa ma mai che nessuno gliene importasse...cmq ho sempre cercato di tenerli nascosti i miei problemi seppur con difficoltà e invece è proprio in questo che ho sbagliato, dovevo impuntare i piedi dare di matto se necessario per dare due bei schiaffoni morali a tutta la gente che ho intorno e costringerli a svegliarsi e vedere...e invece

daimoneu

Essere stronzi è un conto, sembrarlo è un altro!
Mi sa che uno si ritrova tutti gli svantaggi senza i vantaggi.

maury25

Non ha senso nasconderli se non sai recitare. Io non nascondo più nulla, mi limito a fare qualche sorrisino, nemmeno troppo tirato, di convenienza, tanto per sembrare "normale". Ma fingere...non sono capace.

kappa2010

Io cho un allergia agli stronzi :per questo esco cosi` poco

a volte ,non "accendo" nemmeno il tv

PriccoPracco

Sono divenuto bravo a nascondere le mie emozioni, sembrerei quasi insensibile e "normale" fino a quando qualcuno non inizia a scavare, ma fino ad ora non ho trovato mai nessuno che sè preso la briga di farlo, quindi sto apposto, ma non troppo :/

recluso

non so se sembro stronzo, ma in passato me lo ha detto più di una ragazza.

PriccoPracco

Essere concentrai su se stessi a volte fà fare gli stronzi

kappa2010

Ti ricordi un dialogo in funzione del quale 1 te l`abbia detto?

Quali parole ha detto?

Matte

Che problema c'è se si vedono? Inutile nasconderli...
Il mio motto ormai è "autosput*anarsi paga sempre" Nel senso che se provo ansia, dico di provare ansia, non mi danno nel tentativo di celarlo. Tanto non servirebbe a nulla... Spesso il fatto di aprirsi, parlare, nel momento in cui si è a disagio per qualcosa aiuta. E' anche una maniera per mettere un po' le mani avanti, come se si dicesse "ok, so che sembro strano in questo momento, ma non sono sempre così".
Persone pronte a giudicare male io non ne ho mai trovate, non mi riconosco in quelli che hanno scritto che il mondo sia pieno di persone pronte a considerare chi ha problemi come un poveraccio, uno che suscita compassione, disgusto. Boh. Forse sono stato più fortunato. O forse generalizzate un po' in seguito a qualche esperienza negativa.

kappa2010

Perche` provi ansia e non sei fobico(forse)

Poiche` la fobia stessa non sussisterebbe nelcaso in cui l`autosputt sputt fosse un opzione possibile nell`ambito delle eventualita`.

Piu` se ne parla,piu` cresce la problematica,le si da forza,la si rafforza,le si da valore aggiunto.

Diversa cosa per l`ansia e gli attacchi di panico.

Matte

Quello dell'ansia era solo un esempio.
Comunque non credo che parlarne acuisca il problema, anzi, è un modo per prenderne atto, per affrontare situazioni che per una qualche ragione creano problemi.
Le si dà forza, la si rafforza, le si da valore aggiunto (per riprendere le tue parole) quando si evita (esempio banale: più uno che non riesce a uscire di casa rimane confinato fra le quattro mura, più difficoltà troverà a uscire).

Ma io non parlavo di evitare. Parlavo di mettersi in gioco, pur contemplando la possibilità di potersi sentire a disagio e di manifestarlo agli altri.

kappa2010

Discorso apparentemente simile quello ansia/fobia.

Ma solo apparentemente.

Infatti,non conoscendo le tue problematiche ,non riesco a dirti in modo netto si o no al dirlo o meno.

Cosa pensi di avere?

O cosa ti e` stato diagnosticato?

In caso di fobia sociale generalizzata, non consiglierei a nessuno di far come dici tu...

poiche` sarebbe peggio e non meglio.

Mentre il discorso sarebbe ben diverso in caso di ansia ad esempio...

La quale tende a scendere fisiologicamente gia` di suo dopo il picco massimo.

La fobia e` decisamente differente,composita e piu` complessa,implica disagio e quel disagio non scompare se condiviso.

Differente discorso in terapia: ma ,appunto ,in quanto terapia con persona qualificata che ascolta e indirizza.

Ecco perche` ,mi verrebbe da supporre ,che la tua possa essere una forte ansia e non una fobia sociale ,se trai vantaggi dal dirlo allepersone che ti stiano vicino,anche sconosciute (se non ho inteso bene).

Cioe`,quando scrivi :"quello dell`ansia,era solo un esempio",

e` in quello che non mi trovi d`accordo .

In me l`ansia e` normale ,mentre la fobia e` elevatissima...

Alcuni farmaci,sull`ansia agiscono brillantemente (SSRI,SNRI,altri)

Mentre non fanno un cip sulla fobia poiche` altro ,e l`ansia ,solo trasversalmente si interseca con la fobia.

"Pur contemplando la possibilita` di mettersi a disagio dicendolo agli altri":

In caso di fobia,non sarebbe una possibilita` ,ma una certezza,che peggiorerebbe la situazione .

Poi,perche` giustificarsi con "gli altri"....
"io son anche diverso da cosi`": lo sanno eccome,e non gliene frega nulla di te in quanto estraneo,ed a parole infatti sembrano non far una piega...
Infatti.

kappa2010

Ne prendi atto nei tuoi confronti .

Puoi giustamente confidarlo allepersone con le quali hai un legame vero.

Che cosi` sapranno ,ma non ne capiranno un bel nulla lo stesso.

Si sentiranno in colpa ,cosi` come viceversa tu.

Il dirlo e parlarne 1 volta : o k.Son d` accordo :io l`ho fatto.

Il dirlo pero` comporta ,nella gran parte dei casi ,il doverne riparlare e riri parlare,e poi ancora...

Diventa sempre controproducente.

Prenderne atto nei confronti di un estraneo?

Acuirebbe la fobia ,in quanto si nutrirebbe di questo.

(la fobia ,non l`estraneo)...

Condotta di evitamento e uscire?


Si ok.


Possibile effetto boomerang anche qui.


In caso di vera fobia intendo ,e non di lieve fobia,che rientra in altri parametri ancora,dove l`evitamento rafforza disagio.

kappa2010

Una parte considerevole della fobia sociale ,io la inquadrerei ,con la definizione di "Trauma psicologico"
Ma una parte ,una componente,e rilevante tra l`altro.
Il dirlo acuirebbe il trauma ,senza affrontarlo minimamente.
Avrebbe(a mio avviso) effetti dannosi (solo).
http://it.wikipedia.org/wiki/Trauma_psicologico

Snaporaz

Ma è normale. Anch'io sono come tutti sono in grado passeggiando per strada a riconoscere un estroverso da un fobico. E questo senza bisogno di parlarci, basta vedere come si veste e come si muove.

Natura

Beh...si, in realtà nessuno dovrebbe avere la presunzione di dare dei giudizi conclusivi su una persona...es. "è timida e non cambierà mai"...
Anche perchè una persona sufficientemente "elevata" riconoscerebbe di non avere questi diritti, tantomeno parlando dei suoi amici...

Sapendo questo, un piccolo sostegno morale è sempre d'aiuto...
ad esempio, se nella mia infanzia avessi avuto tanti piccoli incoraggiamenti...invece che tante piccole demolizioni del mio essere...ora sarebbe tutto molto differente......

ivi

Parole sante, ci penso spesso ultimamente.

ivi

Si vedono spesso.
Io però cerco sempre di darmi un "contegno". Per esempio per strada, quando non mi sento a mio agio, percepisco un irrigidimento generale del corpo e di conseguenza della postura e dei movimenti. Cerco quindi di impormi di scioglermi a livello fisico, abbozzo un mezzo vago sorriso, metto gli occhiali da sole per evitare che il mio sguardo possa far percepire insicurezza e paura.
Lo faccio perchè altrimenti finisco le vortice dell'automatismo: sono in ansia e/o evitamento - gli altri lo vedono - mi chiedo cosa pensano di me (pazza, insicura, scema, sfigata, etc.) - mi impanico ancora di più - mi viene l'istinto di correre a casa.


Ho imparato anche a fingere con le persone "amiche". Tutti si stancano di fare finta di capire e aiutarti. Ti etichettano, di bollano in qualsiasi modo e alla fine si è evitati perchè considerati pesanti. Quindi è un vortice anche da questo punto di vista.
Io ho deciso di parlare di queste cose solo con chi può capire, ovvero chi ci è passato... quindi solo da queste parti!